- Questo topic ha 32 risposte, 15 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 9 mesi fa da Carlo.
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Febbraio 8, 2011 alle 10:57 pm #1629750yuzzo86Partecipante
pardon volevo dire migliorabile 😛
Febbraio 9, 2011 alle 1:29 am #1629783acrobatPartecipanteOriginariamente inviato da matteolex: @Acrobat, più che un “delegato Canon” mi sento un legato-de Canon… (confesso che amo Canon ma per il resto sono solo un ex-laureato in legge che per disperazione è tornato a fare grafica pubblicitaria, e nel tempo libero osserva e si documenta di fotografia sperando di impararla un giorno, ma nulla + purtroppo). Cmq grazie per il “diplomatico” 🙂
🙂 .. ..“[…]nulla più purtroppo” – ‘e hai detto niente…’ ‘complimenti per esser tornato a qualcosa di tuo’ Benvenuto 8)
Febbraio 9, 2011 alle 10:01 pm #1629970matteolexPartecipanteGrazie Acrobat! p.s. Acrobat come Adobe o Acrobat come Acrobata? Forse Acrobat e basta 😉
Febbraio 10, 2011 alle 12:28 am #1630005acrobatPartecipanteDon’t believe what you hear Don’t believe what you see If you just close your eyes You can feel the enemy When I first met you girl You had fire in your soul What happened your face of melting in snow? … U2 [lo]
Febbraio 10, 2011 alle 1:54 pm #1630067AngorPartecipanteOriginariamente inviato da mabriola: Il digitale e tutte le sue possibilità connesse (tecnologia, PP etc.), ha enormemente contribuito a far emergere nuovi talenti spesso celati nelle spoglie di fotoamatori, magari anche della domenica, ed a farli appassionare sempre più al punto da ridicolizzare spesso questi famigerati depositari del sapere fotografico che anzi sono in molti casi rimasti al palo.
[app] [app] [app] ma sai che è proprio vero?!?!? conosco almeno un paio di persone che avevo sempre giudicato “bravi” fotografi semplicemente perchè avevano svariati milioni in attrezzature fotografiche e andavano in giro con il frigorifero da campeggio per conservare le pellicole…e le cui foto mi sembravano eccezionali (confrontate con le mie fatte con la classica 35mm a telemetro o, negli ultimi tempi, con la richo reflex e obiettivo patton-vivitar). Ma adesso, riguardandole dopo quello che l’uso e la sperimentazione del reflex mi ha permesso di imparare, mi accorgo che spesso erano senza il minimo controllo della scena, delle luci o dello sfuocato. A rendere “belle” le foto era di fatto solo lo sfuocato, più o meno inconsapevole, dato dall’uso di obiettivi luminosi.
Febbraio 10, 2011 alle 3:32 pm #1630078Lorenzo CanonianiAmministratore del forumOriginariamente inviato da Angor: A rendere “belle” le foto era di fatto solo lo sfuocato, più o meno inconsapevole, dato dall’uso di obiettivi luminosi.
Questo passaggio mi e’ particolarmente piaciuto. Possiamo coniare una nuova corrente artistica, lo sfuocato inconsapevole 😉
Febbraio 10, 2011 alle 3:40 pm #1630085GIOCAPPEPartecipanteLa cosa è un pò contradditoria, se è inconsapevole non può essere artistico. Pensavo che nell’arte ci si dovesse mettere un pò di materia grigia ma magari mi sbaglio….
Febbraio 10, 2011 alle 6:30 pm #1630128Lorenzo CanonianiAmministratore del forumOriginariamente inviato da GIOCAPPE: La cosa è un pò contradditoria, se è inconsapevole non può essere artistico.
Beh, direi proprio di si, a meno che non sia stato colto il palese senso ironico della mia affermazione… [lo]
Febbraio 10, 2011 alle 10:29 pm #1630132GIOCAPPEPartecipanteOriginariamente inviato da lorenzo70: Beh, direi proprio di si, a meno che non sia stato colto il palese senso ironico della mia affermazione… [lo]
Non ti preoccupare l’ho colto, forse sono io che non sono stato abbastanza ironico, non é mia intenzione rovinare l’atmosfera scherzosa di questo 3d !
Febbraio 11, 2011 alle 12:55 am #1630159acrobatPartecipante:s
“se è inconsapevole non può essere artistico”
..non è detto; può subentrare un certo grado di sublimazione? che evidentemente; di per se non interrompe l’espressione artistica. Sopratutto se consideriamo che in generale, talento e capacità artistica possono integrarsi con la sublimazione. 8) Senza scomodare il Dr. Freud… Inoltre; l’ansia da possesso di tecnologia(che spesso verte nell’ostentazione; e sfida..), può sublimare la privazione della Fotografia? 🙂 … …
Febbraio 11, 2011 alle 1:11 am #1630166Lorenzo CanonianiAmministratore del forumOriginariamente inviato da acrobat: ..non è detto; può subentrare un certo grado di sublimazione? che evidentemente; di per se non interrompe l’espressione artistica.
Interessante…. Ragionandoci sopra non vedo perche’ non potrebbe pure essere cosi’. Il talento espressivo di taluni artisti e poeti e’ proprio sin dalla nascita ed e’ indipendente dagli studi e dalle conoscenze col tempo acquisite. Per questo motivo molte espressioni e capolavori possono essere stati eseguiti con una buona dose di “inconsapevolezza” 😉
Febbraio 11, 2011 alle 2:34 am #1630179FrancoPartecipantemolti artisti creano senza pensare perché spesso il pensiero è un’ostacolo insormontabile per ottenere il risultato ricercato .. basta vedere alcuni generi artistici, come l’acquerello e la china giapponese, dove l’espressione artistica è nettamente subcoscienzale, a prescindere dalla tecnica, che dev’essere presente, nessuno nasce artista
Originariamente inviato da acrobat: Inoltre; l’ansia da possesso di tecnologia(che spesso verte nell’ostentazione; e sfida..), può sublimare la privazione della Fotografia?
in alcuni casi la risposta è affermativa lo dico con coscienza, essendoci passato più’ di una volta spesso la ricerca della perfezione estrema, dell’obbiettivo con prestazioni estreme, della tecnologia più’ performante (questo thread ne è l’ennesimo esempio) è l’anticamera dell’insolubilità di due elementi, la tecnica e la creazione. Ogni artista crea, il tecnico si ferma prima
Febbraio 11, 2011 alle 3:27 am #1630183FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: In quel passato che vorresti cominciare a dimenticare il prima possibile c’è l’essenza stessa della fotografia, e quel che scrivi mi fa capire che stai giudicando qualcosa che non conosci affatto, oppure che conosci solo sommariamente per opinioni riportate. E questo non è bello, ma non per me: io conosco bene il “vecchio” e so quindi quali sono le differenze, perché le ho sperimentate personalmente, senza il parere interposto di nessuno. E’ per te, perché ragionando per preconcetti si perde tempo prezioso della propria vita ad erigere barriere inutili, tempo che potrebbe essere impiegato invece per conoscere, capire, rendersi conto ed imparare.
In ogni forma d’arte, è la fotografia è una forma d’arte è necessario distruggere continuamente il vecchio, il passato….. per poi magari ritornare…..
Originariamente inviato da fireblade: A maggior ragione allora posso dirti che se vuoi, ma solo se lo vuoi veramente, quel mondo è tutt’altro che morto. Anzi è vivo e vegeto più che mai e dopo una morte apparente decretata troppo in fretta, sta risorgendo, a livello amatoriale più che mai. Ma devi mettere in conto un impegno non indifferente, perché devi farti tutto da solo. Quello che fai con pochi clic in photoshop si ottiene solo con tanta esperienza e con ore di lavoro al buio. E’ la stessa cosa? Non sta a me dirlo. Io so solo che posso paragonare i due sistemi senza preconcetti, e che la mia scelta l’ho già fatta semplicemente paragonando i risultati.
ci sono molti modi di vedere la fotografia, ed è il bello dell’arte, la fotografia senza arte sarebbe tristemente insignificante, per arte non intendo solo l’arte contemporanea, possiamo includere anche le forme d’arte che l’hanno preceduta, dove prevalgono il realismo e l’oggettività della forma artistica. Ho la sensazione che l’amico Matteolex, alla quale dò il benvenuto sul sito, sia in un momento d’incertezza e confusione, e necessiti di un’aiuto a “semplificare”, far pulizia di preconcetti e falsi ideali. Ultimamente leggo frequentemente frasi che affermano che esiste una fotografia e una NON fotografia, oppure : una fotografia e una VERA fotografia .. In passato con Enrico ed altri amici in un topic creato da Acrobat ne parlammo, esiste un confine tra fotografia e fotografia artistica, e un’altro ancora dove la fotografia non possiede più’ le fattezze oggettive dell’immagine fotografica . tutte le altre considerazioni sono molto relative, e ritornando all’inizio del ragionamento che ha portato a questa riflessione, aggiungerei, soggettive. non ha senso (anche di questo parlammo) assumere posizioni soggettive in ambito di critica fotografica, dando ad esse una fisionomia oggettiva . certe realtà esistono, come hai giustamente citato, innanzi tutto nella nostra realtà interiore, altrimenti è forte il rischio di perdere proprio quei valori di creazione artistica insiti nella soggettività dell’esercizio di fare arte, di creare [lo]
Febbraio 11, 2011 alle 3:38 am #1630184Fabrizio_ShakePartecipanteL’artista crea un rapporto con lo strumento,vi collabora e lo usa…e ne diventa quasi il padrone….il tecnico diventa schiavo di questo strumento,vive per esso e tutto termina li…l’artista vive tramite esso. Per come la vedo io,nell’arte,la parte innata,la parte inconsapevole deve essere presente…per alcuni la fotografia e’ espressione,oltre che ”impressione” di una immagine su di un supporto. Spesso quando analizziamo alcuni scatto generiamo chiavi di lettura,spieghiamo a posteri determinate cose,scomponiamo l’opera stessa…secondo me chi crea molte volte non ragiona troppo,o non in modo razionale.Basti pensare alla sezione aurea,in tanti la usano ma il piu’ delle volte non la cercano razionalmente,a tavolino. Cosi’ come nella poesia,per tanti e’ espressione e nasce in maniera naturale,come sfogo,quasi come ”catarsi”per usare paroloni…Dopo,coloro che leggono eseguono una parafrasi per spiegare determinate cose e spesso analizzando e creandovi sopra teorie quasi aliene a chi l’ha generata. Ho sempre avuto questa impressione,essendo appassionato anche di poesia,di testi vari e di tutte le forme artistiche da questo punto di vista. La tecnica la si apprende,la si affina…la creatività,l’estro invece secondo me no,o meglio,puo essere risvegliato da imput di ogni tipo ma e’ insito in ognuno di noi in misure differenti,e di certo non lo si può comprare o noleggiare,ne lo si puo copiare o rubare.. Alcune chiavi espressive e compositive sono semplicemente naturali per alcune persone e spontanee.
Febbraio 11, 2011 alle 7:05 am #1630191FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da Fabrizio_Shake: . Spesso quando analizziamo alcuni scatto generiamo chiavi di lettura,spieghiamo a posteri determinate cose,scomponiamo l’opera stessa…secondo me chi crea molte volte non ragiona troppo,o non in modo razionale.Basti pensare alla sezione aurea,in tanti la usano ma il piu’ delle volte non la cercano razionalmente,a tavolino. Cosi’ come nella poesia,per tanti e’ espressione e nasce in maniera naturale,come sfogo,quasi come ”catarsi”per usare paroloni…Dopo,coloro che leggono eseguono una parafrasi per spiegare determinate cose e spesso analizzando e creandovi sopra teorie quasi aliene a chi l’ha generata .
infatti .. generalizzando, l’arte è soggettiva, sia per l’artista, che per lo spettatore Fotografo e spettatore possono avere opinioni e pareri differenti, questo non vale per tutti i generi, per tutte le foto ci sono generi, ad esempio il genere surrealista oppure astratto dove questo è più’ evidente, mentre altri generi come la fotografia naturalistica dove la contemplazione dell’immagine spesso sostituisce la riflessione. Per questo motivo in certi generi, soprattutto nel genere astratto, sarebbe preferibile sintetizzare il commento nel titolo: poche parole (ne avevamo già parlato, mi pare). Il fotografo che si diletta nella fotografia “artistica”, spesso (non è una regola) produce i migliori risultati quando ha raggiunto una buona padronanza nell’uso del mezzo e grazie alle idee, ottiene i risultati sperati senza fatica . la fotografia diventa come un lento fluire del quotidiano .. senza l’esigenza di conseguire un risultato, con la certezza che il momento arriverà (anche se a volte è necessario “stimolarlo”) e noi sapremo coglierlo … fare arte è semplice, basta volerlo . ma il percorso è molto lungo, anzi senza fine, quindi meglio incominciare prima. Rispetto altri generi artistici, la fotografia ha un grosso limite, è profondamente vincolata all’attrezzatura il pittore usa le mani, lo scultore idem invece il fotografo deve conoscere molto bene la sua attrezzatura, perché le potenzialità espressive (artistiche) sono fortemente condizionate dal mezzo fotografico. L’idea che la tecnologia analogica sia superiore a quella digitale è assurda . in quanto le differenze (limiti sulla fruibilità del mezzo, economicità, versatilità, velocità, precisione, buona latitudine di posa, eccellente riproduzione tonale nel BN, ecc.ecc.) sono in stretta relazione con le esigenze artistiche del fotografo. l’idea che la foto di un pennuto bianco non debba presentare neppure il 5% dell’area del piumaggio nella zona delle luci bruciate è un semplice esercizio accademico, utile semplicemente per ottenere un determinato risultato, SE QUELLO E’ IL RISULTATO CHE L’AUTORE VOLEVA CONSEGUIRE. questo principio NON può assurgere valore di giudizio perentorio (la foto è da cestinare!!!) e NON può essere metro di giudizio assoluto (la foto è sbagliata!), almeno in campo artistico . Se invece la foto del pennuto bianco ha valore di documento ornitologico, ad esempio è utile per definire la specie, è necessario che il soggetto venga descritto nel modo migliore. Invece in altri generi di fotografia che uso definire descrittivi, come ad esempio la fotografia scientifica, è necessario rispettare ristretti canoni tecnici, che potremmo definire oggettivi .. ma è un genere di fotografia che interessa un’esigua parte di canoniani.
Originariamente inviato da mabriola: Io ho iniziato a fotografare tanto tempo fa ovviamente quando il digitale non esisteva, parliamo degli anni 80, la fotografia è stata una passione molto forte. Oggi non tornerei mai indietro se volessi vivere solamente della fotografia, questo non sarebbe possibile, soccomberei in pochissimo tempo a favore di un “volenteroso” meno “professionista” di me…
senza entrare nel merito dei concetti espressi da Mabriola, che condivido penso che il succo del discorso possa essere coinciso nella frase sopra riportata Grazie alla diffusione di prodotti consumer con automatismi avanzati, la fotografia si è volgarizzata, in altri termini la fotografia è diventata d’uso comune a tal punto che un fotografo professionista per sopravvivere deve impegnarsi molto più’ rispetto un fotografo di 30 anni fà, siccome il mercato è più’ selettivo e competitivo (questo in tutti i settori), ma forse anche più’ stimolante .. questo è un fatto positivo o negativo? Come fotoamatore posso affermare che è positivo immaginiamo il mezzo internet, come ha citato Matteo all’inizio della discussione, saremmo qui se il mezzo di comunicazione fosse ancora vincolato dalle poste, saremmo qui a parlare e discutere di questi argomenti ampliando le nostre conoscenze, le nostre prospettive per me il mezzo digitale è l’unica opportunità che mi lega alla fotografia, ho dismesso camera oscura e fotocamere a pellicola e lastra semplicemente perché non potevo disporre di tempo e spazi per continuare quest’attività. un saluto
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