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Novembre 12, 2006 alle 7:19 pm #1247037jack64bitPartecipante
Ciao a tutti. Prima di aprire questo thread ho dato una scorsa alle varie discussioni ma non ho trovato niente si avvicinasse a quanto vorrei discutere con voi oggi. Come si può ben interpretare dal titolo, sempre volutamente provocatorio, spronato anche da letture che ho fatto ultimamente, ho intenzione di spingere il discorso sulla fotografia in bianco e nero. Il bianco e nero… Fa un po’ senso parlare di bianco e nero in un mondo saturo di colori. Oggi siamo costantemente bombardati da immagini a colori, a volte smorti ed a volte vivacissimi ma sempre colori e colori! Entrate in un supermercato e guardatevi intorno: file e file di televisori accesi luminossimi, confezioni di prodotti sempre più vistose ed accattivanti, vestiti sempre più…cromaticamente trasgressivi… Le stesse fotocamere digitali sono costruite per portare questa enfasi ai massimi livelli e noi stessi, in postproduzione, tendiamo quasi sempre a dare più saturazione alle nostre opere. Ma allora… perchè quando vogliamo fare qualche cosa che si distingua, qualche cosa che “colpisca” la vista la facciamo in BIANCO e NERO…? Perchè ultimamente, nel fotoalbum compaiono sempre di più foto in B/N o monocromatiche e, dico io, di ottima fattura? Molti potranno rispondere: bella forza! E’ ovvio. In un mondo come quello che ho descritto, un bianco e nero si distingue per forza, per la sua diversità dal luogo e dal “veder” comune… Io invece penso che la foto in bianco e nero sia una nuova forma d’arte, una nuova modalità di espressione e di essere, per niente monotona come la sola presenza di due colori, o non colori, la voglia far sembrare. NUOVA ?!?!?! Ma Jack hai fumato ?!?! Dicci cosa perchè di sicuro era roba buona… Fotografare in B/N è anche un ritorno al passato, alle origini, a quando ancora non esistevano le pellicole a colori. E’ un “saperci fare” con le ombre e con le luci, un gioco di contrasti, di sfumature o di tagli netti. E’ un modo di proporsi, elegante e raffinato, è un modo per far riflettere il fotografo. Se la foto non ha un buon soggetto o non riesce a suscitare nessun sentimento, se, insomma, non ti colpisce il cuore, col B/N te ne accorgi subito. Lì non hai il colore ad aiutarti, a colpire la vista di chi guarda, devi avere il soggetto, l’emozione… in poche parole, secondo me, col B/N si vede la vera fotografia… Molti, guardando il mio fotoalbum, potrebbero dire: “…eccolo Jack, mò che le sue foto sono quasi tutte in B/N, dice che il B/N è arte… Secondo me è che non sa scattare a colori… Jack, ma ci facci il piacere…” Allora… ditemi voi come la pensate… 🙂 🙂 🙂 Jack [lo]
Novembre 13, 2006 alle 3:26 pm #1247091jack64bitPartecipante…ma non c’è nessuno che ha qualche cosa da dire in questo thread ?? Dai forza! Ciao Jack [lo] [lo]
Novembre 13, 2006 alle 4:09 pm #1247096mabriolaPartecipanteCaro Jack, personalmente sono un amante della fotografia B/N, per diversi motivi, soprattutto emotivi, perchè la foto in B/N è una foto “senza tempo” fatta di recente ma che viene da lontano, non databile, indecifrabile. Il fascino del B/N mi ha colpito da bambino quando vedevo un mio vecchio zio che aveva il suonegozio di fotografie sviluppare e stampare rullini 6×6 della sua Rollei biottica. Certo oggi è diverso il B/N digitale non è proprio “fascinoso” come la pellicola ma a mio avviso è molto vicino. Da distinguere però il B/N che io ho in testa e nel cuore non è quello che spesso viene definito tale ma che in realtà è uno spaziare di grigi, questo infatti è il più semplice errore da ottenere nelle conversioni da digitale colore a B/N. Spesso viene anche usato per correggere imperfezioni che nel colore non si perdonano ma che in B/N non sono perfettamente visibili o che addirittura in alcuni casi, come nei micromossi, ne accentuano il fascino. Tutto questo per quotarti in pieno e nel dire viva il biano&nero for ever! Schermate e bruciate gente! Come si faceva una volta…
Novembre 13, 2006 alle 4:32 pm #1247097eosmacPartecipanteCome ho più volte affermato il bianco e nero è da sempre una tecnica fotografica di un certo impegno tecnico e artistico. Purtroppo la fotografia digitale ha ridotto il b/n ad un semplice effetto ottenibile comodamente con photoshop e simili, ma non è così per fortuna, perchè una fotografia bianco e nero rappresenta un modo di vedere il mondo con colori che in questo caso vengono espressi con le varie tonalità di grigio i cui limti estremi sono rappresentati appunto dal bianco e dal nero. In fase di scatto dobbiamo imparare ad esporre la pellicola o il sensore in maniera tale da poter ottenere un risultato finale degno di essere denominato “Bianco e Nero”. Non è affatto facile, con un programma di grafica riusciamo ad ottenere soltanto un pallido clone di una vera fotografia in b/n. Ciao
Novembre 13, 2006 alle 4:35 pm #1247098giangiusAmministratore del forumsono d’accordo con te quando dici che oggi il bianco & nero rivive più che mai, creandosi sempre più spazio nell’era della tecnologia a portata di tutti, della tecnologia che tutto permette, tutto fa e che toglie di fatto il sapore di raggiungere qualcosa di non possibile, di immaginare qualcosa di non tangibile, di sentire qualcosa di non convenzionale, insomma…per me oggi il bianco e nero rappresenta sempre più una fuga dal presente, un ritorno ad un tempo, e ad una forma d’arte, che stimola e facilità l’espressione di emozioni personalissime.
Novembre 13, 2006 alle 6:46 pm #1247108jack64bitPartecipante…allora… le foto in B/N sono migliori…. si estrapola meglio il soggetto, con meno distrazioni… è una foto senza tempo fatta di recente ma che viene da lontano, non databile… è sempre più una fuga dal presente, un ritorno ad un tempo ed ad una forma d’arte che stimola le espressioni… oggi è troppo spesso uno spaziare di grigi… non è più il bianco e nero di una volta… dobbiamo imparare ad esporre la pellicola od il sensore per ottenere un risultato finale degno dei essere denominato B/N… con la grafica riusciamo ad ottenere solo un pallido clone di una vera foto in B/N Ho voluto raccogliere i punti fondamentali, a mio avviso, dei vostri interventi… e mi sembra di aver composto una poesia… Li ho separati per concetti: quello che è il B/N… quello che non dovrebbe essere… quello che dovremmo fare per raggiungere un buon livello. Mentre scrivo questo messaggio, sto ripensando ad una foto di Michele (mabriola). Niente di più azzeccato il titolo. “Il tempo passa lento…” fino a diventare un NON TEMPO. Col B/N il tempo non scorre, si ferma, diventa indecifrabile e quindi si arriva al “PER SEMPRE…”. E’ inoltre una tecnica sofisticata per fermare l’attimo, di sapiente uso della tecnologia per avere il massimo effetto, per condividere con gli altri le tue stesse EMOZIONI… [zzz] [zzz] [zzz] [zzz] Scusate… stavo sognando ad occhi aperti… Forse questi nostri discorsi potranno sembrare incomprensibili a chi è più giovane e non ha mai vissuto in un periodo in cui il colore non era tecnicamente perseguibile. Penso siano così incomprensibili che a volte mi viene da pensare: ma non è che noi si viva troppo di ricordi…? Attendo consiglio… e scusatemi se per un po’ mi assento… torno a sognare… Ciao Jack [zzz] [zzz] [zzz]
Novembre 14, 2006 alle 6:44 am #1247157FrancoPartecipanteIl BN si legge, si decifra, s’interpreta e poi s’immagina, con gli occhi si ripassano le onde di grigi che sfumano, e poi si gusta il suo sapore nelle forme, nelle geometrie delle linee e dei toni monocromi che lo compongono, e poi dopo s’interpreta, si cerca di capire la foto dando una propria versione alla mancanza di cromia, come in una storia surreale, raccontata e descritta nei minimi particolari, ma priva di vita, di sostanza vitale, un texture di luci e di ombre, come di voci e parole lontane e approssimative. Il COLORE è lo specchio della vacuità della realtà, la tavolozza che piu’ avvicina i ricordi ignorando la relatività e soggettività che li compongono, uno scatto e la realtà si blocca, la relatività dell’esistenza e delle cose prende forma in una porzione di spazio senza tempo, così come l’abbiamo vista, così come l’abbiamo interpretata, dobbiamo solo godere poi di uno spazio di tempo, fermato all’infinito, di cui possiamo vedere l’immagine ferma nei suoi splendidi colori senza vita apparente, ma viva nei ricordi, indelebile, fredda memoria di quello che fu’, viva speranza di quello che è. PS: scusate i toni appassionati (è colpa vostra), ma non volendo catalogare in modo razionale BN e COLORE, ho aggirato l’aspetto dualistico di questi due generi, definendoli e immaginandoli in una analogia tra scrittura e disegno. 😀 😀
Novembre 14, 2006 alle 12:24 pm #1247161picar68Partecipantesecondo me il b/n è diventato una tecnica fotografica quando è nata la pellicola a colori.è obiettivamente difficile “sparare” una foto direttamente in b/n. E chi lo sa fare ritengo abbia una perfetta conoscenza della luce e dei suoi “giochi”. Non voglio contraddire nessuno però credo che un buon b/n anche in post produzione è altrettanto difficile da ottenere. Applicare il giusto contrasto, regolare i mezzi toni, bilaciare le luci alte… non è semplicissimo. Personalmente, considero il b/n la “matrice” della fotografia e, per questo, sempre affascinante.
Novembre 15, 2006 alle 11:23 pm #1247349jack64bitPartecipanteChe belle riflessioni ragazzi! Fra65 per me doveva fare il poeta… o lo scrittore. Sei fantastico e ti immagino quando scrivi, ci metti la passione ed il sentimento come nelle tue foto! Picar68 invece ha colto e sviluppato un punto fondamentale della discussione e che io avevo appena accennato: è difficile fare una foto in B/N. Non basta convertirla con Photoshop. La devi pensare in B/N. Devi pensare al contrasto alle luci… Se io, per esempio, voglio fare delle foto e se penso possano rendere meglio facendole in B/N, metto subito sulla macchina il profilo adatto in quanto, uno scatto a colori bello e ben fatto, non è detto che in B/N abbia lo stesso fascino. E’ per questo che forse è considerata ancora di più un’arte e non semplice fotografia… (sempre che la fotografia sia semplice…). Voi che ne dite? Ciao Jack [lo]
Novembre 16, 2006 alle 3:44 am #1247365FrancoPartecipantedai Jack 😀 non esagerare….. Grazie per le parole…. in questo periodo la passione della fotografia può bastare, ho veramente poco tempo e i post che scrivo qui sono ore rubate al sonno. 😉 Per la necessità di immaginare in fase di esecuzione le esigenze del BN, sono in linea con i vostri pensieri. E’ utile immaginare la scena in BN prima ancora di scattare, non solo per la resa dei contrasti e dei toni (in rapporto coi colori convertiti in BN) ma anche per adattare, modellare il soggetto per dargli risalto in una scena BN. Non tutti i soggetti vengono bene in BN, ad esempio nel BN la presenza umana è, oserei dire fondamentale. Invece nel colore, essendo proprio l’elemento cromatico la chiave della composizione è esso stesso l’indizio che rende utile questa tecnica rispetto il BN. Ma non si tratta solo di predisposizione del soggetto/scena ma anche di tecnica di ripresa, e di stili, in una stessa situazione possiamo prendere una foto BN ben riuscite e poi, cambiando posizione, angolatura, obbiettivo, filtro, tempi, diaframmi e luci, scattare un’altrettanto bella foto a colori. Ad esempio in una scena di reportage è possibile esaltare la drammaticità della scena attraverso diversi sbocchi fotografici, in questo caso la tecnica regina è il BN, perchè con fredda neutralità descrive bene i contrasti duri della vita. Ma anche il colore può dire la sua, proprio perchè ha l’elemento colore, come due occhi azzurri durante i festeggiamenti di vittoria ai mondiali, o un rivolo di sangue misto a terra sul volto del combattente, oppure la riga rossa sull’orlo di un obbiettivo, Canon ovviamente. 😀
Dicembre 9, 2006 alle 1:37 pm #1249337jack64bitPartecipanteOriginariamente inviato da fra65: … … ad esempio nel BN la presenza umana è, oserei dire fondamentale… …
In questi giorni sto preparando delle mie foto per portarle ad una specie di esposizione che si svolge all’interno di un bar della mia cittadina. Ho preparato le conrnici, i passepartout (rigorosamente neri e di carta “Murillo” di Fabriano) e mi sono accorto che… le foto scelte, tutte in B/N, quelle che cioè mi hanno colpito di più e che esporrò, sono tutte incentrate sulla presenza della persona… Mi è tornato in mente questo post e sono venuto a rileggerlo ed ancora una volta non vedo come non dare ragione a quanto scritto. Dirò di più. Tempo fa, durante le mie divagazioni “internettifere”, mi sono imbattuto in un sito di un giornalista, non ricordo il nome, ma esponeva alcune foto molto cruente di zone di guerra. Ebbene, anche il sangue rosso dei poveri morti era ben interpretato in B/N. Che cosè secondo voi allora: è la pontenza di questa particolare dicotomia del colore o bravura estrema di un autore ? Jack [lo]
Dicembre 10, 2006 alle 1:52 pm #1249392rpolonioPartecipanteCiao Jack, ho letto che ti stai preparando per una tua esposizione fotografica, qualche anticipazione c’è la puoi dare, come per es. se esponi in b/w o anche a colori ecc.. Presenti anche foto che hai messo sul tuo foto album? Fra me ho fatto una scomessa perchè vorrei vedere se ci azzecco sulla tua scelta, ho scelto 11 foto, poi se ci posti qualche foto dell’esposixione voglio vedere quante ne ho indovinate.(è chiaro che è una questione di gusti) Auguroni Renzo
Dicembre 10, 2006 alle 2:30 pm #1249393jack64bitPartecipanteCiao Renzo! Grazie per gli auguri. Le foto che espongo sono tutte in B/N eccetto una. Ecco la lista presa dal mio fotoalbum: [IMG]public/imgsforum/2006/Esposizione.jpg[/IMG] La scelta dell’unico colore l’ho fatta dopo aver visionato il luogo (è un bar del centro molto frequentato). Mi serve per spezzare un po’ la sfilata di cornici nere. Ciao! Jack [lo] PS. Ovviamente l’esposizione seguirà un filo logico. Le immagini qui le ho messe un po’ a caso… Son curioso di sapere quante ne hai azzeccate…
Dicembre 10, 2006 alle 4:36 pm #1249401rpolonioPartecipanteIo avevo scelto: Il pensatore L’uomo invisibile Senza parole… Pagliaccio Mendicante Colonnato Giocatori di strada Sid e Nutella… Solitudine (uomo) X-trail Treno 4 Ciao
Dicembre 10, 2006 alle 5:00 pm #1249403jack64bitPartecipanteAlcune di quelle che hai elencato le ho comunque stampate. Le cornici non le ho ma forse la ProLoco mi “affitta” un locale per esporre tra qualche mese visto che fornisco loro le foto degli avvenimenti “aggratise”. Purtroppo in questo bar ci sono solo 11 ganci e ho voluto mantenere un filo conduttore comune che è “Scatti di strada”. Speriamo piacciano… Ciao ! Jack [lo]
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