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Ottobre 22, 2009 alle 1:34 am #1518621thenaxPartecipante
qualcuno sa darmi esattamente la definizione di fotografo professionista?
Ottobre 22, 2009 alle 1:38 am #1518622firebladePartecipantecolui che campa vendendo foto. ogni altra considerazione è opinabile 🙂
Ottobre 22, 2009 alle 1:40 am #1518623thenaxPartecipanteho bisogno di una definizione esatta e della fonte a seguito di una contestazione. è necessario che venda e basta? o che abbia solo la partita iva come fotografo? oppure deve anche essere l’attività prevalente?
Ottobre 22, 2009 alle 1:43 am #1518624chiantesePartecipanteA livello giuridico nulla del genere. Basta che sia “pagato” per il servizio che sta facendo. Non c’è bisogno di partita IVA, ne tantomeno di LAVORO PREVALENTE. Se io faccio il regista teatrale, ma domattina sono pagato per UNA FOTO, in quell’atto sono un professionista. Questo, giuridicamente, poi…per il resto quoto fireblade!
Ottobre 22, 2009 alle 1:43 am #1518625firebladePartecipanteQuesto è un altro discorso. Credo che si possa legalmente definire professionista il possessore di partita iva che esercita l’attività ed è registrato alla camera di commercio. Di più non saprei dirti.
Ottobre 22, 2009 alle 1:47 am #1518628chiantesePartecipanteNo no, Fireblade, ci sono passato. In Italia la partita IVA, ahimè, non equivale al professionismo. Si può essere, professionisti, anche senza partita IVA tramite, ad esempio, una prestazione occasionale. Diverso è, ad esempio, per quei mestieri che hanno un Albo. Ecco…andrebbe capito il caso specifico. Ad esempio se la questione riguarda un servizio fotogiornalistico…allora, in quel caso, per essere professionista devi essere tesserato all’albo o avere l’accredito di una testata giornalistica…
Ottobre 22, 2009 alle 1:51 am #1518630thenaxPartecipantema se in un concorso si stabilisce che possano partecipare solo i fotografi dilettanti esclusi i professionisti….? cosa significa cio’? il comune mi ha detto che loro intendevano il fatto che nonostante uno abbia partita iva e sia titolare di uno studio fotografico puo’ anche non essere professionista perchè il reddito percepito non costituisce attività prevalente rispetto magari al reddito proveniente da un lavoro dipendente che svolge in altro campo.
Ottobre 22, 2009 alle 1:53 am #1518633firebladePartecipanteOriginariamente inviato da chiantese: No no, Fireblade, ci sono passato. In Italia la partita IVA, ahimè, non equivale al professionismo. Si può essere, professionisti, anche senza partita IVA tramite, ad esempio, una prestazione occasionale. Diverso è, ad esempio, per quei mestieri che hanno un Albo. Ecco…andrebbe capito il caso specifico. Ad esempio se la questione riguarda un servizio fotogiornalistico…allora, in quel caso, per essere professionista devi essere tesserato all’albo o avere l’accredito di una testata giornalistica…
Ti credo sulla parola, per carità 🙂
Ottobre 22, 2009 alle 1:55 am #1518635chiantesePartecipanteNo, aspetta un momento, qui la questione è all’opposto. Se uno ha la partita IVA come fotografo…è un fotografo professionista! se uno ha uno studio fotografico di proprietà cioè esercita la professione, anche occasionalmente) è sempre un professionista. Per capirsi. ESSERE PROFESSIONISTA non vuol dire esercitare la professione in maniera ESCLUSIVA. Si può essere cuochi professionisti, fotografi professionisti, cantanti professionisti…e fare due giorni un lavoro, due giorni l’altro, due giorni il terzo.
Ottobre 22, 2009 alle 2:19 am #1518649longdreamPartecipanteProva a dare una occhiata al sito dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti: http://www.fotografi.org/ ;hm
Ottobre 22, 2009 alle 2:33 am #1518657thenaxPartecipanteper gli organizzatori del concorso, il fotografo professionista è “colui che esercita la propria professione a fronte di un titolo di studio per il quale lo Stato riconosce giuridicamente un’Istituzione di rappresentanza (Collegi, Ordini e associazioni professionali). Pertanto l’attività del professionista è vincolata alle norme dell’ordinamento Costituzionale ed Istituzionale dello Stato.” Quindi il fatto che uno abbia uno studio professionale, partita iva e sia iscritto all’associazione nazionale fotografi professionisti non significa che sia un fotografo professionista! veramente assurdo!
Ottobre 22, 2009 alle 2:41 am #1518660chiantesePartecipanteCioè….un decimo dei fotografi professionisti italiani. Per quanto ne so, stando a quelle regole, ci poteva partecipare anche Tano D’Amico.
Ottobre 22, 2009 alle 2:46 am #1518662longdreamPartecipanteQui ho trovato un interessante articolo sulla questione: http://www.jobtel.it/Default.aspx?sezid=03&action=mestieri&idmestiere=7590&descr=Fotografo
Ottobre 22, 2009 alle 5:16 am #1518682jurigabPartecipantePer quanto ne so io, è fotografo professionista colui che ricava oltre il 50% (anche 51% va bene) del suo reddito dalla fotografia! Poi non so!
Ottobre 22, 2009 alle 12:26 pm #1518699chiantesePartecipanteIo non fermerei il professionismo ad una percentuale di guadagno. Conosco alcuni fotografi professionisti, tra l’altro molto bravi, che avendo scelto di occuparsi come freelance di un settore di nicchia della fotografia (l’uno solo reportage, l’altro solo foto di scena teatrali) e non volendo occuparsi di matrimoni, congressi, etc. etc. (anche per questioni tecnico logistiche che non sto a spiegarvi) nella vita sono costretti a fare anche altro (nella fattispecie lavorare per i servizi all’infanzia l’uno, affittare appartamenti l’altro). Eppure lavorano per alcune delle compagnie teatrali, e testate giornalistiche, più importanti d’Italia (da vogue a “il manifesto”, dalla Raffalello sanzio societas, a Pitti immagine); ma credo proprio cheil 50%+1 dei loro profitti derivi da altro. Possiamo definirli “non professionisti?” Non credo. Viviamo in un tempo, e spesso da regista teatrale sperimento questa tristezza, in cui per lavorare bisogna fare qualcosa che non fa parte della propria professionalità; qualche volta, in questo tempo (ed alla mia età….30anni), il nostro “primo lavoro” quello a cui dedichiamo più tempo, più impegno, più formazione, quello che facciamo spesso per 8 ore al giorno…non è quello di cui viviamo. Io mi occupo di teatro per 7/8 ore al giorno in media; alcuni mesi l’anno però vivo di altro, di un “altro” che faccio comunque nei ritagli di tempo dal teatro. Eppure la mia carta d’identità dice “regista teatrale”, e sono in tutto e per tutto un professionista (cioè vengo pagato per farlo). Credo che lo stesso concetto si possa applicare anche alla fotografia. Se uno viene pagato per fareun lavoro, in quel momento, è un professionista…cioè sta facendo una professione. Mi piace molto il link che ha inserito prima longdream (che ringrazio) del sito di una associazione nazionale professionisti fotografi. Leggiamolo bene. Se ci andiamo a leggere la loro “graduatoria” del professionismo (dividono, se non sbaglio, in 7/8 categorie di professionismo), noteremo che ai primi liveli di “professionismo” ci arrivano anche molti di voi che fanano qualche servizio all’anno e nulla di più, vivendo ovviamente d’altro.
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