[progiuly]

Salve a tutti, vorrei sapere se conviene o meno ingrandire con un’interpolazione le proprie foto per poterle così stampare in un formato gigante, oppure il risultato sarà pessimo. P.S. Mi riferisco a 2 formati 150×100, e 100×70. Ciao e grazie

[mikko77]

risposta veloce: no risposta esauriente: non ti conviene perchè i punti che interpoli…sono “fittizi” e non apportano più informazione utile di quella già raccolta dal file nativo. porta in stampa il jpg in alta risoluzione o il tiff al tuo service e lui saprà cosa fare.

[progiuly]

Grazie per la risposta, ho chiesto perchè a guardare su monitor un’immagine interpolata, non sembrano esserci pecche

[thewizardofwiz]

ehm… mikko.. come faresti a fornire un’immagine ad alta risoluzione partendo da un file di 2000x3000pixel (ma 3000*4500è la stessa cosa) se non interpoli? no, sai… 😀 Fabio/che la stampa digitale non si improvvisa baubau-miciomicio

[mikko77]

Originariamente inviato da thewizardofwiz: ehm… mikko.. come faresti a fornire un’immagine ad alta risoluzione partendo da un file di 2000x3000pixel (ma 3000*4500è la stessa cosa) se non interpoli? no, sai… 😀 Fabio/che la stampa digitale non si improvvisa baubau-miciomicio

dimmi perchè dovre consegnare un file interpolato per la stampa?

[progiuly]

Originariamente inviato da mikko77: dimmi perchè dovre consegnare un file interpolato per la stampa?

Per avere un numero sufficiente di pixel, di modo che la stampa non risulti sgranata in un ingrandimento. Ma questo è solo un mio pensiero, posso anche sbagliarmi, per questo chiedo informazioni

[mabriola]

Il file va obbligatoriamente interpolato laddove la risoluzione nativa del file non risulti sufficiente in funzione della dimensione finale e della risolzione di stampa. Esempio classico, un file della 5D consta di 4368*2912 pixels che se stampati a 300 dpi non consentono un formato maggiore di 37*24.7 cm ergo se volessi mantenere la stessa risoluzione di stampa per stamparlo su un formato maggiore bisogna realizzare una interpolazione. Viceversa bisogna anche considerare che aumentando la dimensione di stampa in funzione della aumentata distanza dell’osservatore la risoluzione di stampa può scendere consentendo una area di stampa superiore, per l’esempio sopra riportato scendedo a 180 dpi lo stesso file di risoluzione nativa può essere stampato, con ancor sufficiente (non ottima) qualità fino a poco più di 40*60 cm. Di buona norma non conviene mai scendere in stampa sotto i 180 dpi a meno che non si intenda stampare formati la cui distanza di osservazione sia sufficientemente alta da non percepire dettagli pixelati. Con le opportune metodiche si può ricorrere all’interpolazione fino a 3 volte la risoluzione native con minime perdite di qualità.

[progiuly]

Grazie mabriola, quindi con l’interpolazione non c’è un’evidente perdità di qualità? L’interpolazione devo eseguirla io, oppure ci pensa lo studio fotografico dopo che io gli ho comunicato le dimensioni di stampa

[thewizardofwiz]

è melgio che lo fai tu, così sai esattamento cos’hai fatto, nel male e nel bene 🙂 ma il concetto di fornire il file a dimensioni e densità di stampa dell’apparato, con appllicata la giusta maschera di contrasto, ripetuto innuerevoli volte in varie occasioni… non entra proprio nella zucca? 😀 Fabio/rileggi qualche post al riguardo [leg]

[mabriola]

E’ buona norma che tu abbia chiaro il concetto espresso prima e di conseguenza sapere bene in funzione del tuo file nativo con quale risoluzione stampare e quale dimensione di stampa ottenere. Chiarito ed appreso bene questo concetto se tu dovessi ricorrere “necessariamente” alla interpolazione per fare un upsampling, conviene non farla fare al LAB o chi per esso (che disgraziatamente lo affida in automatico al driver di stampa) ma ti conviene sempre fornirgli il file finito e pronto per la stampa finale. Per realizzare una buona interpolazione da PS, per esempio raddoppiare la dimensione finale di stampa, ti consiglio di seguire un piccolo “trucchetto” di sicuro successo ovvero non impostare mai direttamente il fattore, per questo esempio 200% per il ricampionamento diretto, ma arrivarci molto gradatamente e possibilmente di uno step alla volta pari, per questo esempio, al 25% per volta. Scoprirai che arrivando molto gradatamente in questo modo alla dimensione finale la qualità del file che otterrai è migliore di una interpolazione realizzata in un solo passaggio. Lo stesso dicasi quando devi effettuare il downsampling ovvero la riduzione della dimensione di imamgine. Ricorda, infine, a seconda del dispositivo di stampa finale, sia esso plotter fotografico piuttosto che LAB chimico, di impostare una opportuna maschera di contrasto in funzione del dispositivo ed, ovviamente, in funzione della risoluzione di stampa, ma qui ti addentri dentro un campo che ti consiglio per il momento di non esplorare perchè complicato il quale inoltre necessità di opportune prove di stampa anche a seconda della carta da utilizzare. Un saluto

[progiuly]

Grazie a tutti! Infatti la maschera di contrasto non ho ancora imparato ad usarla

[mabriola]

Originariamente inviato da progiuly: Grazie a tutti! Infatti la maschera di contrasto non ho ancora imparato ad usarla

Ti consiglio fortemente di non usarla se non sai come padroneggiarla altrimenti combineresti disastri di sicuro successo all’inizio!

[thewizardofwiz]

beh, allora ci sono AMPI margini di miglioramento! 🙂 Fabio

[progiuly]

Originariamente inviato da thewizardofwiz: beh, allora ci sono AMPI margini di miglioramento! 🙂 Fabio

Molto ampi. Grazie di nuovo ragazzi, siete sempre molto disponibili

[Canon710]

questo argomento è molto interessante, io ho una 5d e debbo stampare per lavoro manifesti 70 x 100…. stavo leggendo il fatto di aumentare volta per volta la risoluzione del 25%. volevo chiedere… basta che apro ps con l’immagine in tiff a 16 bit e poi sul pannello dimensione immagine aumento volta per volta la risoluzione del 25%? o ci sono anche altri passaggi da effettuare? grazie in anticipo! ah dimenticavo… il file viene consegnato in tipografia (se vie è utile questa informazione)…

[Autore]

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