Giorgio Rigon è un grande vecchio della fotografia italiana, un grande maestro della fotografia internazionale, un artista nel senso più ampio del termine, una mente creativa che ha una lucidità di pensiero lontana anni luce dal pensiero della fotografia italiana classica, che è ferma alla formula del “momento decisivo”, che Cartier Bresson aveva trasportato in fotografia dall’attimalità dell’Impressionismo, dei primi anni del secolo scorso. Consiglio la lettura di questo link, sul sito del maestro Rigon: http://www.giorgiorigon.it/magazin/saggi_file/estetica-inverosimile.htm. È certo però che se le immagini che illustrano questo testo hanno smarrito le aure proprie della fotografia, ne hanno acquisito altre: quella graffiante della magnificenza dei colori, quella seducente del surrealismo, quella nuovissima che consente loro di diffondersi con la velocità della luce. I contenuti? Per ora sono quelli della fiaba, dellinvenzione a briglia sciolta, dellillusione, nellattesa di un pensiero estetico più profondo cui poterle ricondurre e di un rigore compositivo che renda le nostre opere degne di concorrere alla funzione progressiva dellArte”. — “…alla funzione progressiva dell’arte!…” Non è cosa da poco per un fotografo di quasi 80 anni! E pensare che i giovani….