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Il futuro della fotografia

Stai visualizzando 7 post - dal 1 a 7 (di 7 totali)
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  • #1827941
    Gennaro Castaldo
    Partecipante

    Cari amici, molti di noi abbiamo vissuto il cambiamento dall’analogico al digitale, e specie per chi possedeva Reflex analogiche di alto livello, questo cambio è stato anche forzato, dettato da quello che il mondo della fotografia ci ha costretti a fare. Questo ha portato un cambiamento sia nel modo in cui vengono trattate le fotografie e sappiamo che i nostri file digitali possono essere riprodotti, ma se un domani per qualche motivo l’era digitale cambia completamente, allora anche le nostre reflex saranno inutili. La ricerca elettronica parla di computazione quantistica, con la minaccia che non esista più il sistema binario che sta alla base dell’attuale era digitale.

    Sappiamo che la fotografia analogica e digitale producono risultati diversi e sappiamo che lo spazio colori rappresentato nella fotografia digitale è diverso da quello riprodotto dalla fotografia analogica. Se la ricerca della fotografia è quella di riprodurre nel modo più fedele ciò che la realtà ci appare ai nostri occhi, è innegabile che allora l’occhio stesso diventa il punto di arrivo di questa ricerca. La retina che possiede ognuno dei nostri occhi non si limita ad uno spazio colori composto dalla combinazione di soli 3 colori. Infatti i ricettori di lunghezze lunghe, medie e corte (coni), sono capaci di percepire singolarmente molte sfumature di colori, anzi molti colori, singolarmente. La taratura stessa di un display di ottima qualità, è limitata e si differenzia da quella di altri display anch’essi di ottima qualità, per il solo fatto che una determinata azienda ha deciso di utilizzare una tonalità di subpixel blu, verde e rossa, leggermente diversa da un’altra azienda. Non solo, al giorno d’oggi, non sappiamo se nella specie umana i nostri coni abbiano geneticamente una diversa percezione dei colori da persona a persona. Magari il mio punto di bianco naturale più stabile è 5700 K, per esempio, ma magari quella di qualcun altro è 6500 K. Penso che al giorno d’oggi non possiamo saperlo.

    Io tenevo 14 anni quando la fotografia digitale si è diffusa. Fino a poco tempo fa ho pensato che il digitale rappresentasse un punto di arrivo stabile, invece ora sono convinto che se la ricerca della fotografia deve continuare, dovrà farlo con cambiamenti radicali. Parlo solo di ipotesi, proprio di teoria, infatti sono un appassionato di rappresentazione dei colori.

    Grazie per l’attenzione, a presto!

    #1827949
    marcom12
    Partecipante

    Hai espresso un tuo pensiero in merito al futuro della fotografia… giusto ben fatto!
    Credo che come in tutte le cose il progresso debba andare avanti, dire oggi le nostre reflex saranno inutili non aggiunge nulla di nuovo a ciò che in parte è già successo nei decenni passati quasi in ogni settore dove la tecnologia mette il naso:
    Quanto sono utili oggi telecamere e recorder con sistema betamax? e le famigerate cassette stereo8 delle autoradio(che probabilmente non avrai mai visto)? e i floppy flessibili che i computer utilizzavano circa 25/30 anni fa? e i monitor a fosfori verdi? si potrebbe stilare un elenco quasi infinito
    In ogni campo lo sviluppo galoppa e spesso fa passi da gigante molto spesso le novità incontrano il favore del grande pubblico e a volte una pletora di “nostalgici” vorrebbe tornare indietro però credo che se cominciamo a fare ragionamenti sull’utilità o meno tra 20 anni di ciò che per noi attualmente rapperesenta il massimo della tecnologia …non ne usciamo davvero più anche perchè “l’utilità” di una cosa penso sia anche una questione soggettiva nulla vieta di proseguire nell’utilizzare tecnologie e tecniche sorpassate ovvio che poi non ci si dovrà lamentare se ci sentiremo un po messi in disparte una sorta di fenomeno di nicchia ma …è da sempre così mi pare.
    Non facciamoci inutili pippe mentali perchè così facendo qualcuno poi alla fine potrebbe disorientarsi, cerchiamo piuttosto se lo vogliamo,di imparare ad utilizzare al meglio ciò che ci viene proposto giorno per giorno dallo sviluppo tecnologico e quando ci saranno cambiamenti li affronteremo come abbiamo fatto da sempre.
    buona luce

    #1827950
    migliorabile
    Partecipante

    Piccola considerazione: non c’e’ nessun obbligo a seguire la tecnologia.
    Ancora oggi c’e’ chi usa l’analogico. Certo, saranno sempre di meno, perche’ il cambo da analogico a digitale non e’ solo un cambio tecnologico, ma sopprattutto concettuale.
    Non c’e’ nessun obbligo ad usare l’automobile, si puo’ usare anche la bicicletta o la carrozza.
    Non c’e’ nessun obbligo ad usare un aereo, si puo’ usare la nave.
    Non c’e’ nessun obbligo a scrivere usando un word processor: si puo’ usare la macchina da scrivere o il classico ‘carta, penna, calamaio’
    Non c’e’ nessun obbligo ad usare la macchina fotografica: si puo’ usare anche il penello e la tela.
    Ieri ho visto alcuni lavori di Van Gogh: il tizio sapeva realizzare opere con la stessa precisione di un’odiera istantanea!

    La rappresentazione digitale delle informazioni ha fatto fare un salto in avanti alla conoscenza strabiliante.
    Senza una rappresentazione digitale delle informazioni, non esisterebbero concetto come compressione deli dati, sistemi a correzione degli errori, campionamento.
    Corrispondentemente non esisterebbero le sonde spaziali, i computer, i telefoni cellulari, l’analisi genetica per alcune malattie, ed un’infinita’ di altre cose …

    Per quanto riguarda i computer quantistici, stai tranquillo, non sostituiranno mai i computer classici (il PC di casa, per intenderci): non possono fare qualunque cosa. Anzi, da un certo punto di vista sono anche piu’ limitati di un normale computer. Almeno per quella che e’ il modello di computer quantistic che si studia oggi. Fra 50 o 100 anni, magari, qualcosa sara’ cambiato. Ma per ora la situazione e’ questa.

    Se sei interessato alla teoria dei colori, ti consiglio:

    http://www.amazon.co.uk/Appearance-Models-Imaging-Science-Technology/dp/1119967031/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1426231124&sr=1-1&keywords=color+appearance
    http://www.amazon.co.uk/Constancy-Wiley-IS-Imaging-Science-Technology/dp/0470058293/ref=pd_sim_sbs_b_2?ie=UTF8&refRID=0412VQ90GFRQRGP1EWV3
    http://www.amazon.co.uk/The-Reproduction-Colour-6th-Edition/dp/0470024259/ref=pd_sim_sbs_b_4?ie=UTF8&refRID=0412VQ90GFRQRGP1EWV3

    Nota: sono testi di teoria, serve un background matematico universitario per capirci qualcosa.

    #1827963
    Massimo
    Partecipante

    [quote=”Canonista nato” post=653059]La ricerca elettronica parla di computazione quantistica, con la minaccia che non esista più il sistema binario che sta alla base dell’attuale era digitale.[/quote]

    mi sa che mi sono già perso….. (?) (?) (?)

    #1827965
    firstFTB
    Partecipante

    Tranquillo Max io m’ero perso già prima…….

    #1827981
    marco66
    Partecipante

    Tornando al Titolo
    Pensare al futuro della fotografia partendo dai mezzi per farla non credo sia la strada da percorrere

    Nella musica siamo passati dai bonghi al liuto al violino alla chit. elettrica al sint. al campionatore al pc ma le note sono sempre 7
    e se fai buona musica ci sara’ qualcuno che l’apprezza.

    [lo]

    #1828020
    Gennaro Castaldo
    Partecipante

    Grazie a tutti per le risposte! Si è vero, difficilmente la tecnologia evolve come si pensa che lo farà, anche perché giorno dopo giorno ci sono nuove idee e nuovi modi per ottenere il risultato sperato, anzi a volte il risultato viene spinto dalle diverse tecnologie generalizzate, come è successo con il digitale, con i suoi grandi vantaggi. L’analogico è un prodotto di nicchia (intendo la fotografia analogica di qualità), e questa è una realtà. Io sono felice del digitale, ho scattato 3000 foto da quando ho comprato questa mia prima reflex 6 mesi fa. Se stavo nell’analogico di sicuro non potevo fare tante prove senza pensare agli sprechi economici derivante dallo sviluppo dei rullini, ecc.

    @ migliorabile: grazie per i libri, capirò senza problemi la matematica universitaria
    @ marcom12: senz’altro questo mio post è una pippa mentale che genera confusione e in più non determina cose concrete in quanto si parla di ipotesi 😀 Si ho visto e usato le cassette audio, e ho usato a fotografia analogica, a livello “bambino” però, cioè al massimo sapevo mettere a fuoco e usare il flash. Le altre cose come diaframma, tempi di scatto, ecc. nemmeno sapevo che esistevano.
    @ marco66: non ci avevo pensato, giusto ragionamento!

    Più che della computazione del futuro, l’intenzione di questo mio post è quella della fotografia del futuro partendo dal concetto della rappresentazione dei colori, e vorrei aggiungere qualcosa, se esistesse una tecnologia che permettesse per esempio di avere un sensore che percepisse maggiori sfumature di colori: ciò sarebbe utile davvero come sostengo io oppure no? Considerate anche ipotetici monitor che rappresentassero queste sfumature aggiuntive, così come anche per la stampa

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