[giancannon]

Salve a tutti, mi rivolgo in particolare agli appassionati di fotografia macro. Ieri per il mio compleanno mi è stato regalato un EF 180 f/3,5L USM macro. Chiedo, se qualcun’altro lo possiede, consigli d’utilizzo specifici e pregi e/o difetti riscontrati. Purtroppo qui piove da ieri mattina e non ho avuto modo di cimentarmici. Grazie in anticipo per i vostri commenti [can]

[longdream]

Auguri di buon compleanno (fatto). Urca che bel regalo, il Canon 180 è il massimo per la fotografia macro e considerando quello che costa beato chi lo possiede (oltre a te). Nonostante sia una serie L, ed un obiettivo che reputo eccezionale, qualche piccolo limite Photozone lo ha trovato nei suoi test: http://www.photozone.de/canon-eos/169-canon-ef-180mm-f35-l-usm-macro-labtest-report–review

[squinza]

Alla faccia, il 180L è l’ammiraglia dei macro per noi canoniani 🙂 Se non sei avvezzo alla macro ti direi di iniziare a scattare su cavalletto, e a soggetti statici (è primavera, ci sono i fiori!). Poi man mano capirai da solo se e quando puoi fare a meno del tripode. Il 180 (io ho l’equivalente Sigma) ha un’ottima distanza di lavoro e consente degli eccellenti stacchi soggetto/sfondo, è ovviamente un po’ difficile da gestire per via del peso e delle dimensioni non proprio trascurabili, ma ci si fa la mano. Cura la composizione e fai attenzione alla gestione della PdC (che è la cosa più difficile, almeno all’inizio).

[giancannon]

Grazie per gli auguri Long (sono entrato nel club degli “ANTA”!). In merito al 180 ho letto su una rivista recente che una focale lunga consente il pregio di stare a distanza di sicurezza dal soggetto e che la luminosità non è molto importante poichè difficilmente si scatta con diaframmi molto aperti. Purtroppo qui piove da ieri e non ho avuto modo di cimentarmici.

[giancannon]

Ciao squinzia, scusate l’ignoranza ma cos’è il PdC ? :im

[Lorenzo Canoniani]

Originariamente inviato da giancannon: Ciao squinzia, scusate l’ignoranza ma cos’è il PdC ? :im

Per PdC si intende la Profondita’ di Campo. [lo]

[giancannon]

Io ho la fortuna di vivere in aperta campagna e, secondo me, il mattino presto è un orario perfetto per immortalare qualche coleottero o insetto in genere, non ancora vispo per effetto della frescura mattutina. Giusto ? Con il 180 quale potrebbe essere la distanza giusta per esempio per immortalare una farfalla posata su fiore di campo ?

[squinza]

Originariamente inviato da giancannon: il mattino presto è un orario perfetto per immortalare qualche coleottero o insetto in genere, non ancora vispo per effetto della frescura mattutina. Giusto ?

Dicono di sì. Io sono troppo pigro per alzarmi alle 4 per fotografare 2 bacherozzi, ma vedo che me la cavo bene anche fotografando alle 6-8 di pomeriggio 🙂

Con il 180 quale potrebbe essere la distanza giusta per esempio per immortalare una farfalla posata su fiore di campo?

La domanda è un po’ oziosa: mica vai in giro con il distanziometro laser 🙂 Non c’è una distanza giusta, la distanza minima di lavoro dev’essere intorno ai 30cm, ma saresti troppo vicino (a 1:1 la farfalla manco entra nel fotogramma). Soprattutto all’inizio, meglio un pelo più lontano che più vicino, hai più PdC e alla peggio un po’ si croppa (male non me ne vogliano i puristi della composizione). Poi man mano che ci fai l’abitudine imparerai a controllare bene la posizione del soggetto nell’inquadratura e ad avvicinarti il più possibile (più vicino = sfondo più neutro per effetto della maggiore sfocatura). Non darti regole a priori, nella macro ci vuole fantasia e tanto impegno (è un genere piuttosto particolare, con le sue regole e le sue difficoltà). E molta costanza… soprattutto con le farfalle…

[luciferme]

Woau (o)

[TechnoPhil]

Auguri anche se in ritardo! Il mio è stato il 27 aprile, siamo vicini ma solo di data, non di età! 🙂 Ho il 180 da un annetto e me ne sono innamorato! Mostraci foto mi raccomando, con un microscopio del genere avrai tante soddisfazioni, è garantito! 😉

[Autore]

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