[angel110]

Salve a tutti vorrei guadagnarmi qualche soldo facendo foto alle lauree. Oggi sono andato ad una laurea solo che c’era già l’omino ufficiale che scattava foto. Che mi consigliate per iniziare?

[zetahawk]

Dovresti presentarti come titolare di uno studio fotografico o anche come collaboratore e se non sei inquadrato potresti farti compilare un contratto di prestazione occasionale.

[angel110]

ok ma con chi devo parlare?

[zetahawk]

Puoi presentarti in segreteria ma in pratica ci vorrebbe qualche conoscenza all’università che possa presentarti a chi di dovere. Sai come vanno queste cose…è la stessa cosa che succede durante la stagione delle comunioni e delle cresime. Ogni fotografo ha la sua parrocchia ed ogni prete il suo regalino.

[vinciorio]

Allora, la questione è questa qua: ogni Ateneo, Università o Facoltà, ha il suo fotografo,”l’omino di fiducia” come lo hai descritto tu; questo omino ha una sorta di monopolio, e ad ogni laurea della stessa Facoltà, Università o Ateneo vedrai sempre e solo lui. Io spesso mi ritrovo a fare foto alle lauree di miei amici, tutti iscritti in vari rami e in varie Facoltà del mio Ateneo, ed ogni volta c’è sempre lui…il fatidico “omino”. Sistematicamente vengo “gentilmente invitato” dallo stesso a fargli spazio, e a far in modo che il suo lavoro non venga intalciato. In realtà io non sono niente di più che una persona che in tono amichevole e soprattutto gratuito, scatto le foto a miei amici mentre discutono le tesi, solo per il fatt di possedere una reflex allora vengo visto come minaccia al suo lavoro. Piccolo particolare: mentre io faccio le foto solo ed esclusivamente a quel determinato candidato(mio amico), lui se li fotografa tutti, per poi andare dai genitori o dal candidato stesso, e fare la propria offerta(generalmente 8 foto stampate formato 15×20 alla modica cifra di 60/70 euro), e se giustamente le persone presenti vedono anche me con un attrezzatura che non è proprio una compattina, allora potrebbero diffidare di lui. Proprio per questo l’omino di fiducia della facoltà ogni volta mi impedisce(senza alcun diritto) di fare determinate foto, magari negandomi l’accesso in determinate zone dell’aula, oppure mettendosi davanti cercando di rovinare lo scatto…credimi ne ho viste di tutti i colori. La peggiore tra tutte?!? sono stato anche minacciato, sentendomi dire(in dialetto napoletano che traduco gentilmente per la comprensione della comunità canoniana) “ora mi vuoi far lavorare o dobbiamo aspettare che succede qualcosa e non ti ci faccio venire più qua sopra?!?” Con questo discorso certo non voglio scoraggiarti, bensì aprirti gli occhi su una questione e su un “mercato” che dalle mie parti è chiuso(almeno dalle mie parti). Visto il margine di guadagno che hanno questi fotografi(per circa 15 persone in ogni seduta di laurea…fatti due conti!!!) credoche sia alquanto difficile riuscire ad inserirsi o addirittura prendere il suo posto. Anche io avevo pensato la stessa cosa che hai pensato tu, ma poi ho capito le difficoltà del caso, e preferiso “lavorare”, a titolo gratuito o meno, solo su commissione specifica di amici o conoscenti. Spero aver fatto cosa gradita e ti chiedo scusa se ono stato troppo schietto nelle mie affermazioni, ma purtroppo questo è il quadro della realtà (triste) delle mie zone. Un saluto, Vincenzo

[zetahawk]

Purtroppo la situazione descritta da vinciorio viene a crearsi non solo in ambito lauree ma anche durante comunioni, cresime e matrimoni. Per fortuna non è sempre così e in molti casi viene a crearsi la situazione opposta. Qualche volta capita di incontrare il solito invitato che per qualche strana forma di esibizionismo intralcia il nostro lavoro. Fino a quando fotografi in chiesa rispettando le varie fasi della celebrazione e tenendoti alla dovuta distanza non ci sono problemi, ma quando ti presenti con la tua bella reflex durante le sessioni fotografiche esterne la situazione cambia perchè in quel momento non stai soltanto disturbando ma ti stai appropriando di immagini di un set fotografico privato. Per le fotografie in esterni ci sono locations difficili da raggiungere per questo il solito esibizionista si presenta durante le sessioni fotografiche fatte alla sala ricevimenti. Ciao

[doctorcasper]

Originariamente inviato da vinciorio: Allora, la questione è questa qua: ogni Ateneo, Università o Facoltà, ha il suo fotografo,”l’omino di fiducia” come lo hai descritto tu; questo omino ha una sorta di monopolio, e ad ogni laurea della stessa Facoltà, Università o Ateneo vedrai sempre e solo lui. Io spesso mi ritrovo a fare foto alle lauree di miei amici, tutti iscritti in vari rami e in varie Facoltà del mio Ateneo, ed ogni volta c’è sempre lui…il fatidico “omino”. Sistematicamente vengo “gentilmente invitato” dallo stesso a fargli spazio, e a far in modo che il suo lavoro non venga intalciato. In realtà io non sono niente di più che una persona che in tono amichevole e soprattutto gratuito, scatto le foto a miei amici mentre discutono le tesi, solo per il fatt di possedere una reflex allora vengo visto come minaccia al suo lavoro. Piccolo particolare: mentre io faccio le foto solo ed esclusivamente a quel determinato candidato(mio amico), lui se li fotografa tutti, per poi andare dai genitori o dal candidato stesso, e fare la propria offerta(generalmente 8 foto stampate formato 15×20 alla modica cifra di 60/70 euro), e se giustamente le persone presenti vedono anche me con un attrezzatura che non è proprio una compattina, allora potrebbero diffidare di lui. Proprio per questo l’omino di fiducia della facoltà ogni volta mi impedisce(senza alcun diritto) di fare determinate foto, magari negandomi l’accesso in determinate zone dell’aula, oppure mettendosi davanti cercando di rovinare lo scatto…credimi ne ho viste di tutti i colori. La peggiore tra tutte?!? sono stato anche minacciato, sentendomi dire(in dialetto napoletano che traduco gentilmente per la comprensione della comunità canoniana) “ora mi vuoi far lavorare o dobbiamo aspettare che succede qualcosa e non ti ci faccio venire più qua sopra?!?” Con questo discorso certo non voglio scoraggiarti, bensì aprirti gli occhi su una questione e su un “mercato” che dalle mie parti è chiuso(almeno dalle mie parti). Visto il margine di guadagno che hanno questi fotografi(per circa 15 persone in ogni seduta di laurea…fatti due conti!!!) credoche sia alquanto difficile riuscire ad inserirsi o addirittura prendere il suo posto. Anche io avevo pensato la stessa cosa che hai pensato tu, ma poi ho capito le difficoltà del caso, e preferiso “lavorare”, a titolo gratuito o meno, solo su commissione specifica di amici o conoscenti. Spero aver fatto cosa gradita e ti chiedo scusa se ono stato troppo schietto nelle mie affermazioni, ma purtroppo questo è il quadro della realtà (triste) delle mie zone. Un saluto, Vincenzo

È capitata esattamente la stessa cosa a me all’Università di Parma, alla laurea di alcune mie amiche che mi avevano chiesto di fare loro le foto. Il fatidico omino, vedendomi dotato di reflex, si è impaurito e ha fatto il possibile per mettersi in mezzo (in particolare alle proclamazioni), ricevendo poi una serie di improperi da parenti e amici dei laureandi che è meglio non riportare in questa sede. Devo peraltro aggiungere che ho visto alcuni suoi lavori e sono veramente scandalosi (e usa pure Nikon). Come ha detto Vincenzo, senza aver neanche provato ad entrarvi, ho avuto anche io l’impressione che si tratti di un mondo piuttosto chiuso, dove la chiusura è dettata da qualche accordo tra galantuomini.

[vinciorio]

Originariamente inviato da doctorcasper: l’impressione che si tratti di un mondo piuttosto chiuso, dove la chiusura è dettata da qualche accordo tra galantuomini.

quoto e straquoto…. [ita]

[gaspari]

A me è capitata la stessa identica cosa al matrimonio di amici che mi hanno espressamente richiesto di scattare foto in libertà che avrebbero tenuto nell’album non ufficiale contenente tutte le foto fatte da amici e parenti. Nei giorni precedenti ho individuato un posto nella chiesa in cui avrei potuto scattare in assoluta tranquillità senza intralciare nessuno e rispettando il ruolo del fotografo ufficiale. Arriva il fatidico giorno e appena il fotografo ha visto che non ero dotato di semplice compatta con flash incorporato gli si sono rizzati i capelli e durante la cerimonia il suo pensiero principale era di intralciare il mio operato e credetemi, si intuiva benissimo. Io comunque sono stato molto discreto tanto che quando siamo usciti gli sposi e gli amici pensavano che durante la cerimonia me ne fossi andato al bar. Le foto che ho scattato sono carine ed ho fatto degnamente la mia parte. Una bella soluzione è fare amicizia con il fotografo preferito, ovvero quello più vicino ai propri gusti fotografici, e con molta umiltà cercare di collaborare per poi riuscire un giorno a fargli da spalla. Da qui si imparano molte cose, si affina la tecnica e ci si diverte. Certo, nei primi periodi non è una passeggiata… guadagno zero e molto tempo speso, ma poi da cosa nasce cosa. Adesso collaboriamo (ovviamente è lui che coordina), e ci si passa i lavori a vicenda senza invidie o paure di rubarsi il lavoro perché si lavora onestamente e con molta trasparenza. Questa è la mia esperienza, spero di aver fatto cosa gradita.

[marcosantoro]

Mi trovate perfettamente d’accordo con le vostre esperienze. Purtroppo in molte zone, ci sono fotografi che operano come “baroni”, precludendo il lavoro o l’operato dell’occasionale o di qualche amico/conoscente chiamato a scattare delle foto. Personalmente trovo disdicevole un tale operato, (parto dal presupposto che se sei capace e bravo lavori lo stesso), cosa peraltro capitata allo scrivente col battesimo della mia nipotina. “Collega” che puntualmente s’è messo in mezzo se non davanti all’obiettivo di proposito. Ero in una chiesa, quindi ho evitato di far “chiassate”, ma la voglia perlomeno di resettargli la CF l’ho avuta di brutto. Lezione imparata allora:”prendi da parte il tipo, gli parli cortesememte ed in maniera molto elementare affinchè non possa equivocare, lo preghi semplicemente di fare attenzione a non disturbare le tue inquadrature, nel pieno rispetto reciproco precisando che al di fuori di….. non hai altri interessi.” E poi speri che si possa scattare con la dovuta serenità ed attenzione per l’evento che si è chiamati a riprendere.

[zetahawk]

Originariamente inviato da doctorcasper: Devo peraltro aggiungere che ho visto alcuni suoi lavori e sono veramente scandalosi (e usa pure Nikon).

Scusami perchè se avesse usato canon sarebbe cambiato qualcosa o secondo te utilizzare una nikon rappresenta un qualcosa di cui vergognarsi?

[craniof]

A me allora è andata benone… perché alla laurea di mia moglie il fotografo ufficiale appena mi ha visto s’è messo a sedere con la sua bella 5D + 24-105 + flash esterno … sono stato io a dirgli “prego, faccia anche lei le foto”, perché io al tempo non avevo il 580 ed avevo paura di lavorare con tempi troppo lunghi (anche a iso 1600: l’illuminazione non era gran ché). Si parla dell’ateneo di Pisa, facoltà medicina. Comunque è vero che ogni facoltà ha il suo “omino” e non lo schiodi…

[angel110]

Ragazzi c’è un servizio delle Iene sul racket delle foto all’università di Napoli e Roma, guardatelo.. Non ho avuto esperienze così negative ma mi ci ritrovo in quello scenario.

[vinciorio]

Angel saresti cosi’ gentile da linkare qs servizio se sai dove si trova? io ho provato a fare un giro in rete ma non ho trovato nulla. Mi interesserebbe molto. Grazie in anticipo,Vincenzo

[Inno89]

Era in onda questa sera su Italia 1.. Ecco il link http://www.youtube.com/watch?v=K33F16w2ntQ 😉

[Autore]

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