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Gennaio 8, 2008 alle 8:51 pm #1316377pacioPartecipante
Ciao a tutti; mi trovo spesso a leggere di ottiche luminose per fare foto di tramonti, con poca luce etc…Premesso che di suo un obiettivo grandangolare ha più PDC di un tele (correggetemi se sbaglio), mi chiedo come si fa a fare un panorama es. a f2.8, ed avere PDC estesa…o sbaglio? :s …ogni tanto mi sorgono dei dubbi (probabilmente sono io nel pallone). Ciao e grazie
Gennaio 9, 2008 alle 3:47 am #1316470etacarenaPartecipanteOriginariamente inviato da perbo: le ottiche, che siano su tele o su grandangolo, hanno tutte la stessa pdc se usate sullo stesso formato, con lo stesso diaframma e la stessa scena inquadrata
Siamo scherzando?????? Due ottiche di diversa focale, a parità di diaframma,NON HANNO LA STESSA PDC La PDC diminuisce all’aumentare della focale. E’ una regola fondamentale dell’ottica!!!!!
Gennaio 9, 2008 alle 6:06 am #1316492KekkoYPartecipanteDico la mia? Ok. La pdc, a parità di sensore, dipende da: – focale – diaframma – distanza di messa a fuoco. Quindi a 50mm col 50ino e a 50mm con 28-300mm (a parità di altri parametri) ho sempre la stessa pdc.
Originariamente inviato da perbo: le ottiche, che siano su tele o su grandangolo, hanno tutte la stessa pdc se usate sullo stesso formato, con lo stesso diaframma e la stessa scena inquadrata…
Direi di no, perchè sfissato il sensore (formato), il diaframma e la focale (scena inquadrata) posso cambiare la distanza di messa a fuoco e quindi la pdc.
Originariamente inviato da etacarena: Siamo scherzando?????? Due ottiche di diversa focale, a parità di diaframma,NON HANNO LA STESSA PDC La PDC diminuisce all’aumentare della focale. E’ una regola fondamentale dell’ottica!!!!!
Corretto: se fisso sensore e diaframma la pdc può variare con la focale e la distanza di messa a fuoco; se fisso anche ques’ultima ho solo la dipendenza dalla focale: al crescere di quest’ultima la pdc diminuisce. E aumenta anche la velocità di transizione tra parte a fuoco e parte sfocata. Ecco perchè con i tele e i super-tele abbiamo il soggetto nitido ben staccato dallo sfondo molto sfocato (piccola pdc ed elevata velocità di transizione). [lo]
Gennaio 9, 2008 alle 6:17 am #1316493bepocPartecipanteUltimamente tutte le leggi vengono modificate dai politici a loro favore. Non so quindi se le vecchie leggi dell’ottica siano ancora valide. Vediamo cosa succede se sono ancora valide: Per prima cosa cerchiamo di chiarire cosa si intende per profondita di campo. Nel lontano 1930 fu definito che la minima dimensione distinguibile su una stampa 8″x10″(20.32mm x 25.4mm, formato ormai desueto) era di 0.01″(0.254mm). Il film 35mm(24×36) e` circa 8 volte piu piccolo (L_corto=8.47, diagonale=7.52, L_lungo 7.05) e questo giustifica il diametro di 0.03mm usato dai fabbricanti di ottiche per definire la DOF dei loro obiettivi. In realta` un umano con acutezza visiva di 10 decimi su entrambi gli occhi distingue particolari 3 volte piu` piccoli, ma il 0.03mm e` rimasto. (Chiedere in sezione astrofotografia per il famoso <1'> distinguibile ad occhio nudo). Se presupponiamo valide queste approssimazioni: 1) Diaframma perfettamente circolare. 2) Contributo delle aberrazioni uguale a zero. 3) Non teniamo in conto la diffrazione. 4) Fotocamera e Soggetto completamente immobili. Il calcolo della profondita` di campo si riduce a dei banali triangoli simili e vale: un = ((NCf(1/p-1) + NCU)*(U – f)) / (f^2 + NC(U – f)) [1] uf = ((NCf(1/p-1) + NCU)*(U – f)) / (f^2 – NC(U – f)) [2] Dove: f = Lunghezza focale dell’obiettivo. D = Diametro Pupilla d’ingresso d = Diametro Pupilla d’uscita p = Guadagno Pupillare = d / D. C = Diametro del Circolo di confusione. N = Rapporto Focale( N = f / D ) U = Distanza del punto a fuoco dalla Pupilla d’ingresso. un = Profondita` di campo vicina (near=verso la Fotocamera) uf = Profondita` di campo lontana(far =verso Infinito) ut = Profondita` di campo Totale Se l’obiettivo e` simmetrico (non vale per le reflex) p=1. Le formule si possono percio` semplificare. un = ( U * NC(U – f)) / (f^2 + NC(U – f)) [3] uf = ( U * NC(U – f)) / (f^2 – NC(U – f)) [4] L’equazione e` ulteriormente semplificabile quando U – f =~(circa) U (soggetti distanti). un = U * (NCU / (f^2 + NCU)) [5] uf = U * (NCU / (f^2 – NCU)) [6] Ora supponiamo di fotografare una gnocca con un 20mm ed un 200mm. Altezza del soggetto 1.80m Altezza dell’immagine 30mm Dovremmo tenerci a: 20mm: U = 1.2m 200mm: U = 12.0m Poniamo N = 4.0 e sostituiamo: 20mm: un = 0.997m | uf = 1.002m 200mm: un = 0.997m | uf = 1.002m ===================================================================================== Come si vede la zona nitida prima e dopo il soggetto e` quasi identica (in valore assoluto) per le due focali(cambiano gli ultimi decimali) come diceva Perbo. ===================================================================================== Per le Reflex la cosa non e` del tutto vera perche` tra grandangoli e tele il guadagno pupillare “p” cambia. La differenza e` pero` contenuta in un fattore 1.7/1.8 Alto e` vero, ma non 10 volte come il rapporto focale. Blibiografia consigliata: Libri c’e` ne` sono parecchi. Uno buono e molto chiaro e`: Applied Photographic Optics Sidney F. Ray Focal Press ISBN 0-24051540-4 reperibile da hf.distribuzione Link sulla DOF(tutti molto vecchi, ma ancora molto validi): http://www.vanwalree.com/optics/vwdof.html Il primo andrebbe assolutamente letto perche gli errori concettuali ripor
Gennaio 9, 2008 alle 7:25 am #1316496KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da bepoc: … un = U * (NCU / (f^2 + NCU)) [5] uf = U * (NCU / (f^2 – NCU)) [6] Ora supponiamo di fotografare una gnocca con un 20mm ed un 200mm. Altezza del soggetto 1.80m Altezza dell’immagine 30mm Dovremmo tenerci a: 20mm: U = 1.2m 200mm: U = 12.0m Poniamo N = 4.0 e sostituiamo: 20mm: un = 0.997m | uf = 1.002m 200mm: un = 0.997m | uf = 1.002m
Sarà l’ora tarda ma sostituendo non ottengo i numeri che hai indicato. Anche con DofMaster ottengo numeri diversi, che mi sembrano più sensati: – primo caso: un=0.89m, uf=1.87m a cavllo di 1.2m, ut=0.98m – secondo caso; un~=11.6m, uf~=12.5m a cavallo di 12m, ut~=0.9m. [zzz] [zzz] [zzz]
Gennaio 9, 2008 alle 11:29 am #131650010stePartecipanteciao.. Madon.. Io ragazzi non mi sono mai messo in testa questi “casini” ..io ho imparato a conoscere le mie ottiche.. Quella mi da quella pdc a quella focale e a quel diaframma..quell’altra così e così.. A me sinceramente fanno paura quelle formule..quei numeri! Quando conosciamo bene il nostro vetro e sappiamo come si comporta non ci sono più problemi.. Ciao
Gennaio 9, 2008 alle 12:00 pm #1316502firebladePartecipanteOriginariamente inviato da KekkoY: Sarà l’ora tarda ma sostituendo non ottengo i numeri che hai indicato. Anche con DofMaster ottengo numeri diversi, che mi sembrano più sensati: – primo caso: un=0.89m, uf=1.87m a cavllo di 1.2m, ut=0.98m – secondo caso; un~=11.6m, uf~=12.5m a cavallo di 12m, ut~=0.9m. [zzz] [zzz] [zzz]
Beh, tu non sai quale algoritmo di calcolo è stato implementato in dofmaster né quale approssimazione sia stata fissata. In ogni caso i due risultati ottenuti differiscono di poco, confermando quanto dice bepoc. Anche questo argomento resta in evidenza per consultazioni future. Un grazie a bepoc che con la solita precisione cancella le convinzioni errate con un po’ di sana teoria. Per ste: questi “casini” come li chiami tu sono solo matematica e fisica applicate, e se non ci fossero persone che la studiano e la applicano tutti i giorni, saremmo rimasti ai carri in legno e all’agricoltura inconsapevole. (quanto questo sia un bene è da verificare). Compito dei fisici e degli ingegneri è applicare queste cognizioni per creare oggetti complessi MA facili da usare (cosa tutt’altro che banale, credimi), in modo da renderci più facile la vita di tutti i giorni. Ovvio che poi ognuno è libero di approfondire le tematiche inerenti a seconda del suo grado di coinvolgimento. [lo]
Gennaio 9, 2008 alle 12:55 pm #1316511doc06PartecipanteOriginariamente inviato da bepoc: Ora supponiamo di fotografare una gnocca con un 20mm ed un 200mm. Altezza del soggetto 1.80m Altezza dell’immagine 30mm Dovremmo tenerci a: 20mm: U = 1.2m 200mm: U = 12.0m Poniamo N = 4.0 e sostituiamo: 20mm: un = 0.997m | uf = 1.002m 200mm: un = 0.997m | uf = 1.002m
Per prima cosa grazie delle vostre precisazioni così… puntuali 😉 Però mi sorgono un paio di dubbi: 1. Dove la trovo una gnocca da fotografare? 2. Passando a cosa più serie, la dimostrazione matematica però mi sembra che sia perfetta, ma ponga un vincolo che rispetto alla domanda iniziale sia un po’… stretto. Ovvero che col 20mm il soggetto si trovi a 1.2metri, e col 200mm si trovi a 12metri. Se non ho capito male la domanda iniziale parlava di panorami… quindi supponendo una distanza oserei dire “infinita” rispetto al soggetto. Il che comunque non modifica il ragionamento matematico, tutt’altro… Ma direi che, a naso, “appiattisca” un bel po’ il discorso (aumentando la distanza aumenta ldi conseguenza a PDC… o no?)
Gennaio 9, 2008 alle 1:51 pm #1316521doctorcasperPartecipanteRingrazio bepoc per la precisione nelle sue spiegazioni… è bello sapere che matematica e fisica non stanno scomparendo (a parte che dalle menti dei giovani studenti della scuola dell’obbligo… [feu]).
Gennaio 9, 2008 alle 1:51 pm #1316522marcom12PartecipanteTutti veri i calcoli e la fisica applicata ma bisogna anche considerare lo schema costruttivo e soprattutto il tipo di diaframma inserito nell’obiettivo, questi fattori non inducono drastici cambiamenti nella pdc ma comunque differenze visibili ad un’occhio allenato, forse non tanto nella pdc ma quanto sulla qualità della sfocatura di sfondi etc etc, che anche se non corretto, viene comunque associato alla pdc ovvero una sfocatura meno evidente può essere scambiata per una maggiore pdc (entro certi limiti)
Gennaio 9, 2008 alle 2:17 pm #1316529KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Beh, tu non sai quale algoritmo di calcolo è stato implementato in dofmaster né quale approssimazione sia stata fissata. In ogni caso i due risultati ottenuti differiscono di poco, confermando quanto dice bepoc….
Beh qualsiasi sia l’algoritmo e l’approssimazione implementati da dofmaster non mi aspetto che ci siano differenze abissali, altrimenti saremmo nel mondo dell’opinabile. Tu dici che i risultati differiscono di poco: bepoc trova una pdc di 5 millimetri, io di oltre 90 centimetri; inoltre i valori indicati da bepoc non includono il punto di messa a fuoco: :nw. Huston, we have a problem! [lo]
Gennaio 9, 2008 alle 3:57 pm #1316546firebladePartecipanteOriginariamente inviato da KekkoY: Beh qualsiasi sia l’algoritmo e l’approssimazione implementati da dofmaster non mi aspetto che ci siano differenze abissali, altrimenti saremmo nel mondo dell’opinabile. Tu dici che i risultati differiscono di poco: bepoc trova una pdc di 5 millimetri, io di oltre 90 centimetri; inoltre i valori indicati da bepoc non includono il punto di messa a fuoco: :nw. Huston, we have a problem! [lo]
Sei sicuro di non avere un virus nel pc? [feu] In fin dei conti l’ampiezza totale della pdc è la stessa, è solo “leggermente” traslata avanti 😉
Gennaio 9, 2008 alle 4:40 pm #1316573KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Sei sicuro di non avere un virus nel pc? [feu] In fin dei conti l’ampiezza totale della pdc è la stessa, è solo “leggermente” traslata avanti 😉
Scusa fire può darsi che il virus ce l’abbia in testa :D, non ti seguo; – tra 5 millimetri e 90 centimetri c’è una certa differenza; – che senso ha una profondità di campo che non contenga il punto di messa a fuoco? :nw
Gennaio 9, 2008 alle 8:19 pm #1316620pacioPartecipantecavoli…non credevo di aver fatto scoppiare la guerra :O Scherzi a parte, è bellissimo saper di poter contare su persone preparatissime sempre pronte a venire in aiuto. Direi che però il dubbio che mi rimane è l’uso di un’ottica f2.8 per fotografare quando c’è poca luce; credo di capire che sia utilizzabile per foto con ridotta PDC tipo primi piani e poco d’altro… Se voglio fare foto, ad esempio, a piazze illuminate scarsamente, dovrò usare cmq un diaframma tipo f5.6 o superiore per avere la piazza a fuoco, quindi lìf2.8 a cosa mi serve? Spero di essermi spiegato…ringrazio anticipatamente per le risposte e ciao
Gennaio 9, 2008 alle 8:54 pm #1316624KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da pacio: cavoli…non credevo di aver fatto scoppiare la guerra :O Scherzi a parte, è bellissimo saper di poter contare su persone preparatissime sempre pronte a venire in aiuto. Direi che però il dubbio che mi rimane è l’uso di un’ottica f2.8 per fotografare quando c’è poca luce; credo di capire che sia utilizzabile per foto con ridotta PDC tipo primi piani e poco d’altro… Se voglio fare foto, ad esempio, a piazze illuminate scarsamente, dovrò usare cmq un diaframma tipo f5.6 o superiore per avere la piazza a fuoco, quindi lìf2.8 a cosa mi serve? Spero di essermi spiegato…ringrazio anticipatamente per le risposte e ciao
Non è detto!! Puoi sfruttare al massimo le proprietà ottiche dei grandangolo, anche non troppo spinti. Per es. su APS-C (400D, 30D etc) a 35mm e f/2.8 hai un’iperfocale di circa 23m (l’iperfocale è quella distanza a cui mettere a fuoco che massimizza la pdc, soprattutto il punto di partenza della zona a fuoco); quindi se metti a fuoco (in manuale) a circa 23m avrai a fuoco da circa metà iperfocale, cioè 11.5m, all’infinito: direi che pr un panorama può andare :pp. Se scendi a 24mm la zona a fuoco parte da 5m. Quindi, se sei in dubbio se comprarti un f/2.8, compratelo 😉 [lo]
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