[aleppu]

Da poco mi sono avvicinato al mondo reflex e grazie a voi ho iniziato a capirci un qualcosa in piu’ sui tempi di scatto, sulla profondita’ di campo etc etc. Mi e’ sorto pero’ un dubbio (che voi risolverete in un batter d’occhio)….visto che principalmente uso la modalita’ manuale AV,volevo dei chiarimenti sulla profondita di campo e quale usare nelle varie situazioni (di base). ho capito che piu’ il tempo e’ alto e piu’ l’otturatore e’ chiuso e piu’ profondita’ di campo avro’e piu’ nitidi saranno i particolari sullo sfondo e il contrario quando e’ piu’ aperto. Ora il mio dubbio e’ per i paesaggi che pdc devo usare???stare sugli 11 o anche piu’ alta se la luce me lo consente dovrebbe essere l’ideale….giusto??? ma il 3.5 o 5.6 quando lo devo usare???per i ritratti e basta???? (?) grazie di tutto perche’ fare capire le basi della fotografia a uno come me e’ stata un impresa! 😀

[GIOCAPPE]

Mi pare che ci sia un pò di confusione. L’otturatore è il dispositivo davanti al sensore (pellicola) con le tendine che stabilisce il tempo di esposizione, il diaframma e il dispositivo che muovendo le lamelle apre un foro (all’interno dell’obiettivo) più o meno grande che permette di regolare la quantità di luce e la PDC (profondità di campo). Più il diaframma è chiuso più è alta la PDC con conseguente messa a fuoco più lunga, per capirci rimane tutto più a fuoco, al contrario più è aperto più luce entra e meno PDC si ottiene. In pratica nei paesaggi con soggetti molto lontani la PDC “si allunga da sola” quindi anche se il diaframma è aperto (per esempio F4 – F5,6) rimane tutto comunque a fuoco, al contrario quando si fotografa da vicino (un ritratto o peggio una macro) la PDC si riduce drasticamente e quindi per avere tutto a fuoco il soggetto inquadrato occorre chiudere il diaframma (F11 e oltre) compensando la mancanza di luce con una esposizione più lunga. Spero di esserti stato utile. Ciao

[reynolds]

Ti consiglio, almeno per i paesaggi, di impostare la macchina in manuale, e non in modalità AV, (priorità dei diaframmi). Questo per controllare meglio i parametri dello scatto, la profondità di campo dipende non solo dal diaframma impostato, ma anche e soprattutto dal tipo di obiettivo montato. Un lungo teleobiettivo ha una profondità di campo quasi inesistente, un grandangolo ce l’ha molto estesa, anche a diaframmi aperti. Di norma, tutti gli obiettivi lavorano al massimo della qualità intorno ad f 8 – 11, per un paesaggio ti consiglio quindi questi valori (se la luce naturalmente ti permette di avere un tempo di scatto almeno di 1/60 di secondo, per evitare il mosso). i diaframmi molto aperti si impiegano solitamente nei ritratti quando si vuole sfuocare lo sfondo, o quando la luce è scarsa.

[video-extension]

per quello che ho potuto notare quando si scatta di giorno con diaframma aperto a una foto di gruppo la nitidezza non è il massimo, per i ritratti diaframma sparato al massimo per le foto di gruppo e altre cose se i tempi si mantengono nei 1/250 allora meglio chiudere pempre il diaframma, riduci anche le fastidiose aberrazioni cromatiche che si notano nelle zone di forte contrasto con conseguenza perdita di qualità

[jack64bit]

Il controllo della profondita di campo dipende da molti fattori quali obiettivo utilizzato (in termini di focale), diaframma, distanza del soggetto. Quello che poi viene percepito come più o meno profondità di campo a volte è causato dalla qualità delle lenti (mi riferisco al post precedente al mio) in quanto di solito, a tutta apertura, le lenti non restituiscono mai una risolvenza elevata (stesso concetto se si chiude il diaframma). Usa il tasto “Cerca” per vedere se ci sono post che trattano il tuo argomento (sicuramente ci sono…) ed in caso prova a dare anche un’occhiata sul web… Ti metto un paio di link come esempio… it.wikipedia.org/wiki/Profondit%C3%A0_di_campo

[KekkoY]

Se mastichi un pò l’inglese ti consiglio http://www.dofmaster.com

[aleppu]

wow davvero grazie ragazzi mi avete dato tutti delle dritte utilissime……ma non avevo dubbi sulla vostra forza! (o)

[Autore]

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