allora, un negativo correttamente sviluppato (indipendentemente dagli iso, che certo influiscono: bassi= alto contrasto, alti=poco contrasto) è la base di partenza per una stampa decente. quando sviluppi stai attento alla temperatura, ai ribaltamenti della tank, ai tempi di sviluppo. poi c’è la stampa. la carta multigrade ilford è molto buona, la uso anch’io. se la stampi così com’è, senza filtri, è di contrasto 2 o 3, medio-basso (il contrasto va da 0 a 5). devi comprarti i filtri, non costano molto, il problema col tuo ingranditore (che mi piace un sacco! si chiude tutto nella valigia che fa da base, vero?) è che – credo – non abbia un cassetto portafiltri, che di solito è nella testata dell’ingranditore, prima dell’obiettivo. ho letto di portafiltri da applicare dopo l’obiettivo, ma non so darti indicazioni in proposito. il vantaggio di piazzare i filtri prima dell’obiettivo è che non importa se sono graffiati o con qualche dutata. metterli dopo l’obiettivo significa doverli tenere immacolati. comunque puoi sempre tenerli con due dita sotto l’obiettivo durante l’esposizione (sono foglietti di plastica circa 10×10 cm, da ritagliare per adattarli alle dimensioni del cassetto portafiltri, insomma abbastanza grandi da poter essere tenuti con due dita sotto l’obiettivo). io con le pellicole da 400 iso, poco contrastate, uso il filtro 4 e ottengo stampe belle dure, con neri profondi e bianchi netti. comprali (meno di 20 euro) e prova. se ti scocccerai di reggerli sotto l’obiettivo, considera l’ipotesi di comprarti un ingranditore con cassetto portafiltri, su ebay, o subito.it. qui avevo trovato per 100 euro un kit completo, tank, bacinelle, accessori e ingranditore durst con cassetto portafiltri. spero di esseti stato di aiuto. fai pure tutte le domande che vuoi, qui c’è sempre gente esperta (più di me) e gentile. attento, che la camera oscura dà dipendenza! 😉