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Etica professionale e rispetto per il prossimo

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  • #1742125
    mattoperlecanon
    Partecipante

    chiaramente comunque il buon professionista aiuta 😉

    #1742146
    saiot
    Partecipante

    il secondo oltre che cafone ha detto semplicemente una falsità. il primo magari era sgradevole, ma concordo che chi fa le foto ufficiali debba avere la precedenza e muoversi come se fosse il solo a scattare perché lui ha la responsabilità di produrre la migliore documentazione possibile, gli altri no.

    #1742152
    albo49
    Partecipante

    Radi74, dal tuo discorso introduttivo io traggo due considerazioni di carattere generale e che poco o nulla hanno a che fare con la fotografia amatoriale. La prima riguarda il fatto che ci sono persone maleducate e arroganti e persone che lo diventano per difendere il loro lavoro, in ogni caso sono da biasimare. La seconda consierazione è una critica che faccio a chi si improvvisa lavoratore (in questo caso fotografo) e, lavorando in nero, toglie risorse e opportunità a chi vive di quel lavoro. Nessuno può accampare diritti quando egli stesso viola i diritti di altri lavoratori. Ci si dovrebbe comportare in modo “professionale” sempre e non solo quando si lavora, poi si può anche sbagliare, ma sempre in buona fede. Sulla base di queste considerazioni ritengo che un lavoratore ha tutto il diritto di scegliere l’attrezzatura più adatta al suo modo di lavorare e può essere più o meno appariscente o costosa, alla fine conta il risultato e la soddisfazione del cliente e non sempre attrezzature di alto costo portano a risultati di alta qualità.

    #1742158
    dMiki
    Partecipante

    Originariamente inviato da 72Lippolo: con l’unico professionista che ho conosciuto, ci siamo trovati a fare foto insieme per un evento paesano, sono finito con le gambe sotto il tavolo a mangiare ossobuco a volontà!

    Non è vero! C’ero io quando ti sei trovato a Umbertide a scattare foto agli sposini. e il professionista era anche contento. A testimonianza… hai anche postato una foto 🙂 🙂 🙂

    #1742373
    Carlo
    Partecipante

    il mio consiglio ? “…Non ti curar di loro ma guarda e passa…” Anche se comprendo il tuo stato d’animo e il tuo sfogo. Grazie al mio lavoro riesco saltuariamente a farmi accreditare (o ad imbucarmi) ad eventi sportivi e non. Ovviamente scatto per mio diletto e non a scopi commerciali. Il mio grosso vantaggio è quello di avere una 30D, macchina ormai obsoleta (calma calma… era volutamente ironico!!). Beh quando i ‘professionisti’ presenti, alcuni somiglianti al signore descrittoci da Radi74, vedono il mio corredo sorridono pieni di sè e mi lasciano perdere…. Questa per me è una fortuna ! Le soddisfazioni poi vengono da sole… ad un matrimonio dove ero invitato (per diletto ho fatto alcuni scatti agli sposi miei parenti) alcuni miei scatti sono piaciuti più di quelli ‘ufficiali’ ed inseriti di forza nell’album… ! ciao Carlo

    #1742394
    Carlo
    Partecipante

    I professionisti veri ci sono e ci devono essere, ma comportarsi così denota un’estrema ignoranza ed un’estrema immaturità, altro che sgarbatezza. Queste scene sono capitate anche a me e addirittura a volte sono stato anche minacciato di denunce, ma la mia sempre pacatissima risposta è stata: “Ok, non vuoi che fotografi qui dove ci sei tu? Bene, cambierò posto, non preoccuparti”. Con la semplice differenza che l’ultima volta che è capitata una cosa simile (succede quasi sempre così), le fotografie scelte dagli organizzatori dell’evento, dalla stampa e dalle riviste sono state le mie, perchè di qualità migliore. Nella maggior parte dei casi ciò mi è costato rischiare di farmi male o posizionarmi in luoghi pericolosi, ma la soddisfazione di vedere preferite le mie fotografie (con tanto di telefonate di ringraziamento e rinnovo di inviti ed accreditamenti come fotografo) a quelle di “professionisti non preofessionali” con 1D, D4 e altra attrezzatura con prezzo da tre o quattro zeri è davvero notevole. E se mi telefonano indietro perché credono che abbia avuto una qualsiasi remunerazione, li tranquillizzo subito, dicendo che ho felicemente rifiutato mance e riconoscimenti e che ho avuto un immenso piacere nel regalare le fotografie. Ci tengo comunque a ricordare che ogni volta che mi è stato chiesto di fotografare GRATIS un evento, ho rifiutato, visto che non mi sembra giusto: al contrario, ho sempre sentito parlare di “quanto ti devo pagare?”, sintomo di serietà e rispetto nei confronti di un banale fotoamatore, ma almeno gentile. Ho conosciuto al contrario fotografi professionisti splendidi, che più volte non mi hanno solo fatto spazio anche nelle postazioni migliori, ma hanno condiviso con me gli scatti. Questi ultimi sono fotografi professionisti, quelli che hai citato tu sono professionisti nell’essere … (lascio a te la gioia di riempire i puntini) 🙂 . Ti consiglio quindi di esercitarti e cercare di ottenere sempre fotografie di qualità, in modo da riservare a questi ultimi il trattamento che si meritano.

    #1742403
    albo49
    Partecipante

    Originariamente inviato da carlotaglia: …. Con la semplice differenza che l’ultima volta che è capitata una cosa simile (succede quasi sempre così), le fotografie scelte dagli organizzatori dell’evento, dalla stampa e dalle riviste sono state le mie, perchè di qualità migliore. ….. E se mi telefonano indietro perché credono che abbia avuto una qualsiasi remunerazione, li tranquillizzo subito, dicendo che ho felicemente rifiutato mance e riconoscimenti e che ho avuto un immenso piacere nel regalare le fotografie. Ti consiglio quindi di esercitarti e cercare di ottenere sempre fotografie di qualità, …..

    che fine hanno fatto le foto dei professionisti ? Non credi che abbiano preso le tue non solo perchè più belle (?) ma perchè gratis ? Perchè, invece di competere con i professionisti, non ti limiti a fare delle foto e a tenerle per te ? Quasi certamente hai tolto lavoro ai professionisti che pagano regolarmente le tasse. Ogni volta che ci si comporta da crumiri si compie un’azione riprorevole, prova a pensare se capitasse a te, quando avrai un lavoro, di dover competere con qualcuno che è in grado di fare il tuo stesso lavoro ed è disposto a farlo gratuitamente dicendo che è stato scelto perchè lavora meglio, probabilmente ti comporteresti come i professionisti che hai incontrato. Se hai l’ambizione di vedere pubblicate le tue foto, in ambito professionale, prendi la partita iva e accreditati sicuramente non troverai più professionisti “sgarbati”. L’unica parte che condivido è il finale, ma solo perchè agire con qualità vale per tutte le attività e per tutti i comportamenti.

    #1742438
    Loris
    Partecipante

    é un campo minato questo argomento, premetto che rispetto chi lavora chi paga regolarmente le tasse chi ci mette la faccia, ciò non vuol dire che faccia un lavoro di qualità, vedo tanti photographer che pensano che basti aprire una partita iva una buona attrezzatura et voilà fatto il Professionista….. magari!!! Mio modesto punto di vista un fotografo professionista si deve sempre mettere in gioco deve essere sempre una spanna più in alto dell’amatore, deve per restare nel mercato qualità servizio e professionalità! Poi il mondo che ora viviamo è pieno di scorciatoie che non portano a nulla o quasi…. Su riviste patinate sia di moda, natura, tecnica o quant’altro che prevede una grossa pubblicazione di immagini ci sia poco spazio per fotografi amatori/gratuiti (se non ben specificato) il resto è tutto lavoro di professionisti e si vede! l’educazione non deve essere mai un’accessorio ma uno strumento sempre in uso [lo]

    #1742458
    Carlo
    Partecipante

    Albo, capisco perfettamente il tuo discorso e hai anche ragione, ma è giusto riconoscere che la qualità di professionista presuppone anche un processo costante di miglioramento, aggiornamento, per non parlare della qualità degli scatti che, per l’appunto, dovrebbe essere professionale. In quell’evento, come in altri, non sono state scelte le mie fotografie perchè le avrei date gratis (non a caso ho scritto che io non fotografo MAI a chi mi chiede dall’inizio fotografie per nulla…sarò semmai io a regalarle), ma più di una volta mi è stato detto: allora, il fotografo tal dei tali mi ha chiesto tot € (e non erano pochi, in relazione alla qualità) per queste fotografie e tenendo conto della qualità delle tue, che mi sembra migliore, tu che cosa chiedi? I giornalisti che avevano accesso al database di fotografie dell’organizzatore (che mi aveva accreditato dopo aver visto le gallerie del mio sito, non per altro), mi hanno scritto via mail e mi hanno trattato come se fossi professionista, chiedendo quindi il prezzo del servizio etc., ed alla fine della mail mi hanno pure fatto i complimenti perchè è piaciuto davvero tanto il “lavoro”: chiaramente è stata mia premura sottolineare come io sia un amatore e la mia scelta di offrire le fotografie in cambio del numero della rivista/giornale e naturalmente del mio nome sotto di esse. Mi preme sottolineare come ci siano tanti professionisti onesti, educati e soprattutto estremamente competenti, la cui qualità dei lavori è notevole sempre e comunque, ma è innegabile che ce ne siano tanti che di professionale hanno solo la partita iva. Mi preme inoltre sottolineare come qualsiasi richiesta di fotografare un evento mi sia pervenuta senza prevederlo minimamente: insomma, io non ho mai chiesto nulla a nessuno, sono stati organizzatori, privati a chiedermi “ma tu faresti anche fotografie a tale evento?”. E’ importante, in quanto al contrario sarei obbligato ad aprirmi una p.iva. Ti faccio un ultimo esempio: nell’ultimo evento in cui mi hanno chiesto di fare fotografie, c’era questo maleducatissimo professionista, che si è spacciato come il fotografo “ufficiale” a livello internazionale di tali eventi (io stavo per scoppiare a ridere), che appena mi ha visto con la reflex mi ha chiesto se fossi disponibile a scattare fotografie a tutti i soggetti per tutto il giorno per poi darle a LUI (naturalmente i RAW), senza peraltro conoscermi o conoscere come lavorassi (e non perchè magari gli scatti sarebbero stati di qualità, ma perchè avrei potuto anche scattare fotografie scadenti, che lui avrebbe comunque venduto). Dopo il mio “vediamo” (che per quanto mi riguarda era un secco NO, perchè non si lavora così, specialmente se sei Mr. Galactical Photographer), naturalmente si è messo sulla difensiva. In parole povere, questo tizio ha raccolto chiunque fosse in possesso di una reflex di qualsiasi livello pur di accumulare fotografie da più angolazioni possibili e poi le ha raccolte in 12 pagine di calendario ad un prezzo che non vi dico ma che non avrei pagato nemmeno sotto tortura. Lui scattava con D4 e 24-70 e l’unica cosa che c’era nelle fotografie era il dettaglio, stop: la composizione era inesistente, esattamente come lo studio del soggetto, ogni singolo partecipante aveva fotografie identiche a quelle del partecipante precedente. La ciliegina sulla torta è stato lo spintone nel momento della foto al gruppo di organizzatori dell’evento: io ho rinunciato apposta allo scatto e un membro dello staff, davanti ad un caffè qualche giorno dopo, mi ha detto, scioccata, che ha pagato quello scatto una cifra davvero esorbitante, semplicemente perchè il Photographer aveva utilizzato 10 minuti del suo tempo per clonare un palo della luce ed incollare in un cartello pubblicitario il marchio dell’organizzatore stesso (peraltro senza che lo avesse chiesto). Dunque sarebbero questi i professionisti da rispettare e difendere? Personalmente credo che si meritino questo e altro, ovvero che qualcuno più bravo ed educato di loro gli rubi il lavoro. Prima di tutto mi dimostri che SEI professionale, che sai essere competente (tu e i tuoi collaboratori), non ti approfitti degli organizzatori fornendo loro scatti marchiati D4 (o D3s, tanto per citare uno dei corpi che tale fotografo si pavoneggiava) ma che anche un principiante saprebbe realizzare con 1000d e 18-55 e mi rispetti. Poi allora si può parlare di furto del lavoro altrui. Se mancano questi presupposti, ahimè, ti scanti ed accetti che il tuo lavoro è inferiore rispetto a quello di un fotoamatore: è anche questione di fiducia ed onestà con sè stessi. Tutti gli altri professionisti SERI devono essere apprezzati per il lavoro che svolgono e se seri sono, sicuramente non avrebbero il bisogno di irritarsi davanti ad un fotoamatore. L’ultimo professionista serio che ho incontrato, mi ha persino dato consigli e trucchi del mestiere per realizzare un servizio ad una coppia di amici che mi aveva chiesto fotografie per il loro matrimonio: mi ha fatto uno sconto sull’album che ho fatto stampare naturalmente da lui (in quanto io non so nulla di stampa digitale) e mi ha pure fatto i complimenti. Questi sono i professionisti da difendere, elogiare e rispettare. Tutti gli altri, insieme a chi li difende, hanno solo una enorme coda di paglia e di professionale hanno solamente la p.iva. Se un ragazzino con una reflex producesse un album migliore del mio e io fossi il più bravo fotografo professionista del mondo con una famiglia da sfamare, non farei altro che scrivergli i miei complimenti e realizzare che c’è chi fa fotografie più belle delle mie.

    #1742462
    Franco
    Partecipante

    Carlo, regalarle ma anche darle ad un prezzo simbolico non cambia la sostanza del discorso, in ogni caso è togliere lavoro a dei professionisti, considera che per un professionista è normale sentire “l’alito” addosso dei fotoamatori quando questi entrano in competizione regalando il lavoro ai clienti, il sunto del discorso di Albo è questo, poi lasciamo stare i casi in cui professionisti si comportano in modo poco professionale, non possiamo portare solo questi esempi, altrimenti avvaloriamo l’idea che in ambito professionale ci siano soprattutto “fotoamatori” incompetenti ma dotati semplicemente di partita via, non è così, questi per fortuna sono pochi e personalmente ne conosco pochissimi……. Ci sono fotoamatori e professionisti arroganti e maleducati semplicemente perchè quella è la loro indole, hanno scarse potenzialità, scarsa visione d’insieme, scarse opportunità…… però non confondiamo un’attitudine umana con quella che dovrebbe essere una peculiarità, chi è professionista dovrebbe fare lavori professionali, chi è amatore dovrebbe svolgere il suo compito in ambito amatoriale, il discorso cambia se il fotoamatore ha intenzione di diventare professionista, in questo caso è normale che debba iniziare da qualcosa……. La situazione ridicola del “professionista” che cerca di “arruolare” fotoamatori che siano in grado di dargli una mano è un caso emblematico, purtroppo è pieno di fotoamatori disposti a collaborare con uno sconosciuto, per sentirsi anche loro “professionisti per un giorno” …. il “mito” del fotografo professionista è da ridimensionare, non togliendo credito all’immagine del professionista ma dando un diverso credito al compito del fotomamatore….. 😉 [lo]

    #1742481
    gianandreaL
    Partecipante

    Maleducazione, arroganza, mancanza di rispetto riguardano la quotidianità e non sono limitati al campo fotografico. Come pure l’attenzione per gli equilibri è sempre un buon esercizio, anche questa non limitata al campo fotografico. Per essere chiaro un “amatore” che “regala” gli scatti agli organizzatori altera gli equilibri. Uno o più amatori che “regalano” gli scatti ad un professionista alterano gli equilibri. Anche questo è un problema che non riguarda il solo ambito fotografico. [lo] 😉

    #1742544
    lovis1
    Partecipante

    Originariamente inviato da carlotaglia: Ti consiglio quindi di esercitarti e cercare di ottenere sempre fotografie di qualità, in modo da riservare a questi ultimi il trattamento che si meritano.

    Ciao Carlo, pur condividendo alcune delle cose che hai scritto non penso si possa parlare di “qualità” in caso di scatti commissionati.Tale qualità se così vogliamo chiamarla è direttamente proporzionale al gusto ed alla sensibilità presenti nella persona stessa che sceglie il “professionista”. Quando si fa questa scelta di solito viene visionato un portfolio per capire se si sta ingaggiando la persona giusta e successivamente si richiede un preventivo ben dettagliato, proprio per mettersi al riparo da spiacevoli sorprese. Concordo poi che etica professionale e rispetto per il prossimo non possano certo mancare, in ogni campo del vivere civile naturalmente. Ribadisco comunque che il concetto di qualità è molto relativo, in quanto non è definito da nessun parametro, almeno nella fotografia commissionata.

    #1742546
    chiccohcp90
    Partecipante

    per quanto riguarda il regalare foto non credo sia sbagliato, forse è sbagliato farsi pagare foto che riesce a fare anche un fotoamatore, magari non alla stessa altezza, però di certo non tanto peggio, allora il dilemma è: i professionisti sono poco professionisti o gli amatori sono troppo professionisti…non credo che faccia troppo male questa situazione, spinge a fare foto di maggiore qualità e più ricercate….

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