- Questo topic ha 32 risposte, 9 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 10 mesi fa da Luppolo.
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Gennaio 26, 2015 alle 3:07 pm #1823851LuppoloPartecipante
anche no, dipende dalle foto che fai…
per la Via Lattea di certo non è un fattore predominante, visto che non credo che tu faccia fare al messa a fuoco dalla macchina.ricordati che è un 15mm, caratterizzato da una profondità di campo elevata già a diaframmi aperti
EDIT: Gibo, per essere pignoli, non a fuoco, ma nitido
Gennaio 26, 2015 alle 5:14 pm #1823872scout76PartecipanteCiao, io in previsione del viaggio in lapponia per fotografare le aurore boreali
Ho deciso di affiancare al 16/35 un fisso è così mi son buttato sul 14 f2,8 samyang
È appena arrivato e ancora non ho avuto modo di provarlo ma l’impressione ė più che soddisfacente.
la messa a fuoco pur se manuale sembra precisa e veloce.
e poi la spesa è abbastanza contenuta, 300 euro.
Mi riservo di fare qualche scatto in questi giorni.Gennaio 26, 2015 alle 6:38 pm #1823880AnonimoOspite[quote=”Lippolo” post=649640]
EDIT: Gibo, per essere pignoli, non a fuoco, ma nitido[/quote]
Lippolo, in che senso? non ho capito 🙂
Gennaio 26, 2015 alle 6:58 pm #1823883FrancoPartecipante[quote=”sombrero” post=649636]Ma quindi il fuoco del zeiss è tutto manuale..questa cosa un po’ mi preoccupa. Devo ammettere che avere l’autofocus è un grandissimo vantaggio.[/quote]
Lo zeiss ZE 15mm f/2,8 non è completamente manuale, la trasmissione dei diaframmi è automatica, la messa a fuoco è invece manuale.
Anche nei generi più dinamici non ci sono grandi problemi con focali molto corte, bisogna solo fare un po’ di pratica con l’iperfocale, così come bisogna imparare a gestire l’esatto punto in cui si trova l’infinito…Gennaio 26, 2015 alle 7:25 pm #1823885LuppoloPartecipante[quote=”78gibo” post=649668][quote=”Lippolo” post=649640]
EDIT: Gibo, per essere pignoli, non a fuoco, ma nitido[/quote]
Lippolo, in che senso? non ho capito :)[/quote]
La profondità di campo riguarda ciò che appare nitido, non ciò che a fuoco…
E’ impreciso dire che se hai una elevata profondità di campo hai tutto a fuoco, dovresti dire nitidoGennaio 26, 2015 alle 7:29 pm #1823886sombreroPartecipanteQuindi se io ho una focale corta, non sarà difficile mettere a fuoco? Per le stelle uso tutto manuale, ma se dovessi usarlo di giorni, per paesaggi, architetture o altro dove magari non ho tutto il tempo di vedere in live view se è usciita a fuoco, potrebbe essee un problema. Sono indeciso, comunque il samyang costa meno ed ho sentito delle buone recensioni, ma chiaro il Zeiss è pur sempre Zeiss.
Gennaio 26, 2015 alle 9:10 pm #1823902AnonimoOspite[quote=”Lippolo” post=649673][quote=”78gibo” post=649668][quote=”Lippolo” post=649640]
EDIT: Gibo, per essere pignoli, non a fuoco, ma nitido[/quote]
Lippolo, in che senso? non ho capito :)[/quote]
La profondità di campo riguarda ciò che appare nitido, non ciò che a fuoco…
E’ impreciso dire che se hai una elevata profondità di campo hai tutto a fuoco, dovresti dire nitido[/quote]e che differenza c’è tra ciò che appare nitido e ciò che è a fuoco?
Gennaio 26, 2015 alle 9:36 pm #1823910LuppoloPartecipanteChe ciò che è a fuoco è sempre nitido.
Ciò che appare nitido no, dipende dal circolo di confusione…
Ciò che sul piano focale è un punto, fuori da esso diventa un cerchietto.
Il nostro occhio fino ad un certo punto non si accorge della differenza e continua a vederlo come un punto, anche se in realtà non lo è.qui è spiegato molto bene:
http://www.nadir.it/tecnica/CIRCOLO_CONFUSIONE/default.htmGennaio 26, 2015 alle 9:55 pm #1823914AnonimoOspite[quote=”Lippolo” post=649689]Che ciò che è a fuoco è sempre nitido.
Ciò che appare nitido no, dipende dal circolo di confusione…
Ciò che sul piano focale è un punto, fuori da esso diventa un cerchietto.
Il nostro occhio fino ad un certo punto non si accorge della differenza e continua a vederlo come un punto, anche se in realtà non lo è.qui è spiegato molto bene:
http://www.nadir.it/tecnica/CIRCOLO_CONFUSIONE/default.htm%5B/quote%5DCiò che dici, a livello accademico, è corretto, ma non sei tu uno dei primi antiaccademia del sito? te lo chiedo perchè, e si evince dal link che hai postato, la dimensione del cerchietto, su formato 135(24X36, o FF che dir si voglia) su un ingrandimento 7X (ca 18X24) è di 0,034 mm. E tutti i punti di dimensione inferiore appariranno puntiformi. Che senso ha parlare di apparentemente nitido? Ha senso, certo, quando si affronta formati superiori al cosidetto FF, e non mi sembra questo ne il luogo ne il caso.
Non che voglia far polemica, ma è necessario contestualizzare le fonti e le nozioni tecniche al campo di applicazione. Nel piccolo formato aps-c, e in quello poco più grande FF, non ha senso parlare di “apparentemente nitido”, in quanto il nostro occhio non è in grado di percepire tali dimensioni. e soprattutto notare differenze.
Con questo, non voglio dire che quanto dici è scorretto, solo non capisco il perchè fare le pulci e definire impreciso un intervento che impreciso non è, ma solo una semplificazione davanti a un utente che mi pare agli inizi.. lo deduco dalle sue domande. [scr]Gennaio 26, 2015 alle 10:10 pm #1823924Mullahomark86PartecipanteFilippo (Lippolo) e Simone (78gibo), avete entrambi ragione. La spiegazione tecnica è quella data da Filippo, ma a conti fatti nella pratica quotidiani i due termini sono intercambiabili senza troppi problemi.
Comunque, l’utente nuovo trarrà sicuramente giovamento dal conoscere il perchè il campo nitido si estende invece di rimanere confinato sul solo piano focale: ciò che può sembrare teoria astratta è sempre qualcosa di finalizzato alla pratica [lo]Gennaio 27, 2015 alle 12:07 am #1823936LuppoloPartecipanteAllontanandosi dal piano focale la nitidezza diminuisce progressivamente. È bene mettere il più correttamente possibile a fuoco.
Anche perché in caso di ingrandimento o stampe di grande formato potremmo scoprire che la nitidezza “apparente” si riduce.Gennaio 27, 2015 alle 12:12 am #1823940LuppoloPartecipanteE questa non è accademia, è tecnica… Sempre senza polemica, anche perché Gibo è un amico… E sa che la prossima volta che ci vediamo potrei spezzargli un femore…
Gennaio 27, 2015 alle 2:05 am #1823960Mullahomark86Partecipante[quote=”Lippolo” post=649711]Allontanandosi dal piano focale la nitidezza diminuisce progressivamente.[/quote]
Dipende. Se si estende al massimo la profondità di campo (iperfocale o basculaggio) diventa anche difficile stabilire il punto di messa a fuoco, Gibo penso si riferisse a questo quando diceva che fuoco e nitidezza a volte sono sinonimi.
Meno male che sono tornato a Bologna va, così i miei femori sono al sicuro 🙂Gennaio 27, 2015 alle 10:27 am #1823977LuppoloPartecipanteNon dipende, il fatto che sia difficilmente distinguibile non modifica il fatto che a partire dal piano focale la nitidezza diminuisca progressivamente.
Se ingrandisci a video o stampi in grande formato lo scatto diventa più facile accorgersene.
Poi sono d’accordo che in molti casi la differenza, con le normali visualizzazioni a monitor o stampe, sia impercettibile.Vabbé, dai, niente femore… Se famo na bella biretta…
Gennaio 27, 2015 alle 12:04 pm #1823993AnonimoOspiteMaestra!!! Lippolo mi picchiaaaa!!! 😀
Partendo dal presupposto che tengo molto ai miei femori, e che quindi tutto quello finora espresso da Lippolo è corretto, mi piacerebbe chiarire che in pratica anche in caso di gigantografia, il problema non si pone, essendo il circolo di confusione indissolubilmente legato alla dimensione del supporto che riceve la luce(sensore, pellicola). Se l’ingrandimento a 18X24 non basta, ma volessimo esagerare, e stampare 10 volte più grande(70X – stampa 180X240 ca. [bar] ) la dimensione del cerchietto amato diventa circa tre decimi e mezzo di millimetro. Ma tu Lippolo, una stampa così, da che distanza la guardi? 😀 Perchè se ci si pone alla giusta distanza di visione, tutto ritorna in proporzione come prima… [fis] [dan] -
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