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Dicembre 10, 2006 alle 12:39 am #1249360PencioPartecipante
Cos’è un cerco di confusione? IL cerchio che si crea alla fine del cono al posto della “punta”? Red
Dicembre 10, 2006 alle 1:11 am #1249365jack64bitPartecipante…sta diventando come il monopoli… Per i circoli di confusione… torna a pag. 7…. Ciao [lo] Jack
Dicembre 10, 2006 alle 1:18 am #1249366PencioPartecipanteC’hai ragione 😀 torno indietro senza passare dal via. 😉 Red
Dicembre 10, 2006 alle 6:35 am #1249381FrancoPartecipantePremetto che pur avendo letto in passato gli interventi sull’argomento, in questo momento non ho il tempo e la voglia di rileggerli. Nella risposta che Canon ha dato a Jack trovo interessante la tesi che sui sensori digitali per poter calcolare in modo empirico il tempo minimo da utilizzare si debba moltiplicare la lunghezza focale x 3 (e non x 1). La mia domanda è…..secondo quali principi viene edotta questa tesi? la dimensione del singolo pixel contribuisce ad aumentare il rischio di mosso, tanto piu’ questo pixel è piccolo?? Quando mai? Allora nella grana della pellicola, la dimensione del singolo alogenuro serviva a determinare il rischio di mosso???? Ma di quale mosso si parla? della fotocamera o del soggetto, perchè se si parla della fotocamera, cos’hanno inventato, il pixel oscillante?? Se invece si parla di mosso del soggetto, allora quale rapporto pixel/formato possiamo definire ideale per non incorrere in un inutile quantità di pixel “troppo” sensibili, passatemi il termine….. Scusate ma mi è venuto una specie di cerchio di confusione nella testa!!! Certo di aver detto un sacco di fregnacce, ringrazio chi voglia darmi una mano a dipanare questi dubbi, e a rincuorarmi sull’esigenza da parte della mia fotocamera di non dover usare almeno un tempo di 1/800 quando uso la focale 200 senza IS (tanto uso sempre tempi piu’ lunghi!!!) 😀 😀 😀
Dicembre 10, 2006 alle 1:19 pm #1249388TechnoPhilPartecipanteottimo schema jack!! (o)
Dicembre 10, 2006 alle 4:17 pm #1249398GArtsPartecipante:im Strano come la Canon di “secondo livello” abbia risposto a PUCCINI84 l’esatto contrario… Cmq, crop o non crop, domani mi arriva una A710is che ha l’obiettivo esteso fino a 34,8 mm… focale equivalente: 210mm! A questo punto fi varò sapere se a 210mm e f/4.8 avrò la profondità sterminata di un grandangolo 34,8mm f/4.8 (come si deduce dalle risposte date a jack64bit)… [lo]
Dicembre 10, 2006 alle 7:27 pm #1249412PencioPartecipanteFra, forse intendevano una volta e mezza non 3. Con un 200mm 1/300 sull’otturatore. Red
Dicembre 11, 2006 alle 5:47 am #1249442FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da Pencio: Fra, forse intendevano una volta e mezza non 3. Con un 200mm 1/300 sull’otturatore. Red
Penso anch’io Pencio, forse si sono sbagliati in eccesso, poi avranno calcolato anche l’aumento di 1,6 per effetto del crop ….. Comunque un fondo di verità ci dev’essere perchè nell’analogico avevo meno problemi di micromosso rispetto a quanti ne ho ora col digitale, pensavo fosse dovuto dall’età, adesso invece ho la scusa…… 😀
Dicembre 11, 2006 alle 2:56 pm #1249467PencioPartecipanteHai ragione, ti copio la scusa. eheheh 😀 Red
Gennaio 7, 2007 alle 4:01 am #1251578PUCCINI84PartecipanteNo, ragazzi, fermi tutti! Per quanto riguarda la PdC mi sembrava fosse chiaro a tutti che, per quanto si evince dai “circoli di confusione” un 50 mm diventava in tutto e per tutto un 80 mm! Anche per quanto riguarda la pdc. Difatti una compattina digitale 5-15 (eq. 35-105) non ha certo la pdc (pazzesca tanto da rendere inutile la messa a fuoco) di un 5-15!
Gennaio 7, 2007 alle 1:12 pm #1251610TechnoPhilPartecipanteOriginariamente inviato da PUCCINI84: No, ragazzi, fermi tutti! Per quanto riguarda la PdC mi sembrava fosse chiaro a tutti che, per quanto si evince dai “circoli di confusione” un 50 mm diventava in tutto e per tutto un 80 mm! Anche per quanto riguarda la pdc. Difatti una compattina digitale 5-15 (eq. 35-105) non ha certo la pdc (pazzesca tanto da rendere inutile la messa a fuoco) di un 5-15!
:ns
Gennaio 21, 2007 alle 4:48 am #1253561elico64PartecipanteNon sono riuscito a leggere tutti i post… ma il mio (piccolo ) pensiero è questo. Non è vero che la lunghezza focale dell’obbiettivo cambia… cambia il suo effetto equivalente rispetto al formato di riferimento 24*36. Un obbiettivo di 50 mm resta tale sia su aps che su 24*36 che su 6*6… Ma avrà un valore maggiore alla diagonale sull’aps (piccolo tele), un valore vicino alla diagonale sul 24*36 (normale) e sarà un grand’angolo sul 6*6 (valore inferiore alla diagonale). L’effetto sul micromosso a parità di lunghezza focale cambia a seconda del formato. nel caso dell’aps sarà più evidente perchè essendo più ristretta l’area di ripresa, un pari movimento angolare interessa una porzione maggiore dell’immagine… Però, ripeto, la lunghezza focale non cambia…. Sulla profondità di capo ci devo riflettere un po’… ma secondo me ci sono aspetti interessanti… Se ben ricordo la profondità di campo è legata alla lunghezza focale (che in realtà non cambia) e alla distanza del sogetto… quindi con un 50mm avremmo la stessa profondità, a paratita di diaframma e di distanza dal sogetto, sia che usiamo un 6*6 su cui è un grand’angolo, sia che usiamo un aps su cui è un tele. Qui c’è un articolo interessante [b]http://www.photorevolt.com/articoli_id_35.html Ciao a tutti, Fulvio
Gennaio 21, 2007 alle 7:33 am #1253570PUCCINI84PartecipanteCiao Fulvio, è vero che la profondità di campo nelle compatte è maggiore ma non mi dire che una compatta con un obiettivo 3-5 ha la stessa profondità di campo di un 3 o di un 5 mm. Tieni conto che è sufficiente avere un obiettivo 20 mm per avere sempre a fuoco tutta la scena. Seguendo il tuo ragionamento in qualunque compatta sarebbe inutile il dispositivo di messa a fuoco, ovvero sarebbero tutte a fuoco fisso.
Gennaio 21, 2007 alle 3:00 pm #1253584elico64PartecipanteMa infatti è cosi. Fino a poco tempo fa le compatte, anche quelle APS a pellicola non avevano autofocus. I telefonini non l’hanno e fanno foto con a fuoco il primo piano e lo sfondo. La messa a fuoco comunque è sempre necessaria per una buona immagine perchè a fuoco perfettamente ci sarà sempre e soltanto un solo piano. Quello che sta davanti e dietro questo piano lo possiamo considerare ACCETTABILE come messa a fuoco per una distanza più o meno grande (profondità di campo) MA NON è MESSO A FUOCO. La lunghezza focale E’ UNA PROPRIETA’ DELL’OBBIETTIVO e resta tale su qualunque macchina lo monti. Il fattore di conversione è un valore fittizio. Serve solo a facilitare chi passa dal 24*36 all’aps a farsi un idea dell’angolo di capo equivalente su quel formato. Ma non è vero che le proprietà otticche si trasfersiscono tutte… CONVERITE. E’ un valore per cosi dire commerciale che ha preso come riferimento il formato più diffuso prima dell’avvento del digitale consumer. Per chi ad esempio ha sempre fotografato con il 6*6 non vuole dire nulla. Esistono macchine che possono fotografare in 6*6 e 6*9 con lo stesso obbiettivo e la stessa pellicola. la profondità di campo non varia. semplicemente nel secondo caso un meccanismo scopre 15 mm per parte del rullo permettendogli di venire esposto. Cambia pero’l’angolo di ripresa. Oltre tutto questa opzione di cambio formato era presente anche su molte compattine aps a pelliclola. Nella formula per determinare i circoli di confusione il formato della pellicola ( sensore) non è mai citato. La lunghezza focale di un obbiettivo è una misura FISICA (distanza tra il fuoco ed il piano di proiezione) che non varia col variare del formato esposto. Il problema è che un obbiettivo da 3mm messo di fronte ad un 24*36 per poter coprire tutto il sensore (o pellicola) con il suo cerchio di proiezione deve avere una lente enorme Il problema semmai è diverso. il fatto è che quando poi andiamo a stampare un 20*30 partendo dal nostro sensore aps… dobiamo fare un ingrandimento maggiore.. per cui quello che sul 24*36 era un cerchio che il nostro occhio avrebbe ancora percepito come punto, potrebbe in realtà risultare più grande. Pero’ le dimensioni di questo cerchio SUL SENSORE sono le medesime. Ovvero le proprietà ottiche del nostro 50mm sono rimaste le stesse anche se lo abiamo tolto dall’analogica 24*36 e lo abiamo montato sulla EOS 400 Possiamo allora dire che con un sensore più piccolo ci possiamo spingere ad ingrandimenti minori per ottenere immagini gradevoli anche se abiamo milioni di pixel. ma la cosa era vera anche hai tempi della pellicola. I professionisti usavano minimo il 6*6 e per certi tipi di foto ad altissima qualità i banchi ottici proprio per questo motivo. Comunque alla pagina precedente (14) c’è la risposta di Canon ha jack64bit, se la lewggi attentamente dice le stesse cose che dico io. Ciao e buona domenica, Fulvio
Gennaio 25, 2007 alle 1:43 am #1254031PUCCINI84PartecipanteOriginariamente inviato da elico64: Ma infatti è cosi. Fino a poco tempo fa le compatte, anche quelle APS a pellicola non avevano autofocus. I telefonini non l’hanno e fanno foto con a fuoco il primo piano e lo sfondo.
Penso che in tutti e due i casi sia dovuto al fatto che in entrambi i casi sono ottiche che anche se convertite risultano grandangolari spinti ed hanno solo zoom digitali che quindi fanno restare le ottiche grandangolari… quanto al resto hai detto una cosa nuova ed interessante… ci penserò.
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