[GianMauro]

….titolo non casuale

[rossomoto]

Devo dire che più la guardo e più mi pare azzeccata rispetto al titolo, nel senso che la persona è ben visibile ma è come se non ci fosse: non è il centro dell’attenzione, non è l’autore di alcuna azione.
Niente di niente.
Mi fa pensare un pò a quelli che stanno nei botteghini dei cinema a vendere i biglietti: loro ci sono ma non fanno parte dell’evento (il film).

Più che “mi piace” mi sento di dire che la apprezzo moltissimo per la sua efficacia nel privare quell’uomo di ogni centralità.

[valeriobry]

Azzeccata l’interpretazionme di rossomoto, direi! Aggiungo che apprezzo la conversione che, accanto alla gamma dei grigi, presenta neri profondi e bianchi assoluti. L’accoppiata 5D MkII 17-40 mi pare assai efficace e, naturalmente, i complimenti al fotografo/ricercatore!

[Wolfriend]

Scatto di un certo livello che gioca molto sulla suddivisione delle due situazioni: l’interno dell’ambiente e ciò che il finestrino mostra, sia l’esterno che un tenue riflesso dell’interno. Mi piace molto perché si presta ad innumerevoli interpretazioni….

A me invece il titolo ha fatto pensare al fatto che il soggetto fosse in posa, complice del fotografo e di una situazione ricostruita ma non per questo di valore inferiore anzi….

A solito, ottimo b/n.

[GianMauro]

Ringrazio i tre amici che sono intervenuti. Le opinioni di Rosso e confermate poi da Valerio, sono più che azzeccate. Wolf chiude il cerchio confermando il mio intento compositivo.

É opportuno segnalare che il figurante è veramente un figurante, nel senso che la foto è stata costruita ad hoc. Il soggetto è in realtà un mio amico (anche lui appassionato di fotografia) che gentilmente si prestato per lo scatto.
In realtà l’immagine è stata “croppata”, infatti il 17-40 aveva creato una una brutta distorsione prospettica sulle gambe incrociate che apparivano ingigantite ed innaturali. Però il crop mi ha permesso di ricostruire l’immagine posizionando il soggetto e il suo riflesso quasi sugli incroci dei terzi realizzando una foto a mio parere, grazie al gioco delle fughe, dinamica. Anche qui avevo un’ispirazione di base, era una fotografia di Wolker Evans, 1938 Many are called, (molti sono chiamati) dove il soggetto in metro veniva ripreso però, in maniera frontale e furtiva.

[Franco]

(S)Comparsa della vita?

La mia impressione è contrastante poiché trovo nella persona ritratta il centro dell’attenzione, quello che non comprendo è, perchè?
La diagonale formata dal montante della finestra del bus conduce alla persona che oltretutto si trova in un punto focale importante e il suo gesto, dormire con le braccia incrociate e il cappuccio della giacca abbassato ha una grande forza espressiva mentre tutto il resto è di scarsa importanza, comune, confuso.

La prospettiva troppo ampia a sinistra e in alto (dov’è ipotizzabile un ritaglio) mi spinge a guardare altrove, oltre il vetro del finestrino, dove non c’è molto, un’altro bus fermo forse anche lui in attesa.
L’atmosfera di desolazione può giustificare il fatto che il soggetto dorma, ma meritava di essere rafforzato…….

[GianMauro]

grazie Franco,
terrò conto delle osservazioni

[albo49]

Su questa foto stavo scrivendo un gran bene, pensavo tu avessi effettivamente ripreso un momento di vita di un pendolare, cercavo anche di immedesimarmi nel suo stato d’animo pensando a quando anch’io mi trovavo nelle stesse condizioni.
Invece. Peccato dover rinunciare alle sensazioni personali.
Dal punto di vista strettamente fotografico mi sembra una buona realizzazione che ho copiato per una prova che mi stuzzicava: mi piace di più capovolta orizzontalmente.

[GianMauro]

grazie Albo,
mi di spiace che hai dovuto rinuciare alle sensazioni personali, però mi sembrava onesto e corretto dire la verità fin dall’inizio (dal titolo) sulla foto.
Cosa intendi per capovolta orizontalmente, intendi riflessa?

ciao e grazie di nuovo

[Autore]

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