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Febbraio 8, 2021 alle 1:23 pm #1866425AngorPartecipante
Apro questo ulteriore topic perchè quello di cui vorrei parlare non è esattamente di come funzioni un esposimetro, e nemmeno tutto sommato di quale strategia utilizzare (media, ettr, brucio tutto tranne che questo ecc), ma proprio di quali strumenti siano più validi oggi al fine di ottenere la “migliore” esposizione.
Cercherò di mantenere post corti, leggibili e con pochi argomenti a cui eventualmente ribattere.Comincio con il concetto fondamentale.
Esposizione: fisicamente sarebbe la quantità di luce che colpisce il sensore. Dovrebbe essere fissa, data una coppia Av-Tv. E’ il famoso Ev.
Invece,nella pratica entra anche il parametro ISO: sensibilità (per le pellicole) o amplificazione (per i sensori). Per cui, alla fine, “esposizione” è comunemente più riferito alla luminosità della foto ottenuta che non alla luce che genera la scena.Con la pellicola, tutto sommato, questo può essere anche irrilevante, stante la invariabilità degli ISO che ho a disposizione una volta scelta la pellicola, effettivamente una coppia Av-Tv mi darà sempre lo stesso risultato finale, che la consideri in un modo o nell’altro.
Con il digitale, dove gli ISO possono variare ad ogni scatto e, secondo certi rumors, presto persino nello stesso scatto, questo, secondo me, genera confusione….
perchè è all’origine di quel grosso malinteso, in cui siamo cascati tutti, che esistano non coppie, ma triplette di parametri equivalenti. Ad esempio f5,6 1/500 100ISO e f5,6 t1/250 200ISO.Io chiamerò quindi
Esposizione fisica, o solo esposizione: la quantità di luce che colpisce il sensore, determinata solo dalla coppia Av-Tv (Ev)
Esposizione finale: la “luminosità” della foto ottenuta, in ogni caso prima di PP o sviluppo pellicola
Istogramma: la distribuzione della luce all’interno della immagine digitale.continua…
Febbraio 9, 2021 alle 8:43 pm #1866433MassimoPartecipante[quote=”Angor” post=684200″]Con il digitale, dove gli ISO possono variare ad ogni scatto e, secondo certi rumors, presto persino nello stesso scatto, questo, secondo me, genera confusione….
perchè è all’origine di quel grosso malinteso, in cui siamo cascati tutti, che esistano non coppie, ma triplette di parametri equivalenti. Ad esempio f5,6 1/500 100ISO e f5,6 t1/250 200ISO.L’esposizione totale della pellicola o sensore è chiaramente proporzionale al tempo e al quadrato dell’apertura; per convenzione si definisce l’EV (exposition value) come un logaritmo in base 2:
EV = log2(A2/T)
Questo implica che esistono diverse accoppiate tempo-diaframma che danno la stessa esposizione; p.es. 8 – 1/128 equivale a 5.6 – 1/256; infatti 64*128 = 32*256 = 8192 = 2^13 e quindi in entrambi i casi si ha EV = log2(8192) = 13. Altri valori si possono calcolare con la tabellina interattiva a destra.Perchè dici che f5.6 1/500 100iso è equivalente a f5.6 1/250 200iso?
[/quote]Febbraio 9, 2021 alle 9:00 pm #1866434AngorPartecipanteintanto perchè mi sono confuso con gli iso e i tempi
doveva essere
f5,6 1/500 200ISO
f5.6 1/250 100ISOpoi so che non sono equivalenti, ma vengono considerati equivalenti nella pratica.
Si dice che danno la “stessa esposizione”Febbraio 9, 2021 alle 9:49 pm #1866435GianMauroPartecipante[quote=”Angor” post=684207″]intanto perchè mi sono confuso con gli iso e i tempi
doveva essere
f5,6 1/500 200ISO
f5.6 1/250 100ISOpoi so che non sono equivalenti, ma vengono considerati equivalenti nella pratica.
Si dice che danno la “stessa esposizione”
[/quote]
Angor,io sono stronzo bastardo…lo so, ma che te devo scrivere?
ma se sbagliamo le frazioni… quando arriviamo ai logaritmi in base 2 degli EV che succede?
Angor… giuro, sto scherzando!
Febbraio 10, 2021 alle 12:22 am #1866440AngorPartecipantegianmauro, non temere….non ci voglio arrivare ai logaritmi.
riguardo ai tempi, mi capita spesso…quando penso ai tempi 250, 500, immagino millisecondi…per cui 250 è più breve di 500….ma in realtà dimentico che è 1/250, non 250.
Febbraio 10, 2021 alle 12:47 am #1866442GianMauroPartecipanteDai… scherzavo… non sai quante volte mi sono sbagliato io
Febbraio 11, 2021 alle 3:23 pm #1866461AngorPartecipanteseconda puntata
d’ora in avanti userò il termine “esposizione” come strettamente da suo significato, ossia solo la quantità di luce che viene inviata al sensore/pellicola.
parlerò di “regolazione” della macchina l’impostazione dei tre parametri apertura, tempo e sensibilità/amplificazione.
e infine “risultato” sarà quello che voglio ottenere, in termini di posizionamento nella scala delle luminosità da 0 al massimo, nella scena: che sia generale, un particolare, ecc… rispettando una serie di vincoli arbitrari (pdc, tempo di esposizione, rumore ecc).
Scopo della regolazione è quindi impostare la macchina in modo tale che con l’esposizione fornita, il sensore/pellicola ottenenga il risultato voluto.
ho usato l’articolo determinativo perchè, dato 1 risultato, i vincoli mi condurranno ad avere un’unica regolazione ottimale.
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