La diapositiva è nata per essere proiettata. Puoi scansionarla, con uno scanner di buona qualità, ma dovrai mettere in conto tanto tempo per l’operazione a cui aggiungere il tempo per l’inevitabile spuntinatura, a meno di fare scansioni con montaggio ad umido (lentissime, costose e non alla portata di tutti, e non si possono fare sulle dia intelaiate), inoltre dovrai fare i conti con file di notevole dimensione, cosa tutt’altro che comoda da gestire. Infine prima di trovare il giusto equilibrio, il giusto software di scansione, i parametri corretti da usare, passerà molto tempo e la cosa potrebbe essere frustrante. Per quanto riguarda la stampa diretta, dimenticatene, oggi i laboratori in grado di farlo seriamente si contano sulle dita di una mano in tutta Italia; tutti gli altri sono fanfaroni, capaci di fornire soltanto risultati mediocri, specialmente molti laboratori online: la maggior parte scansionano la dia e la stampano in digitale, con risultati che definire osceni è un complimento. I tempi della cibachrome sono finiti da un pezzo: se lo scopo della fotografia è la stampa, lascia perdere le diapositive, meglio una fotografia digitale. Ma se la diapositiva la proietti su un bel telo, comprenderai immediatamente perché le producono ancora 🙂
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