- Questo topic ha 21 risposte, 13 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 17 anni, 4 mesi fa da Franco.
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Luglio 25, 2007 alle 3:19 am #1278615delfino_oceanoPartecipante
X Rpolonio Uno che ha una firma filosofica come la tua si tira indietro in questa discussione che potrebbe non aver più fine? [feu] Ovviamente scherzo!!!
Luglio 25, 2007 alle 4:52 am #1278647FrancoPartecipanteQuoto Jack perchè ha riportato il discorso sul fotografo, quali noi siamo, prendendo un pò le distanze sulla fotografia di “consumo”. Però al giorno d’oggi tutti sanno fotografare perchè la tecnologia ha importato l’immagine in ogni apparato, abbiamo MP3, telefonini, notebook, cornici digitali, dvd, e mille altre diavolerie che a caro prezzo ci fanno intendere che il fotografo è morto, la tecnologia l’ha seppellito e noi siamo (per loro) degli ossicini che tric tric si muovono fuori dal tempo…. questa domenica, ore 18,30 salgo sul pulman-navetta del pian Nivolet riusciamo a prenderlo, alcuni turisti scattano le foto ricordo dello stupendo luogo in cui ci troviamo, l’80% lo fà col telefonino, il 20% con una compattissima digitale, io ho ancora tra le mani la mia reflex, ho di fronte un soggetto simile a quello descritto da Alexh, squadra la macchina fotografica e commenta…….anvedi aho è arrivato canale5 li per li lo squadro anch’io cosa faccio? Gli prendo il telefonino dalle mani e con un lancio tipo giavellotto lo proietto fuori dal finestrino, nel lago, dicendo buongiorno lei invece è su scherzi a parte! oppure gli scatto una foto commentando è tutta la giornata che cercavo di scattare una foto ad un ugolato, avevo paura di rientrare senza oppure commento e lei chi è? la velina? poi visto la stazza della persona che avevo di fronte (occupava due posti a sedere) preferisco incassare e limitarmi ad un “a giudicare dalla sua compatta lei deve lavorare per il Cine della parrocchia”. Dopotutto con i suoi 120-130kg non poteva essere una velina, e neppure un ugolato perchè sono piu’ leggeri e hanno delle protuberanze meno evidenti….. 😀 [lo]
Luglio 25, 2007 alle 3:55 pm #1278732alexhPartecipanteEcco fra hai centrato in pieno il mio discorso, perché pur essendo come dice bepoc tutti ignoranti, alcuni lo sono più di altri e deridono chi si applica in una passione. Questo è normale?
Luglio 25, 2007 alle 4:58 pm #1278749LucaFusaroPartecipanteMi pare di poter evidenziare in questa discussione due punti cardine: – il degrado della capacità tecnica di coloro i quali ai giorni nostri scattano fotografie, portato dalla diffusione di strumenti digitali. – Il degrado della cosiddetta “cultura fotografica”, intesa come conoscenza dell’arte della fotografia e delle opere dei suoi maestri. Mi pare, però, di non vedere nulla di assolutamente nuovo, riferibile esclusivamente al tempo in cui stiamo vivendo: riguardo al primo punto quello che il digitale ha portato è solo L’AUMENTO del NUMERO di persone digiune di tecnica che scattano fotografie. Chi oggi scatta col telefonino o con la compattina è colui il quale qualche anno fa scattava con la compatta a pellicola, che usciva dall’armadio solo per le vacanze. La prosperità economica dell’attuale momento, assieme all’azzeramento del costo pro-scatto, hanno semplicemente portato alla massificazione del fenomeno. Quindi, non credo che il genere umano abbia perso in competenza tecnica in ambito fotografico per causa del digitale, ma semplicemente che il numero di incompetenti è semplicemente cresciuto a dismisura. Una precisazione, però: non è il mezzo tecnico che fa il fotografo (forse da quanto esposto prima poteva nascere quest’equivoco): capolavori sono sorti da qualsiasi strumento, dalle Lomo alle Reflex, dalle Polaroid ai banchi ottici. E questo mi collega al secondo discorso: attenzione, la competenza tecnica, l’abilità, l’occhio sono solo una parte della cultura fotografica. Senza la conoscenza, lo studio della storia della fotografia, senza la contemplazione, l’esame delle opere dei maestri di quest’arte, senza il confronto, la discussione, la riflessione si potrà diventare dei buoni artigiani, difficilmente dei buoni fotografi (intesi come artisti della fotografia). Perché la fotografia, al suo massimo livello, è senza dubbio un’arte. Il fatto che la possibilità di avvicinarsi a quest’arte sia oggi data praticamente a tutti non fa che renderla ancora più affascinante. Io un artista non lo sarò mai, sono pienamente cosciente di questo. Sono e sarò felice se qualche mia foto riesce a salire un piccolo gradino sopra la banalità, se riesce e riuscirà a suscitare qualche piccola emozione in chi la vede, se in qualche modo a questi riuscirà a portare un po’ di me, del mio pensiero, del mio modo di essere. E non sarà certo l’incontro con qualche imbecille che tutto questo non l’ha capito e non lo capirà mai che mi farà cambiare idea.
Luglio 25, 2007 alle 6:24 pm #1278765alexhPartecipanteNon penso che siano in molti qua dentro ad avere pretesa di essere artisti, ma non necessariamente avere una cultura significa essere artisti, e questo era secondo me il punto!
Luglio 26, 2007 alle 8:25 pm #1278971socratePartecipanteVi ricordate il vino al metanolo di… qualche annetto fa? All’epoca pensavo che nessuno avesse più il coraggio di comprare vino e che tutti i vinificatori seri sarebbero stati costretti a cambiare lavoro. Furtunatamente è stato capito che se si voleva mantenere in piedi i vigneti bisognava finirla di vendere porcheria e privilegiare il prodotto di qualità. Fortunatamente ciò è avvenuto e non siamo stati costretti a bere coca cola. Personalmente sono convito che in questo momento stiamo vivendo lo stesso fenomeno anche nel modo della fotografia. Dopo un più o meno lungo periodo “al metanolo” tornerà di nuovo tutto come prima, ma con i vantaggi che ci avranno regalato le nuove tecnologie. :ns
Luglio 27, 2007 alle 6:13 am #1279057FrancoPartecipantestiamo sconfinando in altre discussioni, però penso anch’io che l’epoca della fotografia digitale è ancora in un limbo non ancora ben definito, deve ancora trovare una sua identità, o meglio siamo noi fotografi che dobbiamo trovarla e non farci trascinare dal “sistema”, quello delle case produttrici che vogliono farci credere che la fotografia si evolve sempre e che la qualità abbinata alla tecnologia sono un passo indispensabile per il fotografo digitale. Dobbiamo liberarci del fardello della tecnologia se vogliamo apprezzarla, dobbiamo credere che anche dalla piu’ umile macchina si possono ottenere delle bellissime foto, se lo vogliamo…… dobbiamo creare una cultura dell’arte (applicata alla fotografia) altrimenti saremo sempre solo artigiani al servizio del “sistema”, con macchine superautomatiche che producono cartoline omologate, senza personalità.
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