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    gloster1974
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    FILTRI FOTOGRAFICI

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/filtri.JPG[/IMG]

    I filtri nel campo della fotografia sono da tempo ( dalla nascita del digitale ) passati in secondo piano semplicemente perché oggi e’
    più facile scattare una foto e reinterpretarla davanti ad un PC.
    Comodo ma non sempre corretto , alcuni di loro hanno ancora dei vantaggi e possono regalare immagini molto più naturali e affascinanti
    di quanto si possa fare con un software di fotoritocco.

    Con questa piccola giuda la mia intenzione è di spiegare il loro utilizzo , la loro natura e dare qualche indicazione nella loro
    scelta , nei negozi , nei mercatini e nel web se ne vedono di tutti i tipi , colore e ingiustamente non vengono valorizzati come meritano.

    La scelta deve sempre ricadere su filtri di qualità e quando possibile evitate i filtri di grande spessore, in alcuni casi possono creare
    un effetto di vignettatura molto fastidioso ed evidente specialmente nei grand’angolo.

    L’utilizzo dei filtri ( tutti ) deve essere limitato il più possibile solo al memento del loro utilizzo ovvero quando scattiamo la foto evitando
    di lasciarlo come protezione (vedi i filtri UV ) per la lente frontale.

    Il motivo è semplice , quando avvitiamo un qualsiasi filtro davanti al nostro obiettivo creiamo un nuovo spazio aria/lente che modificherà
    ( anche se di poco ) il passaggio della luce attraverso le lenti portando una perdita di qualità dell’immagine.

    I filtri dichiarati neutri , da non confondere con i ND che hanno ben altro scopo , sono da evitare , spesso sono consigliati da venditori poco
    informati o che ne hanno una grande scorta da smaltire e li spacciano per filtri salva lente , si tratta di semplici vetri neutri senza alcuna
    caratteristica particolare se non quella di degradare la qualità del nostro obiettivo.

    I filtri si utilizzano normalmente innestati davanti alla lente frontale con apposito filetto o baionetta , esistono altri sistemi studiati per
    obiettivi speciali o di dimensioni troppo importanti per un utilizzo di filtri frontali come ad esempio i supertele. Questi utilizzano il sistema
    chiamato Drop-in ovvero un filtro innestato nella parte posteriore dell’obiettivo alla fine dello schema ottico e innestato in apposita feritoia a tenuta di luce.

    Su questi sistemi si possono inserire tutti i tipi di filtri che utilizzano la filettatura ma non possono essere accoppiati quindi se ne utilizza uno solo.

    Per il sistema Drop-in esistono anche i polarizzatori circolari ( vedi foto )

    Esistono anche obiettivi speciali che incorporano dei filtri colorati , vedi il FD 7.5mm f/5.6 che incorpora ben 4 filtri montati su ruota
    ( skylight , giallo, arancio, rosso ) oppure obiettivi con passo M42 come il Mir 20 che viene fornito con tre filtri di serie speciali da avvitare
    nella parte posteriore dell’obiettivo.

    Il sistema Cokin

    La Cokin ha un suo sistema di filtri moto diffuso e molto pratico composto da tre elementi , un porta filtro con sagoma quadrata da attaccare
    alla parte frontale dell’obiettivo , l’anello a vite ( in base al diametro della lente frontale ) e da una lastra.

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/cokin.JPG[/IMG]

    La lastra non e’ altro che il filtro da utilizzare in base alle nostre esigenze e va detto che con questo sistema vi e’ solo l’imbarazzo della scelta.
    Il sistema Cokin a lastra a sua volta si suddivide in quattro tipi:

    Serie A per diametri anello fino a 62mm con lastra di 67mm

    Serie P per diametri anello fino a 82mm con lastra di 84mm

    Serie Z-PRO per diametri anello fino a 96mm con lastra di 100mm

    Serie X-PRO per diametri anello fino 118mm con lastra di 130mm

    Prendendo spunto da una tabella presente sul sito del produttore riporto gli abbinamenti
    sistema/tipo

    Compatte A

    Videocamere A P

    Reflex 35mm P Z-PRO X-PRO

    Obiettivo grandangolare P Z-PRO X-PRO

    Medio formato Z-PRO X-PRO

    Grande formato Z-PRO X-PRO

    Cineprese P Z-PRO X-PRO

    Come si può notare questo sistema trova un suo utilizzo anche su fotocamere compatte.

    Il sistema LEE

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/lee.jpg[/IMG]

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/lee2.jpg[/IMG]

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/lee3.jpg[/IMG]

    Un altro marchio che ha fatto la storia dei filtri e’ la LEE , utilizza lo stesso sistema della Cokin e i suoi filtri sono di
    altissimo livello qualitativo così come tutti gli accessori.

    Sistema Kodak Wratten

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/borsa.JPG[/IMG]

    Questo e’ il primo sistema prodotto in larga scala dalla EKC ( Estman Kodak Company ) nel 1912 dopo aver acquistato le industrie Wratten il cui
    fondatore ha dato il nome al sistema di filtri.

    Anche in questo caso si tratta di un sistema composto da tre elementi ( anello adattatore , telaio e filtro ) a cui in più si può aggiungere
    anche un paraluce modulare.

    Anche la Canon a suo tempo ideò una soluzione per l’utilizzo dei filtri in gelatina , ma gli alti costi e la difficoltosa diffusione in un
    ambiente già marcato Kodak stabilì il suo flop.

    La staffa tutt’oggi si trova in vendita nuova chiamata Gelatin Filter Holder III e và abbinata ai vari anelli di diametro differente.
    Il problema non trascurabile su questo sistema e’ il paraluce, in effetti quello originale non si può montare quindi Canon per questo
    supporto ha ideato dei paraluce modulari.

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/paraluce.JPG[/IMG]

    Stesso sistema utilizzato da tutti i produttori di questo sistema a lastre o gelatine.

    Gialli

    2B Giallo pallido. Assorbe la radiazione ultravioletta sotto i 390nm. E’ leggermente più efficace del N.2C nel ridurre la foschia a
    grandi altitudini ed anche quando è presente un eccesso di radiazione ultravioletta. Usato per la fotografia a luce fluorescente e per il
    sistema ottico delle stampatrici colore per la stampa della pellicola EASTMAN Color Print e delle carte EKTACOLOR.

    2E Giallo pallido. Assorbe la radiazione ultravioletta sotto i 415nm. E’ simile al N.2B, ma assorbe una maggior quantità di violetto.
    Consigliato per il pacco-filtri da usarsi per la stampa della carta EKTACHROME.

    3 Giallo chiaro. Consente una correzione parziale di un’eccessiva quantità di blu nella fotografia aerea in bianco e nero e nelle
    riprese cinematografiche.

    8 Giallo. Trasmette meno blu del N.4. Ampiamente usato per la resa corretta del cielo, di nuvole, di fogliame nella fotografia
    in bianco e nero con materiali pancromatici Tipo B (estremamente sensibili al rosso).

    9 Giallo scuro. Simile al N.8, ma tendente a sovra correggere il blu del cielo per un effetto maggiormente drammatico.

    11 Giallo-verde. Filtro di correzione che rende i colori nel loro esatto rapporto quando si fotografa in luce al tungsteno con
    materiali pancromatici Tipo B. In luce diurna riproduce i verdi leggermente più chiari.

    12 Giallo scuro. Filtro complementare del blu (vedi N.32 complementare del verde e N.44A complementare del rosso). Consente la
    penetrazione del velo atmosferico nella fotografia aerea. Usato con pellicole bianco e nero e a colori sensibili all’infrarosso, per assorbire la luce blu.

    15 Giallo scuro Scurisce il cielo nella fotografia di paesaggi, più del N.8 e del N.9. Utile per la riproduzione di documenti su
    carta ingiallita. Usato per la fotografia bianco e nero all’infrarosso e per ottenere effetti speciali nella fotografia all’infrarosso a colori.
    Viene usato anche nella fotografia a luce fluorescente.

    Arancioni e Rossi

    16 Giallo-arancio. Corregge il cielo più intensamente del N.15. Assorbe una piccola quantità di verde.

    21 Arancio. Filtro di contrasto usato per assorbire il blu e il verde.

    22 Arancio scuro. Filtro di contrasto che fornisce un assorbimento del verde maggiore del N.21. Usato in microfotografia per aumentare
    il contrasto dei preparati blu. Con lampade a vapori di mercurio, trasmette unicamente la radiazione gialla.

    25 Rosso di selezione. Usato con i filtri N.58 (verde) e N.47 (blu) per lavori di selezione dei colori e per la stampa con sistema additivo.
    Effetti di contrasto nella fotografia commerciale e all’esterno in bianco e nero. Consente una notevole penetrazione del velo atmosferico nella
    fotografia aerea ed elimina il blu nella fotografia all’infrarosso.

    26 Rosso. Per un effetto tridimensionale col filtro verde N.58 . 29 Rosso scuro. Usato per la selezione dei colori e per la stampa additiva.
    Usato per la proiezione additiva a tre colori (tungsteno) coi filtri N.47 e 61.

    92 Verde. Usato Con i filtri N.92 e N.94 per misurazioni densitometriche di pellicole e carte a colori.

    Magenta e Violetto

    32 Magenta. Complementare del verde (vedi N.12 complementare del blu e N.44A complementare del rosso).

    34A Violetto per selezioni con meno verde e più blu.

    Blu e Blu-Verde

    38A Blu. Filtro di contrasto con un certo assorbimento dell’ultravioletto e del verde e molto assorbimento del rosso.
    Usato in microfotografia per aumentare il contrasto in documenti ingialliti o in preparati arancio.

    44 Blu-verde chiaro. Complementare del rosso con un notevole assorbimento dell’ultravioletto.

    44A Blu-verde chiaro. Complementare del rosso (vedi N.12 complementare del blu e N.32 complementare del verde).

    47 Blu di selezione. Usato per lavori di selezione dei colori. Per effetti di contrasto in fotografia commerciale e all’esterno in bianco e nero.
    Proiezione additiva a tre colori (tungsteno) con filtro N.29 e N.61.

    47A Blu chiaro. Usato per eccitare la fluorescenza nelle applicazioni della fotografia a luce fluorescente in campo medico.

    47B Blu scuro di selezione. Usato con i filtri N.25 (rosso9 e N.58 (verde) per lavori di selezione dei colori e per stampa in additivo.

    98 Giallo-verde. Usato per convertire le caratteristiche di risposta di una fotocellula tipo S-4 (come in un densitometro) in quelle
    della risposta alla luminosità dell’occhio umano.

    Verdi

    58 Verde di selezione. Usato con i filtri N.25 (rosso) e N.47B (blu) per lavori di selezione dei colori e per stampa additiva.
    Usato per ottenere effetti di contrasto nella fotografia commerciale e in micrografia.

    61 Verde scuro di selezione. Usato con i filtri N.29 e N.47 per la proiezione additiva a tre colori (tungsteno), per lavori di selezione dei
    colori e per la stampa di selezione.

    99 Ambra. Usato per convertire le caratteristiche di risposta di una fotocellula tipo S-4 (come in un densitometro) in quelle della risposta
    alla luminosità dell’occhio umano.

    Filtri di Conversione

    80A, 80B, 80C, 80D Serie blu dei filtri di conversione per pellicole a colori.

    85, 85N3, 85N6, 85N9, 85B, 85C Serie ambra dei filtri di conversione per pellicole a colori

    Filtri di Bilanciamento Luce

    8EF, 81, 81A, 81B, 81C, 81D, Serie gialla dei filtri correttori di luce. Usati davanti all’obiettivo per produrre un leggero cambiamento nel
    colore (per dare un aspetto più caldo) con pellicole a colori.

    82, 82A, 82B, 82C Serie blu dei filtri correttori di luce. Usati davanti all’obiettivo per produrre un leggero cambiamento nel colore
    (per dare un aspetto più freddo) con pellicole a colori.

    Filtri Vari

    18A Filtro in vetro di aspetto opaco. Trasmette unicamente la radiazione ultravioletta compresa tra 300 e 400nm e la radiazione infrarossa.
    Usato nella fotografia per riflessione all’ultravioletto.

    39 Blu. Filtro di contrasto in vetro usato in cinematografia per la stampa di duplicati.

    87, 87C Serie di filtri di aspetto opaco, usati soprattutto nella fotografia all’infrarosso per assorbire la luce visibile non necessaria.

    89B Di aspetto opaco. Usato per la fotografia all’infrarosso, in particolare aerea.

    90 Grigio-ambra scuro. Filtro monocromatico per uso visivo. Usato per avvicinarsi visivamente ai toni relativi di grigio prodotti da diversi
    colori, in luce diurna, su stampe in bianco e nero.

    96 Filtro neutro. Per l’attenuazione uniforme della luce su tutto lo spettro visibile. Trasmette l’infrarosso. Disponibile in 13 densità, da
    trasmissione 80 a 0.01.

    102 Giallo-verde. Usato per convertire le caratteristiche di risposta di una fotocellula tipo S-4 (come in un densitometro) in quelle della
    risposta alla luminosità dell’occhio umano.

    106 Ambra. Usato per convertire le caratteristiche di risposta di una fotocellula tipo S-4 (come in un densitometro) in quelle della risposta
    alla luminosità dell’occhio umano.

    Filtro UV

    Questo e’ il filtro più diffuso e utilizzato in assoluto e spesso usato come semplice protezione della lente anteriore dell’obiettivo.
    La nascita di questo filtro si e’ resa indispensabile per eliminare i raggi ultra violetti presenti in particolar modo in montagna e al mare , tali
    raggi non visibili dall’occhio umano si manifestavano sull’emulsione con una dominante ciano e a volte con un effetto foschia.
    Oggi il sensore digitale e l’emulsione ( pellicola) moderna non sono più così sensibili a questi raggi poiché dotati di trattamenti specifici quindi
    l’utilizzo del filtro UV e’ diventato quasi inutile se non per evitare l’effetto foschia , specialmente in montagna.

    Filtro Skylight 1A

    Si presenta con una colorazione Salmone chiara(1A) e ha la funzione di attenuare la saturazione del cielo e anche lui come per il filtro UV di limitare
    l’effetto foschia , inoltre nelle foto scattate in montagna e al mare interviene nella dominante ciano che si forma nelle ombre.
    Perdita di luminosità circa 1/3 di stop ( difficile da misurare )

    Filtro Skylight 1B

    Come sopra ma ha una colorazione più intensa e la perdita in termini di luminosità e’ poco superiore a 1/3 di stop.

    Polarizzatore

    POLARIZZATORE LINEARE (PL)

    Alcune superfici come specchi d’acqua , finestre o vetrate hanno la capacità di riflettere le onde di luce polarizzata in quantità superiore di alte superfici.
    Il polarizzatore serve a sopprimere queste onde polarizzate semplicemente ruotandolo.
    Inoltre la polarizzazione delle onde provenienti da altre superfici come ad esempio l’erba o le foglie ne accentua la saturazione , stessa sorte per
    il cielo quando si polarizza la luce solare con direzione di 90° rispetto la fotocamera , così si ottengono cieli blu saturi.

    POLARIZZATORE CIRCOLARE (CPL)

    Il polarizzatore circolare nasce sulla base del lineare con l’aggiunta di un elemento che lavora solo sulle onde polarizzate circolari , questo tipo
    di polarizzatore e’ indispensabile sulle reflex moderne e digitali poiché lo specchio non e’ riflettente al 100% come nelle vecchie reflex ma traspare
    per permettere il passaggio delle luce verso il sensore esposimetrico.

    L’utilizzo di un polarizzatore lineare su tale reflex ne sfalserebbe la lettura.
    Sotto due esempi di polarizzatore

    Polarizzatore circolare D77

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/polacokin.JPG[/IMG]

    Polarizzatore Drop-in per obiettivi supertele serie L Canon

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/polacanon.JPG[/IMG]

    Filtri N.D.

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/foto_cascate_006.jpg[/IMG]

    Vi siete mai chiesti come si fa creare quel bellissimo effetto dell’acqua di un torrente o del mare al tramonto come in questo esempio?
    Semplicissimo servono tempi lunghi di esposizione.

    Non sempre però le condizioni ci permettono di poter esporre correttamente ed ottenere quell’effetto , anzi quasi mai per essere corretti. Ecco che
    entrano in gioco i filtri N.D. ( Neutral Density )

    Neutral density poiché sono tutti su base di un grigio neutro , questo per non introdurre alcuna dominante nella foto finale.

    Esistono due unita di misura per distinguere tali filtri , qua provo ad elencare tali sigle e di quanti stop attenuano la
    luce che colpisce il sensore o pellicola.

    Scala di fattore filtro:

    ND.2 = 1 stop
    ND.4 = 2 stop
    ND.8 = 3 stop
    ND.100 = 6 stop
    ND.X o ND.1000 = 13 stop

    Esistono altri step con questa scala ma non sono più in produzione

    Scala di densità:

    ND 01 = 1/3 stop
    ND 02 = 2/3 stop
    ND 03 = 1 stop
    ND 04 = 1 1/3 stop
    ND 05 = 1 2/3 stop
    ND 06 = 2 stop
    ND 07 = 2 1/3 stop
    ND 08 = 2 2/3 stop
    ND 09 = 3 stop
    ND 1.0 = 3 1/3 stop
    ND 2.0 = 6 2/3 stop
    ND 3.0 = 10 stop
    ND 4.0 = 13 1/3 stop

    esempio di filtro ND 0.2 (si vede bene la lente )

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/wratten41.JPG[/IMG]

    esempio di filtro ND 4.0 (la lente e’ completamente oscurata)

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/wratten4giusto.JPG[/IMG]

    Filtri digradanti

    Un altro filtro molto utilizzato e utilissimo anche con il digitale e’ il filtro digradante chiamato anche graduale.

    Non e’ altro che un filtro diviso in due metà , da una parte senza alcuna influenza sulla luce quindi trasparente
    fino a sfumare nella seconda metà e diventare di differente densità o colore.

    Con questo filtro riusciamo ad ottenere una corretta esposizione in due aree ben distinte e illuminate in modo
    differente oppure possiamo creare bellissimi effetti colorati come ad esempio cieli violacei.
    Questo ne definisce il suo naturale utilizzo , ovvero la fotografia paesaggistica. Con questo non si vuole limitarne
    il suo utilizzo anzi quest’ultimo e’ strettamente legato alla nostra fantasia.

    Esistono in commercio dei filtri digradanti con innesto a filetto quindi circolari , tali filtri sono sconsigliati per
    un loro limite molto fastidioso , costringono ad inquadrare in base al nostro angolo di ripresa , se ci troviamo
    l’orizzonte a metà mentre inquadriamo un bel tramonto sul mare per forza l’orizzonte nella foto sarà al centro
    compromettendone la composizione.

    Per questo tipo di filtri si consiglia l’utilizzo dei sistemi tipo LEE o Cokin che permettono di spostare la lastra nel
    senso verticale , infatti i filtri di questo tipo sono rettangolari e non quadrati così da permettere l’inquadratura perfetta.

    Close-UP

    Questi filtri servono per ottenere un maggiore ingrandimento del soggetto che stiamo inquadrando portando il rapporto
    alche oltre al classico 1:1 degli obiettivi macro dedicati.

    Normalmente questa e’ la scelta di chi vuole provare il mondo della macro ma non vuole spendere un capitale in obiettivo
    da un lato e’ un ragionamento sensato poiché non e’ detto che la macro piaccia a tutti d’altra parte la qualità ottica e
    il risultato finale si differenziano tra uno scatto nato con delle lenti Close-UP piuttosto che con una obiettivo macro.

    Queste lenti si possono anche sommare tra di loro avvitandole l’una davanti all’altra ma in degrado aumenta tantissimo.

    Filtri creativi

    I filtri creativi oggi con l’avvento del digitale e della camera chiara non trovano più un senso poiché e’ molto più
    semplice applicare gli effetti che una volta si creavano con l’aggiunta di questi filtri sull’obiettivo , intervenendo
    direttamente in post produzione.

    Filtri per bianco e nero

    I filtri colorati utili per il bianco e nero sono di cinque colorazioni , giallo , verde , arancio , rosso e blu.
    Ogni filtro sarà presente in densità differenti normalmente segnate sul filtro stesso con dicitura

    2x = 1 stop
    3x = 1 ½ stop
    4x = 2 stop
    6x = 2 ½ stop
    8x = 3 stop

    che indicano di quanto deve essere incremento il valore di esposizione , oppure nel sistema Cokin ove viene indicato di
    quanti stop si deve incrementare l’esposizione con indicazioni da +1 +1 2/3 + 2 + 2 2/3 + 3.

    Ogni filtro ha il suo utilizzo ed e’ bene conoscerne la sua influenza nell’immagine finale.

    Giallo = schiarisce il giallo e l’arancio – scurisce il violetto e l’azzurro

    Verde = schiarisce il verde – scurisce l’arancio e il rosso

    Arancio = schiarisce il arancio e rosso – scurisce l’azzurro e il verde

    Rosso = schiarisce il rosso – scurisce l’azzurro e il verde

    Blu = schiarisce l’azzurro – scurisce il giallo l’arancio e il rosso.

    Ovviamente il risultato varia in base alla densità del filtro utilizzato.

    Anche in questo caso il ragionamento e’ valido per la fotografia analogica , oggi con il digitale i filtri vengono applicati
    direttamente in post produzione.

    Filtri per infrarossi

    La fotografia ad infrarosso merita un approfondimento particolare poiché e’ un campo molto affascinante.
    Cominciamo a spiegare che cosa e’ l’infrarosso.
    Osservando lo spettro di luce come mostrato nel grafico sottostante noterete che l’occhio umano percepisce una lunghezza
    d’onda di circa 700nm , oltre questo valore comincia l’infrarosso.

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/infrared.gif[/IMG]

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/infrarossi_e_ultravioletti.gif[/IMG]

    Il valore legato alla visibilità dell’occhio umano e’ relativo poiché variabile da soggetto a soggetto , esistono test che
    provano letture di onde fino a 760nm ma si tratta di casi rari.

    La lunghezza d’onda infrarossa e’ compresa tra i 700nm fino a 1mm e gira su frequenze tra i 300 GHz e i 428 THz.
    In natura vi sono superfici che riflettono queste onde in modo particolare come ad esempio le foglie degli alberi , se utilizziamo
    un filtro da 780nm su pellicola a colori specifica per l’infrarosso il risultato sarà di una bellissima chioma rossa.

    Con l’utilizzo dei filtri si taglia la luce visibile e si cattura solo quella infrarossa ( in base al tipo di filtro ) fino
    ai 780 nm passa ancora un po’ di luce visibile quindi si prestano per immagini a colori , oltre a questo valore passa solo
    ed esclusivamente la banda indicata nel filtro.

    Questi ragionamenti valgono sull’analogico quindi mediante pellicole apposite e filtri da applicare sull’obiettivo , va
    specificato nel caso ci si volesse cimentare nella fotografia infrarosso analogica che le pellicole specifiche sono ipersensibili
    alla luce quindi il caricamento deve essere effettuato in un luogo totalmente buoi , pena la velatura della pellicola.

    Sul digitale il ragionamento si complica poiché sui sensori moderni esiste un filtro specifico per sopprimere completamente la
    banda infrarossa quindi ogni filtro utilizzato si rivelerà inutile , questo perché la banda infrarossa , in una foto normale , compromette
    la qualità delle immagini.
    Se si vuole fare fotografia ad infrarosso con il digitale servirà o una macchina fotografica di qualche anno fa quindi priva di
    tale filtro oppure si dovrà dedicare una fotocamera a tale scopo portandola da un foto riparatore per togliere il filtro.

    Chi di solito segue questa strada acquista una reflex usata a poco prezzo e la fa modificare.
    Se volete sapere se la vostra reflex o compatta e’ adatta per l’infrarosso puntare verso l’obiettivo un telecomando , se non vi e’
    il filtro IR allora sarà visibile la luce emessa dal telecomando.
    Veniamo ai filtri.

    Fino al valore dei 780 nm non viene bloccata tutta la luce visibile quindi sono adatti alla fotografia a colori , oltre questo valore
    i filtri diventano molto scuri e a 850nm sono praticamente neri (come la maschera per saldatori ) quindi la luce viene filtrata
    parecchio e i colori non vengono più riprodotti , quindi parliamo di foto in bianco e nero.

    Un dato da non sottovalutare e’ la perdita di stop notevole quindi per fare fotografie infrarosso e’ d’obbligo l’utilizzo del cavalletto.
    In commercio esistono svariati filtri tutti con sigle differenti quindi per sapere quanti stop di luce assorbono e’ bene fare riferimento
    alle tabelle fornite dai vari produttori.

    I filtri in gelatina Kodak Wratten hanno le seguenti sigle:

    87 – 87A – 87B – 87C , lavorano rispettivamente sulle seguenti lunghezze d’onda 87 dai 750nm , l’87C dagli 800nm , l’87B dagli 850nm , l’87A dai 950nm.

    Filtri soft-focus

    Questi particolari filtri chiamati anche “flou” o “morbidi” trovano il loro naturale utilizzo nel campo del ritratto. Anche questi filtri
    con l’avvento del digitale sono stati soppiantati dal sistema della camera chiara che permette maggiori regolazioni e molti piu’ effetti
    lasciando al fotografo solo il ragionamento della composizione e la gestione della luce.

    Qua sotto un esempio di filtro molto particolare e raro , dedicato agli obiettivi della Rolleiflex sl66.

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/rollei.JPG[/IMG]

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/rollei2.JPG[/IMG]

    Filtri di compensazione colore (CC)

    I filtri di compensazione ad oggi trovano impiego solo in camera oscura per chi stampa ancora con l’ingranditore o per lavori in studio
    fotografico , servono per compensare dominanti e vengono anche abbinati tra di loro.
    Qua sotto la tabella dei filtri e della compensazione rapportata ai gradi Kelvin della luce.

    Tabella dell’amico Sandro Presta per gentile concessione.

    [IMG]public/imgsforum/2012/2/compensazione_colore.JPG[/IMG]

    Contenuto di proprieta’ di Gazzetti Roberto , vietata ogni riproduzione anche parziale senza permesso

    Autirizzazione concessa al webmaster del sito http://www.canoniani.it

    #1694589
    Anonimo
    Ospite

    [app] [app] gran lavoro Roberto, complimenti

    #1694590
    wintermute
    Partecipante

    Gran bella guida Roberto! Proprio in questo periodo mi stavo interessando all’argomento filtri e questa guida cade proprio a fagiolo [app] Complimenti e grazie per averla realizzata.

    #1694592
    treemme
    Partecipante

    .

    #1694594
    matteocarrar
    Partecipante

    Una guida veramente interessante e ben realizzata! Grazie!

    #1694596
    marco66
    Partecipante

    [app] [app] grazie Roby

    #1699277
    masterverona
    Partecipante

    bellissima guida e molto esaustitiva! complimenti Roberto

    #1700378
    Skayd75
    Partecipante

    Sono un neofita e volevo porre dei quesiti sui filtri ND e ovviamente prima di chiedere ho sbirciato la guida, beh, non ho più bisogno di porre la domanda, grazie e complimenti!!! (o)

    #1701170
    Skayd75
    Partecipante

    Ho però una domanda riguardo ai filtri IR, in commercio (specie su ebay) si trovano filtri 720nm, quindi seguendo la tua guida nella sezione IR, appunto, ho capito che l’acquisto di questi filtri per la mia 550D sarebbero inutili a meno di non far togliere la protezione da un tecnico. Se è così mi hai risparmiato una spesa inutile perché stavo per acquistarne uno perché mi piace l’effetto IR. Grazie ancora.

    #1701182
    gloster1974
    Partecipante

    Assolutamente si , se vuoi fare fotografia IR con il digitale devi modificare la macchina fotografica , di solito chi vuole fare questo acquista un corpo usato ( es. 400d ) e lo fa modificare , in questo modo hai una macchina dedicata alla fotografia IR.

    #1701757
    Skayd75
    Partecipante

    Grazie mille!!! [lo]

    #1720190
    skids
    Partecipante

    ragazzi io a casa ho molti filtri ma con l’obbiettivo 18-55 della mia 1000d non ci stanno mi servirebbe un adattatore per montare il porta filtri, come lo scelgo?

    #1720198
    giocioli
    Partecipante

    in base al diametro dei tuoi filtri :O

    #1720203
    skids
    Partecipante

    devo prendere mi sa l’anello per l’obbiettivo 😛

    #1720206
    gloster1974
    Partecipante

    Se non erro il diametro del 18-55 e’ 58mm quindi ti serve un adattatore in base al diametro dei filtri che hai , da 58 a xx. Il discorso e valido solo se i tuoi filtri sono piu grossi di 58mm altrimenti rischi di ottenere una forte vignettatura.

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