- Questo topic ha 84 risposte, 25 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 6 mesi fa da ilcorto.
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Maggio 12, 2011 alle 6:02 pm #1646441NessunoPartecipante
Originariamente inviato da ilcorto: mia moglie come mi vede con la macchina fotografica in mano comicia a sbuffare…
A me non è mai capitato per fortuna, cmq sia molti conoscenti ragionano così… ed è li che quando devo fare foto ricordo metto tutto in P e sti cavoli…
Maggio 12, 2011 alle 6:17 pm #1646446ilcortoPartecipanteOriginariamente inviato da Pinolalavatrice: A me non è mai capitato per fortuna, cmq sia molti conoscenti ragionano così… ed è li che quando devo fare foto ricordo metto tutto in P e sti cavoli…
più di un anno che ho la reflex e mi vanto di non aver mai scattato in P 🙂 🙂 🙂 🙂
Maggio 12, 2011 alle 6:21 pm #1646448Luca LupiPartecipanteOriginariamente inviato da ilcorto: più di un anno che ho la reflex e mi vanto di non aver mai scattato in P 🙂 🙂 🙂 🙂
Non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi. Soprattutto utilizzando il flash in interni. Se mia nipote mi corre incontro e mi dice “zio fammi una foto!” e so già che se mi metto a ragionare si spazientisce e corre via, secondo te cosa faccio? Macchina in P e via… 😉
Maggio 12, 2011 alle 6:24 pm #1646449ItzerPartecipanteOriginariamente inviato da Lookaloopy: Se mia nipote mi corre incontro e mi dice “zio fammi una foto!” …
Ed io faccio esattamente come te.
Maggio 12, 2011 alle 6:44 pm #1646454NessunoPartecipanteOriginariamente inviato da Lookaloopy: Non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi. Soprattutto utilizzando il flash in interni. Se mia nipote mi corre incontro e mi dice “zio fammi una foto!” e so già che se mi metto a ragionare si spazientisce e corre via, secondo te cosa faccio? Macchina in P e via… 😉
Stessa identica cosa…. con i parenti è così, punta e scatta
Maggio 12, 2011 alle 6:52 pm #1646457FrancoPartecipanteL’errore di fondo è pensare che la riflessione meditativa sul soggetto debba per forza corrispondere ad una qualsiasi forma d’arte spesso non è così, spesso è l’esatto opposto. Curare lo scatto non vuol dire fare, o anche solo tentare di fare, fotografia artistica. l’arte è qualcosa di vago ma è indubbio che l’oggetto artistico, sia esso una fotografia oppure un brano musicale, una sinfonia, una poesia, una scultura oppure una tela, debba essere accompagnato da un esercizio creativo. Creare vuol dire, in sintesi, manifestare in un oggetto ciò che noi vogliamo esprimere, poi ci sono diversi livelli di arte, ma questo è un altro discorso . C’è un momento in cui il fotografo (a volte ironicamente definito “della Domenica”) preme il pulsante di scatto per portare a casa un ricordo, altri momenti in cui scatta per esigenza (su commissione), oppure per cercare nell’oggetto che ha di fronte un’esperienza visiva, in questi casi il fotografo analizza il mondo circostante in prospettiva speculativa, cerca ciò che attrae la sua attenzione . In altre parole, il passaggio da semplice fotografo (chi USA la fotocamera) a fotoamatore (colui che ama la fotografia), e poi fotoamatore evoluto (colui che ama e conosce la fotografia), è il normale percorso evolutivo di ogni fotografo, ma tutto questo non è arte!!! o meglio, niente di questo è sinonimo di arte. E’ possibile far arte con una compatta o un cellulare senza conoscere i fondamenti della fotografia, a patto che, con questa seppur limitata attrezzatura, si riesca ad ottenere un oggetto, una fotografia, in grado di rispondere ai requisiti fondamentali di arte. Voglio che un semplice albero assomigli ad un bronzo di Riace, in modo tale da impersonare la natura e farla splendere di antropomorfa magnificenza? se ci riesco (ma anche se non ci riesco) ho fatto arte. Se invece esco di casa per cercare un bel soggetto e dopo essermi fermato sotto un albero, scatto una foto cercando la migliore luce, prospettiva, utilizzando la migliore attrezzatura, avrò eseguito la semplice foto di un albero! per quanto questa foto possa essere meditata, esteticamente bella e degna di giudizi positivi, sarà sempre la foto di un albero. fare arte è tutto qui? si fare arte ad alto livello? no!
Maggio 12, 2011 alle 6:55 pm #1646459stoneuserPartecipanteOriginariamente inviato da Lookaloopy: Non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi. Soprattutto utilizzando il flash in interni. Se mia nipote mi corre incontro e mi dice “zio fammi una foto!” e so già che se mi metto a ragionare si spazientisce e corre via, secondo te cosa faccio? Macchina in P e via… 😉
Anche io: quando sono sotto pressioni esterne farei fatica a far uscire quella poca di arte che voglio mettere in uno scatto. Allora scatto semplice, in P, e via. Tanto non viene apprezzata la differenza!!! [all]
Maggio 12, 2011 alle 7:16 pm #1646465EnricoXPartecipanteOriginariamente inviato da GianMauro: Non capisco se critichi wikipedia o la definizione di artista?
Non è in fondo la stessa cosa? [all] [all] [all] [lo]
Maggio 12, 2011 alle 8:29 pm #1646478ilcortoPartecipanteOriginariamente inviato da Pinolalavatrice: Stessa identica cosa…. con i parenti è così, punta e scatta
vorrà dire che ci provo e vediamo che succede 🙂
Maggio 12, 2011 alle 9:55 pm #1646489GianMauroPartecipanteEnricoX scrive: Non è in fondo la stessa cosa? Assolutamente no!
Maggio 13, 2011 alle 4:06 am #1646578bepocPartecipantex GianMauro La discussione sta prendendo un tono polemico, vedo se riesco a stemperarlo, se no mi ritiro. Risposta. La risposta, che hai postato come la risposta di Wikipedia, è identica a una risposta che avevo sentito in un ristorante romano a metà degli anni 60. Un cliente, non conoscendo una voce del menù, aveva chiesto al cameriere: Cosè labbacchio? Il cameriere aveva risposto: Labbacchio? È labbacchietto, quello piccolo. Era indubbiamente una risposta esattissima. Sul fatto che labbacchio sia labbacchio non esistono dubbi, come non né esistono sul fatto che un artista sia uno che lavora nellarte (ossia un artista). Sono, però, due risposte perfettamente inutili perché non aggiungono nemmeno una briciola di conoscenza allinterlocutore. Wikipedia. Wikipedia è indiscutibilmente una grande istituzione, ma non dobbiamo dimenticare quello che è: unEnciclopedia. UnEnciclopedia deve fornire una risposta sintetica a tutte le domande che gli sono poste. Se invece di una risposta sintetica rimanda ad anni di studi, a volte controversi, non svolge la sua funzione. Precisato questo, quando chiediamo di qualcosa che fa parte dei concetti comuni di un gruppo, quello che i sociologi chiamano Comunità di Senso, ma sono non definibili con precisione con il solo linguaggio consolidato, come ad esempioArtista o Numero, dobbiamo attenderci, sia risposte banali, sia risposte che implicano un certo background per la corretta interpretazione. Se il nostro background non è sufficiente, e non vogliamo sprecare giorni (o mesi) ad ampliarlo, ci può capitare di prendere il primo paragrafo come se provenisse dal roveto ardente. Io, come ateo, credo che questo non sia un bene,.
Maggio 13, 2011 alle 11:47 am #1646583ilcortoPartecipantesuvvia ragazzi il tono di fondo del mio post è ironico, ho cominciato proprio prendendo in giro me stesso… polemiche non mi pare il caso… [ner]
Maggio 14, 2011 alle 1:16 am #1646774GianMauroPartecipanteIl mio tono non è polemico e naturalmente non vuole esserlo, semmai può essere considerato “deciso” solo per sostenere, appunto con decisione, quanto da me scritto. Il fatto che abbia chiesto spiegazioni è perchè non ho veramente capito la critica di Fireblade. Tutto qua. Sono assolutamente consapevole che Wikipedia non sia una fonte autorevole, l’ho citata solo per correttezza e perchè quanto scritto non mi è sembrato poi tanto distante dal mio pensiero. Poi a mio parere la semplice definizione che ho trovato non mi sembra poi così…. come dire .sempliciotta. Quindi con umiltà, considerando le critiche ricevute e non possedendo la Treccani (stavolta una fonte sicuramente autorevole) mi sono collegato con la homepage di questa, ho fatto la ricerca della parola artista ed è uscito quanto segue: Artista. Il termine, che definisce chiunque eserciti unarte, ricorre nella letteratura artistica, dal 14° al 18° sec., parallelamente a quello di artefice (artifex). La definizione di artefice, di origine più antica, comprende il senso della perizia tecnica del mestiere, altrettanto importante dellidea nella realizzazione di unopera; il suo uso risulta prevalente fino al 18° sec. per designare pittori, scultori, architetti (G. Vasari, 1568; F. Baldinucci, 1681). F. Milizia (1797) opera una distinzione di valore tra i due termini, riservando quello di a. a chi esercita le Arti Belle, mentre il significato di artefice resta legato allesercizio delle arti meccaniche, allattività dellartigiano. Il concetto di a. si lega sempre più, nel corso del 19° sec., alla visione romantica del genio creativo. Dal 20° sec. la definizione generica e comprensiva di a. è utilizzata nelle arti visive, accanto alle specifiche qualificazioni disciplinari (pittore, scultore, incisore) in relazione a un operare artistico che supera la tradizionale suddivisione tra le arti e vede il moltiplicarsi dei propri mezzi espressivi. Quest’ultima definizione non mi sembra poi molto distante da quella di Wikipedia. Attenzione! La definizione è solo un mezzo espressivo esplicito, chiaro e semplice ma questo non vuol dire che questo debba essere condiviso. Quindi, se non condividete la prima definizione di artista, bene. Se non condividete neanche la seconda, va bene lo stesso, ma spiegatemi il Vostro pensiero. Però non sottovalutatemi Vi prego, e non pensiate neanche che sia presuntuoso (perchè non lo sono) semmai sono una persona semplice, ma non un sempliciotto. Io per primo non sono un’artista come forse non è l’autore del post, ma il fatto di aver senso critico, di mettersi in discussione e contemporaneamente di tentare quantomeno di creare (forse con la ..visione romantica del del genio creativo) qualcosa di bello, anche solo soggettivamente bello, di farlo con amore, intraprendenza e passione qualcosa come può essere per esempio la fotografia, non vuol dire sentirsi un po’ artisti? Secondo me si!
Maggio 14, 2011 alle 2:49 am #1646793ntt1711PartecipanteRiferendomi alla domanda all’origine di questo thread: si, capisco perfettamente il problema! Rimuginare troppo prima di scattare una foto compromette tanti momenti spontanei, che invece mi piacerebbe essere [ancora] in grado di cogliere al volo, come facevo nei primi tempi con la reflex, anche se poi la foto non risulta bella, nè “artistica”. Spero che si tratti di un probelma transitorio, nel mio caso dovuto credo al cercare d’imporsi standard superiori alle proprie capacita’ tecniche, perchè tutta questa cerebralità ormai mi pesa parecchio (ma non riesco a smettere). comunque ogni tanto vado a rileggermi questo: http://www.digitalweddingforum.com/blog/wp-content/uploads/2010/02/stages-of-a-photographer.png e mi tranquillizzo 😉 ciao
Maggio 14, 2011 alle 3:00 am #1646797EddieNeoPartecipanteOriginariamente inviato da bepoc: …Se il nostro background non è sufficiente, e non vogliamo sprecare giorni (o mesi) ad ampliarlo, ci può capitare di prendere il primo paragrafo come se provenisse dal roveto ardente. Io, come ateo, credo che questo non sia un bene,.
Excellent, Sir (!)
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