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Marzo 23, 2012 alle 12:53 pm #1701087lowprofilePartecipante
buongiorno a tutti e grazie per i chiarimenti. rispondendo a lidia e ringrazianola si ritorna alla mia prima questione cioè: è vero ed utile il concetto di iperfocale ma dall’esperienza dei non nefiti comprendo che ai fini pratici la tecnica preventiva dell’iperfocale resta un pò al palo.forse come mi suggerite è meglio testare sul campo e secondo ciò che vogliamo, vedere cosa riprendere senza fissarsi troppo sui concetti teorici seppur importanti. [gra]
Marzo 23, 2012 alle 4:17 pm #1701114AnonimoOspiteIl discorso è leggermente diverso a mio parere. Perchè vuoi lavorare in iperfocale con delle modelle? e con il 24-105.. Hai un’ottima atrezzatura che ti garantisce una messa a fuoco automatica precisa e sicura. Non ha senso. L’iperfocale si utilizza nella stragrande maggioranza dei casi con ottiche corte e principalmente manual focus. >Non è una tecnica che resta al palo, semplicemente la sua applicazione idonea non è quella che intendi tu.
Marzo 23, 2012 alle 5:09 pm #1701128lowprofilePartecipantehai ragione 78gibo, ma è anche l’unica attrezzatura che ho e volendo credo a 24mm si potrebbe utilizzarla come grandangolare e il soggetto spiegavo non essere per forza modelle, sicuramente come principiante mi sarò espresso male ma cercavo di migliorare la tecnica dell’iperfocale grazie ai vostri aiuti pratici e che mi sono stati molto utili.come neofita ho scelto di apprcciare al mondo della fotografia partendo dal manuale e poi magari sperimentare le tecniche automatiche, mi potresti gentilmente darmi un aiutino se tale approccio è preferibile o meno agli altri? ciao..
Marzo 23, 2012 alle 6:37 pm #1701144lidiapoePartecipanteOriginariamente inviato da lowprofile: buongiorno a tutti e grazie per i chiarimenti. rispondendo a lidia e ringrazianola si ritorna alla mia prima questione cioè: è vero ed utile il concetto di iperfocale ma dall’esperienza dei non nefiti comprendo che ai fini pratici la tecnica preventiva dell’iperfocale resta un pò al palo.forse come mi suggerite è meglio testare sul campo e secondo ciò che vogliamo, vedere cosa riprendere senza fissarsi troppo sui concetti teorici seppur importanti. [gra]
Se ho capito quale è il tuo dubbio, possso dirti che in un certo senso ci sei: Quello che deve interessare a te è conoscere come un’immagine possa avere dei risultati diversi in base alle impostazioni che deciderai. Cosa diversa è l’aspirazione di ottenere una foto pensando che sia perfetta quando tutto è a fuoco perfetto. Non è così. Una bella foto non necessariamente è tutta a fuoco. Esistono due elementi in fotografia: liperfocale e la profondità di campo, che sono due cose diverse. Generalmente una bella fotografia ha una giusta profondità di campo che varia in realzione al soggetto e al genere alla quale si riferisce, nonchè alle caratteristiche dell’obiettivo che si stà utilizzando. Esistono infatti obiettivi che vengono usati soprattutto nella fotografia architettonica in cui la profondità di campo può avere un’applicazione di tipo tecnico e sono quelli decentrabili, come può essere il TS-E 24 ad esempio. Questi obiettivi hanno un sistema che gli permette di spostare l’asse ottico, inclinandolo, rispetto al piano di puntamento della messa a fuoco e forniscono un elemento di controllo in più affiancandosi all’uso del diaframma. Ma a te, nella normalità di uno scatto non serve necessariamente questo genere di obiettivi. Serve semplicemente cambiare nel tuo immaginario l’idea di foto tutta a fuoco per essere definita perfetta. Il fuoco è su una porzione specifica che la si punta, poi la macchina ti fornirà delle possibilità im più di controllarlo a secondo che tu intenda puntarlo su una scena che si muove o in cui desideri che prevalga la tua esposizione (spot), oppure che colga un’esposizione mediana o ancora pesata al centro, che in genere è quella diciamo più utilizzata. Quindi se vuoi riprendere una bella scena senza calcoli, che non è vero che sono inutili, anzi tuttaltro sono utilissimi, ma prevedono scatti in cui puoi fermarti a riflettere e starci un pò, finchè non hai imparato a memoria e d’istinto le varie scale di distanza, fai questa scelta: si tratta di un gruppetto di persone? scegli un diaframma medio, ad es 4,5 con un tempo non inferiore a 100 ms, punta la telecamera sugli occhiucci del soggetto centrale usando la misurazione pesata al centro e avrai una bella foto in cui gli amici sono contenti e il contorno è ben distinguibile. Se invece vuoi fare un bel panorama, scegli diaframmi chiusi, ad ex f 10, guarda dove si trova il sole e se lo hai alle spalle scatta felice puntando a circa della metà della scena. Se poi il sole lo hai in faccia, eccoche nasce il problema dell’esposizione: La misurazione spot ti può servire per controllare quello: dovrai scegliere un punto in cuo l’illuminazione è media e mettere a fuoco. Fatto questo ricomponi e scatti. PS. non puntare sul cielo nella speranza di esporlo correttamente, ti sfalza l’esposizione del paesaggio.
Marzo 23, 2012 alle 7:11 pm #1701149albo49PartecipanteEntro nella discussione perchè, quando usavo ottiche fisse, lavoravo prevalentemente usando la tecnica dell’iperfocale. Forse, e dico forse, stai confondendo la tecnica dell’iperfocale con la gestione della profondità di campo. L’iperfocale è una tecnica molto utilizzata con ottiche fisse di lunghezza focale ragionevolmente corta e messa fuoco manuale. E’ facilissima da applicare e va applicata quando il fuoco và oltre l’infinito. In sostanza devi fare collimare il simbolo dell’infinito col valore del diaframma che stai utilizzando; la zona a fuoco sarà compresa tra i due valori dello stesso diaframma, ovviamente più il diaframma è chiuso più ampia è la zona a fuoco. nell’esempio seguente, facendo collimare il simbolo dell’infinito con f16, si avrà una zona a fuoco compresa tra 2,5 metri e l’infinito. Notare che la messa a fuoco è sui 5 metri. [IMG]public/imgsforum/2012/3/iperfocale.jpg[/IMG] Se usi uno zoom (cambiando spesso focale) e se il soggetto è poco distante, diventa difficile se non inutile applicare la tecnica dell’iperfocale, molto meglio affidarsi all’autofocus e valutare la profondità di campo con il pulsante che hai sul corpo macchina. Se comunque vuoi usare la tecnica dell’iperfocale e l’ottica non ha le scale di riferimento, dovrai affidarti alle tabelle preimpostate o alle formule, nell’attesa le montagne saranno diventate colline.
Marzo 23, 2012 alle 7:17 pm #1701152lowprofilePartecipanteciao lidia sempre preziosa. una cosuccia nel mio immaginario la foto bella in assoluto non esiste o meglio non è uno stereotipo, ma ritengo esistano foto ugualmente belle con un effetto bokeh ed un panorama mozzafiato perfettamente messo a fuoco. la voglia di imparare praticamente, oltre la teoria, mi ha spinto a formulare la domanda sull’iperfocale ed ottenere da chi come voi esperti suggerimenti pratici per aumentare la possibilità di riuscita nell’applicare la teoria, tra l’altro utilissima. grazie mille a voi ho fatto un passettino in avanti [gra]
Marzo 23, 2012 alle 8:44 pm #1701162rpiccioliPartecipante.. ma… ma… questa signora Lidia mi stupisce sempre di più 🙂
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