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Maggio 28, 2011 alle 5:50 pm #1649536cerinoPartecipante
ciao a tutti. Vorrei un consiglio. Attualmente possiedo una canon AE1program che mi sta pian piano abbandonando. Dato che per il mio compleanno vorrei regalarmi qualcosa di fotografico mi consigliate di prendere una canon A1 e un bel obiettivo oppure un corpo canon f1new? grazie
Maggio 28, 2011 alle 5:59 pm #1649538firebladePartecipanteF-1. Per sempre. 🙂
Maggio 28, 2011 alle 6:01 pm #1649539cerinoPartecipanteanche il mutuo per comprarla 😀 devo solo trovarne una messa bene
Maggio 28, 2011 alle 6:11 pm #1649542GIOCAPPEPartecipanteIo non avrei dubbi: F1 new a occhi chiusi! Le posseggo tutte e due e la A1 é nota per soffrire di otturatore rumoroso (sembra che miagoli) e quindi non é proprio il massimo di affidabilitá senza contare che consuma parecchia energia (display a led nel mirino) ed é “troppo” elettronica. La F1 é una sorta di leggenda, semiindistruttibile e meccanicamente perfetta. Per ulteriori notizie guarda la “piccola” guida di Sandro forum_forum.asp?forum=6§ion=126&post=331072 Un saluto, Carlo
Maggio 28, 2011 alle 6:40 pm #1649544marco66Partecipantec’e un video su youtube che mostra come togliere l’asma o squeak alla a1 A1 scrivi nella ricerca squeak A1 . provato e funziona. [lo]
Maggio 28, 2011 alle 7:05 pm #1649546GIOCAPPEPartecipanteOriginariamente inviato da marco66: c’e un video su youtube che mostra come togliere l’asma o squeak alla a1 A1 scrivi nella ricerca squeak A1 . provato e funziona. [lo]
Grazie del suggerimento, me ne sono guardato uno, proveró a metterlo in pratica.
Maggio 28, 2011 alle 7:41 pm #1649553firebladePartecipanteIn effetti il metodo proposto in questo video: http://www.youtube.com/watch?v=90eAbMq9h4Q
Maggio 28, 2011 alle 8:23 pm #1649559toniomarinoPartecipanteSe posso dire la mia riguardo la F1 , concordo con Sandro, ma……..se tu riuscitti a trovare una F1 old ben messa..sarebbe un bel regalo. 🙂
Maggio 29, 2011 alle 11:47 pm #1649679cosm76PartecipanteMeglio sicuramente la f1new. La a1 è interessante, ma la f1 è di un’altra pasta 🙂 Ciao
Giugno 6, 2011 alle 11:18 pm #1651204cerinoPartecipantecome si colloca la Canon EF all’interno di questa classifica? qual’è un suo ipotetico valore di mercato? grazie
Giugno 6, 2011 alle 11:55 pm #1651211firebladePartecipanteTi rispondo con uno stralcio del mio articolo sul sistema FD. Il suo valore arriva sino a 200 euro se in perfette condizioni. ================================================================================================================================ La Canon EF ================================================================================================================================ [IMG]public/imgsforum/2011/4/EF_davanti1.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/4/EF_retro1.jpg[/IMG] La EF fu un interessante modello uscito nel 1972 con diverse caratteristiche nuove: per la prima volta nella storia della Canon infatti si poteva avere: 1) Controllo elettronico (da cui la sigla EF). Sebbene i microprocessori non fossero stati ancora adottati, vennero usati comunque componenti discreti miniaturizzati ed i primi cavi piatti flessibili per i cablaggi; qui potete vedere il circuito di controllo montato sul pentaprisma: [IMG]public/imgsforum/2010/11/Calotta.jpg[/IMG] 2) Esposimetro al silicio con sensibilità amplificata elettronicamente, con lettura semi integrata a prevalenza centrale, abbandonando quindi lo schema semispot usato per le macchine precedenti. 3) Otturatore Copal a scorrimento verticale a 3+3 lame metalliche (secondo la concezione moderna in uso ancora oggi), con funzionamento misto: meccanico per tempi rapidi con congegni di orologeria a molla, ed elettronico (con controllo del rilascio tramite solenoidi) per tempi da 1 a 30 secondi. Ecco una foto dell’otturatore e del complesso meccanismo ad orologeria di comando, azionato da un sistema di funi tramite la rotella di selezione dei tempi sulla calotta: [IMG]public/imgsforum/2010/11/otturatore.jpg[/IMG] 4) Sensibilità da 12 a 3200asa, con risposta da -2EV sino a 18EV, decisamente molto esteso per quei tempi; questo permetteva, unitamente al meccanismo di sollevamento anticipato dello specchio di poter scattare foto notturne senza esposimetri supplementari. 5) Nel mirino apparvero entrambe le scale complete per i tempi e per i diaframmi: [IMG]public/imgsforum/2009/11/EF_mirino.jpg[/IMG] La scala dei tempi, azionata dalla rotella superiore era collegata al galvanometro, che in base alla sensibilità selezionata indicava il diaframma corretto da usare. Tale diaframma veniva poi impostato automaticamente in fase di scatto se il selettore dell’obiettivo veniva posizionato su “A”, mentre doveva essere regolato manualmente qualora si decidesse di usare la macchina senza priorità di diaframmi. La scala dei diaframmi invece era mobile, collegata all’apertura massima dell’obiettivo tramite il consueto tastatore nel bocchettone, già usato sulla F-1. 6) Divenne possibile memorizzare l’esposizione tramite un pulsante (da tenere premuto) per ricomporre e scattare nelle situazioni in cui forti contrasti o controluce potessero ingannare l’esposimetro. 7) Permetteva di scattare esposizioni multiple senza che il contapose aumentasse inutilmente, grazie ad un pulsante coassiale all’interruttore di alimentazione che, oltre a disinnestare il traino della pellicola, metteva in folle anche l’ingranaggio contapose. 8) Era la possibile caricare la pellicola usando la leva di carica per tre volte ma senza dover usare il pulsante di scatto. Infatti bastava armare la leva tre volte di seguito: a partire dalla prima posa utile, la N.1, si attivava il pulsante di scatto. Questa importante innovazione non fu mai più adottata su nessun’altro corpo macchina FD. 9) A differenza di tutte le altre fotocamere FD quando si usa l’autoscatto lo specchio viene sollevato anticipatamente all’inizio del conteggio, prima dello scatto dell’otturatore, per minimizzare le vibrazioni. Altre caratteristiche interessanti erano: – Automatismo a priorità di tempi e funzione di memoria per il blocco dell’esposizione; la macchina ovviamente funzionava anche in modalità manuale, scegliendo tempi e diaframmi, e poteva essere anche usata in stop-down. – Pulsante di scatto servo assistito da un dispositivo meccanico a molla che lo rendeva morbido per eliminare il rischio di vibrazioni durante lo scatto; sistema già sperimentato su macchine di fascia bassa precedenti ed usato per la prima volta su una reflex serie F. – Predisposizione per l’automatismo CAT per il flash azionabile tramite selettore sul retro. – Il coperchio a scatto della presa PC assolveva la funzione di sezionatore dei contatti: tenendolo aperto per inserire il cavetto del flash, l’alimentazione veniva interrotta per evitare inneschi non voluti del flash (più che altro per evitare di bruciare inutilmente lampadine al magnesio, al tempo ancora in uso). – L’interruttore di accensione della fotocamera, dove coassialmente era inserito il pulsante per le pose multiple, funzionava anche da blocco meccanico della leva di carica, facendola scattare in posizione di lavoro appena lo si commutava su ON. La stessa leva aveva una corsa corta, di soli 120°, anche se non permetteva la carica con movimenti additivi. L’alimentazione era fornita tramite due consuete pile PX625 alloggiate sul fondello il cui livello di carica poteva essere controllato premendo un piccolo pulsante accanto al vano pile: se il led accanto al pentaprisma lampeggiava velocemente la carica era sufficiente, diversamente le pile erano da sostituire. E’ presente inoltre un circuito di regolazione della tensione che permette di usare le attuali pile PX625 da 1.5V (invece di 1.35V) senza alterazioni della funzione esposimetrica, che a differenza di quello della F-1 old, funziona veramente. Anche in questo caso la EF è l’unica fotocamera che funziona con pile PX625 senza dover ritarare l’esposimetro o dover usare costose pile zinco-aria. Ecco invece una foto del complesso box specchio: [IMG]public/imgsforum/2010/11/box_specchio.jpg[/IMG] Per molti aspetti quindi la EF fu una macchina estremamente raffinata, innovativa e sperimentale, che vantava soluzioni intelligenti che non furono mai più utilizzate, nemmeno sulla successiva ammiraglia F-1 new (punti 3-7-8-9). Le uniche critiche che si possono muovere al progetto EF sono la leva dell’autoscatto, dall’azionamento duro e resa dipendente dalla pressione di uno scomodissimo pulsante, e l’impossibilità di vedere il diaframma impostato nel mirino durante l’uso non programmato, cosa che rendeva l’uso manuale piuttosto antipatico, infatti l’esposimetro risultando svincolato dalla effettiva apertura del diaframma costringeva a controllare l’apertura impostata sull’obiettivo per farla coincidere con la lettura indicata dal galvanometro.
Giugno 7, 2011 alle 12:02 am #1651214cerinoPartecipanteavevo letto e sono parecchio interessato, anche per il fatto della correzione automatica con le batterie moderne. Peccato che non si trovano a meno di 200€ e in buone condizioni…
Giugno 7, 2011 alle 11:03 pm #1651424cerinoPartecipantenel frattempo è arrivato un bel 200mm f2.8 new fd seconda versione (datacode Y—-)
Giugno 7, 2011 alle 11:10 pm #1651426diego_75PartecipanteOriginariamente inviato da cerino: nel frattempo è arrivato un bel 200mm f2.8 new fd seconda versione (datacode Y—-)
Gran bell’obiettivo, non ti deluderà !
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