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Gennaio 10, 2008 alle 4:48 am #1316743etacarenaPartecipante
Originariamente inviato da bepoc: Dovremmo tenerci a: 20mm: U = 1.2m 200mm: U = 12.0m
Ma chi lo ha detto che ti devi avvicinare? Non c’entra nulla in questo discorso avere il soggetto con le stesse dimensioni. Se ti avvicini cambia la prospettiva, la distanza di messa a fuoco e quindi anche la PDC. Il procedimento corretto è quello di fare la stessa foto dalla stessa distanza dal soggetto, sia con il 20mm che con il 200mm!
Gennaio 10, 2008 alle 5:00 am #1316744KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da etacarena: Ma chi lo ha detto che ti devi avvicinare? Non c’entra nulla in questo discorso avere il soggetto con le stesse dimensioni. Se ti avvicini cambia la prospettiva, la distanza di messa a fuoco e quindi anche la PDC. Il procedimento corretto è quello di fare la stessa foto dalla stessa distanza dal soggetto, sia con il 20mm che con il 200mm!
Anche se cambi solo la focale la pdc cambia 😉
Gennaio 10, 2008 alle 6:07 pm #1316862etacarenaPartecipanteOriginariamente inviato da bepoc: Dovremmo tenerci a: 20mm: U = 1.2m 200mm: U = 12.0m Poniamo N = 4.0 e sostituiamo: 20mm: un = 0.997m | uf = 1.002m 200mm: un = 0.997m | uf = 1.002m
Ehi Bepoc ci fai vedere che cosa esce fuori con: 20mm: U = 12.0m 200mm: U = 12.0m ?????????????? Grazie.
Gennaio 14, 2008 alle 5:53 am #1317823bepocPartecipanteInviato da KekkoY: Sarà l’ora tarda ma sostituendo non ottengo i numeri che hai indicato. Anche con DofMaster ottengo numeri diversi, che mi sembrano più sensati:
Ti ringrazio dell’osservazione e dico che hai perfettamente ragione l’ora tarda fa brutti scherzi. Ho invertito un segno e nonostante che a quelle distanze le zone vicine e lontane dovessero essere diverse ho preso i risultati per buoni senza controllare meglio. C’e` poi stato un equivoco: i valori indicati erano le zone a fuoco, non le distanze. Una zona a fuoco tra 99.7cm ed 100.2cm con fuoco a 12m era chiaramente non realistica. Rifatti meglio i conti escono i seguenti valori(aggiungo un 50mm): Focale ._| Distanza | Vicino _| Lontano | Totale _20mm _|_ 1.2m __| 33.4cm | 66.0cm _| 97.4cm _50mm _|_ 3.0m __| 37.2cm | 49.5cm _| 86.7cm 200mm _| 12.0m __| 41.0cm | 44.1cm _| 85.1cm I valori sono simili a quelli che hai indicato di Dofmaster quindi l’algoritmo e le approssimazioni geometriche usate da DOFMaster sono quasi le stesse che ho usato io. Le principali approssimazioni geometriche sono: 1) Guadagno pupillare = 1 2) Distanza = Misurata dal piano cardinale anteriore. 3) Messa a fuoco = Spostando l’obiettivo (quindi non interna). 4) Focale = Costante (quindi NO messa a fuoco interna). 5) Punto = Sull’asse ottico. I tre valori come si vede sono molto simili tra loro. Ora date le approssimazioni, la soggettivita` del nitido ed il fatto che il passaggio non e` netto, ma graduale mi permetto di riaffermare che: la PDC praticamente non cambia in modo apprezzabile. Se poi dimezziamo le distanze abbiamo: Focale ._| Distanza | Vicino _| Lontano | Totale _20mm _|_ 0.6m __|_ 8.9cm | 12.2cm _| 21.5cm _50mm _|_ 1.5m __| 10.0cm | 11.0cm _| 21.0cm 200mm _|_ 5.0m __| 10.0cm | 11.0cm _| 21.0cm I 3 valori sono pressoche` identici tra loro. Vediamo anche un caso reale con il guadagno pupillare corretto. 16-35mm : a 20mm il guadagno pupillare vale 3.45(sull’asse) 70-200mm : a 200mm il guadagno pupillare vale 0.45 i 50mm sono simmetrici e vale : 1 Focale ._| Distanza | Vicino _| Lontano | Totale _20mm _|_ 1.2m __| 31.0cm | 65.0cm _| 96.0cm _50mm _|_ 3.0m __| 37.2cm | 49.5cm _| 86.7cm 200mm _| 12.0m __| 42.2cm | 45.1cm _| 86.3cm Quasi identici a quelli con guadagno = 1.
Inviato da etacarena: Ma chi lo ha detto che ti devi avvicinare?
Nessuno. Ognuno e` libero di fare le foto come vuole. Pero` se uno vuole conservare l’inquadratura, ma cambiare la prospettiva e` altrettanto libero di cambiare focale ed avvicinarsi. Perbo ha semplicemente portato l’esempio di cosa succede alla PDC se uno fotografa il medesimo campo inquadrato con diversi obiettivi, . Quello che afferma e` sostanzialmente vero, ed essendo uno liberissimo di fotografare cosi` mi sembra giusto che sappia cosa succede.
Inviato da etacarena: Ehi Bepoc ci fai vedere che cosa esce fuori con: 20mm: U = 12.0m 200mm: U = 12.0m ??????????????
Semplice a parita` di tutto il resto la PDC e` inversamente proporzionale alla focale(anche se non in modo lineare). Quindi: Con il 20mm da 2.5m ad infinito Con il 200mm da 11.55m a 12.5m Comunque il punto e` un altro. La PDC dipende da 4 elementi principali (gli altri per ora li trascuriamo): 1) Lunghezza focale. 2) Diaframma. 3) Distanza del punto di messa a fuoco. 4) Formato del sensore (e quindi circolo di confusione). Se variamo uno qualsiasi di questi 4 elementi e teniamo costanti gli altri 3 possiamo descrivere l’andamento della PDC in modo intuitivo. Se invece cambiamo contemporaneamente due o piu` di questi parametri la descrizione intuitiva diventa molto piu` difficile. Io perlomeno non ci riesco, gli altri non so. Con i vecchi zoom meccanici a pompa il problema non esisteva perche` la PDC era mostrata mediante una serigrafia sull’ottica che considerava co
Gennaio 14, 2008 alle 2:37 pm #1317852pacioPartecipanteBepoC, grazie tante, siete stati grandi (anche se non mi sono “calato” nei numeri come Voi).
Gennaio 14, 2008 alle 4:57 pm #1317892KekkoYPartecipanteOK bepoc, ho riletto tutto a fronte anche delle tue ultime considerazioni: direi che stiamo dicendo la stessa cosa: ci eravamo un pò persi nelle formule ed approssimazioni da riportare poi in post di teesto :im. Dati i 4 parametri principali da cui dipende la pdc, visto che come dicevi non è possibile dare rappresentazione intuitiva a tutte le possibili variazioni, può essere utile esprimere le derivate parziali, cioè fissati gli altri 3 parametri – se chiudo il diaframma la pdc aumenta; – se allungo la focale la pdc aumenta; – se allontano il punto di messa a fuoco la pdc aumenta; – se passo da APS-C a FF la pdc aumenta che sono, a parte l’ultimo, scenari reali. Comunque complimenti per la trattazione anlitica (o) [lo]
Gennaio 15, 2008 alle 3:10 am #1318048etacarenaPartecipanteKekkoy ha scritto
[u][i] – se allungo la focale la pdc aumenta;
Ragazzi mi stanno venendo dei dubbi sulla Teoria Eliocentrica….. :lp :lp
Gennaio 15, 2008 alle 3:26 am #1318053KekkoYPartecipanteHai ragione, con tutte queste prove ho fatto confusione: – se allungo la focale la pdc si riduce. Grazie. La Teoria Eliocentrica è salva [feu] [lo]
Gennaio 15, 2008 alle 4:08 am #1318061bepocPartecipanteMentre scivevo vedo che KekkoY e` stato piu` veloce ed ha gia` risposto. Invio comunque lo stesso.
Inviato da etacarena: Ragazzi mi stanno venendo dei dubbi sulla Teoria Eliocentrica…..
Be!!! Io avevo scritto: “Semplice a parita` di tutto il resto la PDC e` inversamente proporzionale alla focale(anche se non in modo lineare).” Ora se B e` inversamente proporzionale ad A questo significa che raddoppiando A, B si dimezza. La teoria Eliocentrica e` per il momento salva. Per quanto riguarda il: “anche se non in modo lineare”. Vediamo di quantizzarlo. La PDC totale vale(p=1): Ncu(u – f) / (f^2 – Ncu(u – f)) f = Lunghezza Focale. u = Distanza dal piano cardinale anteriore. c = Circolo di confusione (proporzionale al formato). N = Diaframma. Al variare della distanza di messa a fuoco (con diaframma e formato costanti) la PDC variera` da : 1/f ad 1/f al quadrato. ossia passando da 20mm a 200mm la PDC, a seconda della distanza di messa a fuoco, varia da 1/10 ad 1/100. P.S. Hai mai letto i tardi sofisti? Avresti dubbi su tutto. Anche sulla teoria Eliocentrica.
Gennaio 15, 2008 alle 4:12 am #1318063etacarenaPartecipanteOriginariamente inviato da bepoc: Ognuno e` libero di fare le foto come vuole.
Certo, la puoi anche dipingere a olio una scena, non è vietato. Io non contesto i tuoi calcoli matematici, ci mancherebbe. Ma la logica viene prima della matematica e l’evidenza empirica la segue. Innanzitutto noto una forte dicotomia tra le tue dettagliate analisi matematiche, da una parte, e l’utilizzo di termini come “stessa scena inquadrata”, dall’altra. In fotografia “stessa scena inquadrata” può solo voler dire stessa focale e stessa posizione di scatto (lasciamo stare il diaframma e altro). Se tu ti avvicini non avrai mai la stessa scena inquadrata perché potrai mantenere le dimensioni del soggetto principale, ma tutti gli altri soggetti, lontani e vicini, avranno dimensioni relative diverse rispetto alla scena precedente. Poi, se volevi contestare, come mi è sembrato, il mio primo post, dovevi far vedere bene la relazione che c’è tra focale e PDC, invece di “insabbiare” il tutto facendo variare nei due casi non una, bensì due variabili (focale e distanza di ripresa). Questa sarebbe una dimostrazione matematica? Tant’è che se applicavi il giusto metodo, come hai fatto ora, la mia affermazione risultava corretta. Del resto già il fatto che il parametro “Focale” sia una variabile all’interno della formula PDC implica che questa sia rilevante ai fini della determinazione della stessa PDC. Non era necessario fare kilometri di calcoli matematici. Bastava un po’ di logica. P.S. Ovviamente il tutto non ha nulla di personale, leggo sempre molto volentieri i tuoi interventi. Ciao.
Gennaio 15, 2008 alle 4:22 am #1318069etacarenaPartecipanteOriginariamente inviato da bepoc: P.S. Hai mai letto i tardi sofisti? Avresti dubbi su tutto. Anche sulla teoria Eliocentrica.
Lo farò tra un po’. Per ora mi è bastato il tuo “scherzetto”. :nt :nt :nt :nt
Gennaio 15, 2008 alle 4:59 am #1318079bepocPartecipanteInviato da etacarena: P.S. Ovviamente il tutto non ha nulla di personale, leggo sempre molto volentieri i tuoi interventi.
Grazie. Io apprezzo tutte le contestazioni perche` mi insegnano sempre qualcosa. Quindi sentiti tranquillamente libero di dire qualsiasi cosa. Io l’accetto sempre volentieri Da questa ho imparato (lo sapevo gia`, ma mi si e` rinfrescato in mente) che non bisogna dare nulla per scontato e precisare tutto. Questo e` il motivo principale per cui in genere allego una Bibliografia. Chi legge il post sa subito dove andare a controllare. Qui con “la stessa scena inquadrata” intendevo che il campo di vista sul piano di perfetta messa a fuoco era identico. Pero` non lo avevo precisato in modo dettagliato. Ora perbo aveva illustrato cosa succede nel caso si conservi la dimensione del soggetto principale, ma si cambi la prospettiva variando la focale e la distanza di ripresa. Questa situazione (e` una opinione personale) non mi sembra affatto anomala, ma ritengo sia quella in cui gli zoom sono piu` utili. In questo caso Focale e Distanza, e` un dato di fatto, cambiano contemporaneamente. Non intendevo affatto ne` insabbiare nulla ne` dare dimostrazioni matematiche. Semplicemente io non ero in grado di dire, in modo intuitivo, cosa succede quando uno dei parametri fa aumentare la PDC mentre l’altro la fa diminuire. Ho percio` fatto i conti e questi mi hanno mostrato che nella situazione indicata perbo aveva praticamente ragione. Dove con praticamente intendo che le differenze sono piccole, non che non esistono. Percio` lo ho scritto. Tutto qui. Non e` mia intenzione dare lezioni a nessuno perche` non sono all’altezza di farlo. Non ho neppure intenzione di generalizzare quello che e` un fenomeno locale. Mi limito a dare risposte in base a quelle che sono le mie molto limitate conoscenze. Se in questo che ho scritto ci sono cose non chiare elencamele. Cerchero` di precisarle.
Febbraio 12, 2008 alle 2:52 am #1325261AlberelloPartecipantegrazie per l’aiuto
Marzo 18, 2008 alle 4:04 am #1332477camerarodaPartecipante[quote]Originariamente inviato da pacio: mi chiedo come si fa a fare un panorama es. a f2.8, ed avere PDC estesa…o sbaglio? Anche se non è la risposta che penso cercavi, considera che si puo’ “estendere” la zona messa a fuoco operando come segue. Con scatti multipli spostando leggermente ogni volta la messa a fuoco in modo da sovrapporre parzialmente la zona a fuoco e poi componendo un’unica immagine via software. Meglio operare in esposizione manuale senza modificarla da uno scatto all’altro. Su soggetti fermi operando da treppiede si ottengono risultati incredibili. Uno dei software migliori è CombineZM, che tra l’altro è free e consente anche altri risultati molto interessanti. Io l’ho utilizzato soprattutto in macro e micro fotografia ottenendo immagini tutte a fuoco con una specie di “scansione ottica”. Ciao, G.
Marzo 18, 2008 alle 4:13 am #1332479KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da cameraroda: [quote]Originariamente inviato da pacio: mi chiedo come si fa a fare un panorama es. a f2.8, ed avere PDC estesa…o sbaglio? Anche se non è la risposta che penso cercavi, considera che si puo’ “estendere” la zona messa a fuoco operando come segue. Con scatti multipli spostando leggermente ogni volta la messa a fuoco in modo da sovrapporre parzialmente la zona a fuoco e poi componendo un’unica immagine via software. Meglio operare in esposizione manuale senza modificarla da uno scatto all’altro. Su soggetti fermi operando da treppiede si ottengono risultati incredibili. Uno dei software migliori è CombineZM, che tra l’altro è free e consente anche altri risultati molto interessanti. Io l’ho utilizzato soprattutto in macro e micro fotografia ottenendo immagini tutte a fuoco con una specie di “scansione ottica”. Ciao, G.
Scusa ma così è un macello!! Puoi avere pdc infinita in due modi: – punto di messa a fuoco all’infinito; – messa a fuoco alla distanza iperfocale. Questo secondo garantisce la massima pdc in assoluto, non tanto all’infinito (che è comunque infinito :pr) quanto nel punto più vicino che risulta fuoco. Per approfondire leggi qui http://www.dofmaster.com
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