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Pietro Paolo.
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Luglio 27, 2006 alle 12:26 pm #1239680
Pietro Paolo
PartecipanteImposto questa foto (se ci riesco) siate clementi è una macro fatta in condizioni di attrezzatura precaria teleobiettivo 70-300 su 150 circa e due tubi su tre (grosso e medio)- flash separato in manuale non ttl (vecchia torcia mecabliz) caldo afoso e a gambe nude in mezzo agli spini. Non vedo l’ora di poter acquistare un vero obiettivo macro! Tempo 1/250 diaframma tutto chiuso sensibilità dimenticata a 1600 Cercherò di far meglio in futuro. A Voi le critiche. Pietro [IMG]public/imgsforum/2006/IMG_3009.JPG[/IMG]
Luglio 27, 2006 alle 12:56 pm #1239684dwaim
PartecipanteNegli EXIF ho notato che hai usato ISO a 1600 e diaframma a f/32… Di solito nelle macro si tende ad alzare gli iso solo per diminuire il tempo di scatto e, in genere, a tenere il diaframma molto aperto… come mai tu hai chiuso il diaframma? Per quanto riguarda la foto… ho quasi l’impressione che il flash abbia “sparato” un po’ troppo…
Luglio 27, 2006 alle 1:28 pm #1239686Pietro Paolo
Partecipantegli iso me li sono proprio dimenticati avevo impostato 1600 per una serata di danza del ventre in luce artificiale, poi mi sono dimenticato di cambiarla, me ne sono accorto dopo, di solito tengo iso 200 preimpostato e non mi preoccupo di cambiarla se non ce ne è motivo. ho chiuso molto il diaframma perchè se nò la luce del sole al tramonto mi sporcava l’immagine del flash ed il tempo max possibile con il flash è 1/250 senza vignettare. ero convinto di avere la sensibilità solita e invece avrei dovuto sospettare visto che avevo dovuto chiudere tanto il diaframma. Comunque per un 1600 iso credo che l’immagine sia ancora decente. Pietro Ps. cosa credete che faccia il soggetto, controlla le uova, oppure aspetta di mangiarsele se non sono sue? E cosa sono le due forme brune sulla foglia? La cosa mi incuriosisce molto ma non credo che potrò venirne a capo, a meno che qualcuno non sappia se le uova siano compatibili con la specie.
Luglio 27, 2006 alle 1:40 pm #1239687TechnoPhil
Partecipantenon male come idea!!in effetto gli iso sono alti, ma se te li 6 dimenticati fa niente!! ad ogni modo un diaframma così chiuso non dice niente, quando sei già a f/16 max basta e avanza!!! [big]
Luglio 27, 2006 alle 2:11 pm #1239688longdream
PartecipanteLa foto è buona, mi piace ma condivido l’impressione che sia un poco “sparata”. Quello che invece volevo chiederti è che ho letto che hai usato due tubi ma ogni tanto leggo che non dovrebbero essere mai usati se non singolarmente mentre altri ancora li usano addirittura tutti e tre contemporaneamente. Mi sembra che ci sia una grande confusione e/o disinformazione: sai darmi qualche delucidazione in merito? Grazie.
Luglio 27, 2006 alle 3:06 pm #1239693Pietro Paolo
PartecipantePer quel che sò io i tubi sono segmentati in tre porzioni per poter graduare l’intervento sul rapporto di ingrandimento. L’utilizzo di uno o più segmenti non cambia in alcun modo la ripresa se non appunto nel rapporto d’ingrandimento. Pensa che molti anni fà, quando usavo la exakta usavo tubi (tutti e tre) con in aggiunta il soffietto e a volte l’inversione dell’ottica (il 50 mm) e una formica era lunga due cm sul fotogramma 35 mm. Naturalmente si perde la messa a fuoco non perchè non sia trasmesso il comando all’ottica, ma perchè essendo cambiate le condizioni dell’ottica il sistema non riesce a focheggiare bene, mentre il diaframma viene correttamente impostato sull’ottica. Io uso tubi kenko con la trasmissione elettrica Canon. Con lo zoom si può inoltre cambiare il rapporto di ungrandimento cambiando la focale, ma questo comporta anche una diversa distanza dal soggetto. Però non sono per niente un mago delle macro con il digitale, la mia esperienza pluriannuale è sulla foto chimica. ciao Pietro
Luglio 28, 2006 alle 3:28 am #1239771lorenzo
PartecipanteOriginariamente inviato da dwaim: ho quasi l’impressione che il flash abbia “sparato” un po’ troppo…
E’ la prima cosa che viene istintiva pensare. Comunque per me è un ottimo titolo per un soggetto molto interessante.
Luglio 30, 2006 alle 4:03 pm #1239889GArts
Partecipanteche io sappia gli obiettivi macro hanno un’ottima chiusura del diaframma (anche fino a f/64) proprio per gestire al meglio la profondità di campo. Difatti è grazie a f/32 che il primo piano è tutto a fuoco. Con un macro 1:1 e f/4 la profondità di campo è microscopica. Ma vorrei l’opinione di qualcuno sicuramente più esperto di me [!?!]
Luglio 30, 2006 alle 4:21 pm #1239891giangius
Amministratore del forumesattamente, un’ottica Macro fornisce una ridotta profondità di campo, in rapporto a quello di ingrandimento (una vera ottica macro dovrebbe arrivare almeno a 1:1) Tutt’altra storia quando di usano lenti close-up o tubi di prolunga (confermo che possono essere montati anche uno sopra l’altro). In questo caso, infatti, si parla più propiamente di fotografia close-up, cioè da distanza ravvicinata. Il risultato è comunque quello di avere maggiore porzione di immagine per riprendere il soggetto, ma un’ottica macro, riportando le dimensioni reali del soggetto sul sensore/pellicola (1:1) tira fuori immagini incredibilmente nitide e dettagliate
Luglio 31, 2006 alle 6:39 pm #1239938Pietro Paolo
PartecipanteInfatti sono convinto che il 180 sigma macro sia l’ideale per nitidezza, ho già visto numerosi scatti e vedo che gli appassionati di macrofotografia lo mettono nel budget. Sono però un pò perplesso perchè vedo anche ottime macro fatte sia con il 100 macro(ogiù di lì) che con il 150 macro e queste ottiche costano qualc osina meno (sempre Sigma). Per il diaframm, usando un flash completamente manuale e di numero guida alto, devo stringere molto il diaframma anche per non avere sovrapposizione di immagini dovute alla luce naturale. I tubi fanno aumentare il rapporto di ingrandimento però fanno avvicinare al soggetto (o non è così). (mi viene un dubbio) Trovo molto comodo montare un obiettivo a focale variabile sui tubi poichè costa poco e poichè variando la focale si può avere l’inquadratura che serve con il giusto rapporto d’ingrandimento con pochissime manovre: cambio la focale, metto a fuoco quasi all’infinito e poi focheggio con il corpo avvicinandomi e allontanandomi. Non uso il cavalletto poichè per lo più se si perde troppo tempo gli insetti se ne vanno. Per la macro impostata il soggetto era molto statico e non dava segni di insofferenza neppure dopo una decina di scatti, questo era sicuramente il soggetto ideale per il cavalletto. Però con il cavalletto serve una slitta micrometrica rapida, con ulteriori costi e peso da trasportare. Chissà quante stupende foto ci perdiamo perchè oberati dai pesi e dall’ambiente ostile, non passiamo troppo tempo ad osservare quanto ci circonda. Soprattutto in campo macro. Guardate sotto le foglie !!! Pietro
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