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Maggio 8, 2012 alle 10:07 pm #1708825lovis1Partecipante
Un’ idea che mi girava in testa da un pò, ciao Giulio.
Maggio 8, 2012 alle 10:31 pm #1708833giambajetPartecipantebella, l’unico appunto non riguarda la foto ma la maniera con cui si visualizza qui nel sito sul forum dello still life, il tuo avatar si fonde con la foto proprio dove hai messo la bottiglia e sballa tutto togliendo proprio quello che tu ci hai messo, la cura di ogni particolare…. Questo pero’ è solo un problema di visualizzazione nel forum e non di foto in se stessa che è bellissima. Bravo
Maggio 8, 2012 alle 11:59 pm #1708841GianMauroPartecipanteBella…. ma decisamente artificiosa. Il mio è chiaramente un giudizio personale ma più che uno sill life sembra un’elaborazione. ciao
Maggio 9, 2012 alle 1:11 am #1708852dinifraPartecipanteOttima da perte mia, mi piace l’humor che pervade la foto. Bravo. Ciao Francesco
Maggio 9, 2012 alle 2:16 am #1708883lovis1PartecipanteOriginariamente inviato da GianMauro: Bella…. ma decisamente artificiosa. Il mio è chiaramente un giudizio personale ma più che uno sill life sembra un’elaborazione. ciao
In questo genere di scatti viene curato molto il passaggio in camera RAW, poi si usano molti livelli di regolazione e di conseguenza delle maschere in PS, niente di più. La gestione della luce in fase di scatto deve essere molto precisa, direi maniacale con una buona visione di quello che si vuole rappresentare. Grazie a tutti del passaggio e delle vostre opinioni ciao.
Maggio 9, 2012 alle 2:32 am #1708888MrAguriPartecipanteApprezzo la complessità, la mole di lavoro e l’esecuzione, ma le ombre dei vari oggetti non sono coerenti coll’illuminazione che hai dato alla scena. Per esempio le orme del libro e del coltello sono quasi inesistenti, tale assenza (ovviamente secondo me) si contrappone marcatamente alle ombre della penna stilografica. Per curiosità .. la stilo è una Porsche Design ? [lo]
Maggio 9, 2012 alle 2:42 am #1708897lovis1PartecipanteOriginariamente inviato da MrAguri: Apprezzo la complessità, la mole di lavoro e l’esecuzione, ma le ombre dei vari oggetti non sono coerenti coll’illuminazione che hai dato alla scena. Per esempio le orme del libro e del coltello sono quasi inesistenti, tale assenza (ovviamente secondo me) si contrappone marcatamente alle ombre della penna stilografica. Per curiosità .. la stilo è una Porsche Design ? [lo]
Ho alleggerito le ombre sul libro per dare una più chiara visione dello stesso in quanto “protagonista ” della scena ( ho trasgredito ad alcune regole in quanto mi interessava una foto più in stile pubblicitario, quello che stò percorrendo attualmente),mentre quella degli altri oggetti non è stata toccata volutamente proprio per staccarli dal soggetto principale. Tutto naturalmente è discutibile, grazie della tua accurata analisi. PS: Ducati design.
Maggio 9, 2012 alle 2:58 am #1708906MrAguriPartecipanteGrazie a te della risposta e delle motivazioni che mi fanno apprezzare appieno la tua composizione. [lo]
Maggio 9, 2012 alle 11:34 pm #1709056bexioPartecipantecome già detto da chi mi ha preceduto è un’immagine complessa dove molti sono i particolari in gioco, forse troppi. Provo a dire la mia da semplice osservatore: sicuramente il carattere artificioso si percepisce ma non è un problema, trovo invece la luce di sfondo che illumina bicchieri e bottiglia troppo accentuata, non c’è distacco dalla luce della lampada da tavolo, forse mantenendo maggior penombra sullo sfondo il libro “ucciso” risalterebbe di più. Il triangolo dei lavori in corso posto al centro dello scatto lo eliminerei, lo scatto così si alleggerirebbe. Avrei eliminato anche un bicchiere, due bicchieri pieni mi paiono troppi, la scena è costituita tutta da elementi singoli; inoltre i bicchieri sono pieni ma la bottiglia sembra ancora tappata. Ultimo appunto, la scena ha un suo peso drammatico ma trovo la tavola troppo ordinata, gli occhiali con le stanghette piegate, i bicchieri vicini e mezzi pieni, una superficie troppo pulita….ma questo è quel vizio dello still-life che ti porta ad essere superpreciso!…ci sono andato giù duro? No dai, ho dato solo la mia interpretazione alla scena, come la vedrei io, non discuto sulla tua tecnica che per me è sopraffina! [lo]
Maggio 10, 2012 alle 2:42 am #1709140lovis1PartecipanteOriginariamente inviato da bexio: come già detto da chi mi ha preceduto è un’immagine complessa dove molti sono i particolari in gioco, forse troppi. Provo a dire la mia da semplice osservatore: sicuramente il carattere artificioso si percepisce ma non è un problema, trovo invece la luce di sfondo che illumina bicchieri e bottiglia troppo accentuata, non c’è distacco dalla luce della lampada da tavolo, forse mantenendo maggior penombra sullo sfondo il libro “ucciso” risalterebbe di più. Il triangolo dei lavori in corso posto al centro dello scatto lo eliminerei, lo scatto così si alleggerirebbe. Avrei eliminato anche un bicchiere, due bicchieri pieni mi paiono troppi, la scena è costituita tutta da elementi singoli; inoltre i bicchieri sono pieni ma la bottiglia sembra ancora tappata. Ultimo appunto, la scena ha un suo peso drammatico ma trovo la tavola troppo ordinata, gli occhiali con le stanghette piegate, i bicchieri vicini e mezzi pieni, una superficie troppo pulita….ma questo è quel vizio dello still-life che ti porta ad essere superpreciso!…ci sono andato giù duro? No dai, ho dato solo la mia interpretazione alla scena, come la vedrei io, non discuto sulla tua tecnica che per me è sopraffina! [lo]
Almeno la tecnica me l’hai salvata….!!!! Scherzo naturalmente. No, non sei stato troppo duro, chi scatta e poi posta questo genere di immagini non lo fa per ottenere lodi, ma proprio per ricevere critiche o meglio preferirei chiamarle analisi. Se avessi ricercato consensi,avrei postato scatti di altro genere. Ho apprezzato molto la tua schietta e sincera critica in casi come questo la cerco come il pane quando ho fame! Ti ringrazio molto per questo. Tornando allo scatto posso chiarire che l’idea era quella di rappresentare la scrivania di uno scrittore che alla fine del suo lavoro chiude il libro, ripone le sue cose e compie egli stesso il delitto trapassando l’opera con l’arma. Per questo la scena non voleva essere cruenta, ma rappresentativa di quello che era scritto all’interno del libro stesso. Probabilmente non sono riuscito a rappresentare adeguatamente l’idea che mi era venuta. Mi trovi daccordo sulla bottiglia piena e tappata di cui mi sono accorto a lavoro finito e sul bicchiere di troppo forse effettivamente con troppa luce. I loghi e le scritte fanno parte di un’idea pubblicitaria quindi sicuramente perfettibili e discutibili, li ho realizzati in diverse versioni alla fine ne è uscita questa. Sicuramente la scena appare artificiosa, come lo può essere un paesaggio HDR od un Dragan…ma quello voleva essere. Ti ringrazio ancora sinceramente per la tua preziosa visione e per la pazienza di averla scritta, grazie ancora, Giulio. PS: un caso di Still in cui ho usato il 1635
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