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Gli amatori e la sopravvalutazione degli scatti da fare

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  • #1647677
    ilcorto
    Partecipante

    Originariamente inviato da GianMauro: come darti torto 😀

    come direbbero su facebook Mi Piace (o)

    #1648229
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da ilcorto: Io però continuo a sottolineare e ripetere che se si semplifica troppo il concetto di arte, sia esso semplificato per generalizzazione eccessiva o per definizioni convenzionali, va a finire che i cantanti neomelodici si possono definire artristi (e i campani sanno quanto in realtà siano lontani dall’arte) i tronisti, i gieffini, le suobrettine si possono definire artisti. Anche l’arte fotografica (quella alla quale probabilmente noi siamo più sensibili) può essere facilmente mortificata, dedicando mostre personali agli autoscatti di Martina Colombari che, senza offesa, può portare le borse degli obbiettive a centinaia di iscritti a canoniani… scusate ma su questi devio anche io dal tema principale che avevo proposto…

    al contrario, sono fermamente convinto che M.Colombari (da notare che non ho nessuna simpatia per il personaggio, dico questo solo ad “onor del vero”) faccia le “scarpe” a quasi tutti i canoniani, anche se buona parte dei canoniani penseranno il contrario, questo può essere dovuto alla cultura imperante, fondata prevalentemente sull’uso smoderato della tecnologia. Spesso si semplifica scrivendo “quasi tutti i canoniani fanno fotografia artistica” (affermazione che condivido), però bisognerebbe finire con: “………….però ci sono diversi gradi di arte”. Questa è una semplificazione? senz’altro! come mai raramente si supera l’approfondimento di quest’argomento? e come mai non si supera l’ovvietà di questa semplificazione? forse perché quasi tutti i canoniani pensano che la fotografia sia al 99% tecnica fotografica e tecnologia?

    Originariamente inviato da ilcorto: cioè che l’animo artistico che emerge in ognuno di noi non deve farci pederere il contatto con ciò che ci circonda. che dobbiamo fotografare anche per noi stessi e non solo per gli estranei che potrebbero vedere le nostre foto. HO una nipote di 18 mesi e una di 4 anni e sono pieno di foto che dal punto di vista tecnico sono insignificanti, ma che ogni volta che le guarderò sapranno suscitare emozioni positive specie col passare del tempo… insomma il bello dei ricordi…

    Riprendendo le ultime parole del post di Bepoc, con la stessa vena ironica e un pò sarcastica aggiungo che l’artista crea per se stesso, ed è quindi spinto dall’egoismo. invece l’idea di far vedere le proprie opere ad altre persone, è un atto di vanità fare arte è un peccato, anzi sono 3, il terzo è insito nell’idea stessa di arte, creare è imitare Dio. Quindi ben venga chi non crede, perché avvantaggiato dalla sua vena di ricerca che gli consentirà di non fermarsi di fronte all’evidenza, consapevolezza delle cose, ma ne ricercherà la fatalità nelle varie rappresentazioni terrene. Del resto, eretici e amanti della bella vita furono gli impressionisti che ebbero il merito di “rompere” le tradizioni in una Parigi che stava vivendo un’eccezionale rinnovamento in tutti i campi, abbandonando l’idea di perfezionismo estremo oramai non più’ perseguibile, in quanto alcuni riferimenti storici erano diventati d’ostacolo allo stimolo espressivo dell’artista dell’epoca, le grandi opere del rinascimento erano ancora lì a dettare legge fungendo da “riferimento” e le opere più’ innovative, per quanto ricche di stimoli di ricerca, non riuscivano a liberarsi del fardello di nozioni, regole e stili che oramai imperversavano, nelle gallerie, tra i più’ famosi artisti dell’epoca e i loro committenti, nei musei, nei muri di ogni casa……. Gli impressionisti spezzarono queste tradizioni imponendo uno stile che all’epoca appariva bizzarro e infantile, maldestro e povero di significati, eppure dimostrarono che l’arte non è qualcosa di definito, ma qualcosa che cambia insieme all’uomo, viaggia insieme alle idee. Oggi possiamo dire che fare arte è qualcosa che và oltre le regole e le tecniche, anzi, a volte queste sono d’impaccio, come avviene spessissimo nella fotografia, dove la tecnica limita a tal punto l’azione artistica da inibirne quasi totalmente gli stimoli. Quando guardi una foto con un parente, non guardi la foto, guardi il parente. Indipendentemente dall’arte che quella determinata foto possa rappresentare, tu continuerai a guardare il parente…. e questo è normale…… è ovvio, quanto banale, come tutti i vocabolari: non mi è mai capitato di vedere una persona aprire un dizionario o un vocabolario per leggerlo con diletto, il lettore di wikipedia è solitamente spinto dalla necessità, è con la stessa spinta, lo riporrà subito dopo sullo scaffale (il vocabolario, per wikipedia basta premere la solita crocetta cerchiata di rosso)……. Le enciclopedie e i dizionari sono zeppi di ovvietà perchè si rivolgono a coloro che non CONOSCONO qualcosa, e di conseguenza, per ovvi motivi, parlano un linguaggio ovvio a chi è avvezzo alla materia….. sopravvalutazione del mezzo?? ovvio…. Ritornando al discorso arte, al contrappunto lasciato da Gianmauro che si chiede come possiamo comprendere l’arte, riconoscerla, direi che l’arte può essere compresa solo conoscendo l’arte….. direte voi, questa è una provocazione!!! senz’altro…… l’arte è provocazione…… tutto ciò che viene creato è in contrapposizione con ciò che esiste, quindi la natura dell’arte può essere attribuita, almeno in minima parte, ad una provocazione. conoscere l’arte come? si può conoscere perchè si possiede una buona cultura della storia dell’arte, si conosce per appreso. si può conoscere perchè si è artisti e si sente molto forte l’esigenza di creare in qualsiasi cosa che si fà….. questa è una cosa che, o la senti o non la senti (se non la senti, forse non è presente). oppure tutte due le cose assieme…. 😉 [lo]

    #1648410
    ilcorto
    Partecipante

    X fra65 brevemente e, ovviamente, senza nessuna intenzione polemica… anzi… ho apprezzato molto quel che tu hai scritto. Non mi trovo d’accordo con quel che dici di M. Colombari, non per una presunta superiorità della visione artistica, ma perchè proprio mi hanno fatto schifo le foto che visto on line (per ovvi motivi logistici non ho visto la mostra) e presumo che se “l’artista” in questione si fosse chiamata Maria Esposito, seppur bella e fotogenica quanto la colombari, non avrebbe mai pututo fare una personale, e se si fosse azzardata a postare le foto su un forum come questo l’avrebbero spellata viva… e qui arriviamo al secondo punto, ovvero la tecnica.. concordo pienamente sul fatto che spesso diventiamo quasi ossessionati dalla tecnica e anche dalla pp, però è anche vero che i grandi fotografi privi di conoscenze tecniche sono stati delle vere mosche bianche. Sull’edonismo che ne esce dall’approccio artistico ed il fatto che, a volte, si fotografi per gli altri e non per se stessi… bhe siamo esseri umani, la vanità fa parte di noi 🙂 🙂 🙂 🙂

    #1648586
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da ilcorto: Non mi trovo d’accordo con quel che dici di M. Colombari, non per una presunta superiorità della visione artistica, ma perchè proprio mi hanno fatto schifo le foto che visto on line (per ovvi motivi logistici non ho visto la mostra) e presumo che se “l’artista” in questione si fosse chiamata Maria Esposito, seppur bella e fotogenica quanto la colombari, non avrebbe mai pututo fare una personale, e se si fosse azzardata a postare le foto su un forum come questo l’avrebbero spellata viva…

    il nome, la fama, i privilegi, la bellezza e fotogenicità del fotografo Colombari….. questi “dati” sono così importanti per esprimere una critica alle sue fotografie? dici che se Maria Esposito avesse postato quelle foto nel forum tutti si sarebbero scagliati contro… e se le stesse foto le postasse un noto fotografo di fama internazionale…… 😉 😉

    Originariamente inviato da ilcorto: e qui arriviamo al secondo punto, ovvero la tecnica.. concordo pienamente sul fatto che spesso diventiamo quasi ossessionati dalla tecnica e anche dalla pp, però è anche vero che i grandi fotografi privi di conoscenze tecniche sono stati delle vere mosche bianche.

    in qualsiasi campo, descrittivo o artistico, quando sei sprovvisto di conoscenze tecniche non fai molto…… a maggior ragione nel complesso mondo moderno, con le attuali tecnologie. però in tutti gli ambiti artistici, una volta appreso le necessarie nozioni tecniche è sufficiente fare fare fare fare fare fare……… poi col tempo si dimentica, e tutto diventa automatico. l’esercizio artistico necessita di questi automatismi, altrimenti si rimane dipendenti della tecnologia, degli automatismi tecnologici, degli studi tecnici, dei prodigi dell’ingegneria ottica. Prendendo un esempio classico del mondo dell’arte, Il pittore contemporaneo, quello per intenderci che non deve preparare i colori, i medium, i pennelli, le tele, i telai…. ma semplicemente entra in un magazzino di belle arti e compra il necessario, ebbene questo “artista” quale tecnica deve conoscere? poco, molto poco, tutto il resto lo impara strada facendo……… facendo! la fotografia è molto più’ semplice di quello che i manuali, i forum, i maestri di fotografia e le aziende che producono fotocamere e accessori vogliono far intendere. E’ sufficiente una scatola di scarpe una pellicola piana e qualche spillo, 4 tabelline Proprio stasera ho visto delle belle foto di un concittadino che utilizza la tecnica del pinhole forse, non conoscendo questo fotografo, qualcuno direbbe “che schifo” “con una compatta un bambino di 3 anni farebbe meglio” “con il mio obbiettivo con lenti alla fluorite non sarebbero presenti tutte queste aberrazioni” poi si chiede “e adesso con il mio eccellente corredo cosa fotografo?” esce di casa senza una meta e arrivato in una piazza fotografa una bellissima statua e un rosso tramonto, poi al rientro si compiace con se stesso “non devo neppure modificarle molto in PP, guarda che bei bianchi senza bruciature, che bei toni nelle ombre, che nitidezza……” “però se dovessi comprare un nuovo obbiettivo potrei migliorare alcuni aspetti……..” per molti questo è il limbo (dell’artista) le cui porte non si apriranno mai….. ciao [lo]

    #1648594
    ilcorto
    Partecipante

    Originariamente inviato da fra65: per molti questo è il limbo (dell’artista) le cui porte non si apriranno mai…..

    Questa sintesi la stra quoto!!!! comunque giusto a chiosa… domani mia nipote di 4 anni farà la sua prima recita scolastica, e sono stato reclutato come fotografo ufficiale di famiglia… ecco che si ritorna alle foto ricodro 🙂 p.s. sarà anche l’occasione per usare un po il 55-250 col quale ho fatto veramente pochi scatti!!!

    #1648625
    Franco
    Partecipante

    alle “solite” foto che fungono da costrutto….. le foto che servono per ricordare persone, fatti e cose…. recite, ritratti, avvenimenti….. ma puoi sempre farlo con arte, non dovrebbe esserci distinzione, guarda gli esempi nelle belle arti. è meno facile perchè la fotografia tende a cristallizzare l’evento con cruento realismo per questo è necessario non fossilizzarsi sui perfezionismi tecnici….. le potenzialità espressive devono fluire libere di creare ciò che si vede, si prova, senza ostacoli (e limiti tecnici, com’è già stato detto) però ci sono alcuni inconvenienti, all’epoca, quando alcuni artisti contemporanei come Van Gogh e Picasso fecero vedere il ritratto ai loro committenti, persero un cliente. Però ti capisco, ho un bambino che da poco si è affacciato al mondo dei bipedi, ha incominciato a camminare e mi piacerebbe esprimere in immagini i suoi movimenti, balletti in cui manifesta la sua felicità di stare in piedi…… però non è facile, alla fine il tempo è poco e quasi sempre ci si accontenta della solita foto ricordo. Però quelle poche volte che, volutamente, si riesce nell’intento, vuoi mettere la soddisfazione……. si ha creato qualcosa di unico, irripetibile come la fotografia del tempo che scorre, ma al tempo stesso diverso, personale, artistico! buone foto [lo]

    #1648627
    ilcorto
    Partecipante

    Originariamente inviato da fra65: alle “solite” foto che fungono da costrutto….. le foto che servono per ricordare persone, fatti e cose…. recite, ritratti, avvenimenti….. ma puoi sempre farlo con arte, non dovrebbe esserci distinzione, guarda gli esempi nelle belle arti. è meno facile perchè la fotografia tende a cristallizzare l’evento con cruento realismo per questo è necessario non fossilizzarsi sui perfezionismi tecnici….. le potenzialità espressive devono fluire libere di creare ciò che si vede, si prova, senza ostacoli (e limiti tecnici, com’è già stato detto) però ci sono alcuni inconvenienti, all’epoca, quando alcuni artisti contemporanei come Van Gogh e Picasso fecero vedere il ritratto ai loro committenti, persero un cliente. Però ti capisco, ho un bambino che da poco si è affacciato al mondo dei bipedi, ha incominciato a camminare e mi piacerebbe esprimere in immagini i suoi movimenti, balletti in cui manifesta la sua felicità di stare in piedi…… però non è facile, alla fine il tempo è poco e quasi sempre ci si accontenta della solita foto ricordo. Però quelle poche volte che, volutamente, si riesce nell’intento, vuoi mettere la soddisfazione……. si ha creato qualcosa di unico, irripetibile come la fotografia del tempo che scorre, ma al tempo stesso diverso, personale, artistico! buone foto [lo]

    io più che altro spero che nel tempo i nostri figli apprezzino le immagini e ricordino con affetto noi che li abbiamo amati a prescindere… come dice gianna nannini in una sua canzone “amor che nulla hai dato al mondo, quando ad un tratto arriverai, sarà l’amore più profondo…” quando aspetti una figlia sta canzone la capisci veramente bene!!!

    #1648630
    acrobat
    Partecipante

    Originariamente inviato da fra65: […] la fotografia è molto più’ semplice di quello che i manuali, i forum, i maestri di fotografia e le aziende che producono fotocamere e accessori vogliono far intendere. E’ sufficiente una scatola di scarpe una pellicola piana e qualche spillo, 4 tabelline Proprio stasera ho visto delle belle foto di un concittadino che utilizza la tecnica del pinhole forse, non conoscendo questo fotografo, qualcuno direbbe “che schifo” “con una compatta un bambino di 3 anni farebbe meglio” “con il mio obbiettivo con lenti alla fluorite non sarebbero presenti tutte queste aberrazioni” poi si chiede “e adesso con il mio eccellente corredo cosa fotografo?” esce di casa senza una meta e arrivato in una piazza fotografa una bellissima statua e un rosso tramonto, poi al rientro si compiace con se stesso “non devo neppure modificarle molto in PP, guarda che bei bianchi senza bruciature, che bei toni nelle ombre, che nitidezza……” “però se dovessi comprare un nuovo obbiettivo potrei migliorare alcuni aspetti……..” per molti questo è il limbo (dell’artista) le cui porte non si apriranno mai…..

    8) ‘..strano che il forum non ti abbia linciato…’ Mi pare una sintesi chiarificatrice per coloro abbiano delle domande sul senso della fotografia e, se la fanno! Ma implica un’autcritica sincera, oggi pochi si guardano allo specchio, non per un limite proprio quanto per una mancanza di necessità, il costume culturale imperante – che determina ‘la prospettiva’ – non lo richiede, all’opposto chiede di esporsi totalmente alla berlina privi di dignità… :s

    #1648633
    ilcorto
    Partecipante

    Originariamente inviato da acrobat: 8) ‘..strano che il forum non ti abbia linciato…’ Mi pare una sintesi chiarificatrice per coloro abbiano delle domande sul senso della fotografia e, se la fanno! Ma implica un’autcritica sincera, oggi pochi si guardano allo specchio, non per un limite proprio quanto per una mancanza di necessità, il costume culturale imperante – che determina ‘la prospettiva’ – non lo richiede, all’opposto chiede di esporsi totalmente alla berlina privi di dignità… :s

    che ultimamente la società sopravvaluti se stessa mi pare del tutto incontrovertibile. Il problema è che chi è dotato di dignità, coscienza ed autocritica, tutto fa tranne che mettersi in evidenza, specie nelle cose che non sa fare…. esattamente il contrario di chi la dignità non ce l’ha… e purtroppo in questi tempi questa gente mediocre gode anche di un incompresibile credito…

    #1648638
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da ilcorto: io più che altro spero che nel tempo i nostri figli apprezzino le immagini e ricordino con affetto noi che li abbiamo amati a prescindere… come dice gianna nannini in una sua canzone “amor che nulla hai dato al mondo, quando ad un tratto arriverai, sarà l’amore più profondo…” quando aspetti una figlia sta canzone la capisci veramente bene!!!

    auguroni ……. spesso, sono quelle le foto piu’ importanti, quelle che hanno una storia da raccontare, non quella manciata di fotografie “artistiche” e non, dentro un HD che nessuno apre piu’ o dentro un catalogo, una pubblicazione per pochi eletti….

    Originariamente inviato da acrobat: 8) ‘..strano che il forum non ti abbia linciato…’ Mi pare una sintesi chiarificatrice per coloro abbiano delle domande sul senso della fotografia e, se la fanno! Ma implica un’autcritica sincera, oggi pochi si guardano allo specchio, non per un limite proprio quanto per una mancanza di necessità, il costume culturale imperante – che determina ‘la prospettiva’ – non lo richiede, all’opposto chiede di esporsi totalmente alla berlina privi di dignità… :s

    linciato? per questo ci sono i topic della Colombari 🙂 penso che quasi tutti noi comprendiamo la superficie di alcuni concetti, vediamo il guscio di alcune realtà, poi, proprio a causa del costume imperante che citi, ci lasciamo travolgere, coccolare, da realtà più’………… consumistiche? non esiste un obbiettivo da conseguire, l’obbiettivo e fotografare nel modo migliore possibile, piu’ perfetto, piu’ bello, piu’ comodo….. apparentemente, perché tutto questo richiede un dispendio di energie veramente alto, ma una volta che sei dentro…… il fotografo è fotografo, l’artista è un artista. Per un artista, qualsiasi cosa ha in mano, non importa che sia una fotocamera di 100 anni fà oppure l’utimo modello di macchina, uno scalpello, una sgorbia, del fango……… qualsiasi cosa sarà presa come pretesto per creare. Invece al fotografo interessa solo la fotografia, con tutti i suoi limiti…… limiti che dopo un pò cerca di superare, per superare se stesso, per superare in bravura gli altri….. le case produttrici di attrezzatura fotografica si rivolgono principalmente al fotografo che consente loro d’intrattenere un rapporto più’ duraturo e proficuo, e per farlo non dicono, ascolta te stesso, preferiscono dire “ascolta il rumore dell’otturatore, guarda il mirino, il display, le luci rosse dell’esposimetro”. dopo un pò ci convinciamo che per fare fotografia, in modo artistico, sia sufficiente disporre di un mezzo potente, non acquistiamo le attrezzature perché servono per ottenere determinati risultati, un teleobiettivo per fotografare avifauna, acquistiamo 10 obbiettivi per essere pronti in ogni situazione…… semplicemente perché, non ci rendiamo conto che non abbiamo nessun obbiettivo da conseguire……. oggi siamo pieni di attrezzature, vecchie, vecchissime, nuove e all’ultimo grido, ma non sappiamo a cosa servono…. cosa dobbiamo mettere dentro. allora, scusa……. è meglio, molto meglio fotografare scene familiari [bir]

    #1648640
    ilcorto
    Partecipante

    Originariamente inviato da fra65: auguroni ……. spesso, sono quelle le foto piu’ importanti, quelle che hanno una storia da raccontare, non quella manciata di fotografie “artistiche” e non, dentro un HD che nessuno apre piu’ o dentro un catalogo, una pubblicazione per pochi eletti…. [quote]Originariamente inviato da acrobat: 8) ‘..strano che il forum non ti abbia linciato…’ Mi pare una sintesi chiarificatrice per coloro abbiano delle domande sul senso della fotografia e, se la fanno! Ma implica un’autcritica sincera, oggi pochi si guardano allo specchio, non per un limite proprio quanto per una mancanza di necessità, il costume culturale imperante – che determina ‘la prospettiva’ – non lo richiede, all’opposto chiede di esporsi totalmente alla berlina privi di dignità… :s

    linciato? per questo ci sono i topic della Colombari 🙂 penso che quasi tutti noi comprendiamo la superficie di alcuni concetti, vediamo il guscio di alcune realtà, poi, proprio a causa del costume imperante che citi, ci lasciamo travolgere, coccolare, da realtà più’………… consumistiche? non esiste un obbiettivo da conseguire, l’obbiettivo e fotografare nel modo migliore possibile, piu’ perfetto, piu’ bello, piu’ comodo….. apparentemente, perché tutto questo richiede un dispendio di energie veramente alto, ma una volta che sei dentro…… il fotografo è fotografo, l’artista è un artista. Per un artista, qualsiasi cosa ha in mano, non importa che sia una fotocamera di 100 anni fà oppure l’utimo modello di macchina, uno scalpello, una sgorbia, del fango……… qualsiasi cosa sarà presa come pretesto per creare. Invece al fotografo interessa solo la fotografia, con tutti i suoi limiti…… limiti che dopo un pò cerca di superare, per superare se stesso, per superare in bravura gli altri….. le case produttrici di attrezzatura fotografica si rivolgono principalmente al fotografo che consente loro d’intrattenere un rapporto più’ duraturo e proficuo, e per farlo non dicono, ascolta te stesso, preferiscono dire “ascolta il rumore dell’otturatore, guarda il mirino, il display, le luci rosse dell’esposimetro”. dopo un pò ci convinciamo che per fare fotografia, in modo artistico, sia sufficiente disporre di un mezzo potente, non acquistiamo le attrezzature perché servono per ottenere determinati risultati, un teleobiettivo per fotografare avifauna, acquistiamo 10 obbiettivi per essere pronti in ogni situazione…… semplicemente perché, non ci rendiamo conto che non abbiamo nessun obbiettivo da conseguire……. oggi siamo pieni di attrezzature, vecchie, vecchissime, nuove e all’ultimo grido, ma non sappiamo a cosa servono…. cosa dobbiamo mettere dentro. allora, scusa……. è meglio, molto meglio fotografare scene familiari [bir] [/quote] Innanzitutto grazie per gli auguri. Mi piace il tuo modo di vedere, però credo che sia comunque bello avere entrambe le anime nel nostro io una sorta di dr. jekkil e mr. flickr 🙂

    #1648647
    Fabrizio_Shake
    Partecipante

    Fra…non posso che essere totalmente ed inesorabilmente d’accordo con questo tuo ultimo post.La tua presenza arricchisce in modo incredibile questo forum.

    #1648669
    acrobat
    Partecipante

    Originariamente inviato da Fabrizio_Shake: Fra…non posso che essere totalmente ed inesorabilmente d’accordo con questo tuo ultimo post.La tua presenza arricchisce in modo incredibile questo forum.

    (o) … riguardo la presenza positiva del ‘fra’ ..che meriterebbe la qualifica di ‘moderaore culturale’ onoris causa… 🙂 Ma… [leg]

    #1648672
    acrobat
    Partecipante

    Originariamente inviato da fra65: […] linciato? per questo ci sono i topic della Colombari 🙂 ..su questo non ci sono dubbi, haha… ho evitato di proposito questo tema per non mettere troppa carne(di franco) al fuoco 🙂 Sono daccordo su quello che hai scritto al riguardo… […] il fotografo è fotografo, l’artista è un artista. Per un artista, qualsiasi cosa ha in mano, non importa che sia una fotocamera di 100 anni fà oppure l’utimo modello di macchina, uno scalpello, una sgorbia, del fango……… qualsiasi cosa sarà presa come pretesto per creare. Invece al fotografo interessa solo la fotografia, con tutti i suoi limiti…… limiti che dopo un pò cerca di superare, per superare se stesso, per superare in bravura gli altri….. le case produttrici di attrezzatura fotografica si rivolgono principalmente al fotografo che consente loro d’intrattenere un rapporto più’ duraturo e proficuo, e per farlo non dicono, ascolta te stesso, preferiscono dire “ascolta il rumore dell’otturatore, guarda il mirino, il display, le luci rosse dell’esposimetro”. dopo un pò ci convinciamo che per fare fotografia, in modo artistico, sia sufficiente disporre di un mezzo potente, non acquistiamo le attrezzature perché servono per ottenere determinati risultati, un teleobiettivo per fotografare avifauna, acquistiamo 10 obbiettivi per essere pronti in ogni situazione…… semplicemente perché, non ci rendiamo conto che non abbiamo nessun obbiettivo da conseguire……. oggi siamo pieni di attrezzature, vecchie, vecchissime, nuove e all’ultimo grido, ma non sappiamo a cosa servono…. cosa dobbiamo mettere dentro. allora, scusa……. è meglio, molto meglio fotografare scene familiari

    [i] Invece quì dissento un filino… Oserei dire che che tu abbia fatto un attimo ricorso a percorsi vagamente ‘populistici’ .. umm :s [leg] mi si dia tempo! :)… [bir] nel fra-tempo ti meriti una [fru] … magri poi me la rendi… 😀

    #1648687
    bepoc
    Partecipante

    Per prima cosa due doverose premesse. Prima premessa. Non è mia abitudine esprimeri pareri come “quoto” perché li ritengo inutili. In questo caso però devo fare i complimenti a Fra65 per essere riuscito, in un contesto ad altissimo rischio di polemiche, ad esprimere efficacemente dei concetti fondamentali senza innescare delle diatribe con chi si ritiene un gradino (o più gradini) sopra la media. Cosa nient’affatto facile. Io non sono capace di dare risposte su argomenti analoghi senza innescare polemiche. Seconda premessa. Mancato linciaggio di Fra65 Le opinioni sono (quasi)sempre soggettive. Esprimo, perciò, anche la mia, senza preconcetti. Ossia non le assegno nessun titolo di merito, ma nemmeno di inferiorità, rispetto ad altre provenienti da membri considerati (o autoconsiderantesi) più autorevoli. Se Fra65 fosse stato linciato per il suo intervento ciò avrebbe significato una profonda incompatibilità tra me ed il Forum. Questo non è avvenuto e io conservo la mia stima, evidentemente non condivisa da tutti, nei riguardi del Forum. Il mio intervento, in questo caso però, non riguarda Fra65 ma riguarda il caso “Marina Colombari“. Caso che, anche in questo Thread, ha diverse citazioni. Preciso i limiti del mio intervento. Dovete scusarmi ma io non sono un intellettuale. Le mie conoscenze sono limitate e, quando vado a vedere un’esposizione, qualsiasi esposizione, contrariamente a persone più dotate, imparo sempre qualcosa. Situazione tipica di chi non possiede una sufficiente cultura sull’argomento di cui si parla. Incuriosito dagli interventi, molto negativi, sono andato a vedere l’esposizione. Beh! Le fotografie erano piuttosto banali, ma una post-elaborazione invisibile, e una intelligente esposizione, le rendevano gradevoli. Cosa ho imparato? Finora avevo sempre considerato che il noto detto: “La fama di molti fotografi è dovuta, in larga misura, al loro stampatore” non fosse corretto. Io assegnavo il 99.9% del merito al fotografo e solo lo 0.1% allo stampatore. Dopo aver visto questa esposizione, mi sono ricreduto. Pur considerando sempre preminente il fotografo, ora dò allo stampatore i meriti che sono dello stampatore. Poi dare dei numeri tipo 70/30 o 60/40 non sono in grado di darli, ma non trascuro più l’importanza dello stampatore. Lo stampatore non firma le sue opere e, nella storia dell’arte, è chiamato, per questo, Artigiano e non Artista, ma l’assenza della firma nulla toglie ai suoi meriti.

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