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geometrie dell’EUR

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  • #1632635
    galad
    Partecipante

    Oggi ho fatto per la prima volta un giro all’EUR, di cui immaginavo mi avrebbero affascinato le linee dell’architettura. Posto alcuni scatti che spero non siano troppo stereotipici. Osservazioni e suggerimenti sono i benvenuti. (immagini a seguire, ho sbagliato pulsante e postato troppo presto :S )

    #1632637
    galad
    Partecipante

    Ecco le immagini 🙂 1. [IMG]public/imgsforum/2011/2/IMG_5688_b.jpg[/IMG] 2. [IMG]public/imgsforum/2011/2/IMG_5687_b.jpg[/IMG] 3. [IMG]public/imgsforum/2011/2/IMG_5679_b.jpg[/IMG] 4. [IMG]public/imgsforum/2011/2/IMG_5699_b.jpg[/IMG] 5. [IMG]public/imgsforum/2011/2/IMG_5697_b.jpg[/IMG] 6. [IMG]public/imgsforum/2011/2/IMG_5717_b.jpg[/IMG] 7. [IMG]public/imgsforum/2011/2/IMG_5711_b.jpg[/IMG] 8. [IMG]public/imgsforum/2011/2/IMG_5713_b.jpg[/IMG] Tra l’altro ho visto che all’Eur è anche stato fatto un incontro dei canoniani romani 🙂

    #1632638
    dinifra
    Partecipante

    Molto belli!

    #1632657
    diego_75
    Partecipante

    Un bel lavoro, mi piacciono molto.

    #1632921
    galad
    Partecipante

    Grazie a tutti dei benevoli commenti. Per anbe34, ecco la foto 7 a colori: [IMG]public/imgsforum/2011/2/IMG_5711.jpg[/IMG]

    #1632933
    reynolds
    Partecipante

    Hai fatto un buon lavoro. Molto belle le due foto a colori, però le elaborazioni in bianco e nero lasciano a desiderare. La seconda è molto sovraesposta, ed in misura minore anche la terza, inoltre mancano i neri profondi. Immagino che le altre foto a colori siano decisamente migliori.

    #1633113
    galad
    Partecipante

    Innanzitutto grazie del passaggio. Ammetto però che sono un po’ confuso, e mi rivolgo soprattutto a reynolds. Infatti questa è stata una delle prime occasioni in cui ho deciso di scattare in bianco e nero per farne un’opportunità (auto)didattica e concentrarmi sulla gestione della luce. Tra l’altro, penso che questi soggetti architettonici si prestassero al B/N. L’applicazione Aperture, che ho usato per lo “sviluppo” del raw, ignora i picture style di scatto, quindi ho dovuto riconvertire io al bn, e può darsi benissimo che io non abbia fatto un buon lavoro (a prescindere dal fatto che ci può essere chi, come anbe34, preferisce comunque la versione a colori). Ad ogni modo, anche lavorando su contrasto e bilanciamento dell’istogramma, penso che una versione della foto 2. meno esposta e con i neri profondi non renda giustizia all’immagine “reale”. Sul mio schermo, tra l’altro, la foto 2. postata sopra mantiene tutti i dettagli leggibili anche nei punti più chiari. Posto allora anche una versione più contrastata in bn e l’originale a colori (praticamente senza pp), per cercare di capire se secondo voi vanno meglio e capire come lavorare meglio il B/N su questi e su futuri scatti. [IMG]public/imgsforum/2011/3/IMG_5687_b__1_.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2011/3/IMG_5687_b__2_.jpg[/IMG]

    #1633119
    reynolds
    Partecipante

    Galad, trovo decisamente migliore questa tua ultima elaborazione, rispetto alla foto n° 2 iniziale. Qui si cominciano a vedere dei neri, anche se non profondi, che nella foto 2 non vedevo. Anch’io, come Anbe34, preferisco il colore, almeno con questi soggetti. Il bianco e nero non è adatto a tutto, ed as mio parere questo genere di foto sono preferibili a colori.

    #1633280
    galad
    Partecipante

    Reynolds, grazie delle tue osservazioni. A questo punto però vorrei chiederti anche un parere/informazione, più in generale, sullo sviluppo di un raw di un soggetto abbastanza uniformemente illuminato, diciamo ad esempio con un intervallo di luminosità di 3 stop tra zone più luminose e meno luminose. Se lo scatto è ben esposto, l’istogramma sarà relativamente compresso nella parte centrale, non ci saranno bianchi molto luminosi né neri profondi. Lavorando sul contrasto e sulle curve/livelli, sarà possibile “dilatare” e “deformare” l’istogramma in vari modi, ad esempio spalmandolo su tutta la gamma riproducibile dal monitor, “creando” così i neri profondi e le alte luci. La domanda è: è questo il modo in cui ci si aspetta di procedere in linea di massima per ottenere un’immagine digitale B/N ben “sviluppata”?

    #1633284
    reynolds
    Partecipante

    Il tuo modus operandi è giustissimo Galad, l’osservazione dell’istogramma può aiutare moltissimo. Personalmente però lo uso poco, e preferisco fare le regolazioni “ad occhio” direttamente sul monitor. Tra i parametri di regolazione dell’immagine che hai citato non vedo però luci ed ombre, a mio parere utilissimo. Devi però procedere e fare in modo di avere sulla foto bianchi puri, una buona tonalità di grigi, e soprattutto dei neri profondi. I grandi maestri della fotografia insegnano molto, prova ad osservare qualche foto di HCB, Bischof, Ansel Adams, etc. e troverai conferma di quanto ti ho scritto.

    #1633287
    fireblade
    Partecipante

    Originariamente inviato da reynolds: I grandi maestri della fotografia insegnano molto, prova ad osservare qualche foto di HCB, Bischof, Ansel Adams, etc. e troverai conferma di quanto ti ho scritto.

    Ehhhh ma quelli lavoravano con pellicole che registrano meglio luci ed ombre. In digitale è dura.

    #1633531
    galad
    Partecipante

    Anche io nel mio piccolo, quando ero più giovane, ho sviluppato e stampato qualche pellicola in bianco e nero; e, almeno teoricamente, sono consapevole delle differenze tra l’analogico e il digitale da questo punto di vista. Torno però sull’argomento di prima, che non mi è ancora chiaro; scusatemi perciò se sembro insistente. Pensiamo ad esempio di voler fotografare una scena con un range dinamico di 3-4 EV. Il mio monitor avrà una gamma di 10-12 EV (se non sbaglio). Domanda: per “sviluppare bene” il raw ci si aspetta, in linea di massima, di effettuare regolazioni in modo da riempire tutta la gamma del monitor (e oltre)? E’ chiaro che in altre occasioni un aumento del contrasto sarà necessario, ma non si rischia anche di snaturare eccessivamente l’immagine di una scena che era invece uniformemente illuminata? Ho fatto una prova. Foto 1) l’immagine RAW senza modifiche (in rosso un crop e relativo istogramma). Foto 2) un’immagine “ben calibrata” secondo il mio gusto inesperto. Foto 3) un crop ricalibrato (in rosso) e l’istogramma del crop; il resto dell’immagine è molto (?) sbilanciata. [IMG]public/imgsforum/2011/3/Prove_contrasti.jpg[/IMG] Confrontando i riquadri di 1) e di 3) mi sembra abbastanza evidente la differenza. Ma non si rischia in questo modo, non solo di conferire all’immagine un carattere molto drammatico (libera scelta espressiva), ma di essere poco fedeli alla “realtà”? Davvero mi dite che è la prassi? Grazie per la pazienza, e scusate ancora per l’insistenza, ma mi piace capire e imparare. Per quanto riguarda l’osservazione del lavoro dei grandi fotografi, garantisco che sto già studiando 🙂

    #1633536
    fireblade
    Partecipante

    La fedeltà alla realtà è una chimera di cui occorre sbarazzarsi in fretta prima che diventi una palla al piede. La fotografia non potrà mai essere una copia fedele della realtà, principalmente per le profonde differenze tra la visione umana e quella fotografica. In bianco e nero poi l’astrazione dal colore rende la foto ancora più simbolica. Cerca quindi di seguire i tuoi intenti espressivi e lascia perdere l’adesione alla presunta realtà, altrimenti rischi di fare solo pessime fotoricordo. Edit: sei hai sviluppato e stampato in analogico saprai bene che per ogni accoppiata pellicola/rivelatore l’intento principale del fotografo è quello di riuscire a stampare la foto e per fare questo occorre posizionare correttamente l’intervallo del contrasto della scena sulla curva D-LogH per evitare di avere zone sul piede e sulla spalla, considerando la minore latitudine di posa della carta rispetto alla pellicola, ed occorre evitare il contrasto eccessivo che renderebbe la foto poco stampabile. Per i miei gusti e la mia inclinazione il bianco e nero digitale non esiste perché quando lo vai a stampare mostra i suoi limiti. Quantomeno, a parità (presunta) di qualità i costi di una stampa digitale sono enormi rispetto a quelli della stampa tradizionale.

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