[gloster1974]

Se non si interpone alcun elemento ottico tra l’obiettivo e il piano pellicola o sensore non [u]non vi e’ alcun decadimento qualitativo dell’immagine specialmente nel nostro caso quando andiamo ad utilizzare queste lenti sul sistema EOS. L’unico elemento che cambia e’ la minima distanza di messa a fuoco che varia ( di pochissimo poiche’ lo spessore dell’adattatore fa da tubo prolunga e capirai che tubo :). Vai tranquillo qualsiasi Zeiss C/Y adattato su EOS non perde in qualita’. Se adatti un obiettivo per il medio formato allora parliamone ma e’ un esperimento che finisce subito in quanto e’ davvero inutilizzabile.

[Claudio]

Perfetto, di nuovo grazie per le spiegazioni.

[TopoGrigio]

Ne approfitto anch’io per una domanda: che differenza c’è in termini qualitativi (ottici e di costruzione) e in termini di quotazioni per le lenti made in West Germany e made in Japan? O non cambia nulla? Grazie.

[gloster1974]

Cambia in termini di collezionismo quindi anche economico , in termini costruttivi e qualitativi addirittura il discorso si puo’ invertire grazie a tecniche piu’ moderne di assemblaggio a favore delle made in Japan, qualita’ del vetro e materiali usati sono gli stessi.

[TopoGrigio]

Ok chiarissimo. Grazie!

[corsa46]

Originariamente inviato da gloster1974: Cambia in termini di collezionismo quindi anche economico , in termini costruttivi e qualitativi addirittura il discorso si puo’ invertire grazie a tecniche piu’ moderne di assemblaggio a favore delle made in Japan, qualita’ del vetro e materiali usati sono gli stessi.

anche se ci sono “leggende” che gli obiettivi prodotti in giappone erano sottoposti a minori controlli qualitativi (sia numerici che di precisione)

[Autore]

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