Anche secondo me l’esperimento non è ben riuscito, alcune foto sono così mosse da risultare illeggibili, ma potrebbe essere nell’intenzione dell’autore di voler rappresentare dei fantasmi. Per ora non mi dicono molto. Circa l’osservazione fatta sulla “piattezza” delle foto ci sarebbe da dire molto. Il grande fotografo Berengo Gardin fu tra i primi in Italia negli anni 50 ad opporsi al “piattume del sistema zonale” contrastando le sue foto molto di più rispetto a quando andava di moda in quei tempi. A volte il maggior contrasto è efficace, altre volte non lo è, oppure risulta un grado di espressività differente. Occorrerebbe valutare di volta in volta. Questa per esempio è la foto del nonno, maggiormente contrastata: [IMG]public/imgsforum/2010/1/511.jpg[/IMG] Risulta più efficace perché l’occhio umano, anzi la mente, è particolarmente sensibile al contrasto che conferisce drammaticità alla scena. Per altri generi espressivi invece un minor contrasto può essere vincente, non chiudiamoci da soli in un piccolo recinto 🙂
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