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Escursionismo fotografico

Stai visualizzando 7 post - dal 1 a 7 (di 7 totali)
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  • #1764899
    zakk83
    Partecipante

    Buonasera a tutti. Non fucilatemi per la stupida domanda che sto per fare. A me piace fare escursionismo in montagna, e con l’aquisto di un paio di ottiche nuove mi vorrei portare la reflex con me durante il trekking. Ora, lo zaino per la reflex è bellissimo, ma avendo sulla schiena già un altro zaino diventa scomodo, forse impossibile da indossare. La borsettina invece è più compatta, ma durante il trekking è una tortura perchè o stai attento a dove cammini o stai attento alla fotocamera. Voi cosa fareste? Esistono dei prodotti ibridi tra trekking e custodie fotografiche? Ne ho visto uno, ma costa qualcosa come 300 euro. E una cifra così per uno zaino mi pare davvero assurda. Consigli, suggerimenti?

    #1764901
    galaxy77
    Partecipante

    Per duecento te la porto io!!!! (o)

    #1764909
    rossomoto
    Partecipante

    Io ho fatto cosi: con un cordino ho fatto una piccola fettuccia che passo tra gli spallacci dello zaino da montagna e poi lo chiudo con un nodo. Poi, tramite un moschettone, ci appendo la borsa della reflex. In questo modo ce l’ho sul petto e non mi pesa nemmeno sul collo.

    #1764927
    sonodavide79
    Partecipante

    Anche io come rossomoto fisso la custodia (quella piccola imbottita dove trovano posto solo corpo e 1 obiettivo)alla chiusura in vita dello zaino, e per alleggerire un po moschettone fissato alla cinghia che chiude ad altezza petto. Nel mio caso resta tutto all’altezza della vita.

    #1764944
    acrobat
    Partecipante

    .. Buonasera a tutti. Non fucilatemi per la stupida domanda che sto per fare. Affatto stupida, un problema su cui tutti gli escursionisti si arrovellano, sul come, quanto e cosa portare… Dall’esigenza di fotografare in montagna, poi estesa alla bicicletta, ho trovato il Kata T-212 davvero straordinario, per qualità del prodotto ed efficacia, per come è stato progettato, il peso trasportato è come dimezzato, in escursionismo lo si porta al torace indossando lo spallaccio su quello dello zaino, lo spessore ridotto consente una sufficiente visione del terreno durante il cammino, e nelle situazioni di maggior difficoltà lo si può facilmente scorrere momentaneamente sul fianco. Certo non è economicissimo data la capacità che offre in rapporto ad altri prodotti, ma la differenza è costituita dal concetto di ergonomia e praticità. Esiste anche un modello più capiente, il T-214 che non ho mai provato, ma essendo di spessore maggiore, credo che non sia adatto alla specifica esigenza di indossarlo in combinazione ad uno uno zaino da montagna. A questo punto data la mia recensione, presumo che la Kata vorra farmi dono di quest’altro modello… 🙂

    #1764947
    scout76
    Partecipante

    Ed eccomi qui a riportare ancora la mia esperienza in merito, essendo appassionato di escursionismo, vie ferrate e anche ciaspolate sulla neve mi son trovato nella tua stessa situazione. I prodotti KATA sono veramente eccezionali ( io possiedo il T 216 dove ci sta comodamente la 1ds M3 con il 28-300, ma questo é un pó troppo ingombrante per l’ uso come pettorale, sicuramente il 212 é molto piú compatto…chiusa parentesi. Mi sono trovato benissimo invece con i prodotti Lowepro e piú precisamente con li musone toploader 75 w ( 40 D + 28-300 o 70-200 ) che puoi portare sul petto con apposite cinghie o sul fianco con cinghia e fissaggio al cinturone dello zaino. Alla borsa, dove ci sta in comoda posizione verticale la macchina con montati anche obiettivi voluminosi o un paio di obiettivi di dimensioni piú contenute,puoi agganciare dei lens case per lenti aggiuntive. Spesso peró ripiego per comoditá e prontezza d’uso ad una soluzione molto piú spartana,secondo obiettivo in zaino e macchina agganciata agli spallacci dello zaino: molti zaini montano sugli spallacci in posizione anteriore degli anelli a D dove agganciò direttamente la macchina, ho sostituito la cinghia originale Canon con la cinghia della KATA perché questa é munita di piccoli moschettoni in plastica o metallo che ti permettono di agganciare la macchina ad altri supporti staccando la parte centrale della cinghia stessa, la macchina poi la immobilizzo nei passaggi piú delicati utilizzando la cinghia trasversale sul petto che molti zaini presentano sugli spallacci per tenerli uniti per rendere lo zaino piú stabile. Credo che di soluzioni ce ne siano diverse, però per quanto mi riguarda non penso che possa essere rappresentata da uno zaino che offra due soluzioni tecniche cosí diverse nello stesso articolo, mi spiego: lo zaino fotografico ha caratteristiche ben diverse da uno zaino per escursionismo. Questo é il mio pensiero, spero ti sia stato utile. Paolo [lo]

    #1764996
    zakk83
    Partecipante

    Si, in effetti ho visto soluzioni ibride, ma l’accesso alle ottiche e alla macchina era scomodo e lo spazio per le necessità escursionistiche ridotto… Quindi a ognuno il suo, vanno integrate necessariamente le due opzioni, una fotografica e l’altra escursionistica cercando di non eccedere nel peso e nell’ingombro…

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