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slave1.
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Luglio 22, 2009 alle 4:35 am #1492317
gormita
PartecipanteCiao a tutti. Vorrei sapere come impostare DPP ultima release (dovrebbe essere 3.6.1.0) per non aver problemi con le foto stampate. Questa esigenza nasce dall’ultimo problema avuto con il lab abituale a cui mi rivolgo, le foto stampate non sono brutte, ma in tanti casi non si avvicinano neanche lontanamente al risultato a video. Come primo passo ho acquistato una sonda Spyder 3Pro per calibrare il monitor, e nelle preferenze di DPP ho impostato il profilo icc creato dal sw per calibrare il monitor (Samsung T200HD). Il laboratorio mi ha fornito 2 profili icc a seconda del tipo di carta che scelgo, cosa devo fare in DPP con questo profilo? Va selezionato nel menu preferenze in Profilo Stampa? Quando converto da raw in jpeg (spazio colore sRGB) devo flaggare la voce includi profilo icc nella foto ? Cosa vuol dire? Scusatemi se faccio tante domande, ma vorrei risolvere il problema. Grazie e buona notte
Luglio 22, 2009 alle 11:48 am #1492332fireblade
PartecipanteOriginariamente inviato da gormita: Il laboratorio mi ha fornito 2 profili icc a seconda del tipo di carta che scelgo, cosa devo fare in DPP con questo profilo? Va selezionato nel menu preferenze in Profilo Stampa? Quando converto da raw in jpeg (spazio colore sRGB) devo flaggare la voce includi profilo icc nella foto ? Cosa vuol dire? Scusatemi se faccio tante domande, ma vorrei risolvere il problema. Grazie e buona notte
Buttali nella spazzatura. Sono loro che devono utilizzare il TUO profilo colore in fase di stampa. Allegalo alla foto (oppure incorporalo in essa) e digli di utilizzarlo per la conversione in fase di stampa. Se ti danno risposte fantasiose o irrazionali cambia laboratorio di stampa. [lo]
Luglio 22, 2009 alle 1:28 pm #1492348gormita
Partecipanteciao fireblade e grazie per la sollecitudine nella risposta. Come si fa ad incorporare nella foto il profilo creato dal software che ha calibrato il mio monitor ? Io uso DPP, PS ce l’ho ma non so usarlo. grazie ancora, a risentirci [lo]
Luglio 22, 2009 alle 5:16 pm #1492447damarzeg
PartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Buttali nella spazzatura. Sono loro che devono utilizzare il TUO profilo colore in fase di stampa. Allegalo alla foto (oppure incorporalo in essa) e digli di utilizzarlo per la conversione in fase di stampa. Se ti danno risposte fantasiose o irrazionali cambia laboratorio di stampa. [lo]
Fireblade, Devo dissentire, ho provato incorporando nei files il profilo del monitor ottenendo solo disastri. In linea di principio il profilo del monitor dovrebbe essere utilizzato dal sistema operativo, per compensare le caratteristiche del monitor, mentre i profili delle carte e delle stampanti devono essere utilizzati dal software per emulare le caratteristiche del mezzo di output. Ho testato personalmente questa strada, utilizzando il profilo fornitomi dal laboratorio per previsualizzare in aperture. Su quello che vedevo ho corretto colore e contrasto. In fine ho incorporato il profilo nelle jpeg fornite al lab ed il risultato è stato piuttosto soddisfacente. Del resto a cosa potrebbe mai servire il profilo del tuo monitor al laboratorio? Ovviamente, tutto ciò si basa sulle mie ricerche ed esperienze che sono sicuramente in questo campo limitate. In poche parole potrei sbagliarmi… P.s. Il mio monitor è calibrato con una sonda eyeone Ciao Dario
Luglio 22, 2009 alle 5:28 pm #1492451fireblade
PartecipanteDipende dal laboratorio di stampa. Io mi servo da un laboratorio specializzato, che lavora per professionisti non solo della liguria, ma anche di regioni vicine. Ebbene sono loro che mi hanno espressamente richiesto il profilo del monitor, per adattare la loro stampa al profilo del mio monitor. Inutile dire che mi trovo bene, altrimenti non mi permetterei mai di dare un consiglio se non supportato da esperienza personale e da ottimi risultati 😉
Luglio 22, 2009 alle 5:44 pm #1492460gabrielex
PartecipanteA mio parere sono solo 2 modi diversi di affrontare il problema. Se utilizzi tu il loro profilo colore di stampa sei tu che ti adatti a loro, viceversa se loro usano il tuo profilo monitor sono loro che si adattano a te. Il risultato finale dovrebbe essere più o meno equivalente, cambia solo da che lato viene fatta la calibrazione 😉
Luglio 22, 2009 alle 6:00 pm #1492465fireblade
PartecipanteOriginariamente inviato da gabrielex: A mio parere sono solo 2 modi diversi di affrontare il problema. Se utilizzi tu il loro profilo colore di stampa sei tu che ti adatti a loro, viceversa se loro usano il tuo profilo monitor sono loro che si adattano a te. Il risultato finale dovrebbe essere più o meno equivalente, cambia solo da che lato viene fatta la calibrazione 😉
Da un punto di vista logico hai perfettamente ragione, non so pero’ operativamente se possano esserci altre questioni che ignoro. Ho riportato semplicemente un metodo di lavoro pratico e sicuramente funzionale; naturalmente questo non preclude l’esistenza di metodi di lavoro alternativi. Senza contare che non doversi adattare ai loro profili di stampa (diversi per ogni carta usata) è una seccatura in meno, tra le tante che bisogna affrontare nel flusso di lavoro digitale. Preferisco privilegiare la praticità operativa alla purezza formale funambolica 😉
Luglio 22, 2009 alle 6:17 pm #1492469damarzeg
PartecipanteSinceramente non comprendo cosa ci facciano con il profilo colore del monitor. Sicuramente, con questo approccio, non è possibile per il fotografo previsualizzare le caratteristiche specifiche della carta. Non voglio fare pubblicità, quindi non dico il nome, ma con un servizio on-line ho ottenuto dei risultati, utilizzando questo metodo, di gran lunga superiori a i laboratori “professionali” di Roma che ho provato. Sarebbe interessante fare dei test comparati dei due metodi. Sfortunatamente nel caso in cui ho fornito il mio profilo colore ho ottenuto dei risultati inaccettabili. Magari potete farlo voi.
Luglio 22, 2009 alle 6:17 pm #1492471gabrielex
PartecipanteBeh ovvio che se i risultati sono buoni come dici tu e se la vedono loro per la regolazione, il processo sia molto più comodo per te!
Luglio 22, 2009 alle 7:02 pm #1492486gloster1974
PartecipantePer gli amanti della stampa l’ostacolo piu’ grande da superare e’ da sempre la corrispondenza dei file visionati a monitor e quelli stampati. E’ un po’ di tempo che leggo studio e mi informo sulla gestione dei profili colore ICC per capire quale sia la strada migliore da seguire per ottenere il miglior risultato in assoluto. Se si decide di stampare in laboratorio e’ bene scegliere chi ha atrezzatura moderna e che non stampi con i vecchi minilab i quali il piu’ delle volte non possono accettare profili colore di altre periferiche pertanto il dubbio che mi assale quando leggo “ho avuto il loro profilo colore da inserire nel mio programma di calibrazione” e’ quello di un laboratorio non al passo con i tempi oppure molto piu’ semplicemente dove lo stampatore non vuole perdere tempo inserendo il profili ICC del cliente , per me questo no0n e’ professionale. Va anche detto che i laboratori moderni al giorno d’oggi si servono di stampanti professionali a getto d’inchiostro che stampano anche in grande formato ( poster ) e che utilizzano un sistema multiplo di inchiostri pigmentati per cercare di raggiungere la totalita’ della copertura dello spazio colore fornito dalle moderne apparrecchiature ma attenzione , non esiste al Mondo Minilab o superstampante che raggiunga tale spazio colore cosi’ come possiamo visionare dai moderni monitor pertanto una differenza anche minima ci sara’ sempre. Conclusione io dopo svariate prove con lab. che accettano profili ICC e quelli che ti forniscono il loro ho scelto la strada ( inizialmente costosa ) di attrezzarmi per la stampa in casa con stampante pro e carte fine-art , alla fine trovato il giusto equilibrio ho calcolato un notevole risparmio e sopratutto il risultato tanto cercato e mai trovato esternamente. Purtroppo lo stampatore vecchia maniera che oltre che alla tecnica metteva anche il cuore nel suo lavoro e’ quasi completamente sparito , laboratori veramente professionali che stampano come una volta si possono contare su una mano :s
Luglio 22, 2009 alle 7:23 pm #1492493damarzeg
PartecipanteGloster, Dopo aver letto il tuo post mi sembra giusto specificare che la mia esperienza è quella di stampa LASER su carta fotochimica cioè senza l’uso di inchiostri o toner che lavorando su uno spazio colore più piccolo creano più problemi.
Luglio 22, 2009 alle 10:54 pm #1492602gormita
PartecipanteDiscussione interessante, ma qualcuno mi sa insegnare come usare DPP per incorporare il profilo icc del monitor nella foto ? Forse è quel flag “incorpora profilo icc” che appare quando si converte da raw in altro formato ?
Luglio 24, 2009 alle 12:32 pm #1493078fireblade
PartecipanteConsiglio la lettura del sito di Mauro Boscarol: http://www.boscarol.com/ è il punto di riferimento per la gestione del colore.
Luglio 24, 2009 alle 12:47 pm #1493083fireblade
PartecipanteOriginariamente inviato da damarzeg: Gloster, Dopo aver letto il tuo post mi sembra giusto specificare che la mia esperienza è quella di stampa LASER su carta fotochimica cioè senza l’uso di inchiostri o toner che lavorando su uno spazio colore più piccolo creano più problemi.
E’ la stessa esperienza che ho maturato io: stampa lambda su grande formato quindi fotochimica. Ho stampato le panoramiche delle dolomiti su 2 metri di lunghezza, e dato il costo delle stampe sono andato direttamente in laboratorio per parlare col titolare e gestire insieme il flusso di lavoro. Non ho fatto altro che fornirgli il profilo del mio monitor, e fatta la prima stampa dei provini mi sono ritenuto soddisfatto. Ora quelle stampe sono appese in una casa di riposo a Belluno ed in 2 noti alberghi della Val Pusteria e della Val di Landro 😉
Luglio 24, 2009 alle 1:19 pm #1493089ilpetauro
PartecipanteAttenzione agli errori, voglio solo fare notare alcune cose: La copertura del gamut, i colori insomma che una stampante moderna può raggiungere, sono MOLTO maggiori di quelle di un qual si voglia monitor professionale. Se do i profili colore del mio monitor allo stampatore, è come se mi sparassi da solo nelle gambe. Ragioniamo, lo stampatore ha una macchina che può raggiungere per assurdo il viola prugna, ora visto che a monitor non lo visualizzo, allora, gli dico “no, stmpamelo viola smorto” perchè io il viola smorto sullo schermo lo vedo! Vi sembra razionale?!? Esempio il pratico, il colore delle bouganville. Le fotografo, torno a casa e il monitor non mi visualizza un rosso-violaceo, ma un rosa coniglietto gay! Ora, invece di impazzire a corregere il rosa coniglietto con il colore bouganville a monitor, e dato che le foto le devo fare stampare, monto il profilo della macchina dello stampatore, faccio un check e mi dice che i colori sono ok. Ma come continuo a visualizzare il color coniglietto gay?!? Ma è ovvio, evidentemente il mio monitor il colore bouganville, colpito da quella luce particolare e in quelle tonalità non riesce a restituirmelo! Le porto a stampare così, applicandogli il profilo della macchina dello stampatore e merviglia, esce fuori proprio ilcolore bouganville, anche se io a monitor continuerò a visualizzare il rosa coniglietto! Se avessi seguito il vostro raggionamento avrei dovuto cambiare artificiosamente il colore bouganville al monitor, per avvicinarmi al gamut del monitor che è NECESSARIAMENTE più ristretto di quello della macchina del mio stampatore, per ottenere un risultato che non mi avrebbe soddisfatto! E peraltro i plotter stampano quasi tutti in CMYK e non in RGB e in quel caso come faccio, dato che nessun monitor sa restituire informazioni veritiere in CMYK?!? Ed è ovvio, non c’è neanche bisogno di dire, che se do a un plotter il profilo colore del mio monitor in RGB o mi trovo difronte ad un RIP molto buono, o lo stampatore si ritroverà a fare ventimila prove per cercare di adattare il profilo del plotter, che non ha quel profilo a cacchio, ma perchè quelli sono i suoi inchiostri, al mio ridotto profilo del monitor. Ovviamente se non vuole fallire mi addebbiterà il tutto e una stampa di qualche metro mi costerà un occhio! Ragionate, ogni monitor è diverso, ogni monitor copre un gamut anche minimamente differente, ma comunque differente nel suo profilo ICC. L’unicità sta nella macchina da stampa, perche è limitata dagli inchiostri che possiede, e miscelandoli potrà ottenere un determinato numero di colori, generalmente superiori a quelli dei monitor. Vi sembra più logico che lo stampatore calibri ogni volta la stampante secondo i centinaia di profili che con questo raggionamento scorretto gli arriveranno, o è più logico che io mi adatti ai colori reali (dati dagli inchiostri) che la macchina può restituirmi? @ damarzeg L’unica stampa su carta fotochimica che conosco è la cianografia. Ma supponendo che tu abbia stampato foto, e che non le stai guardando su carta dal tipico colore “blu prussia” mi potresti essere più specifico. Perche per stampa laser si intende generalmente una stampa in cui il colore è rilasciaro dal rullo di toner nei punti ricaldati precedentemente (sul toner stesso) dal laser. Per qualsiasi altro chiarimento sono qui. [lo]
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