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Fotografi subacquea: piccola guida all’acquisto per neofiti come me

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  • #1477972
    alcarin
    Partecipante

    ciao a tutti! come a molti capita, ora di partire per le vacanze manca sempre qualcosa nel corredo fotografico… in questo caso, avendo programmato una concreta possibilità di vacanze a Sharm-el-sheik, sembrava d’obbligo la necessità di strumentazione per gli scatti subacquei! ho fatto una estesa ricerca su internet, forum, siti di appassionati di sub ecc… e ho trovato molte possibilità. Pensando di fare cosa gradita, ho riassunto quanto ho recuperato in giro, magari interessa a qualcuno oltre a me! Allora: per prima cosa, bisogna dire che la fotografia subacquea si suddivide in due macro aree: 1) sino a 10 m di profondità 2) sino a 40 m di profondità Per… “approdare” alla prima, sono sufficienti custodie di plastica floscia o magari macchinette specializzate all’uso, senza neanche custodia. Per chi vuole di più, o comunque vuole sentirsi più sicuro, invece, deve andare su scafadnri che realizzano la protezione entro -40. Vi metto, in ordine decrescente di denaro necessario, ciò che ho trovato in giro per la rete. 1) Reflex e compattone (tipo bridge) 1.1) -10 m: La custodia floscia E qua si va su un terreno minato. Le custodie flosce millantano di poter raggiungere circa 5-10 m senza prendere una goccia d’acuqa, ma se non fosse così? Sicuramente hanno un prezzo abbordabile per portarsi una reflex sott’acqua: solo 300 €! Ma se devo essere sincero, ho trovato poche prove sul web: probabilmetne perchè i veri appassionati (quelli che si vogliono portare la reflex con sè, appunto) passano direttamente allo step del guscio in PC, mentre quelli che (come me) non hanno le palle per immergere una reflex, piuttosto si acconteno di meno, e si rivolgono altrove. 1.2) -40 m: Lo scafandro: un guscio in policarbonato (PC) trasparente Gli scafandri per le reflex hanno costi molto elevati, nel’ordine del 1000 euro. Poi si può andare dai 1300 degli scafandri professionali sino a 6-700 di marche meno note, ma, a detta di molti, altrettanto buone. Non ho approfondito molto questa sezione, devo dire, perchè decisametne fuori dal mio budget di fotografo sub “della domenica”, comunque sappiate che c’è in vendita di tutto e di più. Occhio che comunque agli scafandri basta un pelucco di troppo nell’o-ring (la guarnizione principale di tenuta) e glu glu glu… ciao reflex. Anche per questo non fa per me 😉 visto più che altro l’uso saltuario che ne farei. Discorso a parte merita la possibilità di prendere attrezzatura “tecnica” di seconda mano: in particolare, impossibile non citare la mitica Nikonos a pellicola, macchina nata e cresciuta solo per le foto subacquee, esistente in molte incarnazioni (dalla I alla V se non erro). Su ebay si trovano in effetti offerte interessanti, ma se si vuole qualcosa, impossibile non andare verso i 500 € per qualcosa di base e 1000 euro x qualcosa di decente… con tutti i pro e contro della pellicola. Poi certi tizi ti vendono anche delle custodie semirigide (circa 300 €) e garantiscono i -40, ma molti ne sconsigliano vivamente l’uso, e comunque di prove ce ne sono poche: evidentemente non ci si fida molto… 1.3) Questione Bridge vs. Reflex Si noti che sott’acqua non è che si possano usare tutti ‘sti teleobiettivi: di solito si sta su focali grandangolari o medie. Pertanto le compatte vanno più che bene… molti pro usano, per parlare di canon, quelle delle serie G, scafandrate: G7 (usata 330 €) se si vuole risparmiare un pochetto, G9 (430 €) per essere più fighi. I costi? Circa 200-250 € per gli scafandri, di entrambe. Scafandrare una reflex, insomma, è il top ma anche il costo lo è: e cmq il livello che si ottiene dalle foto non cambia poi molto rispetto alle bridge, a meno di esser super professionisti e quindi non stareste leggendo qui 😉 Pertanto, la scelta di una bridge permette di farsi un set da sub di tutto rispetto, con circa 500-600 € (macchina inclusa). Per le reflex, preparasi a salassi: almeno 5-600 € solo per gli scafandri base (magari usati), mentre si sale verso i 1000 (e oltre) per roba più tecnica. 2) Compatte E qui, invece, mi sono mosso con più libertà: il mio obiettivo era avere solo qualche scatto decente, quindi magari una compatta era più adatta alle mie necessità, considerato che comunque l’avrei usata solo 1-2 volte l’anno. 2.1) -10 m L’area “meno dieci” è infestata da custodie floscie, esattamente come per le reflex (cfr. più sopra). Con circa 30 € ci si prende una custodia di plastica morbida ove si può tranquillamente sistemare la propria piccolina… I risultati? Hmmm… se devo essere sincero, non ho visto molte foto fatte con questa tecnica… brutto segno! Certo che i costi sono invitanti! Il mio consiglio è usare queste custodie per immersioni a non più di 2-3 metri, a pelo d’acqua quindi, e non più giù. Potrebbe andare bene per una vacanza a Sharm… dove dicono che i pesci ti arrivino alle caviglie. E poi, sempre in questa sede, ci sono le compatte “nate” subacquee: la scelta è molto ristretta: tra le poche che funzionano sono le vivitar, l’Olympus miu sw1030, e la nuovissima Canon D10. Le vivitar sono all’insegna dello spartano: circa 100 € (150 i “top di gamma”, per così dire), ma qualità a livelli veramente infimi: valgono quello che si paga, non una lira di più: per un paio di scatti possono pure andare bene, ma sono, a mio dire, moltissimo limitanti. Da quello che ho letto, invece, sulla olympus, i possessori della miu sono abbastanza critici: tale macchinetta sembra andare bene per brevi immersioni in acqua dolce, mentre in acqua (molto) salata spesso se la vede brutta: in molti casi potete dirle addio dopo un paio di tuffi. Molto migliore, invece, la tenuta generale, in termini di robustezza ecc… Foto decenti con circa 300 €, e in pi ha alcune features fatte apposta la foto subacquea, tipo un led che sta sempre acceso in macro per facilitare lo scatto. Occhio però che a sentire gente su internet alcuni modelli sembrano decadere appena messi in acqua: molto consigliato un test “probante” prima di partire (tipo immersione nelle acque salate più vicine, con canna da pesca, a -8/-9). La nuova compatta Canon invece è molto recente, e pertanto difficile da valutare. Le poche foto reperibili in rete sembrano di una qualità accettabile, e non si lamentano grossi problemi di affogamento. Anche il flash sembra un pochino più potente del “normale” (per una compatta s’intende), cosa che sott’acqua aiuta molto, ed è IS, cosa piuttosto utile in riduzione di peso… La d10, a parte il buffo aspetto estetico, costa sui 300 € e potrebbe essere un primo passo nel mondo sub. 2.2) -40 m E anche qui si va di scafandro: ovviamente scfandrare una compatta costa molto meno di una reflex, però! Gli scafandri per compatte costano sui 150-200 €, anche se dipende molto da forma e dimensione della stessa. Ottimo, in questo caso, il kit fornito dalla Nikon (non uccidetemi, ma è così) che a circa 230 € fornisce una s210 con scafandro Nimar in policarbonato costruito su misura. La mcchinetta di per sè è una supercompatta abbastanza anonima (stabilizzata elettronicamente, per dire), e in quest’accoppiata tira fuori dei buoni risultati. E poi lo scafandro dà molta tranquillità! Se uno non ha già una compatta disponibile, quindi, una soluzione interessantissima per l’elevato rapporto prestazioni/prezzo… si ricordi infatti che se è vero che x immergersi a -10 bastano le custodie flosce, è anche vero che queste non fanno miracoli: basta un pò d’acqua e ciao, compatta da buttare e fine delle foto subacquee. Se avete una compatta da scafandrare, secondo me in qeusto caso la miglior cosa da fare è aprire un pò i cordoni della borsa ed andare sulle custodie in PC e stare un pò più sicuri. 3) Varie ed eventuali Quali le mie considerazioni alla fine della fiera? 3.1) Prestazioni e prezzo Beh, che dire, le relfex sono il top ma per una gita della domenica o settimanale secondo me sono eccessive, per costi, pesi e soprattutto rischi. Le bridge… dipende! Il costo è elevato, ma le prestazioni sono buone. Un rapporto qualità/prezzo elevato, per i fotografi “veri”, anche se magari sub veri non lo sono! Le compatte sub con sutodie flosce scendono al rango di usa e getta: se sono vecchie fotocamere che non usate più, allorea ci si può togliere lo sfizio, però prendere una compatta nuova per poi vedrla affogare miseramente al primo tuffo è un vero spreco. A ‘sto punto, è meglio prender euna compatta e scafandrarla come si deve: si avrà a disposizione una fotocamera subacquea veramente affidabile, anche se per quelle poche uscite, magari da prendere assieme a qualche amico per far calare ancora un pò i prezzi. Imbattibile, in quest’ambito, l’accoppiata nikon s210 + scafandro nimar. 3.2) Fotografare sott’acqua Bisogna anche tenere conto della peculiare situazione di scatto: sott’acuqa la luce è molto scarsa, ed inoltre si ha il fenomeno dell’assorbimento selettivo delle lunghezze d’onde, che dà alle foto subacquee un aspetto tutt’altro che gradevole. Non approfondisco il concetto perchè già ampiamente trattato, sia su internet che su questo forum. I rimedi? Principalmente 3: – scattare in raw: questa tecnica aiuterebbe molto, peccato che con le compatte non sia possibile abilitare tale opzione, mannaggia! per usufruire del raw si possono usare le canon “hackerate” con il CHDK, che però è tutt’altro che esente da difetti: e se la macchina si ferma bisogna tirare fuori la scheda, ecc… tutte cose che in acqua sono fortemente sconsigliate! – alzare gli iso: e anche questo è l’uovo di colombo… senonchè con le compatte alzare gli iso, come ovvio, riduce la qualità d’immagine a livelli infimi. In quest’ambito, le migliori di tutte sono le Fuji, che con il loro sensore “a ottagoni” forniscono risultati davvero sorprendenti anche a 1600 iso. – bilanciare il bianco molto spesso: all’uopo, si usano tavolette bianche per intervallare gli scatti ai pesciolini con qualche scatto di bilanciamento WB. In questa maniera, le tonlità di colore si recuperano e gli scatti assumono un’aria molto pi gradevole. Si pul fare più o meno in tutte le compatte di nuova generazione, tra cui la citata nikon s210. Tale pratica, comunque, è essenziale nelle discese sino a -40, meno utile sino a -10. Il BW, infatti, normalmente viene rifatto ogni circa 5 m, o comunque ogni qual volta sovvengano delle differenti condizioni di illuminazione della scena… ma questo in un sito di fotografia è decisamente pleonastico 😀 Spero che qualche altro vacanziero possa trovare questa guida di qualche minima utilità… se avete qualcosa da aggiungere, inoltre, fatemi sapere: la mia scelta si è limitata a: – Nikon s210 + scafandro: la soluzione più economica e più solida (anche se la macchinetta in sè è inutile) – Canon d10: dalla sua… beh, è Canon, poi sembra avere un bel flash potente e soprattutto è IS – un occhio alle miu… anche se un pò cara, lo ammetto: è affascinante come relizzazione (ha anche il profondimetro)! Cmq si accettano consigli (sempre sul budget 250 € massimo)… dipende anche dal fatto se voglio fare il vero e proprio sub o solo un pò di snorkeling vicino alla barriera. Ma, come ho detto più sopra, la tranquillità dello scafandro secondo è x me molto importante… e se poi passa una murena e io ho la macchina inchiodata? Salutoni, alcarin

    #1478102
    longdream
    Partecipante

    Complimenti per la guida molto esauriente ed anche competente per un neofita che non mi sembra più tale visto le idee abbastanza chiare sull’argomento. Io ritengo che la discussione merita un posto di maggior riguardo della sezione spazio aperto, in cui l’hai inserita, e preferirei collocarla in quella degli accessori per fotocamere ritenendo tale l’attrezzatura sub per le foto. Grazie a nome di tutti per la tua fattiva collaborazione. 😉

    #1478103
    kgirmi
    Partecipante

    Posso fare una domanda? Ma tu ti sei mai immerso? Hai già esperienza di immersioni?

    #1478127
    alcarin
    Partecipante

    la risposta è: no 😀 non ho mai fatto immersioni. tutto ciò che c’è nella guida è basato esclusivamente su impressioni/recensioni da me raccolte sul web. l’intento infatti non è sicuramente esaustivo nè ha pretese di verità assoluta: semplicemente, siccome ci ho messo un pò di tempo nel ricercare queste notizie (i siti che trattano esaustivametne questo argomento non sono poi molti), ho pensato che qualcuno che si trovasse nella mia stessa situazione (quella cioè di un principiante totale nel mondo della foto sub) avrebbe potuto trarre qualche giovamento da quello che io avevo già (sic) “scoperto”, non fosse altro un minimo risparmio di tempo per farsi un’idea e una infarinatura generale. that’s it! x long: sì, in effetti non sapevo dove postarla, visto che l’argomento era un pò misto! direi che cmq questa sezione va + che bene

    #1478164
    kgirmi
    Partecipante

    Capisco alcarin… certo, e hai fatto benisimmo, anzi, credo che il tuo sforzo potrà essere utili a tanti. La mia domanda era finalizzata ad un consiglio che vorrei darti. Ovvero, io di fotografia non ne capisco ancora molto, sono un neofita e i mie scatti non sono ancora degni di nota, ma di immersioni (modestia a parte) ne so qualcosa di più. Posso dirti una cosa: prima di investire dei soldi in attrezzatura foto-sub prova prima ad immergerti. Perchè? Innanzi tutto per vedere se la cosa può piacerti ed appassionarti. Molti iniziano spinti dalla curiosità e dal fascino di questa attività ma pochi continuano, è una attività densa di sacrifici, immergersi per 40/50 minuti richiede uno sforzo fisico e di organizzazione non indifferente. Quindi, il mio consiglio è di provare ad immergersi. Poi mi permetto di evidenziare che le prime immersioni non sono facili (SE ESEGUITE CORRETTAMENTE), hai molte cose a cui pensare, vedi il mantenimento del tuo assetto. Dovrai pensare a stare in assetto e corregerlo se necesario, a gurdare e vigilere sul tuo copagno, a prendere i punti di riferimento (la navigazione sub non è come camminare per le vie di una città), controllare il manomentro, gestire il corrugato, e in ultimo, ma non per questo non meno importante, a goderti la tua immersione sereno. Non credo, almeno per le prime immersioni, che ci sia spazio per la gestione di una macchina fotografica… Le mani devono essere libere e anche la mente sgombra il più possibile per gestire lo stress. Tutto qui, mi sono sentito in dovere di scrivere queste cose per darti un mio personale consiglio: prendi un buon brevetto (qui in Italia non a Sharm), fai un minimo di 25 immersioni, pendi un’altro brevetto avanzato, e poi, se la cosa ti appassiona procedi a tutti i ragionamenti fatti fino ad ora per la scelta di una buona attrezzatura… ti accorgerai che una NIKONOS corredata di lampade è indispensabile per avere buoni scatti. Buon BLU, Roberto.

    #1478263
    alcarin
    Partecipante

    grazie dell’intervento, roberto, utile a dipanare alcuni miei dubbi. In effetti, come immaginavo, non penso che se dovessi incominciare a fare immersioni (intentendo tali con vera e propria attrezzatura da sub, non semplici giretti in apnea a -4/-5 m) la prima cosa che prenderei in considerazione sarebbe la macchina fotografica… indi x cui penso proprio che mi orienterò a piccole puntate in snorkeling (queste beh, sì, queste le ho già fatte ovv!) con al seguito una compatta tra quelle sopra citate… al resto dell’atrezzatura (bridge, reflex e chi più più ne metta!) ci penserò un giorno, che credo sia in effetti, per me, ancora lontano. Non tanto per disinteresse all’argomento “immersioni” quanto per mera incapacità e pura mancanza di tempo nel cimentarmi in uno sport che (come d’altra parte molti altri), seppur affascinante, come ribadito dalle tue parole deve essere seguito con impegno e dedizione. Per quanto di più immediato mi limiterò a spendere il meno possibile ehehehe… saluti!

    #1520933
    BiMbOpAzZo
    Partecipante

    Ciao ragazzi… Sono perfettamente d’accordo con voi… sono un sub da un paio d’anni, ma con la mia fidanzata/moglie, abbiamo già fatto quasi 100 immersioni.. Praticamente ho fatto solo foto in acqua, e porto con me una compatta sin dalla 5 immresione.. Sono tornato dalla polinesia 1 mese fa, ho fatto un pò di ricerche su internet e ho preso una fotocamera vera da dedicare all’utilizzo subacqueo… ho appena acquistato una EOS 40D e sono ancora a caccia di consigli in merito a quali obbiettivi utilizzare e quali impostazioni.. Anche la scelta di una custodia è un argomento tanto “piccante” quanto costoso :)… X esperienza (web o di conoscenti che usano certi prodotti) posso dirvi che le custodie in policarbonato sono quelle che danno maggiori problemi di condensa… quelle in alluminio spesso costano 3 volte il prezzo della fotocamera. in italia ci sono 2 produttori che vanno x la maggiore; Nimar e Easydive… Tornando alla classificazione fatta da alcarin, direi che puoi dividere le foto in 2 tipi… quelle fatte verso il blu e quelle fatte vicino al pesce/corallo con una parete dietro. Se vai in mar rosso con una compatta, utilizzi una messa a fuoco Macro x il 95 % delle foto che farai… provo a farmi prestare un 10-22 x fare un pò di prove x i piccoli dettagli… metto la stagna e farò le prime prove a fine novembre… appena decido quale scafandro acquistare… ci sentiamo tra una ventina di giorni x questo!! :pr :pr

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