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il trattamento del BN in digitale -tecniche di conversione-

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  • #1403337
    thewizardofwiz
    Partecipante

    come promesso, un succoso riassunto delle tecniche per trasformare un’immagine a colori in BN mettetevi comodi, preparate il caffè/la tisana/la camomilla, oppure i popcorn e la coca cola e… buona lettura per i mod: se ritenete opportuno, passate il post su “articoli” Per la generale, diffusa convinzione che le foto in bianco e nero abbiano qualcosa di particolarmente bello e affascinante rispetto alle immagini a colori, molti si domandano come trasformare una foto a colori in una in BN: da questo interrogativo prendo spunto per illustrare le tecniche che mi sono note per trasformare (digitalmente) un’immagine a colori in un’immagine in BN, anche se tecnicamente sarebbe più corretto parlare di immagine a toni di grigio. Questo breve e condensato intervento illustrerà (spero al meglio) le modalità di conversione di un’immagine a colori in BN, secondo vari metodi. Seguendo gli esempi sarà facilissimo capire che tutte le foto in bianco e nero NON SONO uguali, per cui un certo metodo risulterà adatto ad un certo tipo di immagini piuttosto che un altro, ed in alcuni casi più lavorazioni, opportunamente combinate fra loro, vi condurranno ad un risultato particolarmente valido o piacevole. Siccome ogni immagine fa storia a sé come significato ed interpretazione, si può affermare che non esiste in assoluto un metodo migliore di un altro: sono tutti ugualmente validi anche se probabilmente uno solo produrrà l’effetto desiderato. Non escludete la possibilità di usarne più di uno su parti diverse della stessa immagine per arrivare al risultato voluto. Procuratevi una vostra immagine contenente sia i colori primari che quelli secondari, senza particolari contrasti luminosi, meglio se del vostro genere preferito (non ha importanza se è un ritratto, una natura morta, un fiore o un paesaggio) ed operate di volta in volta come descritto: vi sarà subito più chiaro ogni dettaglio e vi rimarrà impresso il risultato ottenibile. Le operazioni/comandi sono tutte riferite a Photoshop, ma se avete un altro programma (Corel, Gimp, PSP eccetera) sono sicuro che basterà un attimo per trovare il comando corrispondente. [leg] MODALITA’ SCALA DI GRIGI È un sistema estremamente semplice per ottenere un’immagine in BN: vengono eliminate le informazioni colore dai tre canali RGB ed ogni punto prende un valore di grigio corrispondente ad una determinata media (invariabile) fra i valori dei tre canali RGB. Il peso dei canali, fisso, è 33,50,17 rispettivamente. Per la corretta stampa fotografica è indispensabile questo passaggio dopo qualsiasi trasformazione in BN. SATURAZIONE Un altro sistema semplicissimo per ottenere un’immagine in BN è quello di adoperare il comando saturazione, portandolo a 0. Questo metodo è stato sviluppato per le immagini in modalità YMCK, scarsamente usate in ambito fotografico, ma le operazioni descritte sono ugualmente valide per le immagini RGB. Vi accorgerete facilmente che portando l’immagine in modalità YMCK e portando a zero la saturazione il risultato lascia molto a desiderare; in modalità RGB cambia ben poco. Attivando la casella “colora” e portando la saturazione da zero verso il massimo, ad un certo punto potreste ottenere un risultato piacevole: avrete un BN più brillante e contrastato (dipende dall’imamgine), migliore di quello ottenibile con la modalità a scala di grigi, perché il programma ricava una media dei valori RGB tale da mantenere costante la luminosità punto per punto. A volte anche spostando il cursore tonalità si ottiene un miglioramento dell’immagine visualizzata. Questo risultato è possibile perché stiamo operando su un’immagine visualizzata in BN ma contenente ancora i riferimenti dei tre canali RGB. Se colori diversi hanno lo stesso livello luminoso o la stessa saturazione, il risultato invece potrebbe essere alquanto deludente, in quanto vengono resi con lo stesso livello di grigio. MODALITA’ LAB Un altro sistema molto semplice consiste nel passare in modalità Lab e selezionare il solo canale L, copiandolo su un nuovo file. Questo canale rappresenta le transizioni luminose. I canali a e b si utilizzano molto raramente, ma non per questo escluderete una veloce prova. Questo sistema produce un’immagine più gradevole rispetto alla modalità SATURAZIONE, personalmente lo trovo più adatto a ritratti di donne e bambini, figura femminile in genere, nudo classico. Non esiste metodo equivalente per la pellicola. Alcuni programmi NON supportano questa modalità. MODALITA’ RGB Un altro sistema estremamente semplice è quello di selezionare uno dei tre canali ed incollarlo su un nuovo file che sarà ovviamente in scala di grigi. Il risultato ottenibile per ogni livello è paragonabile a quello che si otterrebbe usando una pellicola pancromatica in BN di media sensibilità ed un filtro molto denso e selettivo (R, G o B) in ripresa. L’immagine così ottenuta potrebbe presentare dei toni di grigio poco reali, o potrebbe non avere la giusta dinamica luminosa in nessuno dei tre canali; tuttavia non è difficile che si possa ottenere un risultato interessante (inteso come già finito o proficuamente elaborabile) tramite questa semplice operazione. Potete usare questo metodo selezionando canali diversi per aree aventi soggetti (=colori) diversi. Il canale G è quello che più si avvicina alla percezione dell’occhio, perciò è il canale maggiormente usato. Non a caso il primo metodo presentato (MODALITA’ SCALA DI GRIGI) attribuisce maggiore peso a questo canale. CANALE ALFA SOMMA CANALI RGB Questo metodo presuppone delle conoscenze avanzate circa il trattamento digitale delle immagini nonché del programma di editig. Si tratta di un metodo facile ma poco utilizzato, che porta a risultati molto buoni. Utilizzando la palette canali è possibile ricavare un’immagine in BN creando una maschera che porti la somma dei canali RGB: tenete premuto CTRL cliccate sulla somma dei canali RGB e poi cliccate sull’icona “salva selezione come canale” (il rettangolino con dentro un cerchio -la lavatrice-). Avete così creato un canale ALFA1 contenente una maschera identica all’immagine originale, ma in toni di grigio. Selezionando solo questo canale (cancellando gli altri) possiamo lavorare sulla nostra immagine in BN. Non esiste metodo equivalente per la pellicola. Alcuni programmi NON supportano questa modalità. RIEMPIMENTO CON METODO DI FUSIONE COLORE Questo metodo presuppone delle conoscenze avanzate circa il trattamento digitale delle immagini nonché del programma di editig. Si tratta di un metodo scarsamente utilizzato: non meravigliatevi per la descrizione strana, ma si ottengono dei risultati molto interessanti. Aprite l’immagine in RGB ed aggiungete un livello di riempimento per il quale sceglierete il colore sulla scala dei grigi (non importa quale, vanno bene tutti), poi impostate il metodo di fusione “colore”: otterrete un’immagine RGB in scala di grigi, ulteriormente elaborabile. Benché si possano trarre interessanti risultati, il sistema non consente alcuna scelta della pesatura del colore nel processo di fusione dei livelli (risultato invariabile). Non esiste equivalente per la pellicola. STRUMENTO CALCOLI Questo metodo presuppone delle conoscenze avanzate circa il trattamento digitale delle immagini nonché del programma di editig. Si tratta di un metodo pressoché sconosciuto, ma è perfettamente illustrato nel manuale di PS. Non so se è presente/supportato da altri programmi. La descrizione sembrerà strana, poco intuitiva e con passaggi poco comprensibili, però vi assicuro che si ottengono dei risultati eccellenti anche se è piuttosto difficile capire esattamente quali operazioni vanno compiute per ottenere un determinato risultato voluto. Il metodo funziona essenzialmente come RIEMPIMENTO CON METODO DI FUSIONE COLORE e prevede di “estrarre” dall’originale sia le informazioni del livello “base” (sorgente1) che del livello “riempimento” (sorgente2). Per entrambi i livelli è possibile scegliere l’origine dei dati da trattare (canale RGB oppure grigio) come anche l’inversione del calcolo/effetto, quindi di applicare un determinato metodo di fusione e variare l’opacità (intensità dell’effetto) desiderata; inoltre è possibile mascherare il risultato della fusione secondo il valore estratto dal canale RGB o grigio, con la possibilità di invertire il calcolo/effetto (maschera o sorgente3). Tutte le operazioni sono possibili anche scegliendo sorgenti (=immagini) diverse. A questo punto sono sicurissimo che vi è venuto il malditesta 🙂 e non userete questa metodo…(male, molto male!) Questo metodo non ha equivalenza pratica con la pellicola, in quanto si dovrebbe creare un controtipo positivo/negativo (ricordate che esiste la casella “inverti”) ricavato dal solo canale verde/rosso o blu, tutti in doppia copia (originale e controtipo per maschera di contrasto), cosa possibile operativamente, ma impraticabile a causa della laboriosità richiesta… Per le potenzialità espresse questo metodo sarebbe da provare a tappeto su tutte quelle che ritenete le vostre migliori immagini in BN (partendo ovviamente dall’originale a colori): potreste ricredervi…. MAPPA SFUMATURA Questo metodo presuppone delle conoscenze medie circa il trattamento digitale delle immagini nonché del programma di editig. Si tratta di un metodo pressoché sconosciuto e scarsamente illustrato nel manuale di PS. Credo sia supportato da altri programmi ma con diversa denominazione. Benché si tratti di una funzionalità generica preconfezionata per creare immagini monocromatiche, consente la mappatura dell’intera immagine in relazione ad un livello di luminosità in toni di grigio. Le regolazioni possibili sono scarse ma i risultati generalmente discreti. Fotograficamente è un viraggio sovrapposto ad una tecnica grafica (dual-tone layer), unione improbabile anche per la complessa operatività del fotografo più sperimentatore… MIXER CANALI Questo metodo presuppone delle conoscenze avanzate circa il trattamento digitale delle immagini nonché del programma di editig. Si tratta di un metodo conosciuto ma scarsamente utilizzato, estremamente valido e flessibile. Con questo metodo è possibile scegliere il peso di ciascun canale RGB, contrariamente alla MODALITA’ SCALA DI GRIGI. Combinando opportunamente il peso di ciascuno dei canali si modifica pesantemente la resa del grigioequivalente. È prevista anche l’inversione del peso di un canale (cursore sui valori negativi). Potete usare questo metodo selezionando canali diversi per aree aventi soggetti (=colori) diversi, utilizzando diversi layer. Vi raccomando di impostare i valori dei tre canali in modo che la somma rimanga nell’intorno di 90-130, avrete i migliori risultati in generale. Per immagini “da pellicola” dovrete rimanere solo su valori positivi la cui somma sia strettamente vicina a 100. Se volete imitare la resa dell’Agfapan25 dovete impostare “monocromatico” e provare a settare i canali RGB a 25-28/38-40/33-37, per la XP2 21-22/42-43/37-38, per la Tri-X 24-36/34-36/40-42. 😉 METODO “Russell Brown” Il metodo è spiegato approfonditamente in un documento facilmente reperibile sul web, scritto ovviamente dallo stesso Russell Brown, perciò vi rimando al sito dell’ideatore (in inglese). [leg] Si tratta di un metodo piuttosto facile e flessibile, che offre risultati interessanti e di ottimo livello, e consente un controllo accurato su come i singoli colori vengono mappati in un determinato tono di grigio. Brevemente, questo sistema consiste nel sovrapporre all’immagine di partenza (quindi a colori) un livello di regolazione Tonalità/Saturazione, che chiameremo “filtro” con metodo di fusione “colore”, cui va aggiunto un secondo livello di regolazione dello stesso tipo, che chiameremo “pellicola” con metodo di fusione “normale”, per il quale imposteremo il livello di saturazione a -100%. Regoleremo quindi la tonalità oppure i singoli colori (primari o secondari, comando tonalità/saturazione, menù a tendina) dal livello “filtro”, potendo anche rimappare un singolo colore RGB su un altro a piacere (cursore tonalità). Per tutti questi sistemi è importante che, dopo la trasformazione in BN, l’immagine venga settata in modalità “toni di grigio” prima di ulteriori elaborazioni (salvataggio BN immagine iniziale in BN, non lavorata) ma soprattutto per la corretta stampa presso i laboratori fotografici (sistemi laser o plotter inkjet). Livelli, curve, luminosità/contrasto, scherma/brucia eccetera saranno le solite lavorazioni più o meno indispensabili per r/aggiungere il vostro gusto/interpretazione all’immagine in BN, per proseguire con l’eventuale pulizia (timbro, cerotto) o manipolazioni varie-ed-eventuali dell’immagine (salvataggio immagine finale, elaborata), concludendo con la messa a formato (cm x cm) e densità di stampa (dpi) (salvataggio x specifico formato di stampa) e l’applicazione della corretta maschera di contrasto (salvataggio con appropriata USM). fine del vostro malditesta 🙂 : torno in CO digitale Fabio

    #1403338
    lidiapoe
    Partecipante

    Molto molto interessante, ben vengano post di questo tipo [can] (o)

    #1403364
    gloster1974
    Partecipante

    grande thewizardofwiz , hai mantenuto la tua parola con questo utilissimo post (o) [gra]

    #1403394
    barbara_74
    Partecipante

    Complimenti per la tua spiegazione che tornerà utile a molti di noi e grazie per aver dedicato del tempo per questo articolo! [lo]

    #1403452
    thewizardofwiz
    Partecipante

    grazie a voi tutti per la possibilità offerta ora fatemi vedere qualche bella foto digitale in BN [lo] Fabio

    #1423700
    fabiotax
    Partecipante

    ma questi metodi valgono solo x i file jpeg o anche per i raw? con i raw di solito con dpp metto monocromo e poi se è il caso aggiungo qualche filtro… è sbagliato fare così? [can]

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