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Agosto 30, 2016 alle 6:57 pm #1852712LuigiPartecipante
In tanti mi avevano parlato della qualità pessima di questa macchina fotografica ed io concordavo al riguardo.
Mi sono fatto convincere a prenderne una e devo decisamente concordare, risultato infimo rispetto alle scatole pinhole che usavo prima.
Questo e’ il terzo rullino e devo ancora imparare ad usarla prima che mi si rompa (come per tutte le soviet in mio possesso), comunque questi sono i risultati…
Commenti, critiche e soprattutto consigli ben accetti!!Салют (Salyut) II^ type by Kiev-Arsenal (1965) “Pal ‘e fierro”
Индустар-29 (Industar-29) 2.8/80 (1960)
Skylight filter
1/125 – F11 with Rapri E201 soviet spotmeter (?!?!)
Fomapan 100
Adonal 1+37
Epson V600Agosto 30, 2016 alle 7:41 pm #1852713fotoitPartecipanteBeh, in analogico non è come il digitale la fotocamera conta ben poco, quello che conta è la lente e sopratutto la pellicola il resto 2% anche meno, ora vedo che la pellicola è una Fomapan 100, se non il massimo ma sicuramente delle migliori e con una buona gamma tonale, l’obiettivo non so cosa monta ma se c’è di mezzo la Kiev sicuramente è di qualità.
P:S:
queste sono mie considerazioni e non conosco assolutamente la fotocamera in questione ma parlando di analogico…Agosto 30, 2016 alle 8:23 pm #1852715marco66PartecipanteE’ un formato 6×6 quindi 120 giusto ?
Premetto …. non so da quanto tratti l’analogico , e quindi non so a che livello sono le tue conoscenze,
La foto da quello che si puo’ vedere qui non mi pare venuta male , mi pare di vedere una buona gamma tonale , forse in alcune zone
le ombre troppo chiuse ,anche il paesaggio e’ gradevole …….. pero’
Non si puo’ giudicare l’analogico da una scannerizzazione , ma andrebbe stampato in camera oscura
Come diceva fotoit la fotocamera (se funziona bene) non incide sulla qualita’ finale , sulla quale influiscono solo la lente ,la capacita’ di esporre del fotografo lo sviluppo ,la qualita’ della pellicola e la capacita’ di stampare.( in camera oscura)
Molto molto importante l’esposizione (quello che non c’e e’ perso) ,seguito dai giusti tempi di sviluppo, al fine di ottenere un buon negativo su cui lavorare.
Il formato 120 e’ gia grandino quindi la qualita’ di una lente influisce in maniera minore rispetto al 35mm sul risultato.
Non tralasciamo che ci sono vari tipi di scanner e quelli dedicati anche per il medio formato costano un occhio e chiaramente
saputi usare forniscono altri risultati rispetto a quelli piani.
[lo]Agosto 30, 2016 alle 8:52 pm #1852717LuigiPartecipanteeccola nella sua magnificenza…(?!?!)
il coccio, come riportato sopra, è l’ Industar-29 2.8/80 (Kiev-Arsenal)
il formato 6×6 e la Fomapan è tra le pellicole + economiche in commercio; nn proprio il max, ma comunque in linea con la fotocamera di basso livello.
Scatto analogico da circa 6 anni sia con la lente che con il foro (che sarebbe poi il modo con cui mi piace di + approcciarmi alla fotografia)…Agosto 30, 2016 alle 10:34 pm #1852718fotoitPartecipanteMai usata in 6×6 la fomapan ma su 35mm una volta era valida, usata poco perchè per me non era proprio la più economica a quei giorni, ora dopo decenni non sono più aggiornato ma non credo sia peggiorata, la kiev non era proprio l’ultima marca di 6×6, 6×7, ecc… forse la 3ª.
Agosto 31, 2016 alle 4:03 am #1852727marco66PartecipanteMa usi qualche tipo di paraluce ? aiuta nel preservare il contrasto
Mah da quanto letto in giro , non e’ uno zeiss ma fa il suo sporco lavoroBeh da lontano ci si potrebbe confondere con una Hasselblad con il planar 80 [fis] [mat]
Agosto 31, 2016 alle 3:00 pm #1852733LuigiPartecipante[quote=”marco66″ post=673447]Ma usi qualche tipo di paraluce ? aiuta nel preservare il contrasto
Mah da quanto letto in giro , non e’ uno zeiss ma fa il suo sporco lavoroBeh da lontano ci si potrebbe confondere con una Hasselblad con il planar 80 [fis] [mat][/quote]
Mi è arrivata da poco e il paraluce devo recuperarlo… anche se la lente è molto incassata in profondità all’interno dell’obbiettivo.
Da lontano assomiglia alla H, ma da vicino è molto più bella ! [inc]cit. > Dialogo breve tra me e un fotoriparatore.
Lui: Ogni volta che apro una Hasselblad e vedo quello che c’è dentro… l’eleganza e la ricercatezza di ogni singolo componente,
il modo in cui è stata progettata ed assemblata… mi rendo conto che sono al cospetto di un’autentica opera d’arte.
Io: E quando apri una Salyut / Kiev88?
Lui: No. -
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