Il bianco e nero, il mio amore!Il mio primo amore, dovrei dire, ma lo è ancora adesso. Ho imparato a fotografare da bambina, in bianco e nero. Dovrei dire che prima ho imparato a sviluppare in bianco e nero, mio papà mi faceva fare tempi di bagno diversi per la stessa foto, e poi discutevamo su quale era il migliore, quale esaltava la scala dei grigi, quale appiattiva. Poi le prime uscite sul campo, le prime foto, i mille errori e la scoperta: pensare in bianco e nero! E’ diventato tutto più facile, le luci e le ombre erano “diverse” così, le scale dei grigi anche. Poi i primi filtri da bianco e nero, esaltare certi toni e nasconderne altri. Ora anche col digitale faccio tanto bianco e nero, ma cerco di non dimenticare il passato, cerco di scattare direttamente così, non amo la postproduzione. E se posso già nello scatto uso i cari vecchi filtri, perché quelli del software della macchina e quelli della postproduzione non sono comparabili in riuscita al vecchio filtro davanti all’obiettivo. Ho provato, la stessa identica foto senza filtro, col filtro applicato e col filtro software. Arrivata a casa a quella senza filtro ho “lavorato” al pc per simularlo. Risultato…continuo ad usare i vetri (o)