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Gennaio 30, 2010 alle 2:14 pm #1547124pdigiambattistaPartecipante
Ciao enrico, sono molto daccordo con te e mi fa molto piacere il tuo sensibile apprezzamento per questo autore. Si penso anche io che non vi sia un eccessivo contrasto ed il lavoro di postproduzione è davvero molto ma molto raffinato.Questo fotografo inoltre è vero ha una grossa capacità di adattare il proprio linguaggio alle differenti situazioni, tirando sempre fuori dei lavori incredibili. Guarda io sono sempre stato un fanatico ammiratore di Michael Ackerman (non so se lo conosci-guardati comunque il lavoro “End Tima City”)con il quale ho anche studiato, ma da quando ho visto i lavori di Pep Bonet, me ne sono letteralmente innamorato. I suoi reportage sono davvero incredibili con una grande capacità di passare dal B/W al colore con una tale naturalezza da lasciarti sbalordito. (o) [can]
Gennaio 30, 2010 alle 2:29 pm #1547127EnricoXPartecipanteHai studiato con Ackerman? Ti andrebbe di condividere questa esperienza? E’ stato un workshop oppure qualcosa di più complesso? Ciao [all]
Gennaio 30, 2010 alle 3:30 pm #1547151pdigiambattistaPartecipanteE’stato un workshop tenuto da Ackerman quia Roma presso la “Scuola Romana di Fotografia”. Per me diciamo è stato un workshop un poco privileggiato visto che presso la scuola ho tenuto una mia mostra personale e ciò, visto il suo apprezzamento ha creato con lo stesso un rapporto diverso dagli altri partecipanti. Ho avuto anche il particolare onore di avere stampata da lui una mia foto che gli è particolarmente piaciuta. Ma a parte questa esperienza molto positiva, per il resto Ackerman oltre ad essere un personaggio molto particolare è anche alquanto diffidente, per cui se solo fiuta il sentore che qualcuno gli possa rubare un qualcosina, si chiude come un riccio.Questo ha fatto si che molte mie domande restassero senza risposta. Comunque a parte ciò, il workshop è stato davvero molto ineressante e soprattutto ho avuto modo di vedere il maesto all’opera con il mio negativo Holga in camera oscura.Enrico, ti giuro, questo fotografo in camera oscura è un mostro assurdo, ha tirato fuori una stampa eccellente anche come interpretazione in soli dieci minuti(non oso pensare cosa può fare se non osservato da occhi indiscreti e con più tempo dedicato). Io pensa ho provato a ristampare la stessa foto avendo come riferimento la sua stampa: non sono mai riuscito, perdendoci anche parecchio tempo(premesso che non sono un novellino come con pphotoshop in camera oscura), ad ottenere una stampa uguale. Inoltre durante il workshop, è stato possibile osservare molte sue stampe originali (50X70 su pregiata carta baritata) dei lavori fatti nell’est Europeo, nonchè partecipare alla presentazione e poi all’inaugurazione di una sua personale qui a Roma in Trastevere. Insomma davvero una gran bella espewrienza! Con lui però bisogna ricordarsi di imparare a rubare tra le righe, Ackerman non ti tirà mai nulla riguardo alle sue tecniche di ripresa e in particolare di stampa (in camera oscura è davvero un Ansel Adams).
Gennaio 30, 2010 alle 4:01 pm #1547156EnricoXPartecipanteNon so che dire giambattista, con la massima onestà sono totalmente e mostruosamente invidioso! [fis] Ho lavorato molto, moltissimo in camera oscura quando avevo 20 anni e molte ambizioni di fotografo. Ma sempre da autodidatta, da solo, senza mai la possibilità di un reale confronto con tali “mostri sacri”. Se non è chiedere troppo, sarebbe possibile vedere quel tuo scatto stampato da Ackerman? Inoltre, magari, anche qualche altro tuo scatto? Se ne hai postati sul forum e mi sono sfuggiti, ti chiedo anticipatamente scusa [all] Ciao e grazie PS: ora sto pian piano riorganizzandomi per riattrezzare la vecchia camera oscura nel garage del nuovo appartamento, presto ti “romperò le scatole” per qualche dritta… [ado]
Gennaio 31, 2010 alle 7:55 pm #1547410pdigiambattistaPartecipanteEnrico, perchè mostruosamente invidioso! Se tu lo vuoi, (certo gli workshop costano-minimo di una settimana altrimenti non servono a nulla)in qualsiasi momento puoi frequentare workshop con autori di fama internazionale. Guarda i migliori e purtroppo anche quelli più costosi, qui in Italia sono tenuti dal Toscana Photograp Workshop il cui sito facilmente lo trovi in ret. Anche io come te sono un perfetto autodidatta, che però ad un certo punto ha capito che per accellerare la propria crescita bisognava per forza studiare con chi può davvero darti quel qualcosa in più. Tieni inoltre presente, che frequentando ad esempio workshop del TPW ti ritrovi in un ambiente di altissimo livello con compagni di corso che possono davvero darti tanto quanto l’insegnante stesso. Pensa che io ho imparatoo tantissime tecniche sia di ripresa che di camera oscura , dai cosiddetti compagni di viaggio. Certo per far ciò bisogna (a meno che tu non sia ricco di tuo)investire considrevoli somme di danaro, ma ti dico pure che ciò che impari secondo me non ha prezzo. Tieni presente che io personalmente scegliendo di frequentare tali corsi, ho poi dovuto di conseguenza rinunciare a parecchie cosette dal punto di vista dell’attrezzatura(purtroppo non sono ricco!). Ne è valsa però la pena!Per la foto in questione, non so se potrò inviarla, in quanto ho solo una scansione da negativo, con una postproduzione efettuata dal mio vecchio stampatore in modo diciamo scadente per non dire di peggio. La scansioni di questo lavoro (trattasi di un reportage su persone affette da handicap mentale più o meno grave)che tra le altre cose ho anche pagato piuttosto bene, mi hanno davvero molto deluso, tanto che quando le ho ritirate ho quasi mandato a quel paese lo stampatore.Comunque appena posso ti invio un altro lavoro eseguito in pellicola B/W e ottimamente scansionato all’epoca da altro stampatore professionista. Il progetto ha come tema i Nomadi presenti nei campi qui a Roma. Penso che tu vista la sensibilità che mi sembra aver capito hai innata, possa apprezzarlo appieno. Infine volevo anche farti presente, nel caso tu dovessi in futuro partecipare a workshop con autori di un certo calibro,di mettere in conto dolorose crisi di identià, visto che inevitabilmente si dovrà passare da linguaggi fotografici piuttosto scolastici, a linguaggi all’apparenza poco ortodosi che vanno totalmente fuori dalle cosiddette regole ai quali non siamo interiormente per niente preparati. Insomma a tali workshop bisogna andarci con la mente totalmente sgombra e, pronti ad accettare qualsiasi osservazione. La posta in gioco è la nostra personale crescita! Un saluto, Pietro. (o)
Gennaio 31, 2010 alle 11:38 pm #1547452pdigiambattistaPartecipanteEcco una serie di immagini del lavoro “Nomadi” [IMG]public/imgsforum/2010/1/119.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/46.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/53.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/610.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/74.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/82.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/92.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/141.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/151.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/162.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/171.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/191.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/215.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/231.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/241.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/271.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/281.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/30.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/311.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/A3.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/A4.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/A5.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/B8.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/B13.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/B17.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/1/B15.jpg[/IMG] (o)
Gennaio 31, 2010 alle 11:47 pm #1547457DoppiadiPartecipanteSono stato via un paio di giorni, ma vedo che la discussione è andata avanti, forse avete ragione sul contrasto, evidentemente è un effetto che si percepisce caricando e modificando molto certe tinte (comunque un po’ di contrasto credo sia stato aumentato!) Qui comunque servirebbe qualcuno che lavori con photoshop e che sappia bene dove mettere le mani, io ho dato degli spunti ma sicuramente c’è molto lavoro da fare per raggiungere i risultati a cui aspiri (parlo solo della postproduzione!). Complimenti per le foto caricate davvero splendide e cariche di significati, ti consiglio di caricarle nella sezione reportage, perché qui non hanno molta visibilità..
Febbraio 1, 2010 alle 12:11 pm #1547544pdigiambattistaPartecipanteCiao Doppiad, ti ringrazio per i complimenti e per quanto riguarda la postproduzione spero che qualche grosso esperto di photoshop si occupi della cosa. Comunque le tue idee e proposte sino ad ora sono sicuramente state utili ed un ottimo spunto da sviluppare. Un saluto, Pietro.
Febbraio 1, 2010 alle 2:21 pm #1547560EnricoXPartecipanteCiao Pietro, ho avuto modo di collegarmi solo ora e quindi di leggere quanto mi hai scritto e di poter vedere l’ottimo lavoro fatto al campo nomadi, tra l’altro un tema ed un ambiente davvero d’impatto e credo anche di non facile approccio. Vado con ordine a commentare i tuoi suggerimenti. Per quanto riguarda i workshop, ci ho pensato infinite volte ma le varie vicende che mi hanno coinvolto negli anni per un motivo o per un altro mi hanno sempre impedito di frequentarne uno serio. Ti ringrazio per la segnalazione, mi informerò di sicuro, è da un pò che avrei intenzione di frequentarne uno, per dare una cosiddetta “scossa” al mio mondo fotografico. In passato avevo moltissimi amici fotografi, alcuni davvero molto dotati, e da loro ho imparato tantissimo sulla “visione fotografica”, quindi non posso che trovare nella descrizione delle tue esperienze con i “compagni di workshop” affinità con le mie. Da queste considerazioni la mia invidia, aumentata dal fatto di aver potuto vedere all’opera un mostro della camera oscura, luogo per me di grande fascino ed enorme sofferenza (non sai quante ore buttate via per ottenere risultati mediocri). Venendo alle foto del campo nomadi, l’ho trovato un lavoro molto ricco e pieno di fascino, incentrato sui volti, le espressioni, i movimenti anche sincopati dei ragazzini, il mosso intenzionale mi piace sempre molto, ma più di tutto ho apprezzato i ritratti dei bambini filtrati dai riflessi sui vetri bagnati dalla pioggia, davvero struggenti e magnetici. Complimenti vivissimi e sinceri, un lavoro molto intenso che ora ho potuto ammirare solo in velocità, andare a sera mi riprometto di osservare con maggiore attenzione. Enrico
Febbraio 1, 2010 alle 3:16 pm #1547585pdigiambattistaPartecipanteGrazie Enrico! Visto che sei un grosso appassionato di camera oscura, ti segnalo l’Ansel Admas del 35mm del quale ho frequentato un workshop al TPW diversi anni fa: Eddie Ephraums. E’ un vero mostro e ha pubblicato diversi libri sulla stampa fotografica(tutti in inglese). Non so se tenga ancora workshop, comunque da quel che ne so non più al TPW. Comunque tienilo presente poichè merita davvero! Un saluto, Pietro. (o)
Febbraio 1, 2010 alle 3:27 pm #1547591pdigiambattistaPartecipanteA proposito Enrico, mi sembra che tu sia di Bologna, per cui ti segnalo che il responsabile del TPW Carlo Roberti è proprio della tua città. (o)
Febbraio 1, 2010 alle 3:39 pm #1547596firebladePartecipanteOriginariamente inviato da pdigiambattista: Ecco una serie di immagini del lavoro “Nomadi”
Un lavoro struggente, intenso, emozionante, sicuramente degno di pubblicazione. L’atmosfera che hai saputo cogliere e riprodurre è agghiacciante, e fa riflettere più di mille parole; ha il potere di sbriciolare molte parole dette in proposito, ed ha la forza dirompente della verità, che spesso ci viene taciuta o colpevolmente mascherata. Sono questi gli scatti che amo osservare, dove la componente emotiva colpisce a scapito di inquadrature imperfette, e non certo per una ossessiva e stucchevole nitidezza. Bravo.
Febbraio 1, 2010 alle 3:43 pm #1547599EnricoXPartecipanteDi nuovo un sentito grazie, Pietro. Sulla camera oscura, mi sono formato studiando proprio il libro (i libri, per la verità) di A.Adams, che vorrei rileggere (è un idea di questi giorni). Però mi informo senz’altro sui libri che mi citi. Ce ne sarebbero, di libri di fotografia da comprare! Per quanto riguarda questi workshop, durano tutti alcuni giorni? Ciao e grazie ancora Enrico
Febbraio 2, 2010 alle 1:03 am #1547770pdigiambattistaPartecipanteEnrico, gli workshop al TPW(sono assolutamente i migliori in tutti i sensi)durano tutti una settimana(almeno in passato era così). Tieni presente che workshop che durano di meno, secondo me servono a ben poco. Riguardo a libri , te ne segnalo due di Eddie Ephraums(io li posseggo entrambi): “Creative Elements” e “Gradient Light”. Sono entrambi in inglese, ma assolutamente ottimi, con tutti i passaggi da lui eseguiti nello stampare sue foto. Infine ti consiglio vivamente di acquistare di Michael Ackerman “End Tima City”:un vero capolavoro. Ne rimarrai davvero stupito. Pietro. (o)
Febbraio 2, 2010 alle 1:05 am #1547771pdigiambattistaPartecipanteX Fireblade! Carissimo, ti volevo personalmente ringraziare per le tue bellissime parole riguardo al lavoro “Nomadi”. [gra] [gra] [gra] [can]
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