- Questo topic ha 10 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 6 anni, 4 mesi fa da sara.
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Giugno 18, 2018 alle 12:11 pm #1862054saraPartecipante
Buongiorno! Mi fa piacere condividere con voi questo mio piccolo progetto nato da un esperienza di una settimana come volontaria nel campo di accoglienza profughi di Diavata- GRecia.
Del prima e del dopo
“Un vero tavolo, un comodo divano. E un letto su cui finalmente riposare, lontano dagli incubi. E’ quello che avevi, e che hai perso.
Cos’è una bomba? E’ quel millesimo di secondo che separa ieri e oggi, il prima e il dopo: casa, affetti, sicurezza, arredi. Il perimetro rassicurante dell’esistenza, trasformato in deprimente anticamera per superstiti, nel gran vuoto di chi non c’è più. Voci e volti, famiglie, parenti dispersi o rimasti sepolti dai crolli. Le bombe cancellano storie, restituendo soltanto macerie.
Quel che resta ai sopravvissuti, sospesi nel nulla, è il silenzio svuotato di un limbo: quello del campo profughi di Diavata (Salonicco, Grecia orientale). Fino al giorno prima del grande black-out, la loro vita scorreva come qui da noi, in case diverse ma altrettanto sicure, amiche, accoglienti. Famiglie normali: la spesa al mercato, la scuola, genitori e fratelli, l’università. Viaggiare in auto, guardare la televisione.
Il confronto è impietoso, fra il tutto e il niente. La vita quotidiana come normalità, sostituita da una punizione incomprensibile. Una pena da scontare senza un perché, nell’indifferenza di chi non vede, non sa, non guarda. Mesi, che diventano anni: un’attesa infinita, mentre i magri risparmi se ne vanno – e con loro, le ultime illusioni sull’avvenire, al quale si resta aggrappati grazie a contatti sporadici con i pochi congiunti già in Europa. Regna la depressione, tra i container.
C’è la connessione wi-fi, ma s’è perso ogni contatto col destino.1
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Giugno 19, 2018 alle 11:26 am #1862057lovis1PartecipanteGrazie di cuore sarax….sei una bella persona. La pazzia e l’insensatezza dell’essere umano non hanno limiti…fortunatamente ogni tanto anche nel bene.
Mi piace molto l’idea del prima e dopo, molto efficace brava, unico appunto sicuramente mio personale, avrei scattato l’ultima del campo da pallavolo senza persone giusto per dare una continuità con gli altri scatti….però quella giustamente è stata una scelta tua con un suo motivo.
Grazie ancora, un abbraccio.Giugno 19, 2018 alle 1:57 pm #1862058Pier Domenico CasadioPartecipanteComplimenti, non so se avrei “il coraggio” di fare quello che hai fatto. Le foto mi sono piacciute molto, efficaci e “forti”. Tante volte la vita ci mette alla prova e, dopo il clamore del momento, ci si dimentica di chi invece continua a vivere in situazioni precarie e “disastrose”. Ammiro chi come te ha la voglia (e il tempo) di dedicarsi a chi è stato “dimenticato”.
Torno alle foto. Mi sono veramente piacciute.Giugno 20, 2018 alle 2:24 pm #1862063sachaPartecipanteMi piace questa serie: una denuncia che va subito al punto con immagini semplici e non morbose. Non mi dispiace nell’ ultimo scatto la presenza dei ragazzi che giocano: perdi, è vero, leggermente in omogeneità di immagini, ma introduce un elemento di speranza.
Giugno 20, 2018 alle 10:30 pm #1862066gito53PartecipanteCiao Sara, hai fatto una cosa molto bella recandoti in quei posti dove si tocca con mano e col cuore, chi vede spegnersi giorno dopo giorno un sogno, una speranza, con il tuo sorriso avrai allievato le loro sofferenze. Le tue foto sono tutte molto belle, hai fatto un ottimo lavoro. Complimenti per tutto.
Un caro saluto[lo]
Giugno 20, 2018 alle 10:31 pm #1862067gito53PartecipanteCiao Sara, hai fatto una cosa molto bella recandoti in quei posti dove si tocca con mano e col cuore, chi vede spegnersi giorno dopo giorno un sogno, una speranza, con il tuo sorriso avrai allievato le loro sofferenze. Le tue foto sono tutte molto belle, hai fatto un ottimo lavoro. Complimenti per tutto.
Un caro saluto[lo]
Giugno 20, 2018 alle 10:34 pm #1862068gito53PartecipanteCiao Sara, hai fatto una cosa molto bella recandoti in quei posti dove si tocca con mano e col cuore, chi vede spegnersi giorno dopo giorno un sogno, una speranza, con il tuo sorriso avrai allievato le loro sofferenze. Le tue foto sono tutte molto belle, hai fatto un ottimo lavoro. Complimenti per tutto.
Un caro saluto[lo]
Giugno 20, 2018 alle 10:34 pm #1862069gito53PartecipanteCiao Sara, hai fatto una cosa molto bella recandoti in quei posti dove si tocca con mano e col cuore, chi vede spegnersi giorno dopo giorno un sogno, una speranza, con il tuo sorriso avrai allievato le loro sofferenze. Le tue foto sono tutte molto belle, hai fatto un ottimo lavoro. Complimenti per tutto.
Un caro saluto[lo]
Giugno 21, 2018 alle 9:57 pm #1862077saraPartecipanteGRazie di cuore a tutt* voi![amo]
vedo ora le vostre risposte, ero convinta nn le avesse caricate e stavo per farlo ora… in effetti mancano alcuni accoppiamenti, ma poco importa il messaggio è arrivato lo stesso!
Nella fase di “gestazione” del progetto, ho scelto di mettere in bn quelle che teoricamente sono il ns benessere ma se domani toccasse a noi fuggire lasciare tutto …diventerebbero i ricordi di quello che abbiamo dovuto abbandonare.
Ho lasciato a colori quelle che rappresentano la vita del campo, perché lì c’è la vita, bambini che scorrazzano, donne che fanno il bucato, insomma malgrado tutto queste persone cercano di ricostruirsi una loro quotidianità.
Lovis nell’ultima foto, come suggerisce Sacha, rappresenta la speranza di un futuro più dignitoso. Quella palla sospesa vuole rappresentare il loro futuro. Tra l’altro dai colori sembra quasi un mappamondo.
Peter, la voglia sì, c’era di fare un esperienza diversa e utile, il tempo…anche per me non è semplice , alla fine sono scelte… anche solo di pancia 😉
Gito forse alleviato non lo so, spero cmq nn sia stato inutile per loro!Giugno 23, 2018 alle 1:58 pm #1862086bexioPartecipanteComplimenti Sarax, in primo luogo per la scelta di donare le tue forze in un campo di accoglienza, un’esperienza sicuramente toccante. La narrazione di tutto questo attraverso la fotografia sovente aiuta a comprendere meglio questo dramma spesso raccontato con superficialità dai media nazionali, un parallelo tra opposte situazioni tra loro contemporanee. Davvero un bel progetto. Ciao, Riccardo.
Giugno 28, 2018 alle 2:01 pm #1862122saraPartecipanteGrazie per le tue parole Bexio!
Sono felice che il messaggio arrivi…!
P.S. per chi vuole fino a domenica il progetto è esposto (insieme ad altri 12 interessanti progetti) presso la casa del Conte Verde a Rivoli (to), nell’ambito della manifestazione Rivoli…città fotografica. 😉
ovviamente ingresso aggrattis! -
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