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filtro antiparticolato bene o male?

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  • #1450788
    heimdal
    Partecipante

    Avete il filtro antiparticolato nella vostra auto? probabilmente si dato che in molte città è obbligatorio. Però ho trovato su internet qualche notizia preoccupante: pare che più che un filtro (e qui l’inganno del nome) sia un inceneritore di polveri, che trasforma il pm10 (quello che rilevano le macchinette) in pm 0.1 (che non è facilmente rilevabile). Da una particella di pm-10 si formano 1.000.000 di particelle pm-0.1 e secondo alcuni sono molto più pericolose per la salute, e inquinanti. Secondo voi l’invenzione di tale “filtro” e l’obbligo di averlo, è una trovata commerciale o ci possiamo fidare? Avete mai avvertito malesseri come brucior di gola o sensazione di mancanza d’aria ecc?

    #1450789
    mauromo69
    Partecipante

    Non è una “trovata” commerciale, ma il solo sistema che avevano le case automobilistiche di riuscire ad utilizzare i propri “vecchi” motori con le nuove norme anti-inquinamento. Se parti dal presupposto che “nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma” ti renderai conto che non esiste niente che elimini definitivamente le componenti inquinanti dei motori (sia benzina che diesel) se non il cambiare radicalmente la tipologia della propulsione. [lo]

    #1450813
    heimdal
    Partecipante

    sono perfettamente d’accorto, purtroppo pero nuovi sistemi di propulsione non se ne vedono ancora. Con la definizione “trovata commerciale” intendevo dire che il filtro antiparticolato lo paghiamo, per rientrare nelle norme anti inquinamento, il che dovrebbe avere lo scopo di tutelare la salute delle persone. Ma come giustamente hai detto nulla si crea e nulla si distrugge, quindi ci tutela davvero? Da un po’ di tempo si ipotizza che il particolato finissimo uscente può essere ancora più pericoloso di quello normale. Per me è plausibile, da qui vengono i dubbi sul filtro antiparticolato, perché a volte il rimedio è peggio della malattia.

    #1450819
    Doppiadi
    Partecipante

    Accidenti, spazio mooolto aperto, aprendo il topic pensavo si trattasse di un nuovo filtro per obiettivi 🙂 Quello che posso dirti è di non farti suggestionare e di prendere sempre con le pinze quello che leggi o senti specie se derivante da media che fanno del sensazionalismo il loro stesso esistere (la TV) o da internet che ha sì il pregio di dar voce a tutti, ma con il grosso svantaggio di far risaltare poco voci scientificamente comprovate rispetto alla massa smisuratamente più abbondante di dicerie “da parrucchiera” che contiene. Fatta questa premessa evidentemente non ci sono ancora studi certi sull’ azione di questi particolati ultrasottili a livello dell’ endotelio alveolare, mentre è accertata la cancerosità dei PM 10 a livello polmonare. Ad ogni modo di particelle sottili e ultrasottili ne ingeriamo e inspiriamo continuamente e i sintomi da te indicati non sono compatibili con quelli di polveri ultrasottili, per esempio il mal di gola che citi prevederebbe un’ irritazione a livello faringo/tracheale, mentre per loro natura i particolati ultrasottili vanno a depositarsi alla fine dell’ albero respiratorio, cioè negli alveoli. L’ altro sintomo, la cosiddetta fame d’ aria, invece è dovuti ad un interessamento bronchiale, che coinvolgerebbe nel caso i PM 2.5 (o comunque di diametro compreso tra 1 e 5 micron), quindi le fantomatiche polveri ultrasottili non dovrebbero essere coinvolte. Queste sono mie considerazioni personali, derivate da conoscenze mediche “in-progress”, ma che hanno una base di testi scientifici; se però pensiate che abbia detto delle cretinate vi prego di segnalarmelo! In conclusione credo che il FAP se non altro sia per il momento il male minore, ad ogni modo in ambito scientifico ogni soluzione non è mai la migliore in assoluto, ma solo fino all’ arrivo di una tecnologia/conoscenza più nuova e in grado di spiegare meglio un fenomeno..

    #1450827
    thewizardofwiz
    Partecipante

    beh, spaziamo un po’… 🙂 il FAP o dispositivo similare serve _purtroppo_ a correggere alcuni parametri per rientrare nelle normative antiinquinamento. questo non significa che il motore non inquini, ma piuttosto che cambino aluni tipi di emissioni. le particelle sotto 1micron purtroppo riescono ad essere veicolate al’interno dell’organismo, con tutto quanto ne consegue… aspettiamo la prossima generazione di trappole autorigeneranti Fabio/che a settembre terrà una conferenza specifica di 15 minuti su un argomento “in tema” ad un meeting mondiale di tecnologia motoristica a Capri

    #1450830
    mauromo69
    Partecipante

    Se dobbiamo spaziare allora spaziamo 😉 Sarebbe già una buona cosa modificare gli oli sintetici per la lubrificazione, causa della maggior parte delle particelle inquinanti, così da permettere una maggior resa del motore senza bisogno di “strozzarli” per rientrare, solo che i costi sono sempre alti (dicono…. ). La riprogettazione in toto dei motori non sarebbe così “complicato”, ma non conviene a nessuno tanto sempre a benzina/gasolio “devono” funzionare, più comodo cambiare i flussi del carburante in camera di combustione.. gli iniettori… stando sempre alla fine dell’800 (data di presentazione del motore diesel) 🙂 [lo]

    #1450891
    thewizardofwiz
    Partecipante

    Originariamente inviato da mauromo69: Sarebbe già una buona cosa modificare gli oli sintetici per la lubrificazione,

    e perchè mai?

    causa della maggior parte delle particelle inquinanti,

    ?????????????????????????????????????????????????????

    così da permettere una maggior resa del motore senza bisogno di “strozzarli” per rientrare, solo che i costi sono sempre alti (dicono…. ).

    cosa c’entra l’olio lubrificante con il motore “strozzato”? lo sai perchè si fa così? lo sai perchè i motori degli aerei (quei pochi che sono rimasti con il motore a pistoni ciclo Otto) sono fatti così?

    La riprogettazione in toto dei motori non sarebbe così “complicato”, ma non conviene a nessuno tanto sempre a benzina/gasolio “devono” funzionare, più comodo cambiare i flussi del carburante in camera di combustione.. gli iniettori… stando sempre alla fine dell’800 (data di presentazione del motore diesel) 🙂 [lo]

    ;hm non vedo alcun nesso logico in quello che dici, perdonami… Fabio

    #1450907
    mauromo69
    Partecipante

    Mai sentito parlare di riciclo di una parte di gas di scarico per aumentare la temperatura della camera di combustione per far si che la percentuale dei gas incombusti a causa dei vapori d’olio presenti venga ridotto al minimo? Valvole EGR? Lascia stare gli aerei che usano una tecnologia diversa e carburanti diversi, si sta parlando di automobili e di ammenicoli vari per diminuire, o meglio cercare di diminuire, tutte quelle sostanze che si ritiene siano cancerogene. Di case costruttrici che usano acidi (cerina per esempio) per eliminare il particolato che non viene bruciato, sistemi di “rigenerazione” dei filtri DPEF portando il motore a 5000-5500 giri per 20 minuti con relative fumate da far scappare un pompiere…. Il principio di funzionamento del motore è sempre lo stesso (4 fasi) dalla fine dell’800, migliorando i materiali ma non cambiando di una virgola alla base. A questo mi riferisco. [lo]

    #1450920
    visen4
    Partecipante

    Originariamente inviato da mauromo69: ….sistemi di “rigenerazione” dei filtri DPEF portando il motore a 5000-5500 giri per 20 minuti con relative fumate da far scappare un pompiere….

    Sono ignorante in materia, ma al momento di acquistare la mia macchina mi son recato dal mio mecca di fiducia.. mi ha sconsigliato di prendere l’auto col fintro anti-particolato perchè, in condizioni di guida normali, si intasa a dismisura e, a detta sua, per farlo durare “un po’ di più”, mi disse che bisognava fare dei lunghi tratti autostradali col motore impallato di giri. Questo doveva servire ad “incenerire” i depositi che si formano in condizioni normali di guida. Ovviamente, abito in campagna e per il momento non ho problemi, se abitassi nelle città dove sono in vigore i provvedimenti speciali di blocco, mi sarei inchinato (per non dire cose volgari) e mi sarei adeguato.

    #1451579
    thewizardofwiz
    Partecipante

    Originariamente inviato da mauromo69: Mai sentito parlare di riciclo di una parte di gas di scarico per aumentare la temperatura della camera di combustione per far si che la percentuale dei gas incombusti a causa dei vapori d’olio presenti venga ridotto al minimo? Valvole EGR?

    ehm… un po’ di confusione? il ricircolo dei gas dis carico ad opera della EGR (Exaust Gas Recycle) serve per aumentare la temperatura dell’ARIA in aspirazione, prelevando dallo scarico (=gas INERTI) una percentuale del 3…5% della carica fresca. la EGR viene esclusa dopo i 2000rpm o meno, seconda del carico motore l’olio non centra nulla, forse ti confondi con il blowby che è stato introdotto 30anni fa come misura antiinquinamento, ed era comunque presente su molti motori anche se veniva puntualmente escluso(=manomesso)

    Lascia stare gli aerei che usano una tecnologia diversa e carburanti diversi

    aerei con motore a ciclo otto usano gli stessi carburanti autotrazione se non lo sai, esistono ancora elicotteri con motore DIESEL stellare, la maggior parte degli ultraleggeri hanno il motore 2T 😀 le turbine sono alimentate a JP5 o JP6 che alla fin-fine è cherosene ultra rettificato e addittivato con sostanze che ne riducono la volatilità ed innalzano il flashpoint per consentire uno stoccaggio più sicuro e ridurre i rischi di incendio in caso di incidente (un biglietto aereo civile è gravato mediamente di 3 euro per questo motivo)

    si sta parlando di automobili e di ammenicoli vari per diminuire, o meglio cercare di diminuire, tutte quelle sostanze che si ritiene siano cancerogene.

    e sino qui non vedo cosa ci sia di male, ti pare?

    Di case costruttrici che usano acidi (cerina per esempio)

    la cerina non è un acido (per quello che si intende comunemente) e serve come catalizzatore di combustione (=miglioratore, acceleratore) nella rigenerazione dei catalizzatori con FAP o similari

    per eliminare il particolato che non viene bruciato, sistemi di “rigenerazione” dei filtri DPEF portando il motore a 5000-5500 giri per 20 minuti con relative fumate da far scappare un pompiere…. [quote] le pu77anate che sento a riguardo sono sempre più astratte e fantasiose ma sempre poco tecniche [ist] semplicemente, per la rigenerazione del filtro è necessario che il motore sia a temperatura di esercizio ed oltre i 2000rpm per una quindicina di minuti (=ovviamente non può succedere in città) con l’aggiunta di una fase di iniezione postcombustione a valvola di scarico aperta (possibile solo con i motori CR, of course) si innalza la temperatura dei gas di scarico sino a 1000°C circa ed in queste condizioni si inietta a valle del collettore di scarico la cerina, favorendo la combustione del particolato accumulato nelle celle il processo dura da 10 a venti minuti e si ripete ogni 500-1000km circa di guida a basso carico, mentre se il veicolo viaggia in extraurbano, autostrada o montagna l’intervallo di rigenerazione può raggiungere anche i 10000km tutto questo avviene in modo assolutamente inavvertibile, senza motori che girano a 5000giri o fumate mefitiche ah, dimenticavo: poi mi trovi un diesel da autotrazione che gira normalmente oltre i 5000giri o dev’essere spinto a 5500 per rigenerare il FAP, eh? 🙂 [quote] Il principio di funzionamento del motore è sempre lo stesso (4 fasi) dalla fine dell’800, migliorando i materiali ma non cambiando di una virgola alla base. A questo mi riferisco. [lo]

    …forse ti riferisci a cose che non conosci tanto bene… che le fasi siano rimaste quelle è un dato di fatto (e non vedo come si potrebbe cambiare), ma dire che dall’800 non ci siano stati miglioramenti è voler negare la realtà poi vorrei ricordarti che il CR è stato inventato a Bari, e mi fermo qui (per chi vuol capire) saluti motoristici Fabio

    #1451580
    thewizardofwiz
    Partecipante

    Originariamente inviato da visen4: Sono ignorante in materia, ma al momento di acquistare la mia macchina mi son recato dal mio mecca di fiducia.. mi ha sconsigliato di prendere l’auto col fintro anti-particolato perchè, in condizioni di guida normali, si intasa a dismisura e, a detta sua, per farlo durare “un po’ di più”, mi disse che bisognava fare dei lunghi tratti autostradali col motore impallato di giri. CUT

    ti consiglio di cambiare meccanico o quantomeno togliere l’aggettivo “di fiducia” e leggere la precedente risposta 🙂 il FAP o simile è virtualmente obbligatorio per i diesel, a breve saranno tutti equipaggiati con questo dispositivo saluti Fabio

    #1451591
    visen4
    Partecipante

    Grazie della puntualizzazione, mi informerò. saluti

    #1451595
    mauromo69
    Partecipante

    Mah si vede che gli ingegneri motoristi con cui faccio corsi da almeno 15 anni (responsabili tra le altre cose della progettazione del motore CommonRail/Multijet) sono confusi. Mauro/che le automobili le ripara da oltre 20 anni….. anche se non abita a Bari…. p.s. non è ancora definita l’obligatorietà del FAP o DPEF è al vaglio degli organi competenti. Io lascerei FIDUCIA al suo posto. [lo]

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