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Settembre 26, 2006 alle 4:49 pm #1243641oriomenoniPartecipante
Volevo aprire una discussione sul White Balance. Le mie due fotocamere Canon (300D e 400D) sono di una precisione chirurgica col white balance, nel senso che se fate un white balance personalizzato, vi danno un risultato perfetto. E qui sta il punto. Perchè la precisione è chirurgica. Ma non rende più l’atmosfera. E’ vero, c’è il discorso che l’occhio umano “automaticamente” opera una azione di “autobilanciamento” nel senso che ti fa percepire il bianco come bianco anche quando è “colorato”, ecc… Ma io non sono molto d’accordo, per due ragioni: 1) L’occhio esperto la differenza la riconosce, altro che palle. E’ vero, sappiamo che un muro bianco illuminato dalla lampadina “è bianco”… ma siamo anche capaci di vederlo per quello che è: giallo. 2) Anche se forse per sfumature non immediatamente percepibili, è proprio lo “imperfetto” bilanciamento del bianco a dare alle foto la loro atmosfera. Se fate una bella foto di cattedrale al crepuscolo, e dite “che bella atmosfera”, provate a bilanciare il bianco, e l’atmosfera se ne va. Il problema allora è: come riuscire a tarare o “ricostruire” i colori di una scena naturale SENZA ricorrere al bilanciamento del bianco? Uno può dire “a occhio”. E vabbè. Fin lì ci arriviamo tutti. Mi piacerebbe sapere se esistono vie più precise. Io ad esempio avevo pensato di acquistare una color chart tipo quella di macbeth, e ogni volta che faccio una seduta di foto in esterni, fare la prima foto appunto a questa color chart. Lo scopo, ovviamente, sarebbe quello di avere uno strumento per ritarare il colore senza dover bilanciare sul bianco o sul grigio 18%. Il dubbio è: come usare poi questo scatto di riferimento? Che cosa me ne potrei fare? Il primo dubbio è che comunque anche lo scatto di riferimento sarebbe poi a sua volta “tarato” dalla macchina (usata evidentemente in modalità AWB). Insomma, mi sto scervellando per trovare un possibile percorso operativo, ma finora non sono riuscito a elaborare una soluzione. Qualche idea?
Settembre 26, 2006 alle 5:09 pm #1243643longdreamPartecipanteSe non ho male interpretato il tuo topic quello che stai ricercando lo stanno cercando anche le case costruttrici e quindi la perfezione sulla personalizzazione del WB è ancora utopistica. Non a caso sono stati introdotti sistemi alternativi che si accostassero il più possibile a questo tipo di esigenza (tipo picture style etc.) ma per arrivare vicini alla percezione dell’occhio umano ci sarà da attendere.
Settembre 26, 2006 alle 7:23 pm #1243648mabriolaPartecipanteCredo che entrambe le macchine che hai non hanno la possibilità di regolare manualmente la temperatura del colore. E’ tutto qui, regolare la temperatura in funzione delle condizioni di utilizzo e nient’altro, lascia perdere l’AWB che spesso sbaglia fidati, in condizioni articolari puoi anche eliminare la parola spesso e sostituirla con SEMPRE. Prova con questo se puoi settare la temperatura sulla macchina e vedi che non sbagli… Temperatura colore Cielo sereno 10.000/20.000 K° Cielo parzialmente nuvoloso 8.000/10.000 K° Cielo nuvoloso 7.000 K° Sole tra nuvole (ore 12:00) 6.500 K° Flash elettronico 6.000/6.500 K° Flash a bulbi azzurrati 6.000 K° Sole in estate (tra le ore 10:00 e le 15:00) 5.800 K° Arco a carbone ad alta intensità 5.500 K° Lampadine flash blu 5.400 K° Arco a carbone a fiamma bianca 5.000 K° Sole al mattino presto e nel tardo pomeriggio 4.000/5.000 K° Lampadine flash chiare (al zirconio) 4.200 K° Cratere dell’arco a carbone (ad anima dura) 4.000 K° Alba / Tramonto 2.000/3.000 K° Flash a bulbi bianchi 3.800 K° Lampade survolate 3.400 K° Lampade a incandescenza da studio 3.200 K° Lampade di casa (200 W) 2.980 K° Lampade di casa (100 W) 2.900 K° Lampade di casa (75 W) 2.820 K° Lampade di casa (60 W) 2.760 K° Lampade di casa (40 W) 2.650 K°
Settembre 26, 2006 alle 10:09 pm #1243650oriomenoniPartecipanteLe scale predeterminate sono utili come riferimento generale, ma non possono tenere conto di situazioni particolari, per esempio, se mi trovo in un bosco, e chi c’è andato a fotografare lo sa, la componente della luce diffusa dal fogliame alto è rilevante e determina una tinta di base della fotografia che nessun bilanciamento del bianco può restituire e che una fotocamera in modalità ABW può beccare, ma per puro caso. Riflettendoci sono giunto alla conclusione che l’unico sistema percorribile è quello delle color charts di cui ho parlato all’inizio, abbinate all’uso di un termocolorimetro con cui misurare la color chart all’interno delle varie situazioni, per poi avere un dato numerico preciso a cui fare riferimento a casa in fase di Photoediting. Unico problema: i termocolorimetri costano un mutuo e mezzo.
Settembre 27, 2006 alle 6:13 pm #1243715doctor68PartecipanteOriginariamente inviato da longdream: Se non ho male interpretato il tuo topic quello che stai ricercando lo stanno cercando anche le case costruttrici e quindi la perfezione sulla personalizzazione del WB è ancora utopistica. Non a caso sono stati introdotti sistemi alternativi che si accostassero il più possibile a questo tipo di esigenza (tipo picture style etc.) ma per arrivare vicini alla percezione dell’occhio umano ci sarà da attendere.
perfettamente concorde con longdream…io preferisco scattare in raw e dosare il bilanciamento del bianco in post. Osservare il risultato sul monitor, convertire in tiff per poi stampare in digitale e rendersi conto che il bilanciamento del bianco è andato a farsi friggere…..!!!! Sullo scatto ricercato, sul più attento dei lavori, credo che il professionista esegui una serie di stampe variando diversi parametri di scatto (non solo il WB) e poi osservare il risultato….!!! E non mi dite che sono molto lontano dalla verità !!!
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