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Luglio 25, 2007 alle 7:04 pm #1278772bepocPartecipante
Non e` apparso il disegno ci riprovo. Non appare, ma l’url e` il seguente: uploadimg2.asp?act=7&fil=extender.jpg
Luglio 25, 2007 alle 7:20 pm #1278776frabruniPartecipantegrazie bepoc, mi piacerebbe vedere il disegno, ma il link non da segni di vita… Interessante davvero l’argomento, hai letto quel che scrivono su nadir e che ho riportato nel mio ultimo messaggio? Stasera mi leggo con pazienza i tuoi link, alla fine credo valga la pena fare qualche prova pratica, monterò il 70-200 o il 100-400 con l’extender 2x sul cavalletto e faccio qualche prova pratica di pdc… Ciao
Luglio 25, 2007 alle 7:29 pm #1278777flx2000PartecipanteOriginariamente inviato da perbo: ragazzi avete torto entrambi.. e la cosa mi stupisce (non vogliatemene), vista la vostra esperienza e il fatto che flx è un moderatore, ma sono le basi di fotografia..
Nessun problema, volevo solo evitare che si usassero definizioni errate. E credo sia chiaro che non parlavo dei moltiplicatori ma solo del rapporto di formato di 1,6x. Dopotutto, l’angolo di campo è univoco per ogni coppia focale / grandezza del sensore, e per questo c’è un solo valore possibile per ogni combinazione. E’ infatti chiaro che se il sensore è più piccolo della pellicola (caso APS-C), il suo angolo di campo a pari focale sarà anch’esso minore. Poi, siccome in modo univoco sul pieno formato per ogni focale abbiamo un unico campo di vista, quello che otteniamo diminuendo il formato da FF a APS-C è l’equivalente di una riduzione di scena inquadrata, o come dici tu di angolo di campo, ma non di certo una moltiplicazione della focale. Essa è solo percepita e proprio per questo la deformazione prodotta sulla scena è la stessa che si otterrebbe utilizzando quella focale su un qualsiasi altro formato. La spiegazione, che non è semplice ma forse adesso è più chiara, era mirata ad evitare che si continuasse a chiamare “moltiplicazione di focale” ANCHE la semplice riduzione del campo (o angolo) di vista causata dalla minor grandezza di un sensore APS-C.
Luglio 25, 2007 alle 7:33 pm #1278778bepocPartecipantealtro tentativo [IMG]public/imgsforum/2007/ex.jpg[/IMG] questa volta sembra andato a buon fine. lo ho ridotto con irfan 76k conto gli oltre 800 di ZoomBrouser
Luglio 25, 2007 alle 10:16 pm #1278802firebladePartecipanteRiguardo l’impiego pratico dei moltiplicatori di focale in ambito digitale, la mia esperienza diretta ( possiedo entrambi gli extender canon 1.4x e 2x ) mi sconsiglia l’uso del duplicatore 2x ( anche sulle diverse ottiche serie L che pure possiedo) al quale preferisco il crop. Vedrò di postare qualche foto di esempio appena ho un pò di tempo.
Anche io ho fatto diverse prove su ottiche L, ed in effetti, a parte i supertele (300/2.8, 500/4), su tutti gli altri obiettivi la resa non è un granché. probabilmente il progetto ottico degli extender canon è stato ottimizzato per l’uso in coppia con i supertele, dove effettivamente ha un significato l’utilizzo 😉
Luglio 26, 2007 alle 6:02 am #1278861bepocPartecipanteOriginariamente inviato da perbo: l’articolo l’avevo letto, ma è sbagliato e (parecchio) impreciso… mi sono dimenticato di riportalo, bisognerebbe scrivere una mail al gestore del sito
Quale articolo? Quello di Bob Atkins o quello della Nital? Se intendi quello della Nital piu` che impreciso e` molto vago. Le parole possono essere interpretate come si desidera.
Qualsiasi obiettivo presenta la stessa pdc a parità di diaframma e di ingrandimento, cioè di immagine ripresa: questo significa che se prendo un 600 f4 e faccio un ritratto a un’amica, poi prendo un 50 f4 e faccio lo stesso ritratto (cioè, inquadro esattamente quello che inquadravo prima) la pdc sarà la stessa, anche se lo sfondo risulterà molto più sfocato nel primo caso. (ovviamente non cambio la macchina eh!)
Questo e` sostanzialmente vero, ma non lo e` con adeguata precisione. Cominciamo con il porre alcune approssimazioni: 1) Obiettivo esente da aberrazioni. 2) Diaframma perfettamente circolare. 3) Diaframma sufficientemente aperto da avere una bassa diffrazione. Ed una definizione: Circolo di confusione = 0.2mm su una stampa 203.2mm x 254mm come da standard del 1930. Poniamo: f = Lunghezza focale dell’obiettivo. D = Diametro Pupilla d’ingresso d = Diametro Pupilla d’uscita p = Diametro Pupilla d’uscita / Diametro Pupilla d’Ingresso. N = Rapporto Focale( N = f / D ) C = Circolo di confusione (per il 35mm(24×36) vale circa 25um). U = Distanza del punto a fuoco dalla Pupilla d’ingresso. un = Profondita` di campo vicina (near=verso la Fotocamera) uf = Profondita` di campo lontana(far =verso Infinito) ut = Profondita` di campo Totale Con le approssimazioni definite la profondita` di campo vale: un = ((NCf(1/p-1) + NCU)*(U – f)) / (f^2 + NC(U – f)) uf = ((NCf(1/p-1) + NCU)*(U – f)) / (f^2 – NC(U – f)) Il 50mm e` un obiettivo simmetrico e percio`: “p = 1” Il 600mm e` asimmetrico e “p” non e` noto, ma fissandolo a 0.7 non commettiamo grossi errori. Distanza della ragazza dalla pupilla d’ingresso per coprire il 75% del lato lungo del fotogramma: 50mm = 3m 600mm = 36m Poniamo N = 8 (diaframma = f/8) *************************************** Avremo: _______ Profondita di campo ________Vicina _ Lontana _ Totale _50mm = 0.582m _ 0.710m __ 1.292m 600mm = 0.942m _ 0.665m __ 1.607m *************************************** Se consideriamo il 600mm simmetrico la profondita` di campo totale e` praticamente simile al 50mm, ma si ha sempre una distribuzione diversa, maggiore quella vicina, minore quella lontana. Quindi sfondo piu` sfocato. Bibliografia: Libro “APPLIED PHOTOGRAPHIC OPTICS” di Sidney F. Ray Rete http://www.cambridgeincolour.com
Luglio 26, 2007 alle 7:48 am #1278872FrancoPartecipanteL’argomento è interessante….. diciamo che ognuno dice la propria idea, con precisazioni e appunti tecnici molto interessanti e che poi portano tutti alla stessa soluzione….. Come ha scritto Fireblade, anche secondo me Canon con gli ext 1,4x e 2x ha voluto produrre degli aggiuntivi ottici che consentissero l’aumento di focale su alcune ottiche dedicate, prendendo le distanze dalla filosofia che ha sempre visto nel duplicatore un apparecchio universale, adattabile ad ogni ottica, con qualità variabile. A parer mio gli ext calzano a pennello su alcune ottiche canon, quelle bianche, l’1,4x generalmente produce file ottimi, il 2x a volte lascia un pò a desiderare. C’è un’altra importante considerazione da fare, su questo tipo di ottiche la risoluzione è talmente elevata che montando anche un 2x, il calo è sensibile e ma è del tutto trascurabile su formati di stampa digitale sotto i 20×30, soprattutto quando si interviene con un aumento della risoluzione dal raw…..
Luglio 26, 2007 alle 8:11 am #1278874bepocPartecipanteChe siano fatti per i Tele lo si vede facilmente dal fatto che, se non mi sbaglio, sono meccanicamente incompatibili con alcune ottiche grandangolari. La lente posteriore dell’obiettivo sbatte contro la lente anteriore del duplicatore. Per la minore qualita` del x2 rispetto al x1.4 tieni presente che il moltiplicatore moltiplica sia la lunghezza focale sia i difetti, oltre a sommare i suoi.
Luglio 26, 2007 alle 1:36 pm #1278900bepocPartecipanteHo trovato una lista Canon di ottiche meccanicamente compatibili con i suoi extender: 70-200mm 2.8L 70-200mm 2.8L IS 70-200mm 4L 100-400mm 4.5-5.6L 400mm 4 DO 135mm 2L 180mm 3.5L Macro 200mm 1.8L 200mm 2.8L 300mm 2.8L IS 300mm 4L 300mm 4L IS 400mm 2.8L IS 400mm 5.6L 500mm 4L IS 600mm 4L IS 1200mm f/5.6L
Luglio 26, 2007 alle 1:37 pm #1278901flx2000PartecipanteOriginariamente inviato da perbo: l’articolo l’avevo letto, ma è sbagliato e (parecchio) impreciso… mi sono dimenticato di riportalo, bisognerebbe scrivere una mail al gestore del sito 🙂 Qualsiasi obiettivo presenta la stessa pdc a parità di diaframma e di ingrandimento, cioè di immagine ripresa: questo significa che se prendo un 600 f4 e faccio un ritratto a un’amica, poi prendo un 50 f4 e faccio lo stesso ritratto (cioè, inquadro esattamente quello che inquadravo prima) la pdc sarà la stessa, anche se lo sfondo risulterà molto più sfocato nel primo caso. (ovviamente non cambio la macchina eh!) Dire che la pdc è la stessa con il duplicatore o senza è una tautologia.. la pdc è sempre la stessa, se mantengo il diaframma e quello che inquadro non cambia. ciao perbo ps: grande fire! è un po’ che latito dalla chat perché la sera sono sempre via, ma tornerò muahahahhaah
La PDC è un parametro percettivo che dipende dal formato fotografico. Già solo per questo dire che “non cambia” è piuttosto arduo. Poi c’è da considerare che in ottica è possibile determinare la profondità di campo ed essa dipende in modo esponenziale dalla lunghezza focale e direttamente dalla distanza del soggetto, e in modo inversamente proporzionale dalla differenza tra la distanza del soggetto e la lunghezza focale. Pertanto, per avere la stessa quantità di scena con due focali differenti, mettiamo 100mm e 50mm entrambi a F4, col 100mm dobbiamo essere necessariamente più distanti ma visto che la distanza del soggetto dipende in modo lineare e la focale in modo esponenziale, la funzione è parabolica e non rettilinea quindi anche se mantieni l’angolo di campo costante non hai corrispondenza diretta con la profondità di campo. Per questo dico che – secondo me – la PDC che ottieni con la tua prova non può essere la stessa con due focali diverse.
Luglio 26, 2007 alle 2:07 pm #1278905bepocPartecipanteOriginariamente inviato da flx2000: La PDC è un parametro percettivo che dipende dal formato fotografico.
E` vero, ma essendo un parametro che interessa anche questioni Industriali/Commerciali molto tempo fa`(1930) e` stata data una definizione: Circolo di confusione = 0.2mm su stampa 8″x10″(203,2mmx254mm). Il formato di stampa non e` piu` in uso, ma la definizione si, nonostante che una persona con 10 + 10 decimi abbia un’acutezza visiva un po` migliore. Chiaramente ognuno puo` specificarsi, la sua propria DOF, ma questa e` quella riportata sulle scale delle ottiche ed usata nelle transazioni o negli articoli.
Già solo per questo dire che “non cambia” è piuttosto arduo. Poi c’è da considerare che in ottica è possibile determinare la profondità di campo ed essa dipende in modo esponenziale dalla lunghezza focale e direttamente dalla distanza del soggetto, e in modo inversamente proporzionale dalla differenza tra la distanza del soggetto e la lunghezza focale. Pertanto, per avere la stessa quantità di scena con due focali differenti, mettiamo 100mm e 50mm entrambi a F4, col 100mm dobbiamo essere necessariamente più distanti ma visto che la distanza del soggetto dipende in modo lineare e la focale in modo esponenziale, la funzione è parabolica e non rettilinea quindi anche se mantieni l’angolo di campo costante non hai corrispondenza diretta con la profondità di campo. Per questo dico che – secondo me – la PDC che ottieni con la tua prova non può essere la stessa con due focali diverse.
Be!!! Le due formule(approssimate, ma per uso fotografico sufficientemente precise) sono quelle riportate in questo thread pagina precedente. Ossia: un = ((NCf(1/p-1) + NCU)*(U – f)) / (f^2 + NC(U – f)) uf = ((NCf(1/p-1) + NCU)*(U – f)) / (f^2 – NC(U – f)) E per un obiettivo simmetrico(p=1, focali tra 35mm e 85mm perl’FF) la profondita` di campo totale cambia poco, Cambia la distribuzione tra prima e dopo. Chiaramente Uno e` liberissimo di non crederci. In USA esiste tuttora una associazione per la Terra piatta i cui membri non credono che la terra sia rotonda.
Luglio 26, 2007 alle 2:58 pm #1278907frabruniPartecipanteMolto interessanti tutti post, certo che tra i canoniani ci sono dei veri “tosti”. Ringrazio tutti per indistintamente per il contributo alla discussione, credo siamo tutti daccordo nell’affermare che la cosa più importante non è stabilire chi ha ragione ma come stanno realmente le cose, a beneficio di tutti. L’argomento pdc e moltiplicatori è forse più scentifico che pratico e non credo interersserà alla maggior parte dei canoniani, comunque quando ho un pò più di tempo e voglia ( al mare se piove…) rispolvero qualche libro e mi rimetto a studiare, cosa che non faccio dai tempi dell’università . Sull’impiego del duplicatore in digitale posterò invece delle immagini di esempio prima possibile per una seria verifica “sul campo”, fatte naturalmente con quel che ho sottomano, quindi extender e ottiche canon L. Tornando sull’argomento del topic dal quale eravamo partiti, ovvero il duplicatore Kenko teleplus, non possedendolo non posso formulare giusdizi, ma non mi aspetto che si comporti meglio del mio extender Canon, e quindi dubito realmente che possa essere di qualche utilità in ambito digitale. Sull’analogico il discorso è totalmente diverso, data la necessità di riempire il fotogramma, specialmente su supporti DIA. Forza Canoniani, andiamo avanti con questo consulto, prima o poi riusciremo a formulare la diagnosi definitiva. Ciao per ora Francesco
Luglio 29, 2007 alle 2:44 am #1279387KaPPaPartecipante[!?!] [!?!] [!?!] :nw :nw :nw
Luglio 30, 2007 alle 1:22 pm #12795921982darioPartecipanteKappa non disperare. se voui comprarti il TC, prendilo senza problemi, per la visione a monitor o stampe di piccolo formato fino al 12×18, ma anche di più credo, il tc va bene se non hai pretese di qualità eccelsa, basta che lo monti su obbiettivi al max f4, se no diventano bui. questa è la mia opinione personale, basata sulla brcve esperienza col tc kenko. sicuramente i canon e a ruota i sigma hanno qualità superiore, ma vanno solo su ottiche predisposte per questo. il kenko è universale e va su tutte le ottiche, la qualità ripeto, è inferiore, ma per un amatore secondo me è un compromesso accettabile. Ciao
Agosto 2, 2007 alle 2:45 am #1280201VaderPartecipanteio sto apettando un MC7 da mettere con il 70-200 f4, quando i soliti ritardi di consegna si risolveranno metterò qualche prova anc’io speriamo bene 🙂
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