Ringraziando ancora tutti per i complimenti, voglio spiegare a grandi linee come nasce questo scatto, al di la dell’inqudratura (a dire il vero ne ho cercata un’altra, con la croce sulla sommita del campanile più protagonista e focale più lunga, ma tra siepi, fondi scoscesi e altri ostacoli ho desistito). Componendo nel mirino la scena, ho visto il movimento delle nuvole intorno alla luna e ho deciso una lunga esposizione a bassi ISO. Alcuni mi hanno chiesto “come mai proprio 95 secondi, come hai calcolato questo tempo”. Ovviamente, non sono un esposimetro vivente! In questo caso, le possibiltà offerte dal digitale (nello specifico, la possibilità di variare gli ISO) mi sono venute in aiuto. Sappiamo che le nostre amate reflex in modalità Av o Tv hanno al massimo 30 sec di esposizione. 30 sec non sarebbero stati sufficienti ad ottenere l’effetto, ne’ a garantire una sufficiente luminosità della scena con 100 iso e f8. Allora, ho portato le iso a 1600, in modalità AV ho impostato il diaframma voluto e ho cominciato a misurare l’esposizione, prima Media, poi al centro (la 350d non ha la misurazione spot). L’esposimetro era abbastanza convinto che una esposizione di 15 sec a 1600 iso mi avrebbe reso il grigio medio. Io non volevo nè il grigio medio (addio silhouette), nè la luna troppo bruciata e le nuvole troppo bianche. 15 secondi a 1600 iso corrispondono a 240 secondi a 100 iso. Uno stop e mezzo in meno, e siamo a 90 secondi. Sono arrivato a 95 perchè stavo chiacchierando 😉 E, liberi di non crederci… buona la prima! In post produzione ho effettuato un lieve crop, per eliminare una parte in basso. Curve, per enfatizzare i neri, e “appuntire” l’effetto silhouette. Il bilanciamento del bianco, non essendoci fonti di luce molto vicino portatrici di dominanti, è praticamente lo stesso uscito in auto dalla macchina.
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