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Gli amatori e la sopravvalutazione degli scatti da fare

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  • #1646132
    ilcorto
    Partecipante

    A me sta capitando… credo proprio di essere in questa fasa…. Sin dai tempi della pellicola (ho imparato a fotografare con una 6×6) e ancor più con l’avvento del digitale, sono sempre stato uno dallo scatto facile. ho sempre scattato decine di foto anche quando gli altri ne scattavano 1 o 2. Da quando sono passato alla reflex, ho cominciato a frequentare i forum (quasi esclusivamente canoniani.it) e a partecipare a concorsi, sempre a livello amatoriale… e oggi mi trovo un deisderio di realizzare solo scatti “artistici” cercando la composizione la luce la post produzione. Come se le classiche FOTO RICORDO non avessero proprio più senso, mentre invece si chiamano così perchè costituiscono i ricordi che ci porteremo nel tempo, la kodak anni fa pubblicizzava le proprie pellicole con lo slogan “Una foto non scattata è un ricordo mancante” Ora chiedo a voi fotoamatori evoluti e veri fotografi molto più esperti di me: Questo periodo artistico passerà? o sarò condannato per sempre a sopravvalutare ogni mio scatto come se stessi sempre per partorire un opera d’arte? [gra] p.s. preciso visto che non ci conosciamo bene che io uso sempre un pizzico di ironia e di drammatizzazione in quel che scivo.

    #1646140
    fireblade
    Partecipante

    Originariamente inviato da ilcorto: Ora chiedo a voi fotoamatori evoluti e veri fotografi molto più esperti di me: Questo periodo artistico passerà? o sarò condannato per sempre a sopravvalutare ogni mio scatto come se stessi sempre per partorire un opera d’arte? [gra]

    Difficile dirlo. La risposta credo possa darla uno psicologo più che un “fotoamatore evoluto”, perché dipende dal tuo carattere, dalle tue inclinazioni, dalle tue aspirazioni. Statisticamente nel percorso di evoluzione del fotoamatore medio si passa da un periodo iniziale dove si fotografa indiscriminatamente qualsiasi cosa, ad una fase riflessiva dove si diventa maggiormente critici verso se stessi, sia in virtù dell’esperienza maturata, sia perché nel frattempo ci si rende conto che il 99,999% delle nostre idee “originali” è invece tutt’altro che originale. Però è anche vero che esistono persone maggiormente predisposte verso l’autocritica personale (sono solitamente i pessimisti) che pesano ed analizzano minuziosamente ogni cosa che fanno. Purtroppo non ho la sfera di cristallo per darti la risposta che vorresti avere 🙂

    #1646145
    ilcorto
    Partecipante

    Originariamente inviato da fireblade: Però è anche vero che esistono persone maggiormente predisposte verso l’autocritica personale (sono solitamente i pessimisti)

    Alla domanda: “Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?” io rispondo sempre: “QUALE BICCHIERE?” secondo te sono un filino pessimista??? 🙂 🙂 🙂 🙂

    #1646147
    fireblade
    Partecipante

    Guarda, in generale l’autocritica, anche pesante, fa sempre bene; se non altro aiuta ad evitare di fare figuracce per eccesso di autostima. In linea di massima curare molto lo scatto è bene perché aiuta a comprendere come operare tecnicamente per evitare sbagli grossolani. Ma ci vuole anche un’idea. E attenzione, la fantasia solitamente annega nel bicchiere della tecnologia.

    #1646149
    giemme75
    Partecipante

    Originariamente inviato da ilcorto: Alla domanda: “Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?” io rispondo sempre: “QUALE BICCHIERE?” secondo te sono un filino pessimista??? 🙂 🙂 🙂 🙂

    Se non vedi il bicchiere sei cecato non pessimista 🙂 🙂 🙂 Scherzi a parte, io credo che una fotografia rappresenti un’emozione, quindi se invece di produrre uno scatto “artistico” si produce una “fotoricordo” va bene lo stesso; perchè in quel caso l’importante non è quello che vedono gli altri, l’importante è quello che la foto in questione rappresenta a chi l’ha scattata, imho.

    #1646165
    porcospino99
    Partecipante

    Vorrei aggiungere che il confine e la distinzione tra foto-ricordo e foto-artistica non è così preciso e soprattutto in molti casi può essere personale. Secondo me l’importante è non voler a tutti i costi spacciale le proprie foto per foto artistiche davanti a terze persone (il forum ad esempio) quando con un poco di autocritica e cultura fotografica è abbastanza facile capire di che tipo di foto si tratta. Personalmente riesco in fase di scatto a “ragionare” a priori se si tratta di foto artistica o ricordo banale, il fatto di avere dei bambini (quindi feste, saggi eventi vari ecc ecc) a cui mi viene richiesto di fare delle foto, ormai non mi pongo neppuere il problema… macchina in P (senza vergogna) e via di scatto. Ma se ho tempo, voglia ed ispirazione (requisiti fondamentali) allora anche l’evento o la semplice passeggiata mi porta a fare pochi scatti ma selezionati e ragionati

    #1646167
    ilcorto
    Partecipante

    Originariamente inviato da fireblade: E attenzione, la fantasia solitamente annega nel bicchiere della tecnologia.

    questa frase andrebbe scritta tra i primi versi della bibbia del fotografo moderno. sulla fantasia, non penso di esserne sporvvisto, anche se mettendosi a cercare anche per la fotografia così come dive truffau per il cinema tutto è stato già detto e tutto è stato già fatto… diaciamo che mi accontento di quella che ho che è un pelino più di quella media 😉

    #1646172
    ilcorto
    Partecipante

    Originariamente inviato da giemme75: Se non vedi il bicchiere sei cecato non pessimista 🙂 🙂 🙂 Scherzi a parte, io credo che una fotografia rappresenti un’emozione, quindi se invece di produrre uno scatto “artistico” si produce una “fotoricordo” va bene lo stesso; perchè in quel caso l’importante non è quello che vedono gli altri, l’importante è quello che la foto in questione rappresenta a chi l’ha scattata, imho.

    Bravo io questo ci tenevo a sottolineare, cioè che l’animo artistico che emerge in ognuno di noi non deve farci pederere il contatto con ciò che ci circonda. che dobbiamo fotografare anche per noi stessi e non solo per gli estranei che potrebbero vedere le nostre foto. HO una nipote di 18 mesi e una di 4 anni e sono pieno di foto che dal punto di vista tecnico sono insignificanti, ma che ogni volta che le guarderò sapranno suscitare emozioni positive specie col passare del tempo… insomma il bello dei ricordi…

    #1646186
    AlexCap
    Partecipante

    Originariamente inviato da ilcorto: A me sta capitando… credo proprio di essere in questa fasa…. Sin dai tempi della pellicola (ho imparato a fotografare con una 6×6) e ancor più con l’avvento del digitale, sono sempre stato uno dallo scatto facile. ho sempre scattato decine di foto anche quando gli altri ne scattavano 1 o 2. Da quando sono passato alla reflex, ho cominciato a frequentare i forum (quasi esclusivamente canoniani.it) e a partecipare a concorsi, sempre a livello amatoriale… e oggi mi trovo un deisderio di realizzare solo scatti “artistici” cercando la composizione la luce la post produzione. Come se le classiche FOTO RICORDO non avessero proprio più senso, mentre invece si chiamano così perchè costituiscono i ricordi che ci porteremo nel tempo, la kodak anni fa pubblicizzava le proprie pellicole con lo slogan “Una foto non scattata è un ricordo mancante” Ora chiedo a voi fotoamatori evoluti e veri fotografi molto più esperti di me: Questo periodo artistico passerà? o sarò condannato per sempre a sopravvalutare ogni mio scatto come se stessi sempre per partorire un opera d’arte? [gra] p.s. preciso visto che non ci conosciamo bene che io uso sempre un pizzico di ironia e di drammatizzazione in quel che scivo.

    ti capisco benissimo, perchè credo sia quello che sta succedendo anche a me: prima scattavo in qualsiasi occasione senza un briciolo di creatività… scattavo per “ricordo”… Ora, mi sono limitato moltissimo, in vacanza non ho quasi mai la reflex dietro. Però, in ogni luogo in cui vada o in ogni situazione la mia mente è li che pensa “sarebbe uno scatto da fare così e così”… e nel caso ritorno. Evito di riempire le schedine di memoria come una volta, fotografo col cuore anche se magari il mio livello creativo è ancora alla fase principiante, ma ti assicuro che ogni scatto prende valore a differenza di quando tra centinaia di scatti ne sceglievo alcuni per stamparli. Mi è rimasto impresso un discorso fatto da Giulio Forti, quando dice di andare a passeggio con la macchina senza pellicola, cavolo… la voglia di portare a casa lo scatto aumenta veramente, ma penso a “quale momento migliore e quale inquadratura fare per LO SCATTO?”. Il mio livello tecnico è ancora “incerto”… ma la mia mente è già allo step successivo e ne sono veramente felice,fotografo con passione, poco ma buono. Diverso invece il discorso di quando scatto per lavoro, li ho il grilletto facile, scatto spesso 2-3 foto uguali per evitare occhi chiusi ad esempio,per poi scegliere le migliori. [lo]

    #1646201
    EnricoX
    Partecipante

    Beh, direi che sono 2 cose molto diverse, ma anche che se mentre sei in vacanza non ti limiti a scattare a vanvera ma dedichi un pò di “attenzione visiva” a quello che hai attorno male non fa. [lo]

    #1646206
    ilcorto
    Partecipante

    Originariamente inviato da EnricoX: Beh, direi che sono 2 cose molto diverse, ma anche che se mentre sei in vacanza non ti limiti a scattare a vanvera ma dedichi un pò di “attenzione visiva” a quello che hai attorno male non fa. [lo]

    No no… non fa mai male, anzi… solo che mentre si pensa a quale inquadratura, a che ora, con tempi, etc etc etc… non si deve dimenticare che ci sono anche foto “banali” che vale la pena fotografare. Il mio discorso non è radicale, anzi è proprio il contrario, dico solo che una delle due parti fotografiche che sono dentro di noi non deve prevalere ed annichilire l’altra…

    #1646277
    Nessuno
    Partecipante

    Da qualche anno scatto solo cercando di fare foto particolari e possibilmente artistiche (purtroppo non sono capace ma ci provo), e capisco quello che dici…. Scattare foto ricordo non mi piace più…. se devo scattare un particolare, oppure rendere particolare qualcosa si, altrimenti lascio perdere…. Questa cosa non va bene secondo me…. la foto non deve essere solo emozionante…. ma anche semplice….

    #1646282
    mabriola
    Partecipante

    …spesso si confonde lo scattare tanto con il pivello e lo scattare poco con l’artista… Semplicemente la regola è cercare di scattare il giusto ma sempre bene e al massimo, avendo sempre bene in mente cosa si vuol fare e dove si vuol arrivare (ed è qui che può accadere di avere una pausa riflessiva per mettere a fuoco il percorso), ma oggi va di moda dire “io porto a casa 3 scatti tanto sono d’autore piuttosto che 30 e sceglierli…” oppure “ai miei tempi con la pellicola bastavano 3 scatti..” (poveretti i war photographers che giravano e girano con le borse ricche di rulli e CF…) ebbene io dico ne voglio portare a casa 30 e più ed avere il triste imbarazzo della scelta perchè tutti di qualità! A questo bisogna tendere per poi arrivare, piuttosto che fare i poeti a tutti i costi. La qualità non la si controlla sempliemente…la si produce.

    #1646285
    emmeti71
    Partecipante

    io personalmente, soprattutto in viaggio, cerco di ritagliarmi dei momenti in cui fotografare. Albe, tramonti, eventi particolari. Il bello della reflex è che PESA e portarsela dietro sempre ROMPE LE SCATOLE. Quindi, se ne rimane nella cassaforte dell’albergo, o nello zaino per gran parte della vacanza, tranne quando si FANNO LE FOTO. Con la mente settata su FARE LE FOTO, magari cercando qualche cosa già vista in precedenza. E in quei momenti posso anche scattare a raffica e riempire una CF. Spesso poi ci sono dei momenti che potrebbero meritare di essere fotografati e la macchina è in albergo… beh, pace. Io l’ho vista, guardata, osservata. Se non ho fatto una foto ricordo per gli amici, se ne faranno una ragione.

    #1646288
    Anonimo
    Ospite

    Io mi sono reso conto che ho una approccio tutto mio, nel senso che spesso mi capita di avere la macchina dietro, e tirarla fuori in determinati momenti, di ritrovo con gli amici, piuttosto che a un evento particolare. Da lì poi alla pretesa della foto artistica ce ne passa, ma comunque cerco di mantenere una visione “consapevole”(se di consapevolezza ad oggi posso parlare) anche per la cosidetta fotoricordo. E la faccio, perchè mi piace fotografare. Poi ci sono momenti in cui prendo la macchina ed esco esclusivamente per fotografare in modo più ragionato, magari cercando qualcosa di particolare, ma non credo che si discosti molto da come faccio “foto ricordo” se non nella ricerca personale di cercare di trasmettere qualcosa con un’immagine. E a volte capita che la fotoricordo trasmetta sensazioni ed emozioni molto più di una foto che magari ho pensato per un po’ e una volta realizzata ho buttato nel cestino. Ovviamente la mia poca esperienza conta sotto questo punto di vista.

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