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Commentiamo la POLW di tigercris: Edi

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  • #1805165
    GianMauro
    Partecipante

    image.jpg

    Presentazione: la bellezza. Edi è sicuramente bella, così bella da riuscire a rapire l’osservatore nonostante le imprecisioni che il mio amico Cris ha commesso in fase di ripresa. Bastava pochissimo, chiudere di un solo stop il diaframma per mettere a fuoco anche l’altro occhio e magari già che ci siamo, ridurre la nitidezza dell’incarnato. Nonostante tutto però la foto resta bella e Vi propongo due interrogativi, il primo riguarda proprio la bellezza; nel giudicare questa foto quanto secondo Voi il nostro giudizio viene influenzato da Edi?

    Il secondo interrogativo: È chiaro che il mio approccio all’analisi della foto è fortemente influenzato da una sorta di maschilismo e forse…. resto affascinato dalla modella proprio per questo, ma una donna, come guarda quest’immagine, quali sono le sensazioni che le provoca, ne abbasserebbe il valore estetico a favore di quello tecnico, sarebbe più critica?

    Titolo: Edi
    Autore: tigercris
    link: http://www.canoniani.it/fotoalbum/indice-categorie/ritratti/edi-173895.html

    Informazioni sull’iniziativa “commentiamo le foto della settimana (POLW)”: http://www.canoniani.it/forum-canoniani/educazione-all-immagine/582753-commentiamo-le-polw.html

    Storico dei commenti alle POLW: http://www.canoniani.it/forum-canoniani/educazione-all-immagine/612751-commentiamo-le-polw-elenco.html#612751

    #1805218
    Claudio
    Partecipante

    Distinguere gli osservatori in maschi e femmine finisce per essere riduttivo nella misura in cui ci sono femmine e maschi che valutano una fotografia con un minimo di consapevolezza. Mi auguro che di quel particolare tipo di osservatori, che in una data foto cercano solo qualcuno/a che sia carino/a o bello/a da guardare, non ve ne siano su questo sito. L’eventuale bellezza-in-sé del soggetto la si percepisce ovviamente (e in base alle proprie inclinazioni la si gradirà più o meno). Ma i nostri non son mica commenti libidinosi patrocinati da Priapo & C. Tantopiù che si tratta quasi sempre di foto senza scopo, senza un fine pratico (come quasi sempre sono quelle dei fotoamatori). Si potrebbe infatti intavolare un discorso in parte diverso se si trattasse di foto atte a sostenere una campagna pubblicitaria. In quel caso il fine imporrebbe determinati caratteri al soggetto. E, siccome molta pubblicità oggi vende sogni, il soggetto in molti casi non potrà che essere bello. Ma questa bellezza, in quei casi, sarà una condizione necessaria, non certo sufficiente.

    Per quanto riguarda questa foto il particolare dell’occhio è l’unico che, in base ai miei parametri di giudizio, non riesco a giustificare e che considero un’imperfezione. Tutte le altre caratteristiche della foto sono invece accettabili nella misura in cui l’autore aveva questo o quello scopo. Le piccole imperfezioni della pelle andavano probabilmente ritoccate in un ritratto glamour. Ma questo è uno scatto glamour? Dalla categoria in cui l’autore ha inserito la foto direi di no. La luce? Come è stata usata? E’ una luce, per così dire maieutica, una luce che tira fuori il carattere del soggetto? Bè, mi han sempre fatto sorridere questo tipo di considerazioni tutte le volte che a dirlo è stato qualcuno che il soggetto… non lo conosceva mica. E io non conosco Edi; come credo tutti o quasi qui sul sito. Starebbe agli autori, se e solo se il loro scatto non è un esercizio di stile o una prova tecnica, dirci qualcosa in più sul soggetto nel momento in cui ci propongono una foto come questa. Altrimenti il commento potrà essere solo sullo stile fotografico ed, eventualmente, sugli errori commessi.

    #1805242
    fotograficamente
    Partecipante

    A me questo ritratto era piaciuto ed infatti l’avevo votato con il massimo.
    Sono stato troppo buono?
    Per uno che fa scatti,ritratti compresi,quasi solo di rapina,non è facile giudicare uno scatto così,in studio o simil studio,
    uso di luci e tutto un ambaradam organizzativo.
    Avevo fatto notare all’autore che il contorno sx del viso era forse troppo marcato.
    Le imperfezioni della pelle non sono molte, giusto due macchioline,facilmente clonabili.
    L’unico fatto oggettivo di possibile errore, rimane la sfocatura dell’occhio sx.
    In effetti considerando che lo scatto è stato fatto contro uno sfondo nero appositamente predisposto,
    non c’era nessun bisogno di sfuocarlo e quindi non è giustificata un’ampia apertura di diaframma.
    La generosa apertura ha ridotto pdc e prodotto la sfocatura dell’occhio sx.
    Un errore,vero,sicuro,ma solo perché si tratta di un ritratto in posa.
    Onestamente la modella è bella sì ma non a tal punto da indurre noi maschietti a dimenticarci della tecnica.
    (se è per questo ogni immagine di belle donne sul fotoalbum, riceve molte visite,anche se non sempre molti voti).
    Che dire,dovessi ri-votarlo? Alla luce di quanto emerso,gli darei lo stesso un bel 5.
    Sapete perché? A mio modo di vedere, è più importante ciò che una foto riesce ad evocare nell’osservatore,
    che lo sfoggio di tecnica.
    Questo rimane un ritratto di alta capacità evocativa ed di forte intensità.
    Per non considerare che quando un autore affermato produce uno scatto imperfetto,spesso gli viene perdonato l’errore,
    mentre gli altri rimbalzano su dure critiche.Può essere giusto,ma a me rimane quella bella immagine.
    Bravo l’autore,che la prossima volta terrà conto delle vostre giuste osservazioni.

    #1805251
    tigercris
    Partecipante

    Eccomi qui.
    scrivo giusto due cose per contestualizzare un po’ il tutto.
    Edi è una modella. fa questo per lavoro. E’ molto brava in quello che fa, tanto da aiutare anche il fotografo in alcune situazioni.
    Non c’è nessun intento aulico nel raccontare un momento o una persona, in questo scatto.
    Edi è bella? eh beh direi di si.
    Ci sono imperfezioni? Sicuramente si.
    Se vogliamo definirlo “esercizio di stile o una prova tecnica”, posso esse d’accordo.
    Doveva essere uno scatto Glamour? no.
    Avrei dovuto “piallare” la pelle in PP? l’ho fatto con un’altra foto ma il risultato non mi ha convinto.
    Detto ciò…. GM ha ragione. questa foto fatta ad una ragazza o ragazzo “cozza” (scusate il termine tecnico), non avrebbe avuto lo stesso impatto.
    E grazie fotograficamente per il commento che condivido.
    Ma se riuscissimo a lasciare perdere la tecnica…… per un attimo….. ci troviamo questa foto davanti su un giornale o altrove….
    Quale sarebbe il nostro commento?
    Bella!
    Che schifo!
    O peggio non la guarderemmo nemmeno?

    #1805264
    Claudio
    Partecipante

    Una foto pubblicata su un giornale ha sempre un fine, uno scopo: illustrare, descrivere, raccontare, pubblicizzare. Questa foto Cris, quale scopo avrebbe? Non c’è nulla di male a proporre quelli che ho definito “esercizi di stile”, ma a quel punto il miglior “buon consiglio” che ti si può dare credo sia – dopo aver pensato a come sarebbe quel tuo certo stile eseguito alla perfezione – di farti notare eventuali difetti rispetto ad una ipotetica esecuzione magistrale dello scatto.

    Certo, poi c’è anche l’orda feisbuchiana cui importa che la foto piaccia ma non importa il perché. Non è certo un problema questo approccio (è anzi molto utile se uno di fotografia ci vive); e se è proprio il tipo di apprezzamento che si cerca va benissimo. Ma quantomeno va tenuto conto che tante volte, chi giudica così, attribuisce un voto alla cosa rappresentata piuttosto che al come la cosa è stata rappresentata in relazione ad un determinato fine. Questa foto, con i presupposti del semplice gradimento, raccoglierà l’apprezzamento di tutti gli amanti dei ritratti con uno stile analogo al tuo, di tutti gli uomini e/o donne a cui piace o si immedesimano nell’aspetto di Edi, di tutti quelli che per le più svariate ragioni apprezzano lo stile che hai scelto di usare per il ritratto, di tutti quelli a cui semplicemente piace Edi o a cui – chessò – piacciono le foto con luce selettiva e sfondo nero, o ancora le foto in cui qualcuno guarda in alto, ecc. E quando avrai dieci cento mille persone che per motivi diversi ti dicono che a loro la foto piace che succederà? A quel punto piacerà di più anche a te quella foto? Ma non avresti dovuto chiederti sin dall’inizio perché tu l’avevi scattata? Io penso che sia quest’ultima la domanda che più conta. Gli apprezzamenti generici e inaspettati non sono irrilevanti e, per carità, fanno sempre piacere, ma solo quelli che danno un riscontro positivo che va a confermare le attese/aspettative dell’autore possono far dire all’autore “missione compiuta”.
    Esempio estremo: io scatto una foto di nudo di donna per denunciare lo sfruttamento ecc. e poi mi ritrovo con una marea di apprezzamenti: tutti mi dicono che la modella è davvero sexy. Devo essere contento o appendere la reflex al chiodo?!

    PS: Cris, dico qui esplicitamente che nella seconda parte dell’intervento, ho usato spesso il tu ma si tratta di un tu impersonale (e il riferimento alla tua foto c’è ma è solo perché di questa stiamo parlando): ho voluto però allargare il discorso senza riferirmi direttamente a te.

    #1805306
    fotograficamente
    Partecipante

    Niente da obiettare su quello che dice Clanon, condivido pienamente il paragone del nudo e tutto il resto.
    E’ anche vero per disonestà di fotografo, che se mi trovassi a casa, una foto non espressiva del mio intento,
    ma che fosse una bella foto, mica la butterei,magari la riadatterei ad altro contesto,tanto per rimanere su bassi livelli.
    Insomma questa imperfezione dell’occhio,tradisce uno scatto, che per le modalità con cui è stato realizzato,
    doveva essere tecnicamente perfetto, ed è anche bene che sia emerso.
    Magari si perdona un po’ giustamente nella street e reportage,infatti io lì me ne approfitto!
    Nonostante se facessimo una critica così ad un grande autore,sicuramente saremmo noi a non capire la “licenza poetica”
    che si è concesso e come il suo occhio sfuocato rappresenti il sogno..Polemiche a parte è con dolore che tolgo un voto a tiger :~(
    Ora però caro Claudio,spiegami un po’ il concetto del paragone tra i mi piace di face book e [can] .
    Vorresti forse insinuare che i voti ed i commenti che si esprimono sul nostro fotoalbum dove sei commentatore,(sarebbe il colmo),siano in qualche modo simili per competenza e “intelletto”medio?
    Naturalmente sto scherzando.Grazie all’analisi che proprio te e GM proponete,prelevando immagini dal fotoalbum,
    sostanzialmente di buon livello medio,vengono fuori svariati spunti di riflessione e crescita personale.

    #1805311
    Claudio
    Partecipante

    Rispondo a Claudio/fotograficamente andando fuori dall’argomento del topic. Lo faccio qui visto che il discorso è già avviato.

    [quote=”fotograficamente” post=633899][…]
    Ora però caro Claudio,spiegami un po’ il concetto del paragone tra i mi piace di face book e [can] .
    Vorresti forse insinuare che i voti ed i commenti che si esprimono sul nostro fotoalbum dove sei commentatore,(sarebbe il colmo),siano in qualche modo simili per competenza e “intelletto”medio?
    Naturalmente sto scherzando.Grazie all’analisi che proprio te e GM proponete,prelevando immagini dal fotoalbum,
    sostanzialmente di buon livello medio,vengono fuori svariati spunti di riflessione e crescita personale.[/quote]

    Mio caro omonimo, se permetti anche a me di scherzare, non è che insinuo: dico. Dico che un “mi piace” o un “complimenti!” dato da un Berengo Gardin o da un McCurry (magari pure in forma anonima) non vale più di uno mio o del primo che passa. Non vale di più nella misura in cui si ferma a quello e magari non sai nemmeno bene chi poi è (come livello fotografico) chi te lo ha dato. Se si cerca un giudizio quantitativo il “mi piace” è il miglior mezzo per avere un riscontro. Un riscontro generico. Non a caso molti professionisti scelgono FB per farsi conoscere e perché li aiuta dal punto di vista commerciale. A chi vende non interessa a chi si vende ma semmai quanto si vende. Credo che, in abbinamento ad un sito web personale, sia la scelta più diffusa al momento. E se è la più diffusa è probabilmente anche la più efficace. A me che ti voglio vendere qualcosa non importa (se non in seconda istanza e per una sorta di amor proprio) la tua competenza e mi chiedo innanzitutto “Ti piace?” (mentre penso “Lui potrebbe essere un mio futuro cliente?”) e se tu mi rispondi “Mi piace” a me è quello che importa sapere (e penso “Magari un giorno mi chiederà di lavorare per lui”). E così se tutti i giorni io raccolgo svariati “mi piace” alla lunga so che tra i tanti verranno fuori i miei clienti. Questa è la rispettabilissima posizione di chi di fotografia ci vive. Va detto poi che chi in questi termini propone degli scatti sa bene quello che vuole e difficilmente se è uno che fa foto di matrimonio posterà spesso foto di avifauna. Ovviamente propone quello che vende o qualcosa di fotograficamente simile; e si presume che a livello tecnico già sappia fare tutto molto bene, in maniera assai più che sufficiente. (Se così non fosse si tratterebbe di un pessimo professionista; ed è un altro discorso).
    Qui su questo sito, e su tutti i forum di fotoamatori, la situazione è un bel po’ diversa. Ci sono eccezioni di foto bellissime. Ci sono spesso buone foto. Raramente foto “sbagliate”. E occasionalmente anche dei professionisti postano i loro lavori. Ma, a livello di utenza media, c’è innanzitutto il fotoamatore che cerca consigli, considerazioni, spunti, eventuali errori commessi (tutte cose che vuol sentirsi dire e che poi liberamente magari sceglie di non ascoltare perché non le ritiene utili). Io penso e dico – senza naturalmente voler imporre il mio punto di vista ma col solo intento di condividerlo – che se io fotoamatore produco una foto, magari facendo il verso a un certo stile che non avevo mai provato ecc., e non mi pongo un fine preciso ma solo quello generico di una raccolta quanto più possibile ampia di gradimenti, me ne verrà in tasca poco o nulla dal punto di vista della crescita personale. Risponderanno “mi piace” tutti quelli che per i più disparati motivi trovano qualcosa di carino in quella foto. E così c’è chi per sempre fotograferà tramonti perché sempre troverà qualcuno che gli dirà “mi piace”. E’ un male fotografare sempre e solo tramonti? Assolutamente no. E’ un male che qualcuno non voglia migliorarsi ma sia contento del livello pur basso acqusito? Assolutamente no (tanto più che si può non avere il tempo o la voglia di dedicarsi alla fotografia per migliorarsi). Ma, detto tutto questo, non credo sia possibile negare che se (e solo se!) si postano foto per ricevere dei commenti che possono migliorarci, allora sarà un bene prima prefiggersi uno scopo così da poter verificare, attraverso i commenti, se quello scopo lo si è raggiunto oppure no. Il “mi piace” che per i più svariati motivi già accennati può essere utilissimo in tanti casi… può essere utile anche a questo scopo? Sono convinto di no.
    Ti saluto facendo notare come il sitema attualmente in uso nel concorso è analogo al sistema dei “mi piace” di FB. Quanto ai voti sul fotoalbum, se tutti votassero usando l’intera gamma di valori (da 1 a 5) il discorso sarebbe magari diverso (anche se comunque non sapresti i “perché” dei votanti in assenza di un loro commento esplicativo) ma il dato di fatto (conseguenza di svariate ragioni – alcune delle quali anche condivisibili – che non sto qui a toccare) è che chi esprime voti tende a farlo scegliendo solo tra 4 e 5, un po’ come se si scegliesse tra “Mi piace” e “Mi piace molto”.

    PS: il giorno in cui il più dotto dei costituzionalisti andasse a dire la sua in un referendum abrogativo di un articolo della costituzione, il suo eventuale “sì” o il suo eventuale “no” non sarebbe diverso dal “sì” o dal “no” del più ignorante e inconsapevole dei cittadini. Dopotutto si scopre l’acqua calda a far notare che spessissimo le possibilità qualitative delle risposte dipendono in gran parte dalla pertinenza e dalla profondità delle domande. E dunque anche le modalità che i siti web o i forum o FB o… ci mettono a disposizione per domandare e/o per rispondere sono spesso vincolanti e, di conseguenza, determinanti. E’ un problema? Ma certo che no; non è un problema nella misura in cui uno ne ha piena consapevolezza. In caso contrario il rischio è quello di credere che FB sia o il male assoluto o il non plus ultra per ottenere riscontri.

    #1805327
    fotograficamente
    Partecipante

    Il tema è molti interessante.Neanche a farlo apposta sembra sia stato ripreso da
    ViridisDraco in educazione all’immagine nel topic:come giudichiamo un foto?
    Al di là dellla foto di tigercris,penso che il tema potrebbe essere sviluppato ulteriormente,
    in quell’ambito,magari con più opinioni a disposizione.Ciao Claudio

    #1805329
    Claudio
    Partecipante

    [quote=”fotograficamente” post=633919]Il tema è molti interessante.Neanche a farlo apposta sembra sia stato ripreso da
    ViridisDraco in educazione all’immagine nel topic:come giudichiamo un foto?[/quote]

    Neanche a farlo apposta?! Eheh secondo me l’ha fatto apposta. Ci si risente magari di là allora. Ciao!

    #1805348
    lovis1
    Partecipante

    [quote=”tigercris” post=633861]
    .

    Ma se riuscissimo a lasciare perdere la tecnica…… per un attimo….. ci troviamo questa foto davanti su un giornale o altrove….
    Quale sarebbe il nostro commento?
    [/quote]

    Penso che il taglio abbia penalizzato il soggetto, nel senso che mi sembra racchiuso in quattro pareti e la definirei “un’inquadratura soffocata”….avrei allargato un poco sul collo, anche se è sempre questione di gusti. Buona la luce, mentre la post non è in discussione visto le tue delucidazioni, un saluto.

    #1805349
    tigercris
    Partecipante

    Grazie Lovis del passaggio. Terrò presente. Prendo sempre buona nota dei Vs pareri.

    #1805377
    GianMauro
    Partecipante

    Accidenti quanti discorsi. E pensare che tutto è nato da una polw…..

    Siamo veramente convinti che ogni immagine debba raccontare necessariamente una storia?

    Siamo veramente convinti che ogni immagine debba necessariamente trasportare un messaggio?

    L’immagine non può soltanto essere estetica?

    Vi propongo queste domande, semplicemente perchè io non credo che ogni foto debba necessariamente raccontare una storia, trasportare un messaggio o essere solo estetica.
    Io credo sinceramente di poter fare una foto solo per puro divertimento e per lo stesso motivo condividerla con altri.

    Ma credete veramente che Cris non si sia accorto che Edi nella foto aveva l’occhio sfocato o che l’incarnato fosse troppo nitido?

    Pensate veramente che Cris possa essere così sprovveduto da postare una foto in un forum di fotografia senza sapere che la prima cosa che gli avrebbero fatto notare sarebbe stato proprio l’occhio?

    Ma certo che se ne era accorto, solo che ha scelto di condividerla solo per il piacere di condividerla (scusate il gioco di parole)….e infatti non ne ha fatto un topic

    Cris secondo me, ha avuto lo stesso problema che ho avuto io nel giudicare la sua foto, è rimasto affascinato da Edi e il suo gusto personale ha prevalso sull’aspetto prettamente tecnico della fotografia…tutto qua!

    Ora pur cercando di non cadere nella tentazione di scrivere l’ovvietà a cui si riferiva Alvaro sull’altro topic sulla soggettività della valutazione faccio notare che la mia scelta di discutere della polw di tigercris è nata proprio dal gusto personale. Un gusto che evidentemente ha prevaricato l’aspetto prettamente formale legato alla tecnica fotografica. Infatti la domanda retorica (che sicuramente è parsa banale) mirava semplicemente a tentare di capire quanto ed in quale misura io fossi stato influenzato dalla bellezza di Edi nel giudicare la foto. In pratica io stesso (per chi non l’avesse notato) facevo autocritica.

    #1805476
    Franco
    Partecipante

    L’immagine è ricca di elementi iconografici che riportano ad una serie di ritratti e situazioni tipiche di alcuni generi fotografici, moda e beauty.
    Premesso che la foto mi piace molto, trovo la composizione troppo spostata a sinistra, lo schema delle luci che fanno risaltare il profilo (mento/guancia/zigomo destro) della ragazza tradiscono un’intensità e durezza un tantino eccessiva, un taglio disarmonico, un po’ basso con il mento troppo vicino al lato inferiore, questi sono alcuni aspetti che avrebbero potuto donare alla foto, se corretti, un’aspetto più “accademico” sotto il profilo tecnico.

    La realtà è che al di fuori da ogni giudizio tecnico, la bellezza del soggetto ritratto prevale su tutto, e questo può spiazzare noi poveri critici abituati a giudicare la fotografia con un metro coerente con una serie di regole di tipo razionale, preconfigurate.
    Bisogna comunque notare che un soggetto bello esige la massima semplicità, anche descrittiva, risulta quindi corretto in questo caso, trovare assenza di significati (narrativi, persuasivi, propagandistici, di denuncia, ecc…)

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