- Questo topic ha 27 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 6 mesi fa da giancarlocoppa.
-
AutorePost
-
Settembre 15, 2008 alle 11:07 pm #1386181firebladePartecipante
Originariamente inviato da webdesigner: però una prospettiva a due punti di fuga si può fare… scusa se tu anche in un interno… ti metti con la macchina in bolla… gli spigoli di congiunzione dei muri li vedi dritti mica cadenti…
Certo, in un interno, con la stanza alta 3 metri e la fotocamera all’altezza degli occhi ti trovi con l’asse ottico circa a meta’ dell’altezza che vuoi riprendere ovvio che l’effetto è poco accentuato….. Lo scopo di un obiettivo decentrabile è quello di simulare la posizione che avrebbe la fotocamera posta a metà dell’altezza dell’edificio da riprendere che è la condizione in cui non si hanno linee cadenti. Prova a fare l’esperimento che ti ho descritto prima! Ho messo dei link nei precedenti interventi in questa discussione che ti possono chiarire il problema, ti consiglio di leggerli. 😉
Settembre 15, 2008 alle 11:32 pm #1386200webdesignerPartecipanteTale difetto di ripresa scaturisce dalla necessità (nella stramaggioranza dei casi) di fotografare un soggetto notevolmente più alto di noi, unÂ’architettura appunto, e dalla necessità di inclinare verso lÂ’alto la fotocamera per poterlo inquadrare tutto. Nella fotografia professionale di architettura, lÂ’utilizzo di apparecchi a banco ottico (chiamati anche a corpi mobili) o di obiettivi decentrabili, permettono la ripresa tenendo “in bolla” il piano pellicola (cioè senza dover inclinare verso lÂ’alto la fotocamera), ovviando il problema delle linee cadenti. quota da http://www.ambientece.arti.beniculturali.it/soprintendenza/didattica/2006-07/Esperienza%20fotografica/La%20fotografia%20di%20architettura.htm quindi come dico io non c’entra nulla l’altezza del punto di vista…
Settembre 15, 2008 alle 11:38 pm #1386203firebladePartecipanteOriginariamente inviato da webdesigner: “Tale difetto di ripresa scaturisce dalla necessità (nella stramaggioranza dei casi) di fotografare un soggetto notevolmente più alto di noi, unÂ’architettura appunto, e dalla necessità di inclinare verso lÂ’alto la fotocamera per poterlo inquadrare tutto. Nella fotografia professionale di architettura, lÂ’utilizzo di apparecchi a banco ottico (chiamati anche a corpi mobili) o di obiettivi decentrabili, permettono la ripresa tenendo “in bolla” il piano pellicola (cioè senza dover inclinare verso lÂ’alto la fotocamera), ovviando il problema delle linee cadenti.” quota da http://www.ambientece.arti.beniculturali.it/soprintendenza/didattica/2006-07/Esperienza%20fotografica/La%20fotografia%20di%20architettura.htm quindi come dico io non c’entra nulla l’altezza del punto di vista…
Ok, ho capito quello che vuoi dire, mi scuso ma avevo inquadrato male il discorso. Ho trovato un disegno che spiega la situazione, ora lo carico e poi ne parliamo.
Settembre 16, 2008 alle 12:14 am #1386217firebladePartecipanteDa questo disegno si capisce meglio la situazione: (illustrazione da “Fotografia” di Maurizio Capobussi ed. DeAgostini) La condizione per non avere linee cadenti è la complanarità tra piano pellicola e facciata dell’edificio, il che non equivale strettamente ad avere la fotocamera “in bolla”. Ovvio che per riprendere tutto l’edificio si è costretti, in mancanza di un decentrabile, ad inclinare la fotocamera, ottenendo vistose linee cadenti; oppure si dovrebbe spostare la fotocamera ad una altezza pari alla metà dell’edificio da riprendere. Spero che questo chiarisca la situazione, e mi scuso per la confusione e l’imprecisione dovuti ad incomprensione. 😉
Settembre 16, 2008 alle 12:17 am #1386219webdesignerPartecipanteNo forse mi sono spiegato male io… solo che dopo aver fatto 4 esami, tra geometria descrittiva, disegno dell’architettura, rilievo dell’architettura (usando anche fotogrammetria) e disegno iconografico e semantica del disegno mi è venuto spontaneo chiarire il fatto che l’altezza del punto di vista rispetto l’oggetto da riprendere non determina la presenza di linee cadenti. Comunque per chiarezza posta pure il disegno che hai trovato così magari lasciamo agli interessati una spiegazione migliore di quella a parole!
Settembre 16, 2008 alle 12:23 am #1386221webdesignerPartecipantecmq per curiosità hai dei link su banchi ottici?? e un decentrabile quanto può venire a costare??? sono studente all’ultimo anno della specialistica di architettura e i soldi mancano però la passione per la fotografia c’è e tanta anche!!! magari può anche essere un campo per lo sviluppo della mia professione dato che costruire sarà molto difficile con i tempi che corrono!!!
Settembre 16, 2008 alle 12:36 am #1386228firebladePartecipanteOriginariamente inviato da webdesigner: cmq per curiosità hai dei link su banchi ottici?? e un decentrabile quanto può venire a costare??? sono studente all’ultimo anno della specialistica di architettura e i soldi mancano però la passione per la fotografia c’è e tanta anche!!! magari può anche essere un campo per lo sviluppo della mia professione dato che costruire sarà molto difficile con i tempi che corrono!!!
Beh, il banco ottico è un punto di arrivo. E’ uno strumento straordinario, tutte le foto più belle di tutti i tempi sono probabilmente state fatte con esso. Solo che i costi sono proibitivi e le difficoltà d’uso richiedono un approccio “filosofico” alla fotografia, che comprende anche le notevoli difficoltà pratiche che derivano dal suo utilizzo. Puoi provare per esempio a seguire il forum http://www.fotoavventure.it
Settembre 16, 2008 alle 12:41 am #1386230webdesignerPartecipanteeh lo sò ma il banco ottico deve avere il suo fascino… ho fatto anche un esame di storia della fotografia e sono rimasto alquanto preso!!! figurati che mi son trovato a costruirmi una “camera obscura” non per lo sviluppo ma quella con il foro stenopeico… ma un idea sui prezzi??? così se mi capiterà mai…
Settembre 16, 2008 alle 12:47 am #1386234firebladePartecipanteBasta fare un giro su ebay… Un sinar, un arca swiss, un linhof, in buone condizioni costa sui 1000/1500 euro, ma compri solo le standarte ed il binario. Poi ci devi aggiungere i costosissimi obiettivi, il vetro smerigliato, il telaio portalastre…..è facile superare i 3mila euro come nulla. Poi la cosa non finisce li’, devi procurarti le lastre fotografiche e sopratutto trovare chi te le sappia sviluppare, cosa tutt’altro che scontata! Io è da un po’ che ci sto facendo un pensierino sopra, ma ci sono al momento troppe difficoltà ….forse in vecchiaia, chissa’…. 😉
Settembre 16, 2008 alle 1:14 am #1386248webdesignerPartecipanteho capito proibitivo per me… però prima o poi!!! ciao e grazie! alla prossima!
Settembre 22, 2008 alle 12:36 am #1388697laboratorio45Partecipantela spiegazione di cosa sono le linee cadenti e come evitarle mi sembra più che esaustiva, in pratica si tratta della prospettiva… io vorrei spezzare una lancia a favore della prospettiva, nel senso che, come ho già detto all’inizio della discussione, non voglio fare foto di architettura descrittive e piane… quindi la prospettiva è un elemento che sicuramente arricchisce le mie possibilità compositive. questo non toglie che appena sarò ricco mi prenderò un decentrabile, per poter scegliere tra prospettiva o proiezione…. Comunque tornando al tema iniziale io credo che l’architettura moderna dia molti spunti, colori e forme per comporre foto interessanti, ho provato a fare qualche scatto con la nuova macchina e soprattutto con il nuovo obiettivo e devo dire che sono davvero soddisfatto…. mi piacerebbe avere qualche critica o consiglio …
Settembre 22, 2008 alle 12:57 am #1388704firebladePartecipanteOriginariamente inviato da laboratorio45: Comunque tornando al tema iniziale io credo che l’architettura moderna dia molti spunti, colori e forme per comporre foto interessanti, ho provato a fare qualche scatto con la nuova macchina e soprattutto con il nuovo obiettivo e devo dire che sono davvero soddisfatto…. mi piacerebbe avere qualche critica o consiglio …
Beh, il forum è qui apposta, scegli la sezione adatta ed inserisci le tue foto, i commenti arriveranno di sicuro 😉
Maggio 10, 2009 alle 11:02 pm #1466929giancarlocoppaPartecipanteper webdesigner. Concordo pienamente con quanto spiegato da fireblade. Posso solo aggiungere per dare un esempio terra terra che, se fotografi un campanile (dal basso, ovviamente e abbastanza da vicino) sei costretto per inquadrarlo tutto ad inclinare la fotocamera, per cui tutti i “punti” che compongono l’immagine non sono più egualemte distanti dal piano pellicola (o sensore) ma sono più o meno lontani. Quelli che formano l’immagine relativa alla punta del campanile sono molto più lontani (considerando il rapporto che c’è tra la dimensione della pellicola e quella del campanile o altro), quelli più vicini (la base del campanile) sarano riprodotti più grandi. Le differenti focali degli obiettivi che si usano, riducono, se la focale è lunga e il punto di presa è lontano, o viceversa esaltano la fuga se sono grandangolari e sei vicino,quindi costretto ad inclinare di più per comprendere tutta l’immagine. Il banco ottico corregge (con il basculaggio e il decentramento) le linee “cadenti” se non ricordo male obbedendo alla regola di Scwainpflug (o come diavolosi chiama), corrigetemi se sbaglio, come disse un certo personaggio. Credo di non avere detto troppe corbellerie, se no, “corrigetemi pure!! [gra] [gra]
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.