- Questo topic ha 3 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 17 anni, 6 mesi fa da Antonino.
-
AutorePost
-
Maggio 8, 2007 alle 2:26 pm #1265228AntoninoPartecipante
ciao amici vorrei porvi una domanda Avevo delle perplessità a riguardo l’acquisto di un obiettivo tra EF 17-40 o Tamron 17-50 Le opinioni sono tante ma tra quelle che spicca di più è il fatto che il tamron essendo 2.8 è più luminoso e servirebbe per foto con scarsa luce, per esempio in interni. ora se io voglio fotografare una persona in casa, giustamente per avere più luminosità e tempi veloci io scatto a 2.8. Ora la domanda ma scattanto a 2.8, cioè avendo un diaframma chiuso, la fotografia a partire dalla messa a fuoco non è sfocata? a questo punto a che serve avere un 2.8 se poi le foto hanno pochissima profondità? Grazie 1000
Maggio 8, 2007 alle 2:51 pm #1265231eosmacPartecipanteAllora, forse hai le idee un pò confuse: un diaframma f2,8 non è affatto chiuso, anzi rispetto ad un f4 raccoglie una quantità di luce due volte maggiore. In genere si sceglie un’ottica luminosa non solo per realizzare fotografie in scarse condizioni di luce, un’obiettivo luminoso come appunto il Tamron ti consente specialmente nei ritratti di ottenere uno sfondo piacevolmente sfocato atto ad enfatizzare il primo piano, infatti aprendo il diaframma si riduce la profondità di campo avanti e dietro il soggetto. Non sempre però un’ottica relativamente luminosa è migliore di un’altra meno luminosa e in questo caso hai preso in considerazione due obiettivi di classe differente. Il Canon 17-40mm f4 L è senza dubbio un’obiettivo superiore al Tamron e sinceramente lo preferisco a quest’ultimo. Ciao
Maggio 8, 2007 alle 2:55 pm #1265233flx2000PartecipanteOriginariamente inviato da antsco: ciao amici vorrei porvi una domanda Avevo delle perplessità a riguardo l’acquisto di un obiettivo tra EF 17-40 o Tamron 17-50 Le opinioni sono tante ma tra quelle che spicca di più è il fatto che il tamron essendo 2.8 è più luminoso e servirebbe per foto con scarsa luce, per esempio in interni. ora se io voglio fotografare una persona in casa, giustamente per avere più luminosità e tempi veloci io scatto a 2.8. Ora la domanda ma scattanto a 2.8, cioè avendo un diaframma chiuso, la fotografia a partire dalla messa a fuoco non è sfocata? a questo punto a che serve avere un 2.8 se poi le foto hanno pochissima profondità? Grazie 1000
Credo che prima di tutto sia bene tu faccia un po’ di chiarezza con il concetto di apertura. Avere f/2.8 è tendenzialmente avere il diaframma aperto e non chiuso. La profondità di campo è un concetto relativo a più fattori di cui l’apertura è solo uno di quelli più importanti. Per capire quanta scena sarà sfocata oltre il punto di messa a fuoco bisogna infatti considerare anche la distanza del soggetto e la focale utilizzata, perché da sola l’apertura non ci dice assolutamente niente sulla sfocatura che ne verrà. Per dirla in modo più corretto, la profondità di campo è l’area della fotografia in cui gli elementi sono a fuoco. Quando scatti ad una persona devi considerare un’apertura adeguata alla distanza e alla focale in modo che tutta la parte che ti interessa mettere a fuoco sia all’interno di quell’area. Per questo motivo lavorare a f/2.8 non è così drammatico, ti permette di scattare con meno luce e non ti impedisce affatto di avere soggetti completamente a fuoco per tutta l’area che ti interessa: è per tutti questi motivi che si tende a preferire un’ottica in grado di raggiungere tale apertura.
Maggio 8, 2007 alle 3:21 pm #1265241AntoninoPartecipanteScusate ragazzi le idee sul concetto di aperto e chiuso le ho è stata una piccola dimenticanza.
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.