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Il simbolo f

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  • #1276899
    Anthony
    Partecipante

    Ragazzi, scusandomi per le domandi da principiante vi chiedo: Il simbolo “f” che appare sugli obiettivi viene usato per indicare l’apertura del diaframma? Perchè in alcuni come il 18-55 mm della Canon Eos 400D è indicato invece “1:3.5-5.6 II”, come si legge questa scritta. Perchè per indicare l’apertura del diaframma viene usato come simbologia la “f” e perchè a volte no. Potete darmi delle dritte per capire meglio la lunghezza focale, il piano focale, il diaframma e su che parametri scegliere un ottimo obiettivo.

    #1276903
    Robbyby30
    Partecipante

    A 18 mm l’f e 3,5 a 55 e 5,6, indica la luminosità, di fatti troverai obiettivi f = 4 o f = 1.8 ecc. [lo]

    #1276912
    longdream
    Partecipante

    Originariamente inviato da Anthony: Ragazzi, scusandomi per le domandi da principiante vi chiedo: Il simbolo “f” che appare sugli obiettivi viene usato per indicare l’apertura del diaframma? Perchè in alcuni come il 18-55 mm della Canon Eos 400D è indicato invece “1:3.5-5.6 II”, come si legge questa scritta. Perchè per indicare l’apertura del diaframma viene usato come simbologia la “f” e perchè a volte no. Potete darmi delle dritte per capire meglio la lunghezza focale, il piano focale, il diaframma e su che parametri scegliere un ottimo obiettivo.

    Il fatto che sia scritto f/ o 1: è irrilevante, inoltre sul 18-55 la sigla II sta ad indicare che è della seconda serie quindi con delle modifiche che lo rendono migliore al modello precedente. In realtà i primi obiettivi usavano tutti la dicitura 1: che stava ad indicare il rapporto di apertura del diaframma: 1:3,5 = 0,28 1:5,6 = 0,17 etc. da cui si deduce che aumentando il valore f dell’ottica in realtà si chiude il diaframma per cui avremo a numero basso aperture grandi e a numero grande aperture minori: 1:4,0 = 0,25 1:22 = 0,04 Per le altre tue domande ci vorrebbe un buon libro comunque: la distanza tra il centro della lente e il piano focale (piano su cui si forma l’immagine nitida del soggetto) è la lunghezza focale (o, più semplicemente, focale) di una lente; questo fattore determina due conseguenze importanti, la prima è che a parità di distanza soggetto/obiettivo, un obiettivo di focale lunga produce un’immagine più grande rispetto a un obiettivo di focale corta. Nella scelta di un’ottica solitamente tanto maggiore è il range della focale tanto più l’ottica tende ad avere problemi: un 18-55 dovrebbe rendere meglio di un 18-250 ma anche qui ci sono tantissimi fattori che poi non confermano la prassi. Infine l’apertura di diaframma di uno zoom è legata alle sue focali, min. e max., ovvero nel caso del 18-55 f/3,5-5,6 significherà che a 18mm potrai aprire il diaframma fino a f/3.5 e a 55mm. fino a f/5,6. Insomma, col tempo troverai tutte le risposte ai tuoi quesiti. Spero di averti chiarito qualche dubbio. Un saluto. [lo]

    #1276913
    vcereghi
    Partecipante

    come ti hanno già detto: f3.5 a 18mm e f5.6 a 55. il “II” indica solo la versione dell’obiettivo.. ciao

    #1277369
    Anthony
    Partecipante

    Ragazzi scusate, ma essendo un principiante sto facendo un pò di confusione cercando d’imparare il più possibile di questa splendida e affascinate nostra passione, della fotografia digitale. Copio una descrizione presa da Internet: L’apertura massima di un obiettivo è uguale alla focale diviso il diametro interno dell’obiettivo. Maggiore è l’apertura massima, più luminoso sarà l’obiettivo, riuscendo quindi a far passare più luce ed impressionare la pellicola in minor tempo. Nei telescopi una apertura maggiore permette la visione di oggetti meno luminosi. La quantità di luce che attraversa le lenti è regolata da un dispositivo chiamato diaframma, situato di solito all’interno dell’obiettivo. La sua dimensione determina la profondità di campo e di conseguenza quella di fuoco, la forma influisce, anche se lievemente, sulla forma dello sfocato. Il valore di diaframma indicato sull’obiettivo è la massima apertura ottenibile, altre aperture sono possibili solo chiudendo il diaframma. Negli obiettivi fissi viene specificato un solo valore di apertura, ad esempio f/2.8. Sugli obiettivi zoom possono comparire due valori, il primo per la focale minore, il secondo per quella maggiore. Ad esempio, per uno zoom 35-135mm f/3.5-4, il valore f/3.5 è ottenibile a 35mm e si riduce a f/4 alla focale di 135mm. Ragazzi il valore f e l’iniziale difractional diameter. Indica il diaframma o l’apertura dell’obiettivo o sono la stessa cosa, inoltre l’otturatore che funzione svolge e dove si trova?

    #1277375
    longdream
    Partecipante

    Ci sono alcuni concetti che non è facile esporre e già la loro difficile assimilazione rende le cose più complesse. Il concetto che intendevo rendere più chiaro degli altri è il fatto che molti attribuiscono al valore nunerico di f/ un errato rapporto: un diaframma aperto a 3,5 farà passare molta più luce di uno aperto a 22: un errore che molti neofiti fanno è pensare che a numero grande corrisponde apertura grande; in realtà il valore f/ è inversamente proporzionale all’apertura del diaframma, più si accosta all’1 e più luce passa. Dire che maggiore è l’apertura e più luce passa è corretto ma questo non significa che il valore di f/ è più grande. Comunque ti segnalo il link ad un corso base di fotografia on-line che trovo molto ben fatto e di facile comprensione e che probabilmente riuscirà a sciogliere i tuoi dubbi molto meglio di quello che posso fare io: http://www.internetcamera.it/corsi/cbf/capIV-il_diaframma.asp

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