- Questo topic ha 25 risposte, 9 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 17 anni, 3 mesi fa da AlexCap.
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Giugno 27, 2007 alle 4:07 pm #1273591pizzetta72Partecipante
Alex, proprio ieri ho fatto molti scatti con la mia Canon 30D e flash 420EX e come dici tu mi sono veramente sorpreso… Ti faccio un esempio di quanto sia assurdo: 1) scattato in full auto —> 1/60s + f5 –> Foto ok 2) scattato in manuale —> 1/60 + f5 –>foto ok ma l’esposimetro segnava un sottoesposizione maggiore di -2 stop 3) scattato in manuale con syncronizzazione alta (H) –> 1/500 + f5 —> foto leggermente sottoesposta di poco Questo accade perche’ il TTL calcola la quantita’ di luce necessaria da emettere, oltre che alla distanza, anche al tempo e diaframma usati, e quindi sembra sempre di lavorare in full auto… Diciamo anche che non sono un professionista sulle foto con il flash, ma questo e’ quanto ho potuto constatare con le foto. Ora cerchero’ qualche sito che mi spieghi meglio questo funzionamento.
Giugno 27, 2007 alle 4:08 pm #1273592AlexCapPartecipanteooooh comincio a capire con degli esempi pratici,grazie!! (o) prendiamo in esempio la tua foto:tu hai scattato a 1/10 e hai avuto lo sfondo così,aumentando i tempi diventava più scuro il perchè lo so…. e se inveve cambiavi il diaframma?
Giugno 27, 2007 alle 4:12 pm #1273594bepocPartecipanteOriginariamente inviato da AlexCap: dopo aver studiato la teoria.. so cosa varia modificando la coppia tempi/diaframmi sulla macchina,e li vario in base al tipo di foto che voglio,se voglio sfocare lo sfondo,se mi serve profondità di campo o fermare un movimento ecc….. col flash questo sembra svanire,non c’è una regola chiara? dopo aver imparato ad usare la macchina in manuale,ora mi tocca fotografare in P se ho il flash,non capisco.
Da quanto scrivi vedo che i due articoli che Ti avevo consigliato non li hai degnati di uno sguardo. Eppure rispondevano a (quasi)tutti i tuoi dubbi.
Giugno 27, 2007 alle 4:38 pm #1273602AlexCapPartecipanteoh scusami,il tuo mess era l’ultimo della pagina e l’avevo saltato…. leggo subito,grazie per avermi dati i link.
Giugno 27, 2007 alle 5:09 pm #1273607rpolonioPartecipanteOriginariamente inviato da pizzetta72: 3) scattato in manuale con syncronizzazione alta (H) –> 1/500 + f5 —> foto leggermente sottoesposta di poco Questo accade perche’ il TTL calcola la quantita’ di luce necessaria da emettere, oltre che alla distanza, anche al tempo e diaframma usati, e quindi sembra sempre di lavorare in full auto…
L’esempio di pizzetta2 è giusto per quanto riguarda lo scatto per la corsa dei cavalli, solo che 1/500 era ancora poco anche dovuta alla mia posizione di lato, sarebbe andata bene per uno scatto frontale che non mi era possibile. Su soggetti fermi non ci sono grossi problemi, è preferibile tenere sempre partendo da una sottoesposizione, per non bruciarle.
Giugno 29, 2007 alle 2:33 pm #1273966alexhPartecipantePerché per capire bene non provi anche a impostare il flash in M? Facciamo un esempio pratico con la macchina impostata in M ed il flash idem AlexCap (che affinità nominativa amici 😛 ), visto che il simpatico eTTL II sa esser più difficile di una donna che sceglie un vestito. Per prima cosa stimiamo piuttosto correttamente la distanza che intercorre tra noi ed il soggetto, anzi per esser più precisi la distanza che intercorre tra il soggetto ed il flash (perché il flash non dobbiamo tenerlo necessariamente sulla slitta se usiamo un cavo sincro no?) Ora facciamo un semplice calcolo f=NG/D, dove D va espresso in metri ed è la distanza flash soggetto, NG è in genere 43 (per un 430 EX). Impostata la macchina in M calcoliamo l’esposizione per lo sfondo, affinché l’indicatore riporti 0, o -1,+1se desideri lo sfondo sovra/sottoesposto di uno stop… sempre variando i tempi e mantenendo il diaframma precedentemente calcolato con la formuletta. Scattiamo col diaframma da formula e il tempo per lo sfondo (senza aver cambiato posizione al flash ovviamente) e avrai una foto correttamente esposta per soggetto e sfondo, e noterai che ciò va bene anche per la macro, dove l’eTTL può alle volte andare in crisi. A questo punto alziamo il tiro esaminando diverse condizioni di luce o di resa di un obbiettivo, partendo da una delle più grandi (a mio avviso) evoluzioni dei flash di tempi recenti, la possibilità di variare in gradini di potenza l’emissione del flash. E’ ovvio che si punta sempre al NG più alto che ci si può permettere quando si acquista un lampeggiatore, ed è sacrosanto, ma ci sono diversi casi in cui tutta questa potenza è “troppissima”. Ogni obiettivo ha un f al quale rende meglio, e quando si può sarebbe giusto utilizzarlo, ma come se col calcolo di cui sopra ottieni ad esempio f/16? Impostando il 430ex a 1/2 della potenza il NG passa a circa 29 (edit: è proprio29 ora ho controllato) quindi il calcolo di prima f=NG/D abbassa notevolmente il valore di f (e se usi 1/8 od 1/16 della potenza f si abbasserà ancora di più) ciò può essere utile per aumentare la resa ma anche per esporre per lo sfondo scegliendo un diaframma più aperto che ci eviti l’uso di un cavalletto (esempio tipico un oggetto sulla finestra illuminato dal flash ed all’esterno uno sfondo non tropo luminoso come un albero in una giornata nuvolosa, a parte la composizione orribile eh!), in altre parole la variabile diventa NG e non più f, abbiamo la scelta! Ora una parentesi sul flash normale (non so quanti sono disposti a spendere dei soldi per un MR 24 EX) usato in macro, come faceva anche John Shaw, mica un pivello (che ha anche sempre fatto notare che in natura non esistono luci simili a quella prodotta dal flash anulare, e quindi non li usa per “principio”). Qualsiasi diaframma tu decidessi di usare con un flash come il 430 EX che a piena potenza ha un NG 43, non solo sovraesporresti la foto, ma, forse, arrostiresti anche l’insetto che vuoi fotografare (scherzo ovviamente)! Quindi portiamo il flash ad 1/16 della potenza, ed il NG diventa all’incirca 8, quindi essendo D=NG/f -> D=8/22=0,36m (22 è il tipico diaframma da macro, 36 cm la tipica distanza per la magnificazione 1:1 no?). Se abbiamo necessità di minore distanza o di un diaframma più aperto smonteremo il flash dalla slitta e lo metteremo con un cavo sincro più distante es a 55 cm e quindi f=NG/D cioè f=8/0,55=14,5 ed ecco che avremo meno PDC. Sovviene ora un problema riguardo la corretta illuminazione dello sfondo (a meno che non voglia tu tutte le tue macro con sfondo nero) cioè il fatto che uno sfondo che si trova a distanza del soggetto es di 32 cm sarà sotto esposto di due stop circa (leggi quasi nero)! E qui ci viene in aiuto un flash di quelli tipo Vivitar etc che si trovano sui dieci euro, abbinati ad una cellula servo (altri dieci euro). Questi flash di solito hanno NG da ridere, quindi ripeteremo i calcoli di prima con questo secondo flash e lo posizioneremo alla corr
Giugno 29, 2007 alle 4:57 pm #1273982AlexCapPartecipantesei grande!!!!! (o) (o) (o) avevo già sperimentato il flash in M dopo i link forniti da Bepoc,però rileggere con parole più semplici è meglio!! ora con tanta pratica riuscirò sicuramente a imparare al meglio. 1:Ora però ti chiedo: in manuale il discorso è complesso ma abbastanza chiaro,ma il TTL come funziona? cioè cosa fa l’automatismo che io non devo fare? 2:un’ultima cosa: allora se ho il flash in M,con numero guida pari a 43,se porto la potenza a 1/2,il numero guida si dimezza ho capito bene?(questo + o -) non ho ben capito come fare il calcolo in base alla formula se cambio la potenza del flash in 1/1 – 1/2 – 1/4 – 1/8 – 1/16 – 1/32 – 1/64. 3-tutto questo accade con ISO 100. e se aumento gli ISO? 😀 sembreranno domande scontate,magari le ho già lette ste cose,ma rileggerle qui non fa mai male. grassssssie alex!!!!! (o) (o) (o)
Giugno 29, 2007 alle 5:59 pm #1273989alexhPartecipante(1) L’eTTL secondo me ha un senso solo se usato in modalità valutativa (nelle Cfn) dove a conti fatti simula i calcoli che ti ho detto sopra, ma senza ad esempio quella flessibilità mentale che ti permette di evitare a 5.6 di usare il treppiede (magari ti da 1/10 a f11 piuttosto che un tempo minore d un diaframma più aperto), ovvero libero di scegliere qualsiasi tempo al di sotto del tempo di sincro (1/200 per la 400D, 1/250 per la serie 1 D e V, cioè sia digitale che analogica). Se invece “costringiamo” il flash al tempo minimo di sincro, questo valuterà tramite l’obiettivo (ed ancora meglio se facciamo un *FEL) un po’ meglio di noi la giusta quantità di lampo con cui illuminare il soggetto, ma… lo sfondo sarà sempre nero o sottoesposto, a meno di non disporre altri flash calcolati manualmente per illuminare lo sfondo (un po’ come per la macro, solo che in questo caso non basta il Vivitar da 10 euro) (ciò vale identicamente per il cosiddetto flash di fill-in (un lampetto leggero di schiarita, non ha senso col flash impostato a sincro fisso). (2) Non è proprio così dimezzando la potenza non dimezzi il NG, bensì lo fai diminuire tramite qualche strana proporzionalità che non conosco, però in questo caso abbiamo il libretto che ci soccorre con la tabella dei NG alle varie potenze (calcolate in ambiente mediamente riflettente ma lasciamo perdere). Conoscendo i NG alle potenze ridotte puoi fare il conto conoscendo D e sfruttando un diaframma ottimale. Esempio pratico: 430 ex piena potenza= NG 43 D soggetto (supponendo che non la puoi variare)= 1,8 m Abbiamo f=43/1,8=23,8 dunque f/22 è il diaframma più vicino. Ora per bilanciare con l’illuminazione dello sfondo f/22 non è certo il massimo, giacché di sicuro avrai un T da cavalletto con un diaframma così chiuso. Supponiamo ora di portare la potenza del flash ad 1/16, l’NG sarà circa 10 se non ricordo male (di nuovo non ho con me il libretto) quindi f=10/1,8=5,5 dunque f/5,6 è il diaframma più vicino, che ti lascia un tempo T per scattare bilanciando l’illuminazione mantenendo lo sfondo nitido senza ricorrere al cavalletto. Spero di essere stato chiaro. (3) Beh il calcolo fatto è sempre valido semplicemente ad esempio tra 100 e 200 ISO c’è uno STOP, quindi NG(200)=NG(ISO100)*(Rad200/rad100) e in teoria dovresti rifare i conti con il nuovo NG, ma… è sufficiente fare i conti a 100 ISO e poi spostarli degli stop di differenza che ci sono tra 100 e gli ISO che hai scelto!
Luglio 12, 2007 alle 3:37 am #1276235Cosimino63PartecipanteCiao! Ho trovato molto interessanti i vostri consigli e discussioni. Per quanto mi riguarda con la mia EOS 10D e uno Speddlite 380EX i miei migliori risultati li ho sempre ottenuti sincronizzando il flash con il tempo a 1/200 sec con mod. Av ,quindi giocando con la profondità di campo. bye!
Agosto 8, 2007 alle 9:06 pm #1281488eosmacPartecipanteOriginariamente inviato da AlexCap: ooooh comincio a capire con degli esempi pratici,grazie!! (o) prendiamo in esempio la tua foto:tu hai scattato a 1/10 e hai avuto lo sfondo così,aumentando i tempi diventava più scuro il perchè lo so…. e se inveve cambiavi il diaframma?
Quindi col tempo di posa regoli l’esposizione dello sfondo, col diaframma regoli l’esposizione flash del soggetto. Se in questo caso frabruni avesse chiuso il diaframma il soggetto in primo piano sarebbe risultato più scuro o sottoesposto. Ciao
Agosto 9, 2007 alle 12:15 am #1281523AlexCapPartecipantequesto argomento è sempre interessantissimo.. flash… sempre misterioso il suo utilizzo 😀
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