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Settembre 1, 2017 alle 5:20 pm #1859738Stefano OlivieriPartecipante
Buongiorno a tutti.
Sono un neofita del forum, ma un canonista da quasi 50 anni. Tanti.
Ho avuto diverse reflex a pellicola, FTQL, FTb, AT1, AE1. Con diversi obiettivi, Canon e Sigma.
Sono passato al digitale perché non avevo iù la forza (problemi alla cervicale) per portarmi dietro la borsa con tutto il corredo.
Ho optato allora per una Canon Powershot Pro1, una “bridge” con un obiettivo zoom che copriva l’intera gamma delle mie vecchie focali, da 28 a 200mm. Macchina stupenda, quanto a prestazioni ottiche. Lenta nell’autofocus e nel trasferimento delle immagini, ma pazienza: immagini stupende, nitide, giustamente sature, ben bilanciate, definite.
Purtroppo si è rotta quando ormai non si trovava più il ricambio (cosa, esattamente, non me lo hanno mai saputo dire; non c’era e basta. Buttare). Praticamente faceva foto solo a 28-30mm, e a 180-200. In tutta la parte centrale dell’escursione dello zoom le immagini venivano iper-sovra esposte e a rghe. assolutamente inutilizzabili. Buttata dopo si e no 10.000 scatti..
Ne ho comperata un’altra, usata, in condizioni eccellenti. Durata tre anni: stesso difetto, stessa fine, stesso numero di scatti.
Poi una terza, ancora usata e in condizioni perfette. E sempre la stessa fine.
Difficile parlare di sfortuna.
Ho dovuto per forza riconsiderare l’idea di prendere una reflex.
Ne ho presa una usata (sono un pensionato, adesso…), ma veramente immacolata, 1300 scatti, ancora in garanzia, venduta da una persona che fa solo filmati professionali e ha voluto cimentarsi con la fotografia, ma poi se ne è stancata. Persona assolutamente degna di fede.
E’ una EOS 700D, obiettivo “standard” 18-55mm EF-S.
Fatti i primi scatti mi sarei messo a piangere: immagini assolutamente slavate, piatte, con scarsa saturazione.
Sono andato a camera service, a Roma. Hanno ripristinato tutti i settaggi originali, e mi hanno consigliato di usare, per l’autofocus, il solo punto centrale.
Tornato a casa, fatto i soliti scatti di prova. Esposizione, Tonalità dei colori, saturazione certamente migliorate, ma….
Ma il risultato è ugualmente deludente: il “fuoco” è scarso, non c’è rilievo…
Ho confrontato l’immagine scattata con la 700D con quella analoga presa con la Pro1 a suo tempo (sempre lo stesso soggetto, la palazzina dove abito da 35 anni, in condizioni di sole sempre uguali, distanza 70 metri cioè praticamente = infinito).
Sono decisamente migliori quelle della Pro1.
Secondo il tecnico di camera service l’obiettivo della Pro1 era di una qualità straordinaria per l’epoca, mentre lo standard 18-55 della EOS non lo è. Sarebbe una spiegazione triste, ma basterebbe dotarsi di un obiettivo migliore.
Purtroppo non mi convince. Specialmente per il fuoco. Definizione simile, pur considerando che la EOS ha un sensore 8 volte più grande della Pro1, e una risoluzione teorica di 18 Mpxl contro 8.
COME FARE PER CAPIRE SE SONO IO AD AVERE ASPETTATIVE TROPPO ALE O SE QUELLO E’ CIO CHE UNA EOS 700D CON QUELL’OBIETTIVO PUO’ DARE ???????
Grazie a tutti per ogni contributo.Attachments:Settembre 1, 2017 alle 5:28 pm #1859739LuppoloPartecipanteScatti in RAW o in Jpeg?
Se scatti in Jpeg ci sono delle regolazioni da fare sullo stesso già in fase di scatto, come nitidezza e contrasto (ad esempio).
Se scatti in RAW è normale che le immagini siano piatte, il RAW è un formato non compresso che necessita di post produzione.Non ho capito che problema hai col fuoco, ottieni immagini non a fuoco?
Se pubblichi qualche esempio è più facile darti dei pareri.Inoltre, che versione hai del 18-55?
In ultimo, la 700D è una bella macchina, io ho avuto la 650D (praticamente uguale), molto superiore alle powershot.
Settembre 1, 2017 alle 11:48 pm #1859746Stefano OlivieriPartecipanteIn ordine:
Scatto in JPEG;
L’obiettivo è un EOS 18-55mm 1:3.5-5.6 III (sarò grato a chi mi spiega che altri tipi di questo obiettivo esistano, e in cosa differiscano);
Gli scatti li ho fatti, per adesso, in modalità “P”, con ISO=100; esposizione +/-0, focusing prima sui 9 punti (con effetti disastrosi sull’esposizione), poi sul solo punto centrale (meglio), Valutazione esposimetrica sull’intero fotogramma (non spot o semispot), Stile foto S o L (che secondo il manuale dovrebbero essere le più incise), e poi con una personalizata in cui la nitideza era a +7, la saturazione a +4 e il contrasto a +2 (ma non ho visto grandi differenze).
I problemi di messa a fuoco si vedono soprattutto nei particolari all’infinito (che poi è il modo, se le mie vecchie nozioni di fotografia in bianco e nero sono ancora valide, per valutare la messa a fuoco e l’incisione).
La foto l’avevo postata, ma evidentemente non l’ho fatto bene. Provo di nuovo.
Ecco: ne ho allegate due: la prima (EOS 700D) è quella fatta con il focusing a 9 punti, la seconda (P-6 003) con focusing sul solo punto centrale, e Stile Foto “L” che secondo il manuale dovrebbe essere il più inciso, anche se non ci vedo alcuna differenza rispetto a Stle Foto “S”.
Le foglie degli albri sono un ammasso informe, mentre negli scatti presi con un’altra macchina di fascia teoricamente un po’ più bassa, altra marca che dirò magari più avanti) si vede il rilievo.
Attendo con impazienza ulteriori risposte.
Intanto ringrazio di cuore.Settembre 4, 2017 alle 11:57 am #1859781LuppoloPartecipantePrima di tutto, visto il mezzo, direi che è prioritario imparare a scattare almeno nelle modalità semiautomatiche (Av e Tv), certamente non è la modalità P quella che ti permette il controllo dello scatto.
Dovresti scattare in RAW, perchè è elaborando lo scatto a partire dal RAW che si ottengono i risultati migliori.
L’obiettivo che stai usando è uno dei peggiori mai costruiti da Canon, per la 700D vedrei molto meglio un 18-55 STM (molto più moderno e performante). Proprio la scarsa qualità dell’obiettivo potrebbe essere uno dei problemi principali.
La prima foto è sovraesposta, nella seconda non riesco a percepire il grave problema sulle foglie che tu lamenti.
Di solito, se uno scatto con la compatta viene meglio di uno con la reflex, è perchè ancora non si è abbastanza esperti nell’uso di quest’ultima…
Settembre 4, 2017 alle 11:23 pm #1859813Stefano OlivieriPartecipanteRispondo con ordine:
1) Ho usato P perchè è la modalità che ho utilizzato più di frequente. Posso, naturalmente, riprovare con Av e Tv, ma se le coppie tempo-diaframma coincidono con quella impostatacon P, non credo che l’esposizione possa cambiare. Comunque, lo farò;
2) Non scatto in RAW, non l’ho mai fatto. Conseguentemente non lo farei ora, poiché non ho nulla in RAW con cui possa confrontare l’immagine che produrrebbe la 700D. E io al momento voglio capire quale sia la qualità delle immagini prodotte dalla 700D rispetto a quelle che produceva la Pro1.
3) Sulla qualità dell’obiettivo “standard” ho già avuto, in effetti, pareri poco lusinghieri Sono certo che questo va a decremento dell’incisione e della messa a fuoco…., ma l’esposizione? non credo ne venga influenzata in modo così marcato.
4) La prima foto è fatta con la 700D, ed è evidentemente sovraesposta.Eppure è l’abbinamento tempo-diaframma scelto dalla macchina; inoltre non c’è un fuoco degno di questo nome. La seconda, invece, non ha proprio nulla che non vada… ma quella NON è stata fatta con la 700D, ma è un vecchio scatto fatto con la Pro1, e oltretutto anche “ridotto” di peso. Altri colori, altra plasticità, esposizione perfetta: vedi, Luppolo, che sei d’accordo con me?
5) Appunto: di solito. Ma io fotografo da quasi 50 ani, e quando faccio unaprova so come devo regolarmi. Fermo restando che certamente la 700D non la conosco ancora abbastanza. Ma non fino a questo punto. Inoltre, prima di cominciare a cercare spiegazioni, ho fatto più di qualche prova; e se mi sono convinto a chedere in giro (al Forum, alla stessa Cann), è perchè TUTTE le prove sono stte d-e-l-u-d-e-n-t-i.Settembre 4, 2017 alle 11:37 pm #1859814Luca LupiPartecipantePerdonami, ma noto un po’ di confusione nelle tue parole:
Leghi il concetto di esposizione alla scelta del punto di messa a fuoco, ma poi dici di aver impostato la modalità valutativa, che quindi non tiene conto del punto di messa a fuoco.
Le due foto presentate per il confronto non sono comparabili, diversi momenti, diverse inquadrature, diverse condizioni di luce (parrebbe proprio siano scattate in due momenti diversi del giorno)
Per avere una comparazione plausibile dovresti mettere un cavalletto e riprendere la medesima scena sia con la EOS che immediatamente dopo con la Pro1 con impostazioni di tempo, diaframma, ISO e focale paragonabili.Il suggerimento di Filippo circa l’utilizzo delle modalità Av e Tv lo condivido appieno. Il loro scopo non è ottenere un certo tipo di esposizione, ma controllare la ripresa scegliendo coscientemente il diaframma o il tempo da utilizzare.
Presumo che tu sia a conoscenza di quanto la scelta di un diaframma aperto piuttosto che chiuso possa influenzare la riuscita di uno scatto.
Se lasci la scelta di questo parametro alla macchina non è detto che scelga per il meglio.Infine, nella prima foto asserisci che non sia presente un fuoco degno di questo nome.
A me sembra invece che sia – correttamente – tutto a fuoco. Non vedo particolari problemi a parte la sovraesposizione, anzi, direi che ci vedo quasi un eccesso di nitidezza, al mio monitor posso distinguere quasi i contorni di ogni singola foglia….Settembre 5, 2017 alle 11:19 pm #1859819Stefano OlivieriPartecipanteInizio rispondendo a Lookaloopy
Intanto grazie per il contributo, non c’è niente da perdonare.
1) Non sono io a legare il concetto di esposizione con quello di messa a fuoco. E’ quanto mi è stato detto al Camera service di Roma (Canon) per motivare la evidente sovraesposizione del primo scatto da me postato. A loro giudizio, ciò era dovuto al fatto che, con la macchina impostata per mettere a fuoco su tutti e 9 in punti disponibili per questa funzione, la esposizione veniva conseguentemente “misurata” su nove aree diverse. Concetto anche a me difficile da accettare, ma così è, e così è anche detto sul manuale di istruzioni (pag 117). Del resto l’esposizione è in effetti migliorata quando la macchina è stata impostata con un unico punto di messa afuoco, quello centrale.
2) A questo punto, sempre seguendo quanto consigliatomi da Camera Service, ho impostato la “modalità di misurazione” su “misurazione valutativa”, come del resto indicato anche nel manuale. Questo NON dovrebbe tener conto della messa a fuoco.
3) Purtroppo non mi è più possibile mettere a confronto scatti fatti in contemporanea con la EOS 700D e con la Powershot Pro1, per il semplice fatto che, come dicevo nel primo post, la Pro1 ha smesso di funzionare: è per questo che sono passato alla reflex in questione.
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Detto questo, e promesso che farò le prove suggerite da Filippo, credo che stia sfuggendo il punto fondamentale dell’argomento, che è: Come valutare, in modo soggettivo e – soprattutto – oggettivo la qualità di un’immagine fotografica e quindi della fotocamera con cui è stata scattata?
Io credo che sarebbe meglio seguire dei criteri oggettivi, fotografando ad esempio una “mira ottica” in condizioni illuminazione standard, a diversi valori di diaframma e a distanze prestabilite.
Al di lè di questo, troverete sotto postate due nuove immagini, scattata a distanza di 15 secondi, dallo stesso punto, una con la EOS 700D (“P”, Stile foto “L” = panorama, 100 ASA, misurazione valutativa), l’altra con una Pentax K-x (“P”, modalità Standard, misurazione a tutta inquadratura, 200 ASA (che in quella fotocamera è il valore minimo).
Credo si possa OGGETTIVAMENTE stabilire che
a) l’immagine prodotta dalla Pentax ha colori più reali (dovete fidarvi di me: è i palazzo in cui abito) e cielo saturo al punto giusto;
b) l’immagine prodotta dalla Pentax ha più “rumore” 8del resto, è a 200 ASA contro 100)
c) il fuoco è dello stesso ordine di grandezza, anzi quello della Canon appare migliore, ad esempio, se si ingrandisce l’antenna TV alla sommità del palazzo;
d) la Pentax è in grado di mostrare le stecche delle tapparelle (sono di color grigio chiarissimo) mentre la canon mostra appena qualche pezzo di stecca nell’angolino in ombra. Per poter vedere le stecche con nitidezza pari a quella mostrata in quel particolare dalla Pentax occorre abbassare la gamma da 100 a 40, facendo quasi annerire il marroncino della facciata del palazzo
e) la definizione (si guardino le foglie degli alberi) è un po’ meglio nell’immagine canon, che del resto è di 5184×3456 pxl contro i 4288×2848 della Pentax.
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Bene. Ora la mia domanda è questa:
A vostro giudizio, queste differenze sono da ricondurre più all’obiettivo (mi hanno detto in tanti che il 18-55 standard della 700D è un po’ scarso), o possono dipendere anche dal corpo macchina (processore, software Logic, ecc) ?
Tenete comunque presente che la Pentax K-x è un progetto del 2010, la 700D del 2014, e che la Pentax K-x costa meno della700D.
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Aspetto con viva trepidazione i vostri commenti, pregandovi (per aiutarmi) di stare ai punti come li ho elencati.
Grazie infinite a tutti per la pazienza e la passione.;)
(o)Settembre 6, 2017 alle 9:27 am #1859820LuppoloPartecipanteQueste prove lasciano ampiamente il tempo che trovano.
Mi dispiace, ma non intendo seguirti in questo genere di confronti.
Permettimi di dirti che quando paragoni il fuoco di una macchina dall’altra dovresti, invece, tirare in ballo il concetto di nitidezza.
Inoltre, finché ti limiterai a confrontare jpeg e non passerai alla post produzione consapevole dei file RAW della 700d, i confronti sui colori, sul contrasto e sulla nitidezza delle immagini con dispositivi diversi avranno ancora meno senso.
La 700d é ampiamente superiore alla bridge che avevi.
Se non lo vedi è perché devi ancora imparare ad usarla bene.Settembre 6, 2017 alle 9:36 am #1859821LuppoloPartecipanteMi concentro un attimo sul confronto bridge – reflex (la prima coppia di foto).
Stai paragonando una foto sbagliata fatta con la reflex ad una venuta bene fatta con la bridge.
È un confronto senza senso.
Il tuo obiettivo, ora, dovrebbe essere quello di capire bene il tuo nuovo strumento.
Anche se scatti in automatico (P) non è detto che la 700d sia in grado di esporre come vuoi tu.
La macchina non interpreta la scena, ma legge solamente la luce che arriva al sensore.
Se il metodo di valutazione dell’esposizione non è corretto, la macchina non potrà mai restituire l’immagine voluta.
La macchina non sbaglia nell’esporre, l’errore è nostro, nel non riuscire ad usare il metodo corretto.
In questo senso le compatte-bridge sono più facili da usare.
Le compatte-bridge sono in assoluto più semplici da usare perché vengono realizzate per dare risultati ottimali in termini di nitidezza, contrasto e saturazione in modo automatico.
Una reflex è più ostica ed impegnativa, praticamente tutti quelli che conosco, me compreso, al primo approccio con una reflex digitale sono rimasti delusi, ma poi si studia, si impara e le cose cambiano.
Se non vuoi scattare in RAW, forse e sottolineo forse, hai fatto l’acquisto sbagliato e una bridge nuova sarebbe stata la scelta più adatta a te.Settembre 6, 2017 alle 10:27 am #1859822Luca LupiPartecipanteCondivido le osservazioni di Filippo, inoltre ti faccio notare che nel tuo ultimo post non risulta allegata nessuna immagine.
Ciò detto, vi sono dei vizi di ragionamento in quanto esponi già in linea torica, pur non avendo la possibilità di vedere le immagini di cui parli:
[quote=”Sr Oliver” post=679062]
Credo si possa OGGETTIVAMENTE stabilire che
a) l’immagine prodotta dalla Pentax ha colori più reali (dovete fidarvi di me: è i palazzo in cui abito) e cielo saturo al punto giusto;[/quote]
Un conto è la realtà dei colori (dipende in maggior parte dalla qualità dell’obiettivo), un altro è il giusto grado di saturazione, che dipende dalla corretta esposizione.
Se impari ad usare correttamente l’esposimetro della tua EOS e ad ottenere una giusta esposizione (quindi inizia a dimenticarti la modalità P) ottterrai il giusto grado di saturazione.
Per inciso, il “giusto grado di saturazione” oggettivamente è un po’ inferiore a quello prodotto da una compatta o bridge, che tende sempre a produrre files ipernitidi e ipersaturib) l’immagine prodotta dalla Pentax ha più “rumore” 8del resto, è a 200 ASA contro 100)
c) il fuoco è dello stesso ordine di grandezza, anzi quello della Canon appare migliore, ad esempio, se si ingrandisce l’antenna TV alla sommità del palazzo;Sbagli il concetto. Se per fuoco intendi la possibilità di riconoscere piccoli elementi nell’immagine stai parlando della risolvenza, non della messa a fuoco. E la risolvenza dipende dall’obiettivo utilizzato. Nel tuo caso il peggiore mai prodotto da Canon, quindi direi che la 700d è incolpevole.
d) la Pentax è in grado di mostrare le stecche delle tapparelle (sono di color grigio chiarissimo) mentre la canon mostra appena qualche pezzo di stecca nell’angolino in ombra. Per poter vedere le stecche con nitidezza pari a quella mostrata in quel particolare dalla Pentax occorre abbassare la gamma da 100 a 40, facendo quasi annerire il marroncino della facciata del palazzo
Ancora una volta, uno scatto deve essere esaminato quando viene realizzato correttamente, ovvero con la giusta esposizione. Uno scatto male esposto non fornisce informazioni attendibili sulla qualità dello strumento.
e) la definizione (si guardino le foglie degli alberi) è un po’ meglio nell’immagine canon, che del resto è di 5184×3456 pxl contro i 4288×2848 della Pentax.
Pensa che la maggiore risoluzione dovrebbe essere un problema, non un vantaggio. Un sensore della medesima dimensione ma con una maggiore risoluzione, con davanti un vetro scarso come il 18-55 che hai tu che è un obiettivo poco risolvente, raccoglie meno dettagli rispetto a quello con minore risoluzione.
In questo caso hai comunque più dettaglio (almeno a quanto dici) nella foto della EOS nonostante la maggior risoluzione, quindi tutto ok direi.Bene. Ora la mia domanda è questa:
A vostro giudizio, queste differenze sono da ricondurre più all’obiettivo (mi hanno detto in tanti che il 18-55 standard della 700D è un po’ scarso), o possono dipendere anche dal corpo macchina (processore, software Logic, ecc) ?
Tenete comunque presente che la Pentax K-x è un progetto del 2010, la 700D del 2014, e che la Pentax K-x costa meno della700D.
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Aspetto con viva trepidazione i vostri commenti, pregandovi (per aiutarmi) di stare ai punti come li ho elencati.
Grazie infinite a tutti per la pazienza e la passione.;)
(o)Utilizza la 700d come deve essere utilizzata, ciòè con pieno controllo dei parametri di scatto.
Inizia con la modalità Av, imposta un diaframma di alcuni stop superiore alla massima apertura, ad esempio f8, purché la luce sia sufficiente.
Scegli la giusta modalità di misurazione dell’esposizione in base alla scena, non ce n’è una che vada bene sempre, bisogna osservare la luce presente e decidere di conseguenza.
Assicurati di non trovarti in condizioni di luce sfavorevoli
Controlla che il tempo di otturazione suggerito dalla macchina non superi i tempi di sicurezza per evitare il mosso (focale * 1,60 nel caso della tua APS-C)
E vedrai che inizierà ad andare meglio.Certo, se avessi modo di provare anche solo un banalissimo EF 50 f 1,8 ti renderesti conto di quanto l’obiettivo possa fare da discriminante sul risultato finale.
Settembre 6, 2017 alle 11:24 am #1859825Stefano OlivieriPartecipanteGrazie a tutti per le risposte, copiose e utili.
Accetto, ovviamente, la critica sul mio “lessico” poco corretto, che può aver causato qualche confusione tra risoluzione, definizione, nitidezza ecc.
Cerco quindi di restringere il campo delle mie osservazioni, a beneficio mio e di chi mi sta ascoltando pazientemente e cerca di aiutarmi.
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Dimentichiamo il confronto con la bridge. Le osservazioni fatte sono pertinenti e condivisibili.
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Ho capito che l’obiettivo standard 18-55 non può essere preso a base di una seria valutazione del complesso corpo-obiettivo della mia reelex, in quanto gode di bassa considerazione da chi è più esperto.
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Cercherei, quindi, di concentrare l’attenzione sul confronto fra lo scatto effettuat con la 700D e quello effettuato dopo pochi secondi con la Pentax K-x, che ad ogni buon conto posto di nuovo adesso, visto che uno di voi mi avverte che non è apparso.
Io ho rilevato (oltre al maggior rumore introdotto dalla Pentex che peraltro ha una sensibilità di partenza di 200 ASA),
a) che le antenne su tetto nello scatto EOS sembrano definite, a fuoco, risolte ? (a questo punto non so come dire) di quelle che si vedono nel corrispondente scatto Pentax;
b) che lestecche delle persiane avvolgibile nello scatto EOS non si vedono affatto, salvo un piccolo triangolino nella parte in ombra della persiana, in alto a sinistra della stessa, mentre nello scatto Pentax si vedono perfettamente e si possono contare.
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Ora, fermo restando che io debbo certamente fare esperienza nell’uso della nuova macchina, credo debba essere valutato anche il fatto che gli scatti li ho fatti entrambi io, impostando le due macchine nel modo più simile che i comandi consentissero, e che l’esposizione generale e la saturazione dei colori sono ora del tutto analoghi.Quindi questa differenza nel rilevare i particolari delle stecche delle persiane dovrebbe poter essere ricondotta o a una scarsa qualità dell’obiettivo (ma alloa perchè le antenne vengono risolte meglio? – ecomunque anche la Pentax monta il suo obiettivo “base”, possibile che sia migliore del “base” Canon ? non so), oppure la Pentax riesce ad “armonizzare” meglio le esposizioni sui chiari e sugli scuri, e conseguentemente a tirare fuori correttamente anche le stecche delle serrande.
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A voi il giudizio e….
perdonatemi, se sono un po’ poco ortodosso nell’uso dei termini.
Ricambio la vostra pazienza e gentilessa con un grandissimo GRAZIE.
Aspetto le vostre risposte.Attachments:Settembre 6, 2017 alle 11:30 am #1859826Luca LupiPartecipanteIn primo luogo, avevo scordato di farlo prima, dimenticati l’utilizzo del jpeg “S” sulla EOS, perché si tratta di files più compressi al fine di contenerne la dimensione, e ovviamente comporta una perdita di qualità.
Se proprio non vuoi usare il RAW (e una reflex si utilizza in RAW se se ne vogliono sfruttare le potenzialità) non utilizzare altro che il jpeg “L” che è quello meno compresso.Poi devo pensare che tu abbia qualche problema al monitor, perché quanto al punto b) che elenchi ti devo dire che io distinguo perfettamente le stecche delle tapparelle nella loro interezza nelle foto scattate con la EOS.
In tutti gli esempi le immagini ottenute con la EOS appaiono meglio esposte e più definite.Inoltre, sono solo frammenti di immagine, ed è difficile giudicare, ma da quel che vedo le immagini Pentax sono tutte notevolmente sottoesposte, questo ti dà l’illusione di una miglior saturazione, ma trattasi di semplice sottoesposizione.
Settembre 6, 2017 alle 11:32 am #1859829Stefano OlivieriPartecipanteQuelli allegati alla presente sono i fotogrammi interi.
Quelli del post precedente sono dei frammenti di questi fotogrammi.Settembre 6, 2017 alle 11:38 am #1859830Luca LupiPartecipante[quote=”Lookaloopy” post=679067]In primo luogo, avevo scordato di farlo prima, dimenticati l’utilizzo del jpeg “S” sulla EOS, perché si tratta di files più compressi al fine di contenerne la dimensione, e ovviamente comporta una perdita di qualità.
Se proprio non vuoi usare il RAW (e una reflex si utilizza in RAW se se ne vogliono sfruttare le potenzialità) non utilizzare altro che il jpeg “L” che è quello meno compresso.Poi devo pensare che tu abbia qualche problema al monitor, perché quanto al punto b) che elenchi ti devo dire che io distinguo perfettamente le stecche delle tapparelle nella loro interezza nelle foto scattate con la EOS.
In tutti gli esempi le immagini ottenute con la EOS appaiono meglio esposte e più definite.Inoltre, sono solo frammenti di immagine, ed è difficile giudicare, ma da quel che vedo le immagini Pentax sono tutte notevolmente sottoesposte, questo ti dà l’illusione di una miglior saturazione, ma trattasi di semplice sottoesposizione.[/quote]
Confermo tutto quanto scritto sopra, che ho riquotato per facilità di lettura.
Non vedo nessun particolare problema nella foto EOS.
La foto Pentax è sottoesposta.Settembre 6, 2017 alle 3:07 pm #1859836albo49PartecipanteAvrai capito che non c’è un modo oggettivamente certo di valutare la qualità di una fotografia.
Scatti una foto con una fotocamera,
la visualizzi su un monitor,
la elabori con un software.
Questa sequenza è personalizzata e rarissimamente le impostazione sono coincidenti con quelle di chi osserva le foto, ci si avvicina molto, ma non è quasi mai uguale.
Come ti ha fatto giustamente rilevare lookaloopy, le tue impressioni sulla qualità oggettiva delle foto postate non sono corrette e possono dipendere da una errata taratura del tuo monitor o, molto probabile, da un tuo modo di valutare la qualità (che diventa pertanto soggettiva).
Tornando alle due foto, quella fatta con canon risulta decisamente migliore in tutti i parametri: esposizione, nitidezza e scala cromatica.
Non è un confronto tra tecnologie, ma tra due diversi scatti fotografici. -
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