Di fatto non mi pare una grande novità, piuttosto c’è di nuovo che ci sarebbe un segnale di fondo, che adesso, con una proposta di mercato si voglia tentare ‘ancora’ la via della pellicola(per profitto), quindi di un’altra fotografia, in opposizione all’andamento ormai affermato del Digitale. Può essere stato individuato un target fra alcuni insoddisfatti (ma forse non del tutto consapevoli del recente passato..) e nuovi entusiasti, che guardano indietro per una sorta di crescente passione in ambito ‘trendy-vintage’ che può essere correlata(sempre indotta da un mercato) ad uno sguardo costante del digitale stesso, che sotto varie forme non ha mai smesso(potuto) di guardare indietro, visto che la sua identità non è affatto definita e a sè stante, senza che quello spettro dell’argentico mai pago, insito nelle scarne identità fotografiche degli ‘utenti’ nuovi, si aggirasse tra software, apps, monitor e presentazioni virtuali on line…? Chi saranno gli utenti di tali contentini, gli Argentici o i Digitalisti? ..credo i secondi… [leg] edit: riguardo la cosa in sè, per quanto mi riguarda, nello specifico non la trovo una novità interessante, in quanto le attese – correlate ad una ripresa consapevole – per lo sviluppo e poi le stampe(se il primo ha un senso), non possono essere delegate alle poste e ai labs – posti ben oltre il vissuto quotidiano – certo non ‘tradizionali’… [lo]