- Questo topic ha 13 risposte, 12 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 17 anni, 12 mesi fa da flx2000.
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Novembre 28, 2006 alle 7:09 pm #1248452doctor68Partecipante
Sarebbe interessante conoscere il vostro atteggiamento nei confronti di tale regola. Per alcuni è una regola fondamentale da non trascurare mai, per altri è un pò un impiccio perchè potrebbe indurci ad eseguire un’inquadratura, magari a noi poco gradita. Personalmente, dopo uno studio accurato dell’immagine, cerco di privilegiare il soggetto (per me) più impattante e più significativo dell’immagine osservata e non mi importa se va a cadere nella metà del fotogramma. E voi come vi regolate con la regola….????!!!!! 😀
Novembre 28, 2006 alle 7:22 pm #1248453longdreamPartecipanteCredo che la fotografia, come tutte le arti, non debba avere limiti o confini e forse nemmeno regole. Ci abbandoniamo troppo spesso, anche in questo forum, ai puri tecnicismi (importanti anche quelli per carità) ma spesso trascuriamo il senso, lo spirito, l’emozione che può trasmettere un’immagine. Se guardiamo gli scatti di grandi fotografi troviamo decine (se non centinaia) di errori tecnici (la regola dei terzi poi sembra fatta per essere infranta come tutte le regole !!!) eppure sono immagini passate alla storia e sulle quali sono stati versati fiumi d’inchiostro per tesserne la bellezza. In fin dei conti credo che anche la foto più banale o quella tecnicamente peggio riuscita siano comunque ognuna delle piccole opere d’arte ricordando che lo scatto nasce prima dalla testa del fotografo. Ma qui mi fermo perchè capisco di entrare troppo nella filosofia della fotografia e di dare la netta sensazione di non valutare o apprezzare correttamente anche il tecnicismo. Bella discussione, complimenti a doctor68 che l’ha aperta. Saluti a tutti e sereni “click” 8) P.S.: cito “Di sicuro ci sarà sempre chi guarderà solo alla tecnica e si chiederà ‘come’, mentre altri di natura più curiosa si chiederanno ‘perchè'”. Man Ray.
Novembre 28, 2006 alle 7:44 pm #1248460dwaimPartecipanteio quando scatto non penso mai alla regola dei terzi… in genere mi adeguo alla situazione… la valuto e scatto… se poi la regola dei terzi è rispettata bene… altrimenti non importa… quel che conta è che la foto trasmetta una sensazione!
Novembre 28, 2006 alle 7:48 pm #1248461eosmacPartecipanteRagazzi non facciamo confusione. La regola dei terzi come altre regole fotografiche tipo: La composizione quadrata, l’angolare, il triangolo e la composizione assiale non devono essere viste come un qualcosa che limita la fantasia del fotografo, anzi. Sono proprio queste “regole” che ci inducono ad esprimere nel migliore dei modi l’arte della fotografia. Non crediate che seguire questi accorgimenti sia facile proprio perchè questi ultimi fanno parte del linguaggio fotografico senza il quale non potremmo esprimerci. Un bravo fotografo è in grado di trasmettere delle sensazioni e nello stesso tempo usare un certo tipo di linguaggio come appunto la regola dei terzi senza alcun tipo di tecnicismo…..parlando sotto voce. Ciao
Novembre 28, 2006 alle 7:53 pm #1248462mabriolaPartecipantePersonalmente i famosi “terzi” mi sono talmente entrati in testa che non riesco a scattare senza avere la “deformazione” di applicarla ad ogni scatto ove possibile. Identifico il soggetto, penso la composizione, vado sul fuoco e ricompongo sfruttando la regola dei terzi. Personalmente trovo una foto “riuscita” nel rispetto dei terzi con un valore aggiunto all’immagine finale.
Novembre 28, 2006 alle 7:54 pm #1248463Alfetta78PartecipanteIo cerco di pensarci sempre e tenerne sempre conto ma alla fine non si può essere schiavi delle regole. La fotografia come ogni arte è libertà di espressione. L’importante per me è che uno comunque le conosca queste regole perchè possono, in alcuni casi, suggerirci il modo più efficace per trasmettere il messaggio contenuto nel nostro scatto. è un pò come avere un accesso privilegiato al significato di una certa struttura grafica per la mente dello spettatore.
Novembre 28, 2006 alle 9:10 pm #1248468picar68Partecipantela regola dei terzi ha come fine la valorizzazione del soggetto fotorgafato. oggettivamente, porre quest’ultimo ad uno degli incroci della ipotetica griglia del fotogramma, fa si che, naturalmente, l’occhio ricada su di esso. nauralmente esistono le eccezioni e, per usare una frase fatta, “l’eccezione conferma la regola”. è chiaro poi che la creatività non ha confini e per citare un esempio su tutti mi viene in mente un ritratto di Arnold Newman fatto ad Igor Stravinsky realizzato nel 1946 in cui il soggetto compare in un angolino in basso a sinistra nel fotogramma dominato dal pianoforte e da un ampio sfondo bianco. è uno scatto che, personalmente, reputo geniale e ben conferma l’estro e la bravura dell’autore che viene ancora oggi considerato il più grande fotografo ritrattista.
Novembre 28, 2006 alle 9:31 pm #1248469jack64bitPartecipanteCi sono dei momenti in cui non puoi badare troppo alla tecnica specialmente quando devi cogliere l’attimo fuggente… E’ anche vero però che una foto in cui le regole sono rispettate diventa una foto per sempre… perchè oltre a trasmettere l’emozione è anche gradevole all’occhio. In poche parole una foto ben fatta si fa guardare a lungo… Come è già stato detto in questo thread, non bisogna farsi cogliere dal “panico”. Secondo me bisognerebbe cercare, nei limiti del possibile, di scattare con le “regole” nella testa per giungere subito ad un buon risultato. Poi, in post, come si faceva una volta, si può ritagliare la foto per aggiustarla e far ricadere i soggetti nelle “giuste regole”. A tal proposito io cerco di tenere sempre inquadrature un po’ più larghe di quello che sarà il risultato finale proprio per questo motivo. Ciao Jack
Novembre 28, 2006 alle 11:42 pm #1248481rpolonioPartecipanteLa regola dei terzi non l’ho mai usata e non credo che ne farò uso. Nei miei scatti non avrei il tempo per pensare a questo. Concordo in pieno quanto ha detto enrico. Inoltre concordo quanto detto da jack64bit:A tal proposito io cerco di tenere sempre inquadrature un po’ più larghe di quello che sarà il risultato finale proprio per questo motivo.
Novembre 29, 2006 alle 12:59 am #124848910stePartecipanteOriginariamente inviato da dwaim: io quando scatto non penso mai alla regola dei terzi… in genere mi adeguo alla situazione… la valuto e scatto… se poi la regola dei terzi è rispettata bene… altrimenti non importa… quel che conta è che la foto trasmetta una sensazione!
quoto decisamente!
Novembre 29, 2006 alle 4:53 am #1248511PencioPartecipanteIo quoto Eosmac e aggiungo. La tecnica serve per imparare e capire, per esprimere al meglio il nostro estro, tenendo conto di determinati parametri, per poi evaderli. Non si evade la regola senza saperla. Non saperla invece non ci rende esperti nelle situazioni. Avete mai visto un “vero” musicista che va fuori tempo? Red
Novembre 29, 2006 alle 12:45 pm #1248536longdreamPartecipanteHo visto in chat qualcuno timidamente disorientato e all’oscuro di questa enigmatica “regola dei terzi” e mi pare premuroso, nei confronti dei neofiti, segnalare una pagina web dove possono farsi una idea molto semplice ma esauriente sull’argomento in questione: http://www.pedrosite.it/html/composizione.htm Un saluto a tutti. (o)
Novembre 29, 2006 alle 2:03 pm #1248550eosmacPartecipanteOriginariamente inviato da Pencio: Io quoto Eosmac e aggiungo. La tecnica serve per imparare e capire, per esprimere al meglio il nostro estro, tenendo conto di determinati parametri, per poi evaderli. Non si evade la regola senza saperla. Non saperla invece non ci rende esperti nelle situazioni. Avete mai visto un “vero” musicista che va fuori tempo? Red
Ottima osservazione Pencio, infatti quello che trae in inganno della regola dei terzi è proprio la dicitura “regola” , infatti non lo è. Fa parte assieme alle altre “regole” che ho menzionato, del linguaggio visuale a livello grammaticale. La vera limitazione di un fotografo è proprio la mancanza di una preparazione tecnica di base. Puoi avere estro da vendere ma senza tecnica non vai oltre. Non si è mai solo tecnici o solo “geni” della fotografia, al massimo si rimane fotografi della “domenica”…l’importante è essere consapevoli dei propri limiti.
Novembre 29, 2006 alle 3:19 pm #1248565flx2000PartecipanteSono daccordo con quanto detto negli ultimi post. Ritengo sia sempre necessario conoscere una tecnica prima di poterla aggirare, perché l’estro artistico INIZIA dove finisce la tecnica, ovvero NON LA RIMPIAZZA. Ho letto di interviste a fotografi che affermano che “è del tutto inutile conoscere l’uso del diaframma se le foto che fai piacciono lo stesso”. Io penso che sia necessario conoscere l’uso del diaframma per poter scegliere, in modo artistico, di farne a meno, perché personalmente riterrei riduttivo e umiliante se qualcuno basasse la qualità delle mie foto sul caso e non sulle mie caratteristiche, frutto di studi E di estro. Che ne pensate voi?
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